Era evidente che la giovane non aveva mai messo piede dentro un Casinò, il suo abbigliamento parlava da solo. Indossava una stretta canottiera con borchie e catene coperta solo da un gilet senza maniche di pelle nera che gli ricadeva morbido sugli shorts di jeans sdruciti, ai piedi un paio di stivali di pelle marrone. Per non parlare dei numerosi anelli e bracciali che tintinnavano ogni volta che faceva un movimento.
Katy alzò un sopracciglio scettica. –Cos’è che vorresti fare tu?- le chiese
-Giocare, mi pare ovvio no?- la voce della biondina era piuttosto acuta e insopportabile.
La mora rise, gettando il capo all’indietro, il suo braccio si scosse troppo in fretta e il bicchiere che reggeva in mano oscillò, una goccia del liquido che esso conteneva sfuggì e mancò di poco l’abito rosso della ragazza.