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Autore: kikkinaorly    28/05/2011    1 recensioni
Una storia in prima persona, introspettiva, sulle emozioni provate quando si è attratti da una persona e in questo caso, un ragazzo. Buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*seconda fan-fiction originale, più complessa ma molto più soddisfacente della prima. La migliore fra le due per adesso. E citando Oscar Wilde qui dentro c'è "troppo di me stessa".

Ogni giorno mi ripetevo quanto era bello. Non bello esteticamente, nessuno lo è a parer mio, ma bello in un modo che solo le persone innamorate possono capire. Bello quando sorride, quando ti parla, quando ti ascolta;  e tu stai lì, impalata ad aspettare ogni singola parola che esca dalla quella sua bocca che ti far sciogliere al solo pensiero di un suo bacio. Nessuno lo avrebbe considerato il classico tipo da amare, di quelli che si invidiano ad uno sguardo, nessuno lo avrebbe considerato perfetto, tranne me ovviamente. Per me lui era tutto: l’illusione che scaturiva le mie fantasie prima di addormentarmi, la persona che avrei voluto affianco per tutta l’eternità malgrado la mia tenera età, ma allo stesso tempo un divertimento che mi allontanava dalla noia quotidiana che ultimamente mi perseguita. Ah, come ero felice al solo pensiero di incontrarlo, di ridere con lui, di prenderlo in giro e sapere che lui era così ingenuo da non capire assolutamente nulla e questo fortunatamente andava a mio favore. Eppure soffrivo, soffrivo vedendolo guardare le altre, a sentir parlare di queste e soffrivo perché mi consideravo inferiore.  Il mio non era uno di quegli amori fittizi, da lontano, di cui l’altra persona non è a conoscenza dell’esistenza di coloro che lo ammirano; ho sempre detestato una simile relazione, non vedevo il motivo per cui innamorarsi di una persona di cui si sa a malapena il nome. Come si fa ad amarla? L’amore è un’altra cosa. Io per prima non l’amavo, ma mi sentivo nella ragione, nella convinzione che il mio non dichiarami sia stato diverso. E invece no, i risultati sono gli stessi. Ed ora che il mio segreto che tenevo nascosto da tempo è stato svelato, non so più che fare, la paura delle voci, dei pettegolezzi che si aggireranno per la gente mi inquieta. Ho paura di un rifiuto e il dubbio incessante se mollar tutto viene e va.  

 

  
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