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Autore: _hurricane    28/05/2011    13 recensioni
"Ti amo" dissi a Kurt senza pensarci due volte, come se fossero le parole più naturali del mondo. E lo erano.
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"Ti amo anch'io" risposi con un tono quasi scontato, come se fossero le parole più naturali del mondo. E lo erano.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Insomma, è stato comunque fantastico. Ho viaggiato in aereo per la prima volta in vita mia, ho fatto colazione da Tiffany e ho cantato su un palco di Broadway!”

“Ti amo” dissi a Kurt senza pensarci due volte, come se fossero le parole più naturali del mondo. E lo erano.

Credo di essermi innamorato di lui al ballo del McKinley, quando vederlo scappare, allontanarsi per un attimo dalla mia vista e poi piangere ha quasi sgretolato il mio cuore. Ne sono stato certo quando è salito sul palco, e con un kilt addosso e una coroncina da reginetta in testa ha gridato al mondo che sarebbe rimasto sé stesso, nonostante tutte le umiliazioni e le difficoltà che questo avrebbe potuto comportare. L’ho amato così tanto, in quel momento, che avrei voluto soltanto corrergli incontro, scostare la folla di curiosi e stupidi che lo guardavano imbambolati e baciarlo per non smettere mai.

La cosa assurda è che, nei giorni successivi, ebbi molte volte l’occasione giusta per dirglielo, ma non lo feci mai. Era come se non ne sentissi il bisogno: era impossibile che lui non lo sapesse, visto come lo guardavo. Certe volte mi doveva chiamare per nome per riportarmi alla realtà, interrompendo la mia segreta adorazione dei suoi occhi chiari.

Eppure in quel momento, mentre gioiva del suo dodicesimo posto alle Nazionali e sorrideva, inondando la sala del coffee bar di una luce abbagliante, lo dissi. Mi resi conto che erano delle parole troppo belle per restare nella mia testa all’infinito. Avevo sempre pensato che ci avrei messo molta più enfasi: gli avrei preso la mano, lo avrei guardato a lungo negli occhi e lo avrei detto, un po’ come avevo fatto alla Dalton prima di baciarlo per la prima volta - il solo pensarci mi fa girare la testa. Invece credo che la frase abbia avuto lo stesso tono di “Passami il caffè, per favore”, ma non mi interessò più di tanto. Amavo Kurt e lo avrei amato per tutta la vita, e il tono della mia voce, la mia postura, la mancanza di un discorso chilometrico e sdolcinato non avrebbero fatto alcuna differenza.

Lo dissi, poi rimasi a guardarlo sorridendo, perso nella luce dei suoi occhi che era diventata ancora più bella a causa della sua espressione sorpresa. Sorpresa… davvero non lo sapeva?

Davvero non si era accorto di quanto adorassi i suoi respiri sulle mie labbra quando mi baciava, o di quanto le mie dita facessero fatica a stare lontane dal suo viso?

Impossibile, dissi a me stesso aspettando una risposta.

 

***

 

“Ti amo” disse Blaine all’improvviso, con tono calmo e tranquillo.

Deglutii in fretta, cercando di non strozzarmi con il caffè per non rovinare la perfezione del momento. Rimasi a fissarlo come uno stupido, come se non sapessi che cosa rispondere. Ridicolo.

Blaine mi guardava sorridendo, probabilmente aspettando che lo dicessi anch’io. Cercai di capire se nel suo sguardo ci fosse esitazione, speranza, o paura, ma non vidi nessuna di queste cose. C’era soltanto amore, nei suoi occhi. L’amore più profondo che avessi mai visto.

Blaine sapeva che lo amavo anch’io. Ne ero assolutamente certo. Così certo che avevo sempre pensato che non ci fosse neanche bisogno di dirlo a parole.

Credo di essermi innamorato di lui la prima volta che misi piede alla Dalton, e lo vidi cantare. Ingenuamente, pensai che stesse cantando per me, dicendomi di “scappare e non voltarmi mai più indietro”. In quel momento, dissi a me stesso che per lui lo avrei fatto senza esitare. La sua voce ed i suoi movimenti sembravano chiamarmi, attirarmi in un modo quasi ipnotico. Avrei voluto soltanto corrergli incontro, scostare la folla di curiosi che lo guardavano affascinati e baciarlo per non smettere mai.

Blaine continuava a guardarmi, mentre io continuavo a domandarmi cosa avessi fatto per meritarlo.

“Ti amo anch’io” risposi con un tono quasi scontato, come se fossero le parole più naturali del mondo. E lo erano.

Davvero Blaine non lo sapeva? Davvero non si era accorto di quanto adorassi respirare sulle sue labbra, soltanto per fare in modo che mi stringesse di più a sé e che le sue dita si poggiassero ancora una volta sul mio viso?

Impossibile, dissi a me stesso.

“Se ci pensi bene, Kurt Hummel ha passato un gran bell’anno” continuai sorridendo.

Niente di più vero, pensai. Mio padre era quasi morto, ed ero stato maltrattato da un bullo che mi aveva costretto a separarmi dai miei amici e cambiare scuola. Ma quell’anno, io avevo conosciuto Blaine. E in quello stesso anno lui mi aveva baciato, e si era innamorato di me. Innumerevoli volte lo avevo visto perdersi nei miei occhi, e altrettante volte mi ero perso nei suoi. Mi amava proprio come io amavo lui, nonostante la cosa mi sembrasse assurda: era un amore così grande che a volte rischiava di farmi esplodere il cuore dal petto.

Fino a poco tempo prima, non credevo potesse esistere un amore così. Ma non avevo ancora conosciuto Blaine Anderson.

 

***

 

“Ti amo anch’io” mi rispose Kurt dopo qualche secondo. Lo guardai più intensamente, senza aggiungere altro.

Era… perfetto.

   
 
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