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Autore: Dragana    02/06/2011    17 recensioni
Presente Leah?
Sì, quella che, una volta chiuso Breaking Dawn, tutti si sono chiesti "Ma... e Leah?".
Ecco, poniamo che dopo quattro libri di sfighe ininterrotte finalmente cominci ad andarle tutto bene. Regaliamole un lieto fine. Se solo smettesse di polemizzare su ogni cosa...
Storia in cui non succede nulla, a parte un lungo lieto fine.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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UNA GIORNATA DI SOLE
In cui, per una volta, se qualcosa può andare bene, lo farà



PROLOGO
In cui si riassumono le sfighe della sottoscritta, che fa sempre bene.

Da quando non ero più nel branco di Sam, la mia vita andava decisamente meglio.
Cioè, specifichiamo: rimango comunque Leah Clearwater, la Perseguitata dalla Sfiga,  Quella Che Capitano Tutte A Lei, la regina dell’Opposizione Di Saturno.
Cambiare branco non è stato un procedimento tranquillo, tipo cambiare schieramento politico, metti una croce in un posto diverso da quello in cui la mettevi di solito e dici “Ma come nooo papà, cerrrto che ho votato per Quelli Che Dici Tu!”. No. Ovviamente Maschio Alfa Bis è Jacob, ossia il mio più fiero avversario nella gara di Chi Sta Peggio, che ovviamente non ne voleva sapere mezza di prendermi in branco con lui. E così ho dovuto implorarlo- implorarlo, capito?- di prendermi con lui, per piacere, per aiutarlo a pattugliare casa Cullen! Non sia mai che a Bella Swan capiti qualcosa, povera cara, in fondo si era solo fatta mettere incinta da un morto, davvero inspiegabile il fatto che quei cattivi lupacci fossero un pelino preoccupati delle possibile conseguenze! Che poi ho scoperto che tutto ciò preoccupava persino i succhiasangue, compresa la metà dei fratelli di Edward Cullen, tanto per far capire la portata della cosa.
Ovviamente, una volta ottenuto l’assenso di Jake di Cuori, mica potevo tornarmene a casa per farmi ammazzare da mammà a colpi di schiumarola, senza contare che dovevo pure controllare Palla al Piede (il vecchio soprannome di Seth); così ho vissuto nella foresta dormendo sui prati, vestendomi di felicità e nutrendomi di mamme di Bambi crude e non frollate. Uno schifo. Se mi avessero detto che potevo scegliere tra vincere la lotteria e fare una doccia col sapone, non avrei avuto esitazione alcuna. Ah, in tutto ciò, sempre perché il destino si diverte a giocare a Picchia Leah Con la Mazza da Baseball™, mio fratello e Jake arrivavano con i vestiti nuovi e piattoni di cose buonissime da mangiare gentilmente offerti dal catering dei succhiasangue, cercando di persuadermi a servirmi della loro ospitalità perché pure generosi li dovevo trovare, i vampiri, alla faccia di Lestat Uccisore Di Lupi egoisticamente dignitoso. Mi faceva vomitare solo l’odore, figuriamoci mangiare.
Poi mi sono beccata i portavoce di Sam, adeguatamente istruiti dal suddetto per Colpire Leah Nei Suoi Punti Deboli Che Conosco Benissimo Essendo Stato Il Suo Fidanzato Fino A Due Minuti Fa, con conseguente crisi sbroccata con Jake, che di tutto il mio discorso sul fatto che mi sento inutile, sono un mostro, nessuno mi ama, mi rendo conto di essere antipaticissima ma non riesco a fare diversamente e non mi vengono neanche più le mestruazioni riesce a dirmi solo che tutti quelli del branco erano stati ben felici di vedermi nuda. Ma merda.
Poi Bella Swan (Che si fa dare due botte da un morto e rimane incinta. Io che mi accoppierei con i vivi e vegeti non ho neanche più le mestruazioni, ricordiamolo ancora che non è mai abbastanza, mondo porco!) partorisce un mostriciattolo adorabile di bimba, Jake la vede e Pam! Parte l’imprinting. E Quil perde la gara del Più Pedofilo, tra parentesi. Non vedo l’ora che qualcuno abbia l’imprinting con una sessantenne divorziata dai capelli azzurrini, sarebbe bellissimo.
Comunque io cerco di ricominciare da capo, ora che non sono costretta a vedere e sentire Sam continuamente, mi sembra di rinascere, non mi par vero, ho tutta la vita davanti per capire cosa voglio fare e come voglio farlo, e… Dlin –dlon! Ciao Leah, sono il Destino Porco Bastardo… lo sai chi sta arrivando qui a Forks, pensa te, addirittura dall’ Italia? Un trenta vampiri più i testimoni, facendo una stima approssimata per difetto, che vogliono piallare i Cullen! Ma come “e ‘sti cazzi”? E i patti? E il pericolo? E il tuo compito? E il tuo branco? Dove li mettiamo, mia cara, i tuoi mille vincoli? Dovrai combattere, e non puoi tirarti indietro. Alleandoti al branco di Sam, alla famiglia Cullen e ai loro amici. Ovvio che sono vampiri anche i loro amici. Ovvio che c’è un’altissima probabilità che moriate tutti. Ah, l’hai vista la mia nuova Mazza Chiodata™? Indovina cosa sto per fare?
E invece finisce tutto bene, se si esclude il fatto che più o meno tutti hanno avuto il loro imprinting (tranne Embry che comunque se ne frega e Seth che è piccolo e, parole sue, “ha ancora tempo prima di mettersi le manette da solo”) ed io sono costretta a sciropparmi coppie felici a tutte le ore, dei compagni di branco che mi fanno cadere i denti per la carie, e pensieri condivisi in cui mi ritrovo ad adorare disperatamente bambine capricciosette, proprio io che figli non potrò mai averne. Senza contare perle quali “Oh insomma, voi femmine, quando avete le vostre cose vi lamentate e quando non le avete vi lamentate lo stesso!”. Per non parlare di mammà che fa la gatta morta con Charlie Swan, giuro, una roba da far rivoltare lo stomaco.







NOTE PIU’ LUNGHE DEL PROLOGO CAUSA LOGORREA: Allora. Attenzione, signore e signori: questa è una storia in cui non succede niente. Avete capito bene: niente, un cavolo di niente. È una storia in cui va tutto bene e basta.
Poi non dite che non vi avevo avvertito.
Questa storia nasce un paio di anni fa, mese più, mese meno. È una delle prime che ho scritto, al tempo nemmeno scrivevo dei Volturi, tanto per far capire la portata della cosa. Doveva essere una one-shot in cui regalavo a Leah un lieto fine, poi invece Leah ha cominciato a polemizzare su ogni cosa e per colpa sua l’ho tirata in lungo.
Perché non l’ho mai pubblicata? Boh. Ogni tanto la rileggevo, la risistemavo, ne parlavo a qualcuno, poi basta. Sarà che non succede niente per davvero, e quindi me la tenevo nel pc archiviandola come la pippa mentale che è. Mi ci diverto io (ecco, a scriverla sì che mi sono divertita. Ma tanto. Ma proprio tanto!) e va bene così, pensavo.
Poi, com’è come non è, la passo a vannagio. Che ci si diverte anche lei. Che mi dice di pubblicarla.
E allora, ragazzi miei, è estate, ci vogliono letture da ombrellone, e quindi perché no. Se passate e vi piace leggetela e divertitevi. Se non vi piace (possibile, d’altra parte non succede niente) saltate, vi assicuro che Leah non verrà a bussarvi alla porta.
Nel primo caso, ringraziate vannagio. Nel secondo, date la colpa a lei. Io le mando un bacione, perché sì.
E buona estate a tutti, gente!
   
 
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