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Autore: dfdfdfdfd    05/06/2011    5 recensioni
Isabella era una ragazza di 17 anni che viveva da due anni da sola.
I suoi genitori si erano trasferiti a New York per motivi di lavoro e Bella gli odiava per questo.
Ma se un giorno spuntasse la madre di Bella con una sorpresa.
Magari un nuovo fratello chiamato Edward.
Tratto dal Prologo : < Quando hai voglia di parlare con tua madre fammi uno squillo, adesso vedi di comportarti bene con tuo fratello >
Fratello…mi scappava da ridere.
Io non mi mossi dal divano e quando si aprì la porta un ragazzo, ma no che dico un angelo caduto sulla terra si materializzò davanti a me.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PROLOGO
 
 
Pov Bella
 
Stavo sorseggiando la mia limonata su uno sdraio nel bordo piscina della mia casa a Firenze.
Avevo girato il mondo in quei 17 anni,  mio padre era un giornalista di discreta fama, mia madre un’italiana fortunata che aveva fatto innamorare mio padre ed era diventata ricca.
Io…un errore.
La mia vita si poteva ritenere senza senso : amici invidiosi che ti sparlavano dietro, genitori ormai senza volto, fidanzati che ti usavano solo perché eri carina, ma soprattutto ricca.
I soldi non fanno la felicità, frase più giusta non poteva esserci.
 
Che cosa avevo di vero , concreto ?
La risposta da una persona sconosciuta poteva essere : tu hai tutto Isabella…
Ma proprio perché sconosciuta quella persona non poteva capire che io non avevo niente.
La cosa più importante era la felicità, che a me mancava.
 
< Signorina Swan, sua madre la sta aspettando nell’atrio >
Anna , una delle tante cameriere che vagavano in questa casa m’accompagnò in salotto dove quella persona chiamata mamma  mi stava aspettando.
 
< Buongiorno Isabella > era invecchiata, ma sempre elegante nel suo completo Chanel.
< Ciao mamma > sembrava comico chiamarla mamma.
La mamma dovrebbe essere  una persona presente, che ti proteggeva e ti consolava nelle situazioni difficili.
Diversamente , lei non la incontravo da due anni, impegnata com’era a fare l’ombra di mio padre.
 
< Beh non mi dici niente, non sei contenta di vedere tua madre ? >
Contenta ?
< Contentissima mamma >
L’abbracciai pregando al signore di riportarla via da me…
Ormai ero una persona indipendente, di loro non ritenevo di avere più bisogno.
 
< Sai Isabella, ho adottato un figlio…non è un bimbo, ma un ragazzo, avrà si e no la tua età. >
Stavo per vomitare la limonata appena bevuta…che cosa aveva fatto ?!
 
< Scusa mamma, credo di non avere capito bene, tu che hai fatto ?! >
 
< Dai Isabella, non fare la finta tonta, hai capito benissimo…ti piacerà vedrai, è un bellissimo ragazzo >
Ma cosa poteva importarmi a me se era bello o brutto ?
Era matta…lei aveva adottato un figlio quando non era neanche capace di educare sua figlia, sangue del suo sangue ?!
Perché questa famiglia doveva capitare proprio a me ? Che cosa avevo fatto di male ?
 
< Comunque sarà qui fra massimo mezz’ora > mia mamma si sedette sul divano e mi fissò
 
< Bene…e dimmi mamma per quale motivo hai adottato questo ragazzo ? >
 
< Oh vedi i suoi genitori, dei nostri amici, purtroppo sono morti due settimane fa a causa di un incidente aereo. Lui era il loro unico figlio e quindi ho deciso di adottarlo >
 
Che storia da film, assurdo !
E magari la sorellastra e il fratellastro s’innamorano vero ?
E vivono per sempre felici e contenti…bellissima storia, peccato che non sfiorasse neanche di un centimetro la mia, se si può chiamare storia.
< Come si chiama ? > mi sedetti di fronte a lei, la sua vicinanza era un allergia per me.
 
< Edward >
Edward…bel nome.
 
< Sai solo quello di lui ? > le chiesi, sapendo già la risposta.
 
< Si, io non frequentavo lui, ma i suoi genitori…non l’ho mai visto in casa. Andava sempre fuori a New York.
E faceva bene, è un gran bel ragazzo. >
 
< Ma parliamo di te, avrai fatto qualcosa in questi due anni…o sei sempre stata in casa ? >
Mi stava prendendo per il culo ?!
 
< Oh si mamma ho fatto molte cose…ho scopato con mezza Firenze, ho provato tutte le droghe possibili ed immaginabili, sono anche andata a Milano facendo  l’autostop perché la mia Porsche si era rotta a Bologna…sei fiera di tua figlia ora ?! > la fulminai con gli occhi e in quel preciso momento suonò il campanello.
 
< Quando hai voglia di parlare con tua madre fammi uno squillo, adesso vedi di comportarti bene con tuo fratello >
Fratello…mi scappava da ridere.
 
Io non mi mossi dal divano e quando si aprì la porta un ragazzo, ma no che dico un angelo caduto sulla terra si materializzò davanti a me.
Salutò mia madre con un caloroso abbraccio, poi i suoi occhi  puntarono su di me, e io iniziai a sudare freddo.

 
  
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