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Autore: Deilantha    30/05/2011    8 recensioni
Ho ideato questo racconto dopo aver letto Breaking Dawn, pensando al rapporto che stava nascendo tra Edward e sua figlia prima che la piccola nascesse. La storia è scritta dal punto di vista di Renesmee, che racconta a suo modo ciò che sentiva intorno a se mentre era ancora nel ventre di Bella.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Adoro la mia mamma. È la persona più importante della mia vita, la persona che mi ha amato da subito, prima ancora che sapesse chi ero e come ero, mi ha amato appena ha capito che c’ero, incondizionatamente, perché ero la sua bambina, la prova dell’amore grande e unico che unisce lei e il mio papà.

Il mio papà non mi ha amata subito. Quando ha saputo che ero in arrivo, si è preoccupato tantissimo, si è arrabbiato tanto con se stesso perché pensava di aver fatto del male alla mamma; perché pensava che io avrei fatto del male alla mamma.

All’inizio non riuscivo ancora a farmi sentire, ma capivo tutto quello che accadeva intorno a me. La mamma stava male: io crescevo troppo, ero più forte di lei e le facevo del male… cercavo di essere più leggera, mi stringevo per essere meno grande ed evitavo di muovermi troppo perché sapevo che ogni piccolo spostamento la faceva soffrire tanto. Glielo volevo dire di cosa avevo bisogno. Le volevo far sapere come farci stare bene, ma non riuscivo a farlo, nessuno mi sentiva, e la mia mamma peggiorava. Il mio papà era sempre più triste. Non mi voleva, sentivo che era arrabbiato con me perché facevo stare male la mamma, ed io volevo fargli capire così tanto che le volevo bene e che non le avrei mai fatto del male… e volevo tanto bene anche a lui.

Era tanto preoccupato per mamma, perciò era così arrabbiato con me. Lo so. E sapevo che se gli avessi potuto dire che anch’io volevo bene alla mamma avrebbe smesso di essere così arrabbiato. Lui la ama tanto, si sentiva male insieme a lei, e più mamma stava male più lui si incolpava, era arrabbiato con me ma soprattutto con lui. Tutti e due stavamo facendo del male alla persona che più amavamo e ci sentivamo cattivi per questo.

Il tempo passava e sentivo che la mamma stava sempre peggio. Poi è successo qualcosa, il mio Caro Lupo ha fatto capire di cosa avevamo bisogno per stare bene e la mamma ha cominciato a bere, e finalmente mi sono sentita meno in colpa e ho capito che ero pronta a far capire a papà che ero una brava bambina.

Mamma migliorava, ma anche io, e crescendo le facevo sempre più male, papà non aveva fatto in tempo a sentirsi meglio che di nuovo è tornato a preoccuparsi, allora ho pensato il più forte possibile a quanto volevo bene alla mamma e sono rimasta ferma in quel pensiero per un po’, sperando che mi sentisse. E ha funzionato! Ho sentito la mano fredda di papà toccare la pancia della mamma, e ho sentito per la prima volta il suo contatto. Ho pensato a quanto volevo bene anche a lui, a quanto capivo perché era arrabbiato e a quanto mi sentivo in colpa anche io per come stava mamma. Finalmente il mio papà ha capito, e da allora ha cominciato ad essere meno arrabbiato e ha iniziato a toccarmi di più sul pancione. Il mio papà ora poteva volermi bene, ed io non vedevo l’ora di nascere per stare con lui e con la mamma.

È stato lui a farmi nascere. Io ho fatto la brava, non ho morso la mamma, ho aspettato che arrivasse lui. E all’improvviso infatti ho sentito le sue mani che mi prendevano, le mani che avevano imparato a toccarmi in ritardo, quelle mani che dovevano far stare bene la mamma ora che io ero nata. Sono stata un po’ cattiva (ho morso la mamma! Credevo che non le avrei fatto male ora, invece io ero ancora troppo forte per lei!), allora mi ha dato in braccio alla zia Rose e non l’ho visto più. Non ho visto più nemmeno la mamma.

Per un po’ di tempo (ho sentito che dicevano tre giorni) sono stata tra le braccia di zia Rose e del mio Caro Lupo, e sentivo che anche loro mi volevano tanto bene. Ma io volevo la mamma, e papà! Volevo stare con loro e farmi amare come io li amavo.
Finalmente li ho rivisti: mamma è diventata forte (ha fatto anche male al mio Lupo!) e papà finalmente sorride; ha un sorriso bellissimo papi!

Tutti mi vogliono bene.

Ma io sono felice soprattutto perché la mia mamma e il mio papà mi amano, perché io amo loro più della mia stessa vita.

   
 
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