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Autore: FrankieGreenHair    06/06/2011    5 recensioni
Ho iniziato a stimare Dominique Beyrand da pochissimo tempo, e ho scritto questa FF in un momento un po' particolare, nel quale stavo riflettendo sull'amicizia tra Dom e Freddie. :D
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ti azzardare, biondino! Non sono in vena delle tue idee strane, oggi!-
-E le idee strane sarebbero mie? Chi ha avuto la brillante idea di venire a suonare in Italia?-
-Mi sembrava una buona idea, non sapevo che ci avrebbero fatto cantare in playback! Non ce l’hanno mai fatto fare, non mi è neanche venuto in mente di chiederlo!-
-Potevi informarti, caro mio! A Sanremo fanno esibire gli ospiti solo in playback!-
-Perché tu lo sapevi, prima che te lo dicesse Dom, vero?-
Alzai gli occhi al cielo.
-Vacci a parlare tu, per favore,- mi supplicò John, dondolandosi sulla poltrona del teatro. -Se ci andassi io, mi manderebbero a quel paese tutti e due nel giro di tre secondi, e alla fine mi arrabbierei anch’io. Brian è testardo come un mulo e Roger è intrattabile, quando fa così… come fai a sopportarlo ventiquattr’ore su ventiquattro? Io darei fuori di matto, altroché...-
Feci spallucce.
-Non ne ho idea, giuro. Ah, sai dov’è Freddie? Così, se muoio nell’impresa, qualcuno mi vendicherà!-
-Sarebbe dovuto arrivare qualcosa come mezz’ora fa,- rispose il bassista, sospirando. -Prima o poi riuscirà ad arrivare puntuale alle prove, comunque. O almeno spero, visto che ci ho scommesso sopra…-
Tentai di non ridere, visto che stavo per entrare nel campo di battaglia, e salii sul palco per cercare di metter pace tra i due litiganti, impresa che probabilmente non mi sarebbe mai riuscita.
-Non ho intenzione di partecipare a  una cosa del genere! Cosa dovrei fare, fingere di suonare la batteria? Ma dai!-
-Puoi suonarla, solo che non avrai i microfoni.-
Roger fulminò Brian con un’occhiata.
-Sai benissimo cosa intendo, non fare l’idiota.-
-Beh, io cosa dovrei dire, che suono la Red senza amplificatore?-
-E dovete ancora dirlo a Freddie,- osservai io, immettendomi nella conversazione, e il chitarrista si passò una mano sulla faccia. Sembrava stanchissimo e inviperito insieme.
-Giusto, dobbiamo dirlo a Freddie,- ripetè.
-No, bello, tu devi dirlo a Freddie,- obbiettò Roger, ancora arrabbiato. -Io con ‘sta storia non voglio avere niente a che fare!-
-Ma piantala!-
-Piantatela tutti e due,- decisi, e loro mi trafissero con lo sguardo.
-E tu cosa c’entri?- fece Rog, facendomi definitivamente perdere la pazienza.
-Io c’entro perché mi state facendo sanguinare le orecchie, a forza di urli! Ma vi sentite? Cos’avete, otto anni? Per piacere! Brian ha sbagliato? Capita! Almeno lui s’è dato da fare per rimettere i Queen in gioco! E tu,- ripresi, indicando il capellone, -tu avresti dovuto informarti di più. Lo sanno anche i bambini che le special guest, qui, non cantano sul serio!-
-Ti ci metti pure tu, adesso?- fece l’ultimo nominato, e il litigio ricominciò da capo.
Ma facevano apposta?
Ok, a mali estremi, estremi rimedi. Avrei giocato sporco.
-Sono incinta!- esclamai, esasperata.
Silenzio di tomba. Riuscii persino a sentire il cigolio della poltrona di John, che si era alzato per avvicinarsi al palco.
-Davvero?-
-No, ma era l’unico modo per farli stare zitti,- gli spiegai, e Rog riprese a respirare normalmente.
-Ma vaffa…-
-Ehi! Se non fosse stato necessario, non avrei neanche sfiorato l’argomento!- ribattei, piccata. -Il problema, qui, è che siete tornati insieme da due settimane e litigate più di prima!-
La pausa, senza strilli né occhiatacce, fu più consapevole, stavolta.
-Non hai tutti i torti,- sibilò Roger. -Forse non dovremmo più stare insieme.-
-Forse tu non dovresti essere qui!- rettificò Brian, infuriato, e gli occhi azzurri del batterista arsero d’ira neanche tanto repressa.
-Va bene, allora vi mollo! Vi mollo tutti! La storia finisce qui!-
Detto questo, scese dal palco e uscì dal teatro senza guardarsi indietro.
Avrei voluto prenderlo a bastonate con l’asta del microfono, davvero. Tanto, a Freddie non sarebbe più servita.
-E adesso?- fece Deacy, mentre anche Brian iniziava a sbollirsi.
-E adesso vado a parlare con lui,- replicai, acida. -E se riesco a farlo tornare, tu prova a litigarci un’altra volta e giuro che ti rapo a zero!-
Dopo aver fulminato anche John, colpevole di essersi lasciato scappare una risatina sommessa, ripercorsi i passi della mia dolce (insomma, più o meno) metà, sperando che non si fosse già cacciato in un bar a tracannare ettolitri di vodka. Forse, da brillo, sarebbe stato più facile farlo tornare, ma come avremmo fatto a farlo tornare sobrio per lo spettacolo in diretta di quella sera?
Aprii la porta ed evitai un paio di guardie della sicurezza, ma la terza mi beccò senza troppe difficoltà mentre stavo per attraversare la strada.
-Mi scusi, signora, lei chi è?-
Per un attimo fui tentata di rispondere “I don’t speak italian” e farmi un paio di risate sentendo il suo inglese stentato, ma avevo davvero poco tempo per salvare Rog dall’ubriacatura.
Grazie al cielo avevo studiato Lingue, all’università.
-Sono Dominique Beyrand, la ragazza di Roger Taylor,- spiegai, sbrigativa. -Sto cercando proprio lui… sa per caso dove si trova?-
-Sì, come no… signora, non sono nato ieri, non basta un accento inglese per farmi fesso,- ribattè l’uomo. -Ha un documento, per caso?-
Oddio, un’altra guardia fissata con i controlli. Ma proprio adesso mi doveva capitare?
Sbuffando, cercai nella borsa la carta d’identità, ma quando vidi il mio lui passare sul marciapiede opposto, smisi all’istante e lo chiamai.
-Rog! Ehi, Roger!-
L’unica risposta fu un dito medio ben visibile, e ciò significava tre cose: uno, che era ancora arrabbiato; due, che era ancora sobrio; tre, che, non appena l’avessi visto di nuovo senza guardie nei paraggi, l’avrei ammazzato.
Sfortunatamente, anche il poliziotto l’aveva visto rivolgermi quel simpatico segno, e la prese come una vittoria personale.
-Ha visto? Neanche il suo presunto fidanzato la riconosce. Prego, mi segua in centrale.-
-Non ho intenzione… metta giù le mani, mi lasci!-
-Lo sa che potrebbe essere arrestata per resistenza a pubblico ufficiale? Lei ha diritto a rimanere in silenzio, signora. Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei.-
Non ci potevo credere. Stavo per essere arrestata! E solo perché quell’idiota non mi aveva dato retta!
Oh, ma me l’avrebbe pagata cara, eccome…
Grazie al cielo, dalla fine della strada spuntò Freddie.
-Fred! Freddie, sono qui!-
Contavo sul suo orecchio sopraffino, visto che non era poi così vicino, e per fortuna non avevo riposto male la mia fiducia.
-Stia in silenzio signora, gliel’ho già detto…-
-Ehi, che succede qui?- chiese il mio amico, correndo da noi. -Agente, qual è il problema?-
Dopo un primo momento di sbalordimento dovuto alla presenza del grande e famosissimo cantante dei Queen (e al fatto che avesse parlato in inglese, lingua che evidentemente il pover’uomo non padroneggiava per niente), la guardia tentò di biascicare qualcosa in risposta.
-Lei… lei dice Roger Taylor… essendo…-
-Mi ha preso per una infiltrata,- spiegai io; se avessi dovuto aspettare una frase sensata di quello lì, avrei passato una settimana senza nulla di fatto, quindi meglio prendere in mano la situazione. -Gli ho detto che sono la ragazza di Roger, ma non mi crede. Anche perché prima è passato Rog e mi ha mandato a quel paese, e la cosa non mi ha aiutato troppo…-
-Lei è con noi,- gli assicurò Freddie, e il poliziotto non fece una piega.
-Vuole la traduzione?- ironizzai.
-Sì, grazie…-
-Sono con lui!- sbottai. -Ci crede, adesso, o vuole un documento scritto?-
L’uomo mi mollò (finalmente), biascicò un paio di scuse e si allontanò con un cenno di saluto.
-Come mai quella sottospecie di narciso di Roger non ha detto niente a quello lì?-
-È parecchio infuriato, ma non ho tempo di spiegarti perché… devo trovarlo immediatamente, altrimenti beve e voglio vedere come fate a cantare a Sanremo con il batterista ubriaco. Beh, in effetti forse potreste, ma non farebbe quella grande figura… sempre ammesso che torni nella band!-
-Che torni ?- ripetè, sorpreso. -Bene, vedo che ha minacciato di nuovo di andarsene.-
-In realtà se n’è andato sul serio…-
-Fa lo stesso, tanto torna sempre,- commentò, facendo spallucce con un mezzo sorriso. -Rog è un tenerone, in fondo.-
-Sarà,  ma se non lo troviamo non torna neanche a Londra! Si stabilisce in uno dei bar qui intorno!-
-Tranquilla, ci penso io. Tu vai dentro.-
-Ah, se non ci fossi tu…-
 
-Ehi, gente!- esclamò Freddie, entrando nel teatro. -Allora? Perché state qui a poltrire?-
-Perché provare è inutile,- si lamentò John. -Ci fanno suonare in playback. È un’idiozia!-
-Gliel’ho già detto io,- lo informò Roger, seguendo il cantante e continuando a guardare in cagnesco Brian, -e ti ho risparmiato un bel po’ di lavoro, caro il mio chitarrista. Gli ho spiegato la serata nei dettagli.-
-Quindi torni?-
Annuì, togliendo ogni dubbio, e io gli corsi incontro come se volessi abbracciarlo… solo che, in realtà, non ne avevo la minima intenzione.
Tant’è vero che, pochi secondi dopo, nel silenzio del teatro risuonò il suono di uno schiaffo.
-Ehi!-
-Se non ci fosse stato quel sant’uomo di Freddie, a questo punto sarei in chissà quale prigione italiana a causa tua, brutto idiota che non sei altro!- sibilai, ancora parecchio irritata, e lui alzò le spalle.
-Ok, allora forse me lo merito,- acconsentì, con un mezzo sorriso palesemente divertito. -Vediamo un po’ se riesco a farmi perdonare!-
Detto questo, appoggiò le mie labbra alle mie, e poi approfondì il gesto in un bacio per niente casto e decisamente degno di lui.
Beh, forse non l’avrei perdonato per così poco, ma quello era sicuramente un buonissimo inizio…  









Writer's corner
Buongiorno a tutti! Ebbene sì, sono tornata a insozzare con le mie OneShot il meraviglioso topic dedicato ai Queen. Mi spiace, ma è più forte di me. xD
Ok, come ho già detto nell'introduzione, Dominique inizia a piacermi parecchio (tanto per cambiare, scrivo su personaggi che mi ha fatto conoscere KatyAniFrancy tramite le sue FF... scusami, KaF ;) ) e quindi eccomi qua. In realtà non so se venire a Sanremo, nel lontano 1984, sia stata un idea del povero Brian, e dubito seriamente che Dom abbia accompagnato i quattro in Italia (all'epoca lei e Roger avevano già un bambino, Felix), ma ho dovuto inserire questi elementi per motivi di trama. Oh, stavo per dimenticare: naturalmente Freddie, Roger, John e Brian non sono di mia proprietà. Magari... xD
E' severamente vietato non recensire!!! :D
Un bacione, starinlove =)
   
 
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