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Autore: MusicAddicted    30/05/2011    7 recensioni
Completata!!!
Seguito di 'A Natural Disaster ' (sempre della serie 'How... ' &Co).
San Valentino è un giorno speciale, da festeggiare con la persona amata. Siamo sicuri che sia così per tutti?
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Welcome to the (crazy) World of Huey, Dewey and Goofy!'
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Ma buonaseraaaaaaa.
 
In consueto ritardo… ma non solo aggiorno… concludo.. e con un capitolone denso, denso… spero non vi stanchi leggerlo tutto in una volta.
 
Tesoweeeee mie, siete sempre più meravigliose, non ho parole.. vi ringrazio pwopwewly dopo.
 
Tuttavia, devo fare un ringraziamento speciale a E n d l e s s l y /Alessia , lei sa perché.. grazie infinite, cawa!!! ;)
 
Avvertimento: PERICOLO DIABETE!!! Zucchero, zucchero, zucchero. zucchero, zucchero, zucchero…. e pepe.
 
 
Capitolo IV: Let me show you how much I care
 
“Matt, ma cosa… ?” esclama il biondo, ma il moro  nemmeno lo fa finire di parlare, alzandosi e avanzando verso di lui, sorridente.
 
“E’ il 1992. Un ragazzino vestito in modo sportivo avanza con andatura incerta verso un altro ragazzino, più sicuro di sé, ma dal sorriso cordiale e solare. Il primo ragazzino chiede al secondo di insegnargli a suonare la chitarra. E così ha inizio tutto quanto.” racconta Matt, come se si trattasse di una fiaba.  “Te lo ricordi?” ammicca, ormai a pochi centimetri dal suo compagno.
 
“E come potrei dimenticarlo? E’ stato l’inizio dell’amicizia più meravigliosa, in tutto l’Universo!” gli sorride Dominic, ancora un po’ incredulo.
 
“Un’amicizia destinata a diventare un amore ancora più meraviglioso. E non credo potesse esserci luogo più adatto di questo per festeggiare quanto io ti amo, Dominic James  Howard.” mormora Matthew, accarezzandogli il viso, quasi con riverenza.
 
 
Dominic trattiene la sua mano nella sua, intrecciandone le dita.
 
“Oh, Matthew, ma allora tutti quei tuoi discorsi contro San Valentino… erano tutte bugie.” deduce Dom, stropicciandosi gli occhi con la mano rimasta libera, felice di rimettere a fuoco Matthew quando li riapre.
 
< Allora non sto sognando! > pensa soddisfatto.
 
“Non erano affatto bugie! Sono ancora più che convinto che San Valentino sia un giorno stupido ed inutile.” ribatte Matt. “Ma so anche quanto significhi per te, perciò ho fatto un’eccezione.” gli spiega. “Ma sia chiaro, solo per stavolta!” precisa, risoluto.
 
“Matteh, questo vale per tutti i San Valentino da qui alla fine del mondo!” gli butta le braccia al collo Dominic, baciandolo con foga.
 
Le lingue dei due innamorati ingaggiano una battaglia senza vincitori né vinti, le loro carezze si fanno sempre più audaci, cercando di oltrepassare cappotti, giacche, maglioni e magliette, finché il biondo si stacca dal moro, colto da un improvviso sospetto.
 
“Un momento. Sei sicuro che qui non ci possa vedere nessuno?” si allarma.
 
Per tutta risposta, Matthew ridacchia.
 
“Oh, andiamo, Dommeh, chi vuoi che sia così pazzo da avventurarsi in una zona con divieto d’accesso, a causa di un residuo bellico che potrebbe contenere pericolosissime radiazioni?” gli spiega.
 
“Speriamo che non ci sia nessun suicida qui a Teignmouth.” ridacchia Dominic.
 
“Non in questo giorno, mi auguro. Ad ogni modo, Chris e Kelly sono gli unici a sapere che in realtà non c’è nessun ordigno.” prosegue Matthew, chinandosi verso l’orecchio del biondo. “Sei tu l’unica bomba che innescherò stanotte!” gli sussurra languido, mordicchiandogli la punta dell’orecchio, mentre gli stringe con la mano il cavallo dei suoi pantaloni, che già presenta una notevole rigidità.
 
“Maaaaaaaaaaaaattt! Non vale usare queste mosse a tradimento.” geme il batterista, reclinando la testa all’indietro.
 
“Stasera vale qualsiasi mossa.” sogghigna il chitarrista.
 
“Beh, se la metti così.” sogghigna il biondo, facendogli uno sgambetto che lo fa cadere a terra, dopodiché lo sovrasta, baciandolo e rotolandosi con lui nella sabbia.
 
“Ma Dommie, non hai paura di sporcarti i tuoi bei vestiti firmati?” commenta Matt, stando sopra di lui, guardando i suoi attillati jeans neri di Armani, il maglione dolcevita verde acido di Hugo Boss e il suo cappotto nero di Ralph Lauren, inzaccherati di sabbia.
 
“Stasera non sei l’unico che fa un’eccezione.” replica il suo ragazzo, facendo spallucce, baciandolo e rotolando nuovamente con lui sulla sabbia, cosa che diverte entrambi.
 
“Quindi Chris lo sapeva.” riepiloga Dom, alzandosi da terra e invitando Matt a fare altrettanto
 
“Sia lui che Kelly, a loro dovevo dirlo per forza. Però la cosa di Alfie che voleva insistentemente lezioni di batteria Chris se l’è inventata per conto suo, devo dire che ha funzionato.” afferma Matthew.
 
“Ma bravi, davvero un bel complotto in piena regola, alle mie spalle.” fa un finto applauso canzonatorio Dominic, prima di darsi pacche per ripulsi i vestiti.
 
“Beh, più che un complotto alle tue spalle, io direi un complotto in tuo onore!” puntualizza Matthew, mentre si toglie la sabbia dai suoi vestiti, più eleganti del solito. “In un certo senso ti ho regalato un piccolo pezzo di mondo.” mormora, aprendo le braccia e girando lentamente su se stesso, dandogli una panoramica dell’intero Den, tutto per loro.
 
 
“Già. A proposito, come ci sei riuscito?” domanda Dom.
 
“Semplice . Ho promesso al proprietario che quando uscirà il nostro nuovo album il prossimo anno terremo un concerto qui, completamente gratis.” spiega Matt, ravvivandosi i capelli corvini.
 
“Sei pazzo? Tom ti ucciderà.” si allarma il biondo.
 
“Se proprio ci tieni a saperlo, Tom è stato il primo ad approvare la mia idea.” rivela il moro.
 
“Davvero?” lo guarda esterrefatto l’altro.
 
“Sì, ma non perché l’ha vista con gli occhi dell’amore. Per lo più è perché pensa che sia un’ottima strategia promozionale che ci farà accattivare maggiormente le simpatie dei fan.” chiarisce il frontman.
 
“Ah, adesso sì che lo riconosco. A volte penso che quell’uomo al posto del cuore abbia un registratore di cassa!” ridacchia il percussionista, contagiando anche il compagno.
 
A un certo punto il volto di Dom si rabbuia, con un’espressione assorta e quasi colpevole.
 
“Hey, baby, che ti prende?” domanda Matt, sfiorandogli una guancia con un dito.
 
“Pensavo a come mi sono comportato con te, mentre tu stavi organizzando tutto questo per me. Oddio, Matthew, io sono stato orribile con te.” dice Dom, con dolorosa consapevolezza.
 
“Sei stato orribile soltanto perché credevi che io fossi ancora più orribile con te. La tua è una reazione più che giustificata.” lo tranquillizza Matthew. “Anche se quella cosa di Nic te la potevi risparmiare!” aggiunge, con una punta di gelosia non troppo velata
 
“Ancora con quella storia! Ma per quanto vuoi farmelo pesare?” alza gli occhi Dom, per poi guardarlo  più languido, mostrandogli quel suo adorabile broncio che tanto fa andare in visibilio il cantante. “Baby, vogliamo davvero metterci a litigare per… quello là?” mormora.
 
Per tutta risposta, Matthew lo bacia con tutta l’impetuosità di cui è capace e Dominic a stento riesce a mantenere l’equilibrio per non finire di nuovo a terra, mentre gli risponde con altrettanta irruenza.
 
“Uh, no, Dom, fermiamoci, se no finiamo direttamente a un’altra fase dei piani che ho per questa serata.” lo fa desistere il moro.
 
“Mm… e di che fase si tratterebbe?” s’incuriosisce il bel biondo.
 
“Tu ed io e un comodo, spazioso letto matrimoniale nel mezzo del Den, con l’adeguato riscaldamento… anche se a riscaldarci potremmo pensarci per conto nostro.” gli confessa il bel moro, con un ringhio basso nell’ultima parte.
 
“Oddio? Veramente? Dove?” domanda impaziente il suo ragazzo.
 
“Una cosa per volta, Dommie. Ora penso a un’altra fase, visto che sono ancora abbastanza concentrato per affrontarla.” gli annuncia, prendendolo per mano e conducendolo con sé al pianoforte, dopodiché lui prende posto sulla panca.
 
Dominic lo osserva, con grandi aspettative nei suoi occhi color tempesta.
 
“Sai che abbiamo cominciato a lavorare assieme alle prime canzoni per il nuovo album… beh, c’è n’è una di cui non ti ho messo al corrente . Ci ho lavorato in gran segreto, perché volevo che fosse una sorpresa e spero tanto che ti piaccia.” parla tutto concitato Matt, un po’ emozionato, prima di concentrarsi e dare inizio alla sua performance.
 
Dominic ascolta divertito il simpatico motivetto che apre la canzone, molto orecchiabile.
 
Tuttavia, è il testo a lasciarlo senza parole.
 
Mentre lo guarda, Matthew sta cantando di un segreto che non va svelato, di qualcosa che va fatto di nascosto, per proteggersi da chi non capirebbe.
Matthew sta inneggiando a una lotta dove l’unica arma da utilizzare è l’amore.
Matthew sta cantando di due bocche che devono sempre rimanere sigillate l’una all’altra.
Matthew sta parlando di un’attesa che porta a qualcosa di più grande.
Matthew sta cantando di loro due.
 
Conclude, urlando l’ultima parola ed estendendola a lungo, dopodiché la musica torna al motivetto iniziale e lì termina.
 
Dominic non da al suo ragazzo nemmeno il tempo di alzarsi dal pianoforte e gli salta addosso, direttamente sulla panca.
 
“Oh, mio dio, Matthew, ma è stupenda! E così… reale.,“ sussurra, baciandolo velocemente. “Sei sicuro di volerla mettere nel nuovo album?” gli domanda.
 
“Fosse l’ultima cosa che faccio!” afferma risoluto il cantante. “Così daremo alle nostre sostenitrici un motivo in più per tifare quella coppia che sembrano apprezzare così tanto.” aggiunge, sorridendogli.
 
“Già, Matt, peccato che non tutti ci vedano così di buon occhio.” gli fa presente il batterista.
 
“Hai pienamente ragione, ma sta’ tranquillo, ho già pensato anche a questo: quando i Media mi intervisteranno sul perché di quella canzone, dirò loro che ne ho tratto ispirazione rileggendomi ‘1984’. Una cazzata del genere condita da roba metafisica e qualche teoria di cospirazione, se la berranno di sicuro.” ridacchia il frontman, baciandogli la punta del naso.
 
“Ad ogni modo, sono davvero felice che ti piaccia.” sorride.
 
“Piacere è dire poco. Mi sono follemente innamorato di quella canzone, non vedo l’ora di lavorarci su. “ afferma entusiasta il biondo. “Bene, ti va una passeggiata?” gli propone subito dopo.
 
 
“Una passeggiata?” ripete nuovamente Matt, non molto allettato da quell’idea.
 
“Sì, passeggiata, caro il mio pigrone. Voglio dire, abbiamo l’intero Den tutto per noi… e quando ci ricapita un’occasione del genere?” lo sprona Dominic. “In più, ci servirà, per tirar l’orario fino a cena. A proposito, per la cena come si fa?” gli domanda.
 
Matt sfodera un sorrisetto furbo.
 
“Ho pensato anche a quello.” lo avverte.
 
“Accidenti! Dimmi, c’è qualcosa a cui non hai pensato per questa sera?” gli chiede piacevolmente sorpreso il suo compagno.
 
“No. Del resto, lo sai: sono un perfezionista, mio caro.” dichiara fiero il pianista. “E comunque sì, la passeggiata è una buona idea, andiamo.”
 
“Potremmo cominciare da una bella passeggiata lungomare” suggerisce il percussionista.
 
“Ma fa un freddo cane!” protesta Matthew, stringendosi maggiormente nel suo cappotto grigio.
 
“Non ho mica detto di camminare dentro all’acqua, semplicemente lungo la costa.” precisa Dominic, prendendolo per mano e avviandosi con lui.
Lungo il tragitto, il biondo scorge in lontananza quello che sembra un letto matrimoniale in ferro battuto, circondato da tante stufe a fungo per garantire il giusto riscaldamento.
 
“E’ quello che penso?” domanda lui, intrigato.
 
“Sì, ma per quello c’è tempo.” ammicca l’altro.
 
Passeggiano per circa un paio d’ore, sia a riva, che attraverso il parco, dove ogni angolo custodisce un ricordo della loro adolescenza, piacevole o meno che sia.
Inoltre, intervallano la camminata con lunghi baci appassionati e tenere coccole, amandosi come due normalissimi ragazzi, senza il pesante fardello del successo e della notorietà.
 
Al confine tra il parco e la spiaggia c’è un tavolo apparecchiato, con delle candele posizionate al centro  e pietanze nascoste in appositi contenitori, uno spumante che si conserva fresco dentro un secchiello di ghiaccio e una stufa a fungo riscaldante posta in alto.
 
E’ li che si fermano, a passeggiata conclusa. Entrambi levano i cappotti, appoggiandoli su una sedia e prendono posto a tavola, non prima che Matt abbia acceso le candele, con un accendino.
 
“Wow, come sei elegante!” esclama Dom, ammirando il compagno nel suo completo nero, con sotto una vistosissima T-shirt gialla, dove fanno bella mostra di sé anche le bretelle  nere.
 
Matthew sorride, ringalluzzito da quei complimenti.
 
“Ci tenevo a farmi bello per te, stasera.”
 
“Tu sei sempre bello.” mormora Dominic, allungando la mano verso quella del suo ragazzo, stringendogliela. “Ad ogni modo, questo è il completo che ti ha regalato…”
 
“Sì, è proprio questo. Però aveva ragione lei, in fondo è raffinato e a quanto pare ho trovato un’occasione speciale per indossarlo… e non è un funerale.” ridacchia Matt.
 
“Devo ammetterlo, lei ha sempre avuto buon gusto… dopotutto si era innamorata di te.” sorride Dom, lasciandogli la mano. “Però ora basta parlare di quella là.” aggiunge, con una punta di ingiustificata gelosia che diverte Matt.
 
“Tu invece sei sempre impeccabile.” si congratula il moro, facendo una panoramica al suo partner.
 
“Lo so.” gli fa una spiritosa linguaccia Dom. “Allora, che si mangia?”
 
Matthew solleva i coperchi, sotto i quali troneggiano piatti con sushi, tramezzini vari e una rassegna dei migliori formaggi Francesi.
 
“Non potevo ordinare niente di caldo, perché l’avrei dovuto fare al momento, ma il catering non sarebbe potuto arrivare qui, per via del divieto di accesso fasullo… “ si giustifica Matt.
 
“Ma figurati! Va benissimo così. Non ho parole, davvero, Matteh. E’ tutto così perfetto. Stamattina questo giorno lo stavo odiando con tutto me stesso, invece ora… è uno dei più belli della mia vita. Se sto sognando, spero che nessuno mi svegli.” sussurra Dominic.
 
Stavolta è Matthew a tenergli la mano, mentre usa quella libera per prendere un oshizushi, con cui lo imbocca.
 
“Non stai sognando, Dommeh, è tutto vero.” gli sorride dolcemente.
 
Dom prende un nigirizushi e imbocca Matt, nel modo più sensuale che esista.
 
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Una volta finita la cena, si siedono in riva al mare, ad ascoltare il rumore delle onde, a giocare a chi fa fare più salti ai sassi che tirano nell’acqua e a guardare le poche stelle che per quella notte si sono decise a fare capolino.
 
Dom si accoccola vicino a Matt, appoggiando la testa sulla sua spalla e il moro lo stringe a sé,  protettivo.
 
“Matthew, spero mi perdonerai se cito una nostra cover, ma… I feeeeel good.” canticchia Dom nell’ultima parte.
 
Matt ridacchia.
 
“Che c’è?” gli domanda il biondo.
 
“Non ci crederai, ma mi sembra che tu abbia fatto notevoli progressi col canto. Stavolta non era orribile.” gli rivela il chitarrista. “Aspetta, ho un’idea.”
 
Si alza, raggiungendo il piano, facendo segno a Dom di seguirlo.
 
Matt canta ‘Can’t take my eyes off of you ‘ e Dominic fa il coretto che tanto adora, cavandosela egregiamente.
 
“Ok, basta cover, ora si va più sul difficile, ma credo che tu possa farcela.” lo incoraggia il pianista, cominciando ‘Blackout ‘ e stavolta va molto meglio con i cori che tanto avevano fatto ingloriosamente cacciare Dominic al momento della registrazione della canzone, in studio.
 
Conclusa la canzone, Matthew da vita a un piccolo concerto tutto speciale, per il suo unico spettatore, che appoggia i gomiti sul piano, reggendosi il volto fra le mani e osserva ammirato il suo compagno.
 
E’ un concerto composto da tutte quelle canzoni che, come quella precedente, riflettendoci un po’ su, Matthew si è reso conto che inconsciamente parlavano già di Dominic.
 
Al termine, senza parlare, Dom prende Matt per mano e lo conduce a quel letto che ha già avuto modo di adocchiare e che non vede l’ora di inaugurare.
 
Lo spinge sul materasso e poi gli salta addosso, incitato dai gridolini eccitati che emette Matthew.
 
Uno ad uno, tutti i loro indumenti finiscono sulla sabbia, gettati in malo modo, mentre i due innamorati si donano uno all’altro, senza restrizioni, intraprendendo sotto le lenzuola una selvaggia battaglia per stabilire chi avrà il dominio… ma l’esito finale non lascia deluso nessuno dei due.
 
Matthew si riveste in fretta e si allontana.
Dom resta lì ad attenderlo, rimettendosi addosso soltanto i suoi boxer e rimanendo al calduccio, sotto le coperte.
 
Qualche minuto dopo Matthew fa ritorno, con Pinkie al suo seguito.
 
“Ho un regalo per te.” gli annuncia il bel moro.
 
“Oddio! Mi vuoi regalare Pinkie?” si entusiasma il bel biondo.
 
“Sì, certo, ti piacerebbe! Lo sai che di Pinkie puoi avere solo un affidamento congiunto, nel peggiore dei casi, che spero non si verifichi mai. Ad ogni modo, in quella circostanza lui sceglierebbe di restare con me!” argomenta fiero il cantante. “E poi tu il tuo trolley ce l’hai.” gli fa notare.
 
“Ummff, sì, però Pinkie è speciale, il mio è bellissimo, ma un po’ noiosetto.” ammette Dominic.
 
“Ha in comune qualcosa con il suo proprietario.” afferma Matthew.
 
“Stai forse insinuando che sono noioso?” si stizzisce il batterista.
 
“No, sto insinuando che sei bellissimo.” mormora il frontman, arruffandogli i capelli, già scompigliati dopo aver fatto l’amore.
 
“Ad ogni modo, Pinkie mi ha detto che gli piacerebbe conoscere il tuo trolley. Sai, da quando l’hai comprato, l’hai sempre tenuto dentro l’armadio, Pinkie sta fuori, quindi non hanno mai avuto modo di incontrarsi, però stasera ha avuto modo di vederlo meglio e gli è piaciuto quello che ha visto.” lo informa Matt, per poi rivolgere lo sguardo al suo adorato trolley. “E dài, non arrossire adesso. Era una cosa che andava detta… e poi hai insistito tu!” dice.
 
“Bells, sarà una sfumatura della luce… i trolley non arrossiscono!”  cerca di farlo ragionare Dom, ma dalla sua espressione contrariata capisce che è una lotta contro i mulini a vento.
 
“Pinkie, ha ragione Matt, non c’è bisogno di far il timidone. Dopo ti presento al mio trolley.” gli promette Dom, scendendo allo stesso livello del suo ragazzo, un livello che in fondo comincia a piacergli parecchio. “A proposito, sarà bene che io gli trovi un nome… Leo!” propone.
 
“Pinkie e Leo…” riflette ad alta voce Matt, accarezzandosi il mento. “Sì, mi piace!” approva felice. “Formeranno una splendida coppia! Tanto so già che Pinkie farà capitolare Leo al primo sguardo.” sorride.
 
“Così come tu hai fatto capitolare me… ecco, qualcosa in comune col tuo trolley ce l’hai anche tu.” mormora il batterista, accarezzandogli il viso, strofinandolo contro il suo.
 
“Quindi, fammi capire.. presto ci ritroveremo la casa piena di piccoli portamonete rosa leopardati?” gli domanda.
 
“Oh, andiamo, Dom, non dire idiozie!” lo redarguisce Matt e in cuor suo Dominic si rallegra che la sanità mentale del suo amato non sia ancora del tutto compromessa. Almeno è quello che crede.
 
 “Pinkie e Leo sono due maschi, non possono procreare! Ma non te l’hanno insegnata anatomia a scuola?” lo prende in giro Matt.
 
“Non quella dei trolley!” ribatte Dom, alzando gli occhi, mentre nella sua mente dimora una domanda soltanto.
 
< Ma come accidenti sono i trolley femmina? >
 
“Allora, lo vuoi vedere il mio regalo o no?” lo distoglie il frontman.
 
“Certo che lo voglio vedere. Però… mi sento orribile, io non ti ho fatto niente.” si rammarica il biondo.
 
“Il mio regalo sei tu.” mormora Matt, scoccandogli un sonoro bacio sulla bocca. “E non mi stanco mai di… *scartarti *.” aggiunge, con uno sguardo malizioso che fa girare la testa al suo compagno.
 
Il moro si avvicina al suo trolley, aprendone una tasca.
 
“Spero ti piaccia. Sai. mi ha aiutato anche Pinkie a sceglierlo.” lo informa Matt, consegnandogli un elegante pacchettino dalla carta dorata.
 
Dopo quell’informazione, Dominic cerca di immaginarsi il possibile scenario: Matt che gironzola per negozi col suo trolley appresso e Pinkie che gli trasmette una sorta di vibrazione ogni volta che Matt adocchia l’articolo regalo giusto.
 
Vedendo Matthew fremere d’impazienza, Dom abbandona le sue raffigurazioni mentali e s’appresta ad aprire il pacchetto.
 
“Oh, mio Dio, Maaaaaatt!! Sono fantastici!” esclama entusiasta, indossando subito il suo regalo, vale a dire un paio di sciccosissimi occhiali da sole neri, a goccia, con Swarovski incastonati  nella montatura.
 
“Ti stanno divinamente, sono felice che ti piacciano.” esulta il pianista.
 
“Sì, però così non vedo un accidente!” ammette Dom, levandoseli.
 
“Lo credo bene, è buio pesto, c’è giusto qualche candela.” ridacchia Matthew, prendendo gli occhiali e rimettendoli nell’astuccio, che poi ripone nella tasca di Pinkie, da cui Dom lo vede estrarre qualcos’altro che però non riesce a mettere a fuoco, perché il frontman lo nasconde subito dentro la tasca della sua giacca.
 
“Ad ogni modo, Matthew, il regalo è troppo, non dovevi. E poi… proprio tu ti metti a farmi un regalo a San Valentino?” gli fa notare il biondo, invitandolo a raggiungerlo sul letto.
 
“Che ingenuotto che sei.” ridacchia Matt, accontentandolo. “Guarda meglio l’orologio. E’ mezzanotte e dodici, ormai è il 15 Febbraio. Non è più San Valentino.” sogghigna.
 
“Piccolo, perfido, astuto calcolatore. Mi hai fregato!” ride Dominic, abbracciandolo stretto, prima di levargli il cappotto.
 
Cerca di levargli anche la giacca, ma Matt lo ferma.
 
“Aspetta, non così in fretta. Sai, mi sono permesso di prendere da casa qualcosa di tuo.” gli rivela, mostrandogli le manette di peluche leopardato. “Spero che non ti dispiaccia.” prosegue, con falsa innocenza, salendo a cavalcioni su di lui e liberandosi della giacca.
 
“Mi dispiacerebbe se tu non l’avessi fatto!” sogghigna Dom, lasciando che Matt gli faccia stendere entrambe le braccia contro la testiera del letto, pronto ad ammanettargli le mani dietro le sbarre.
 
“Ora ho io il dominio!” sogghigna vittorioso il moro, ascoltando lo scatto  metallico delle manette che si serrano sui polsi del biondo come se fosse il più bel suono che esista.
 
“Ah, Mattie, sai che poi il nostro DVD sono riuscito a recuperarlo?” lo informa Dom.
 
“Grandioso. E dire che potevamo iniziarne un altro di DVD pieno delle tante belle cosette che stiamo facendo stasera… se solo mi fossi ricordato di portar la mia fotocamera. Rettifico: non sono un perfezionista.” si rammarica Matthew.
 
Il biondo fa un sorrisetto furbo.
 
“E se ti dicessi che io ho qui la mia?” sogghigna.
 
Matthew lo guarda confuso.
 
“No, no, non fraintendermi. Non l’ho portata con me con l’intento di farci cosacce… con chi poi?” chiarisce Dominic. “Ho fatto solo qualche video tenero ai bimbi di Chris e Kelly, Alfie mentre suona la batteria, Frankie che gioca coi soldatini, Ava che veste le sue bambole… cose così.” sorride, intenerito.
 
“Aaawww, chissà che bei video ti sono usciti. poi me li farai vedere.” dice Matt, altrettanto intenerito, ma con Dom ammanettato sotto di lui la tenerezza non può durare a lungo. “Ti è rimasto dello spazio in memoria?” si interessa il frontman, con una luce lussuriosa che brilla nei suoi occhi cerulei.
 
“Altroché! C’è almeno ancora un’ora disponibile.” sorride Dom, allo stesso modo, avendo già intuito le perverse intenzioni del suo partner… che lui approva pienamente. “Vado a prenderla? E’ nel mio trolley, basta che mi liberi, ci metto un attimo.” argomenta.
 
Per tutta risposta, Matthew gli strattona le manette, facendogli sibilare un lamento che assomiglia di più a un gemito.
 
“Tu non vai da nessuna parte, tantomeno ci vado io.” comanda perentorio Matthew, togliendosi maglietta e pantaloni, per poi porsi in ginocchio, in mezzo alle cosce di Dom, divaricate quanto basta. “La notte è ancora lunga, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Per ora resti mio prigioniero!” ringhia nell’ultima parte, abbassandogli i boxer, con un’espressione famelica.
 
“Mai stato così felice di esserlo!” urla Dom, in trepidazione, strattonandosi più che può per cercare di spingersi contro Matt, che è pronto a farlo impazzire.
 
 
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Tra filmini vari, momenti di romanticismo e coccole, alternati ad altri di animalesco ardore, le ore sembrano volare e, tanto soddisfatti quanto esausti, i due amanti si abbandonano sfiniti sul materasso, rimboccandosi le coperte di quel letto tutto sfatto.
 
Entrambi appoggiano la testa sul cuscino, schiena contro schiena, chiudendo gli occhi, con le prime luci dell’alba, in quel posto che può considerarsi sicuro e inespugnabile almeno per un altro giorno ancora.
 
“Dom?” lo chiama Matt, senza girarsi, né aprire gli occhi.
 
“Mm?” bofonchia Dom, allo stesso modo.
 
“Guarda che prima scherzavo. Lo voglio anch’io un regalo. Voglio un regalo pwopwiamente adeguato. Hai tempo una settimana per farmelo!”
 
--
 
THE END
 
E così si conclude anche questa.
 
Che regalo gli potrà fare Dom lo lascio ala vostra immaginazione… io non ne ho idea. ;P
 
Avete visto? Molto probabilmente Pinkie ha trovato l’amore (ma quanto sono da ricovero???)
 
Ah, si sa.. ogni canzone prima passa dal pianoforte di Bellamy.. e immaginarmi Resistance al piano.. wow *sviene*
 
Cmq, davvero, sono certa che quella canzone sia l’inno del BellDom, la prima volta che l’ho sentita ho pensato ‘Great!! The guys are coming out!! ‘ … ebbene sì, l’ho pensato direttamente in inglese, lol.
 
Beh, come sono vestiti ve lo lascio immaginare (vi dico solo che il cappotto di Matt è quello orribile che conosciamo tutti.. quello che io chiamo il cappotto piccione…. e che Matt sembra  prediligere in modo preoccupante, ma ormai anche il mio è un odio/amore per quel tremendo capo d’abbigliamento), ma questo è il letto sulla spiaggia :
 
http://www.marinomobili.com/public/allegati/catalogo_299.jpg
 
 
Il titolo del capitolo, che significa ‘Lascia che io ti dimostri quanto ci tengo ‘ è preso dalle lyrics di ‘My List ‘ dei Killers.
 
Spero vi sia piaciuta anche questa parte finale.. suvvia, Il Bells s’è fatto perdonare alla grande, direi ^^
 
Liberi di dirmi ciò che più vi aggrada.
 
Io intanto vi dico che una one-shottina veloce su questa serie mi frulla già per la testa… sowwy, è più forte di me.
 
Un bacione a tutti, buona settimana.


p.s. Datemi un po' di tempo e arriverà anche il nuovo capitolo di 'Just a little bit'...
   
 
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