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Autore: Little_Lotte    04/06/2011    12 recensioni
Sbirciando nei vari siti dedicati a Glee, ho letto che giravano delle voci riguardo ad un possibile spin off su Kurt, Blaine, Rachel e Finn a New York, dopo il liceo. Ovviamente mi è sembrata una cosa geniale, ma dal momento che si tratta solo di voci e non ci sono ancora certezze, dovremo tutti aspettare fino alla terza serie per scoprire se c'è un fondo di verità!
Visto che non ho intenzione di aspettare, ho deciso di scrivere il mio spin off personale, prendendo il titolo in prestito da Perez, che lo aveva suggerito in una qualche intervista.
Non sono un'amante dei Finchel, ma essendo anche loro protagonisti di questa storia, cercherò di dar loro un po' di spazio e di non incentrarmi troppo sui Klaine (ma già so che non sarà facile).
Quello che mi accingo a scrivere è più o meno ciò che mi immagino potrebbe accadere ai nostri protagonisti a New York, una serie di racconti in ordine cronologico, ma senza una vera e propria trama e senza un filo logico..spero vi piaccia e non sia troppo delirante! :)
Grazie a tutti coloro che mi seguono sempre.. vi adoro, siete voi la mia ispirazione!
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Kurt, muoviti! Stiamo aspettando solo te! >>

<< Si, arrivo. >>

<< Fai in fretta..il volo per New York non aspetta voi per partire! >>

<< Cinque minuti e scendo! >>

Kurt Hummel si guardò intorno, nella sua camera da letto ormai vuota; le pareti erano spoglie, niente più poster attaccati o quadri incorniciati e tutte le fotografia e i libri solitamente riposti sugli scaffali, erano stati ammassati in vari scatoloni, pronti per essere spediti nel suo nuovo alloggio, a New York.
Già, perché nel giro di qualche ora, Kurt Hummel si sarebbe trasferito a New York.

Aspettava quel giorno da più di un anno, da quando assieme ad una delle sue migliori amiche, Rachel Berry, aveva deciso che avrebbe frequentato lì il College; insieme avevano scelto di fare l'audizione per la Julliard, la famosissima scuola d'arte, frequentata in passato da grandi artisti del calibro di Patti Lupone (idolo di Kurt, nessun dubbio sul perché avesse scelto quella scuola).

Si erano esercitati assiduamente, ogni giorno per mesi e mesi e grazie alla loro determinazione e all'aiuto del professor Shuester, erano riusciti entrambi ad ottenere la tanto ambita borsa di studio.

Kurt aveva passato l'estate sognando il giorno della partenza, ma adesso che era arrivato, una strana malinconia si stava lentamente impossessando di lui; era felice di partire, ma non poteva fare a meno di pensare a tutto ciò a cui avrebbe dovuto dire addio: sua padre, la sua casa e buona parte dei suoi migliori amici.
Quanto avrebbe sentito la mancanza della sua adorata Mercedes, di Santana e Brittany, di Puckerman e di tutti gli altri ragazzi del Glee Club!

<< Kurt, posso entrare? >>

Kurt si voltò e trovò sulla porta il suo ragazzo, Blaine Anderson, sorridente e con in mano un misterioso pacchetto. Kurt sorrise; Blaine era senza dubbio una delle ragioni che più di tutte lo spingevano a partire! Il pensiero di andare a vivere tanto lontano da casa lo terrorizzava, ma sapere che Blaine sarebbe rimasto al suo fianco infondeva in lui una tale sicurezza, che era sicuro di poter affrontare qualsiasi difficoltà.  Aveva fatto anche lui l'audizione per la Julliard e l'aveva superata brillantemente, aggiudicandosi così anche lui una borsa di studio alla prestigiosa scuola.

<< Si, vieni... stavo dando un'ultima occhiata alla mia stanza. >>

Blaine gli si avvicinò e lo abbracciò forte.

<< Ti mancherà tanto, vero? >> chiese dolcemente.

Kurt fece segno di si con la testa, poggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo.

<< Tutti gli uccellini abbandonano il nido, prima o poi. >> rispose << Sarà dura, ma è una cosa che devo fare! >>

Blaine lo strinse più forte.

<< Andrà benissimo, vedrai! >>

<< Oh, di sicuro! >> rispose Kurt, con un sorriso << Ci sarai tu con me. >>

Blaine ricambiò il sorriso e lo baciò sulla guancia.

<< Dobbiamo andare. >> comunicò << Altrimenti rischiamo di perdere il volo. >>

Kurt annuì, poi il suo sguardo si soffermò sul pacchetto che Blaine teneva in mano.

<< E quello cos'è?! >> chiese il controtenore incuriosito.

Blaine sorrise.

<< Beh, è un regalino per te. >> rispose << Puoi aprirlo ora se vuoi, oppure puoi aspettare fino a che non.. >>

Kurt non gli diede il tempo di finire la frase, gli strappò via il regalo dalle mani e lo aprì immediatamente.

<< Oddio.. >>

Non appena si ritrovò fra le mani il contenuto di quel pacchetto, gli occhi di Kurt si riempirono di lacrime; si trattava di una bellissima foto incorniciata, che ritraeva il Glee Club al completo, il giorno della cerimonia del diploma. C'erano proprio tutti, nessuno escluso! Lui era proprio al centro della foto, abbracciato alla sua amica Mercedes e Blaine era accanto a lui, guardandolo con adorazione ( probabilmente era così distratto da Kurt che non si era accorto che il fotografo stava scattando). Kurt tirò su col naso.

<< È.. è bellissima! >>

Blaine sorrise.

<< Così non sentirai troppo la loro mancanza. >> disse, asciugandogli le lacrime << Potrai vederli tutti i giorni. >>

Kurt, con gli occhi ancora lucidi, rivolse al suo ragazzo uno sguardo colmo d'amore.

<< Blaine Anderson. >> disse a mezza voce << Ti amo. >>

Blaine lo accolse nuovamente fra le sue braccia.

<< Ti amo anche io, Kurt Hummel. >>

Kurt rimase per qualche secondo abbracciato a Blaine, poi sollevò il viso del ragazzo e lo baciò dolcemente sulle labbra.

<< Adesso dobbiamo andare davvero. >> disse Blaine << Non possiamo perdere l'aereo! >>

Kurt annuì e mise la fotografia nel suo borsone da viaggio, facendo bene attenzione ad evitare che si rompesse; poi, dopo aver rivolto un ultimo sguardo alla sua stanza, prese Blaine per mano e scese giù dalle scale.

 

*

 

<< Kurt, hai preso tutto vero?! Non hai dimenticato nulla?! >>

<< No papà, ho tutto quanto. >>

<< Rachel, hai i documenti a portata di mano?! >>

<< Certo papà, non preoccupatevi. >>

<< Oh, Finn...sentirò tanto la tua mancanza! >>

<< Mamma, mi stai strozzando! >>

Era ormai arrivato il momento della partenza e Kurt, Rachel e Blaine si apprestavano a salutare i loro genitori. Beh, a dire il vero solo Kurt e Rachel; Blaine non aveva nessuno da salutare, perché i suoi genitori lo avevano già fatto a casa, qualche ora prima.

Inoltre con loro c'era anche Fin Hudson, il fratellastro di Kurt, nonché ragazzo di Rachel; anche lui avrebbe frequentato il College a New York, ma non avrebbe studiato con loro alla Julliard.

A dire il vero aveva provato ad entrare, ma non era riuscito a superare l'esame di ammissione, perciò aveva ripiegato sulla sua seconda passione dopo il canto: il football.

Aveva vinto una borsa di studio alla Columbias, dove avrebbe studiato presso la facoltà di scienze motorie, nella speranza di poter diventare un buon allenatore o, magari, un giocatore professionista.

Blaine osservava in silenzio i suoi amici mentre salutavano affettuosamente i loro cari e non poté fare a meno di avvertire una fitta di gelosia; avrebbe tanto voluto che anche i suoi genitori fossero stati presenti, ma evidentemente per loro il saluto che si erano scambiati poche ore prima era stato più che sufficiente. Guardò Kurt abbracciare suo padre, entrambi avevano le lacrime agli occhi.

Blaine invidiava così tanto il meraviglioso rapporto che Kurt aveva con il genitore, completamente diverso da quello che lui aveva con i suoi. Il ragazzo sospirò; andar via da casa era indubbiamente una ragione che, in quel momento, lo spingeva più che mai a partire. Oltre al fatto che sarebbe andato a vivere con Kurt, ovviamente!

<< Blaine, vieni qui! >>

Kurt lo chiamò a gran voce e gli fece segno di raggiungerlo; Blaine si avvicinò a loro e il signor Hummel di Kurt gli rivolse un enorme sorriso.

<< Probabilmente non mi sentirai mai più dire una cosa del genere, ragazzo >> disse in tono scherzoso << Ma sappi che mi mancherà averti sempre intorno, in casa mia. >>

Blaine ricambiò il sorriso.

<< Mancherà anche a me, signor Hummel. >> rispose.

<< Burt. >> lo corresse il padre di Kurt << Chiamami Burt. >>

Blaine, chiaramente commosso, tirò su col naso.

<< Ok.. Burt. >>

Burt guardò il ragazzo con occhi lucidi e allargò le braccia.

<< Vieni qua. >>

Senza neanche dare a Blaine il tempo di rispondere, lo abbracciò forte, esattamente come un padre farebbe con suo figlio.

<< Te lo dico adesso, perché passerà parecchio prima che io e te ci rivedremo e non potrai rinfacciarmelo per un bel po' di tempo. >> disse Burt con voce rotta dalla commozione << Sono felice che Kurt abbia trovato un ragazzo meraviglioso come te! Sei tutto ciò che un padre può augurarsi per un figlio e so che ti prenderai cura di lui e lo tratterai con rispetto, come si merita. >>

Blaine trattenne a fatica le lacrime.

<< Può scommetterci, Burt! >> rispose << Certo che lo farò! >>

Kurt osservò l'intera scena con le lacrime agli occhi; aveva sempre saputo quanto suo padre adorasse Blaine, ma sapeva anche che non avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo apertamente, o la sua reputazione di padre iper protettivo e diffidente ne avrebbe risentito.

Rachel gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla.

<< Kurt, di al tuo ragazzo di muoversi. >> comunicò << Dobbiamo andare. >>

Kurt obbedì e andò a prendere Blaine, che nel frattempo si era staccato dall'abbraccio di Burt e si stava asciugando le lacrime.

<< Dobbiamo andare. >> lo informò.

Blaine annuì e salutò un'ultima volta Burt, prima di raggiungere Rachel e Finn.

Burt e Kurt si guardarono per qualche secondo e poi si abbracciarono di nuovo.

<< Ti voglio bene, papà. >> mormorò Kurt fra le lacrime.

Suo padre non rispose, ma lo strinse più forte e Kurt capì che quello era il suo modo per rispondere “anche io”. Quell'abbraccio sembrò durare ore e quando i due si separarono, per Kurt fu quasi come se una parte molto importante di lui si fosse improvvisamente staccata.

<< Mi mancherai. >>

Poi, dopo aver accarezzato dolcemente il viso di suo padre, si voltò e raggiunse il resto del gruppo, tutti pronti per imbarcarsi sul volo che gli avrebbe portati a New York.

 

*

 

<< New York, stiamo arrivando! >>

<< Rachel, ti supplico...taci! Non cominciare subito con le tue sceneggiate in pubblico! >>

Rachel mise il broncio e si strinse nel suo sedile.

<< Cafoni! >> bubbolò << Voi non comprendete il mio animo artistico. >>

<< Credimi, Rachel. >> replicò Kurt, seduto dietro di lei << Io lo comprendo benissimo, da più di tre anni ormai! Ma ci sono persone qui che non ti conoscono e per il loro bene è meglio che tu rimanga una sconosciuta! >>

Blaine ridacchiò e Rachel si offese ancora di più.

<< Finn, tu non dici niente?! >> strillò nell'orecchio del suo ragazzo.

Finn deglutì e si irrigidì completamente.

<< Rachel, sai che ho il terrore degli aerei! >> farfugliò << Credo che ricomincerò a parlare quando saremo nuovamente a terra. >>

Rachel fece una smorfia.

<< Bene! Vorrà dire che mi metterò a scrivere sul mio diario. >>

Estrasse dal suo bagaglio a mano un taccuino rilegato in pelle e iniziò a scriverci sopra.

Kurt sorrise e afferrò la mano di Blaine, seduto al suo fianco.

<< Sei pronto? >> chiese.

Blaine fece segno di si con la testa e intrecciò le dita con quelle del ragazzo.

<< Assolutamente si! E tu?! Sei spaventato?! >>

Kurt scosse la testa.

<< Prima lo ero. >> rispose << Ora non più! Sai, ho sentito quello che ti ha detto mio padre prima.. che è felice che io abbia una persona come te al mio fianco e che sa che ti prenderai sempre cura di me. >>

Blaine arrossì e strinse ancora più forte la mano di Kurt.

<< È vero, Kurt. >> disse << Io mi prenderò cura di te per sempre. >>

<< Lo so. >> replicò Kurt con un sorriso << Per questo non ho più paura. >>

Appoggiò la testa sulla spalla di Blaine, che lo baciò sulla fronte; per chiunque sarebbe potuto sembrare strano, ma entrambi sapevano che quello era il primo giorno della loro nuova vita assieme. Stavano insieme da due anni e, nonostante i vari alti e bassi tipici di qualunque relazione, non avevano mai smesso di amarsi ed erano certi che non lo avrebbero mai fatto.

Molte volte si erano sentiti dire che era estramente raro che due ragazzi fidanzatisi ai tempi del liceo potessero restare insieme per tutta la vita, ma a loro due non importava; entrambi sapevano che per loro sarebbe stato così.

Come Finn e Rachel, del resto! Negli ultimi tre anni ne avevano passate talmente tante che ormai erano immuni da qualsiasi tipo di rottura!

<< A che stai pensando? >> chiese Blaine, dal momento che Kurt se ne stava stranamente in silenzio.

Kurt sospirò e lo guardò dritto negli occhi.

<< A noi. >> disse << E a quanto sarà bello il nostro futuro a New York. >>

Blaine si strinse a lui e lo baciò sulle labbra. Dubbi non ne aveva, solo certezze; la certezza che quella nuova vita al fianco di Kurt sarebbe stata semplicemente meravigliosa.

In fondo, Blaine lo sapeva ormai da tempo: era Kurt il solo per lui, quello che aveva cercato per tutta la vita.

  
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