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Autore: Clodie Swan    30/05/2011    9 recensioni
Il secondo capitolo della parodia che ha per protagonista un Edward sadico ed ironico. Stare con un'umana può rivelarsi davvero stressante per un vampiro. Specie se lei ha l'abitudine di ferirsi in continuazione.Ma per il povero Ed non sarà così facile liberarsene.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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- Questa storia fa parte della serie 'Le parodie del sadico Edward'
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EPILOGO


Tornare a scuola e rimettersi in pari con il programma fu una passeggiata  per due secchioni centenari del calibro mio e di Alice. Quella furba poi sapeva in anticipo su cosa l’avrebbero interrogata e si regolava. Io potevo leggere nella mente del prof la risposta esatta e prendevo pure un bel voto. Il ciclo di Krebs non ho mai capito cosa sia.

Carlisle era riuscito a riavere il suo vecchio lavoro all'ospedale di Forks. Non ci voleva poi molto...in quella bettola di cittadina dove i medici locali sapevano al massimo prescrivere un'aspirina e i pazienti preferivano spesso andare dal veterinario, figuratevi il festone quando il luminare Cullen era tornato. Si erano subito messi in fila per prendere il ticket.

La scusa ufficiale che mio padre aveva usato per motivare il nostro ritorno era che Esme non si fosse trovata bene a Los Angeles, la fantomatica città del nostro trasferimento.  Cioè non so se avete capito. Mia madre avrebbe preferito alla città degli angeli, quella bagnarola di Forks? Ma chi ci avrebbe mai creduto?

“Dottò” dissero infatti i cittadini di Forks. “La faccia vedè da uno bravo su moglie!”

Bella era tutta felice del mio ritorno e, ahimè, mi si accollò come una cozza, peggio di prima.

Non appena mi allontanavo di un passo subito le prendevano gli attacchi di ansia.

“Dove vai, Edward?!!!”

“A buttare una cosa nel cestino. Ma vabbè, dai, la butto dopo.”

La nostra vita riprese la normalità più o meno.Suo padre la teneva ancora in punizione così si era messo in pari con tutti i castighi mancati degli ultimi 18 anni. Quindi potevo vederla per poche ore al giorno. Meglio così. Recuperavo la notte in camera sua, di nascosto al paparino. Ihihihi. Erano i momenti che preferivo perchè Bella dormiva, non mi seccava con suo chiacchiericcio, ed io potevo aspirare a pieni polmoni l'aroma celestiale del suo sangue e al tempo stesso ne approfittavo per palpare il suo bel corpicino. Ihihihihihi!

Jacob, dopo il nostro ritorno dall’Italia, era sparito dalla circolazione e non aveva risposto a nessuna delle chiamate di Bella. Lei ne era dispiaciuta perchè credeva di aver ferito i suoi sentimenti. In realtà a Lupo Jacob non gli pareva vero di essersi liberato di lei e si stava finalmente rilassando nella riserva con i suoi amichetti. Beato lui. Bella però aveva nostalgia del suo amico a cui doveva la vita. Jacob, infatti, si era tuffato dietro di lei da quella scogliera altissima, aveva nuotato controcorrente in mezzo ai flutti, l'aveva afferrata e l'aveva riportata a riva sana e salva. Manco il bagnino di Baywatch ce l'avrebbe fatta.

Quel giorno quando la riportai a casa, misteriosamente trovammo Jacob che ci aspettava al varco con la moto di Bella in mano. Dentro casa Charlie stava bestemmiando in turco.

“Hai capito! Il lupetto ha fatto la spia a paparino sulle tue bravate alla Easy Rider!” esclamai.

“Adesso lo gonfio!” borbottò Bella tutta accigliata e marciò decisa verso quell’energumeno tutto muscoli. E chi se la perde questa!

“Jacob! Ma che fine hai fatto?" gli urlò " Ti ho lasciato tremila messaggi! Tuo padre mi riattacca pure il telefono in faccia.” Il buon vecchio Billy non vedeva di buon occhio noi vampiri. Eravamo tornati a Forks dopo settant’anni, risvegliando il gene licantropo nei giovani, ed avevamo saltato la sua generazione. “Non potevano tornare quando ero ragazzo io, sti maledetti vampiri? A quest’ora non stavo sulla sedia a rotelle.”rimurginava il vecchietto.

Jacob non era poi tanto contento di trasformarsi in un sacco di pulci gigante, nonostante in compenso adesso avesse degli addominali scolpiti nella roccia.

“Sono qui per portare un messaggio da parte del branco” sbottò seccato. Di nuovo? E chi era il postino?

“Sempre a portare messaggi, eh Ringhio? Ma ti fai pagare almeno?”

La sua ira di uomo lupo si risvegliò ma riuscì a dominarsi e tirò fuori un cartello dove erano raffigurati due canini da vampiro dietro un segnale di divieto. Divieto di mozzico!

“In sostanza, se un vampiro morde un umano, anche senza ucciderlo. La tregua è rotta e noi lupi dovremo uccidervi” spiegò Jacob

“Fatti gli affari tuoi” gli disse Bella, seccata. Adesso anche il lupo le metteva i bastoni tra le ruote. Io invece gongolavo: un motivo in più per non trasformare Bella! Ihihihi!

“Senti Fido" cominciai rivolto a Jacob "Volevo ringraziarti per aver badato a questa povera derelitta quando l’ho scaricata e per averla ripescata come un tonno quando ha tentato di fare Esther Williams dalla scogliera.

Jacob borbottò e nella sua mente mi mandò a quel paese.

“Comunque, tranquillo cagnolino, adesso sono tornato e ci penso io a lei. Non commetto mai lo stesso errore due volte.”

“Tranquillo un corno! Adesso mi tocca farle da balia per controllare che tu non la trasformi!”

Jacob era furioso per tutti i guai che gli aveva causato Bella e perchè in tutti quei mesi non era riuscito a rimediare neanche un bacino in cambio.

“ Ma la moto che centra scusa?” chiesi io

“Speravo che Charlie mi facesse un pò di pubblicità mostrandogli la mia opera come meccanico." mi disse tutto afflitto. "Ma quando ha capito che Bella ci si è seduta sopra ha cominciato a dare i numeri.”

“Ma vuoi aprire un’officina? Figo. E farai anche le revisioni? Ti posso portare la mia Volvo per il tagliando?”chiesi tutto interessato

“Non lavoro per i vampiri!” sbroccò lui ostile.

“Ti converrebbe se vuoi mettere su un’attività. Noi c’abbiamo un sacco di soldi, Lassie. All’inizio ti devi accontentare...”

“Manco per sogno."ribattè il lupastro "Preferisco andare fallito!”

Come si permetteva quel cagnaccio snob! Io non ero degno della sua officina che manco esisteva ancora? Ci guardammo con odio e ci ringhiammo l’un l’altro  furiosamente.

“Buoni, ragazzi!”disse Bella preoccupata “Forse è meglio tornare a casa Edward. C’è mio padre che sta sclerando di brutto.”

“Non finisce qui, Cane!”gli urlai. “Ci rivedremo.”

Accopagnai Bella a casa preparandomi ad affrontare il paparino infuriato. Brrr. Quasi quasi preferivo il licantropo.

“Coraggio amore” mi disse Bella. “Insieme affronteremo tutto. Per sempre.”

“Si, per sempre” le risposi. Purtroppo.

Che stress!

  
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