Fanfic su attori > Cast Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: _Miss_    07/06/2011    11 recensioni
Prima volta che scrivo una slash quindi mi rimetto totalmente al vostro giudizio. Inoltre so che la coppia Pattinson/Lautner è davvero improbabile ma è una fanfiction e come tale ho dato sfogo alla mia fantasia.
Taylor, dall’altra parte del muro, si spogliava con lentezza facendo un rapido bilancio della giornata e, inaspettatamente, i suoi pensieri tornavano al bacio di Robert.
Pensava che il suo collega era stato proprio uno stupido. O meglio, si obbligava a pensare quello cercando di ignorare il fastidioso senso di insoddisfazione che gli si annidava alla bocca dello stomaco.
Una volta spogliato del tutto, con indosso soltanto i boxer e una maglietta intima, si buttò sul letto sbuffando. Non riusciva a capire per quale motivo continuasse a rivivere quel momento strano durato pressappoco un minuto.

Prende spunto dal bacio che Robert ha dato a Taylor alla premiazione del 'best kiss' agli MtvMovieAwards e qui ci addentriamo nella notte dei due attori.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Robert Pattinson, Taylor Lautner
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prima volta che scrivo una slash quindi mi rimetto totalmente al vostro giudizio.
Inoltre so che la coppia Pattinson/Lautner è davvero improbabile ma è una fanfiction e come tale ho dato sfogo alla mia fantasia.
Detto questo, buona lettura!

****

Un'intensa e meravigliosa notte.

123

Dopo quel bacio improvviso, dato per scherzo, tutti i partecipanti agli MTV Movie Awards si erano recati all’after-party, inclusi Robert Pattinson e Taylor Lautner.
Avevano mangiato qualche panino e bevuto un sacco di birra e liquori vari.
Era tardi quando sono rientrati in Hotel. E non erano neanche del tutto lucidi.
Kristen aveva lasciato la festa molto prima dei suoi due compagni di set. Taylor e Robert si erano salutati in corridoio, smorzando l’imbarazzo con una risata e una pacca sulla spalla. E dopo essersi augurati la buona notte entrarono ognuno nella propria camera.
Le loro stanze erano adiacenti.
Robert si stava facendo una doccia per dormire più rilassato dopo quella giornata frenetica passata sotto lo sguardo vigile dei fan e sotto i flash accecanti dei fotografi.
Gli dolevano le guance per quanto aveva sorriso anche se non gli era pesato farlo visto che i suoi erano sorrisi veri e risate altrettanto vere e non di circostanza.
Taylor, dall’altra parte del muro, si spogliava con lentezza facendo un rapido bilancio della giornata e, inaspettatamente, i suoi pensieri tornavano al bacio di Robert.
Pensava che il suo collega era stato proprio uno stupido. O meglio, si obbligava a pensare quello cercando di ignorare il fastidioso senso di insoddisfazione che gli si annidava alla bocca dello stomaco.
Una volta spogliato del tutto, con indosso soltanto i boxer e una maglietta intima, si buttò sul letto sbuffando. Non riusciva a capire per quale motivo continuasse a rivivere quel momento strano durato pressappoco un minuto.
Ma più che al contatto che le sue labbra avevano avuto con quelle di Robert, ripensava al bacio che lui gli aveva scoccato sulla fronte e al baciamano che gli aveva fatto. Non trovava normale che i suoi pensieri prendessero i più disparati sentieri fino al voler desiderare di essere stato da solo in quel momento e non con una folla tutt’intorno e le telecamere di tutto il mondo puntate su di loro.
Robert, finita la rilassante doccia, si era legato in vita un asciugamano e si era passato una mano tra i capelli, scrollandosi l’acqua in eccesso. Era proprio un bambino, quando ci si metteva. Sicuramente sua madre l’avrebbe rimproverato per aver fatto finire l’acqua su tutti i vetri ma in quel momento non era in casa e poteva fare quello che voleva.
Dopo essersi asciugato per bene si mise addosso un pantalone della tuta, senza i boxer sotto, e una maglietta a mezze maniche.
Era tardi ma non aveva ancora sonno e quindi accese il televisore dopo essersi sdraiato comodamente sul letto con una mano sotto la testa.
Dall’altra parte Taylor si alzò di scatto, passandosi ripetutamente una mano tra i capelli. Non ne poteva più. Doveva chiarire la situazione e farsi dire da Robert quella che era la verità, ossia che si era trattato di un gioco. Ne aveva bisogno o non avrebbe dormito sonni tranquilli per più di qualche notte.
Uscì dalla sua stanza e picchiò le nocche contro la porta della camera di Robert che venne subito ad aprirgli.
Fu anche peggio, in quel momento.
L’aria rilassata, le labbra sottili che accennavano un breve sorriso e i capelli scompigliati e ancora mezzi umidi.“Posso entrare?” chiese circospetto e Robert si scansò, facendolo entrare per poi chiudere la porta. Ora o mai più, pensò Taylor.
“Accomodati pure sul letto.” lo invitò Rob con la sua solita gentilezza precedendolo e sedendosi al bordo del letto.
Taylor si sedette accanto a lui e si ritrovò a gradire l’odore che il suo amico emanava. Si ritrovò a trovarlo ancora più carino con quel filo di barba ad incorniciargli il mento. Strinse le sue mani tra di loro, chiedendosi cosa gli avrebbe dovuto dire per non fare la figura dello scemo.
“Mica ti ho svegliato? Non riuscivo a dormire e ho pensato di venire qui.” Robert scosse il capo, chiedendosi come mai Taylor fosse andato da lui. Erano sempre andati d’accordo ma non si erano mai confidati tra loro di spontanea volontà nonostante la loro convivenza ‘forzata’. Provavano un rispetto e una stima reciproca e si divertivano insieme, o non avrebbe fatto la pazzia di baciarlo qualche ora prima. Non era affatto premeditato ed era contento che lui non gli avesse rifilato un calcio nei gioielli di famiglia.
“No. Anche io ho poco sonno.” commentò svogliato alternando distrattamente lo sguardo tra il televisore che riproduceva immagini senza audio e il suo amico che tirava un lembo della maglietta che indossava. C’era qualcosa che non andava ma non chiese.
“Certo che la tua uscita sul palco è stata accolta con un’ovazione generale.” disse cauto Taylor, introducendo così l’argomento bacio che voleva discutere con lui.
“La lettera a Reese, dici? Una cazzata colossale, lo so!” rise, passandosi una mano tra i capelli e Tay trattenne a stento l’impulso di afferrargli una mano e poggiarla sul suo viso o dovunque lui avesse voluto. L’alcool non lo reggeva affatto, e in quel momento si ripromise di non sfiorarlo mai più in vita sua.
“Intendevo la premiazione del best kiss.” rispose timoroso, non dicendo esplicitamente che intendeva quando lui l’aveva baciato.
Robert guardò il suo amico, seduto a fianco a lui e pensò che forse il calcio nelle palle non glielo aveva lanciato in pubblico ma che voleva chiarire la cosa. Ma cosa dovevano chiarire, poi? L’idea gli era venuta su due piedi e l’aveva messa in atto. Gli dispiaceva mettere in ombra il talento del giovane Lautner che probabilmente meritava molti più premi di quanti ne avesse vinti lui. Anzi, meritava il best kiss perché, oggettivamente, il bacio Bella/Jacob era stato migliore di quello Bella/Edward.
“Ah. Quella cazzata intendevi. Senti, probabilmente ti ha fatto schifo e posso capirlo però..” Robert non poté continuare la sua frase piena di scuse inutili perché Taylor gli sfiorò le labbra con le sue, zittendolo.
Taylor aveva tirato fuori il coraggio da qualche parte e lo aveva baciato. Di nuovo un bacio a stampo, nulla di che, ma che gli aveva incendiato il viso, forse colpa dell’imbarazzo.
Robert lo guardò, stupito, piacevolmente stupito, a dire il vero. Non si aspettava una simile reazione da parte del suo giovane collega ma c’era stata. Ed era senza dubbio migliore di un calcio nelle palle.
Taylor si era tirando indietro con uno scatto repentino e guardava a terra. Allora Robert, preso da una strana frenesia alimentata dal filmetto porno di terza categoria che la televisione stava mandando in onda, prese il mento di Taylor e gli alzò il viso fino a specchiarsi nei suoi occhi scuri, totalmente opposti ai propri.
Accostò il proprio viso a quello di Taylor che trasalì quando vide Robert passarsi la lingua sulle labbra, umettandole. Ingoiò a vuoto e sporgendosi verso l’amico finì con una mano sulla sua coscia.
Robert sorrise, intuendo l’effetto che stava suscitando sul giovane e pronto per scoprire che sapore avessero le labbra di un uomo, pronto ad immergersi nella sua bocca, si spostò verso di lui.
Taylor schiuse le labbra istintivamente quando Robert gli respirò sulla sua bocca. Era un’esperienza nuova per lui. Esperienza che aveva sempre schifato, per altro, ma in quel momento era l’unica cosa che voleva.
Robert accolse l’invito implicito del moretto e delineò i contorni della bocca di lui con la lingua. Era strano. Si sentiva strano per il fatto che stava conducendo lui quella cosa a cui aveva dato inizio Taylor. Si sentiva strano perché si stava eccitando.
Taylor intrappolò la lingua di Rob tra le labbra a la succhiò, avido di sentire il suo sapore mascolino e le sue mani risalirono sul petto del ragazzo che gli stava seduto a fianco.
Robert si sottrasse a quella dolce prigione che erano le labbra di Tay e gli mordicchiò il labbro inferiore. In quel momento adorava le labbra carnose del ragazzo, così diverse dalle sue che erano sottili. Adorava il suo odore che aveva un retrogusto di sudore ed eccitazione.
Volle controllare se quel bacio stesse sortendo lo stesso effetto sul giovane e portò una sua mano sul bacino di lui e la mosse rapidamente, incerto sul da farsi. L’unica cosa certa era che qualcuno, tra le gambe del giovane Lautner, diventava sempre più duro.
Taylor ansimò contro la bocca di Robert, lottando contro i suoi istinti animali ma non impedì alle sue mani di salire fino alla nuca del ragazzo che stava baciando con tanta passione, e tirare i capelli di lui in una passionale stretta.
Non poté impedire al suo corpo di rispondere in quella maniera sotto al gesto poco esperto di Robert mentre le loro lingue si assaporavano, vorticavano l’una intorno all’altra, fuori e dentro dalle proprie bocche.
Era un trionfo di gemiti sommessi. Erano occhi chiusi e sguardi biechi che si lanciavano mentre i loro sapori si fondevano, mentre l’uno respirava nella bocca dell’altro e si avvicinavano sempre di più.
Robert sentiva il torace muscoloso e ben delineato del moro sfiorare il suo. Sentiva la sua erezione svettare sotto i pantaloni della tuta, senza la costrizione dei boxer. E vide lo sguardo di Taylor, stupito si, ma anche eccitato, quando si accorse della sua evidente eccitazione.
Non importava più chi loro due fossero. Non c’erano più Taylor Lautner e Robert Pattinson. E non c’erano i due uomini che si baciavano senza immagazzinare ossigeno e portandosi allo stremo l’un l’altro.
C’era soltanto la passione. Pura e semplice passione come quella che da sempre animava il mondo.
Taylor si ritrovò cavalcioni su Robert senza neanche rendersene conto. Stava sfregando il suo bacino contro quello di Robert, sentendosi pervadere da una moltitudine di sensazioni, tutte familiari per lui. Anche se gli faceva strano strusciarsi contro un altro pene in erezione.
Robert interruppe il bacio e tirò Taylor contro di se, iniziando a lambirgli il collo con la lingua e suggendo la sua pelle sentendo il suo sapore invadergli la bocca. Nel frattempo con le mani tirò su i lembi della maglia del moro e in un attimo finì a terra, e la stessa fine fece la sua, aiutato da Taylor.
Il moro non ne poteva più. Stava giungendo al limite e non voleva che finisse tutto lì. Si stavano spingendo oltre, anzi, l’avevano già fatto, tanto valeva farlo fino in fondo.
“Rob..” ansimò, scostandosi dal suo corpo e mettendosi al suo fianco, guardandolo con uno sguardo carichi di significati. Gli stava chiedendo se aveva voglia di andare oltre, gli stava chiedendo se per quella notte avessero messo da parte ogni inibizione.
E Robert intuì tutti quei significati e si diceva disposto ad ogni sua richiesta. Quella notte non avrebbero avuto nessun flash puntato contro e quindi nessuna finzione. Quella notte non avrebbero avuto registi e quindi facevano quello che la passione diceva loro di fare.
Quando Robert annuì, Taylor si abbassò sul petto del ragazzo dagli occhi più azzurri del cielo dei Caraibi.
Gli leccò l’addome risalendo poi verso l’alto, verso quel seno a cui si dedicò con devozione. Era strano baciare un seno che non fosse femminile. Era strano per lui mordicchiare e succhiare i capezzoli di quel seno piatto ma che si inturgidivano comunque.
Robert riservò lo stesso trattamento a lui, dopo avergli mordicchiato un lobo e avergli detto sensualmente “Ora ci penso io a te..”
Taylor impazzì quando la lingua di Rob arrivò al suo ombelico e poi sempre più in basso, verso l’inguine. Scoprì l’erezione con una mano e si stupì sentendo l’eccitazione aumentare mentre sentiva sopraggiungere la voglia di soddisfare il piacere di Taylor.
Il moretto si puntellò sui gomiti, non volevo che il suo amico si abbassasse a fargli un bel servizietto orale e dopo aver letto la titubanza nei suoi occhi lo tirò per i capelli e lo baciò ancora.
Travolse la bocca di Robert con impeto, con ingordigia e passione. Con un lieve accenno di amore che altro non era che affetto che da diversi anni provava per lui che era quasi un fratello maggiore.
Robert sussultò quando la mano di Tay s’introdusse all’interno dei suoi pratici pantaloni da tuta, o meglio, sussultò quando impugnò il suo bastone tra le mani.
Taylor iniziò a muovere la mano un po’ incapace, un po’ stupito di quello che stava facendo. Aveva paura di sbagliare. Stupidamente pensò che non era una donna lui, che non faceva quelle cose agli uomini. Ma poi, un ennesimo pensiero gli balenò in testa. Era un uomo e come tale sapeva che movimenti servivano per provare piacere.
Taylor si muoveva alternando movimenti veloci a altri più lenti. E Robert preferiva senza dubbio i primi, anche se sarebbe venuto prima.
Il piacere gli stava offuscando la mente ma vide bene la mano di Taylor che si appoggiava sulla propria erezione da lui precedentemente scoperta. Sorrise e si mise alla prova, intuendo immediatamente il segreto della bravura di Taylor nei movimenti.
Si mosse incerto sulle prime, stupito dal trovarsi in mano un’erezione che non era la propria, ma poi vi prese gusto.
I movimenti ormai erano in sincrono. Se Taylor andava piano lo stesso faceva Robert o il contrario. Stavano godendo insieme anche se non nel senso stretto del termine.
Le loro labbra si cercarono più volte, le loro lingue si lambivano anche in semplici e fugaci contatti mentre loro due arrivavano al culmine del piacere insieme
Nessuno dei due capì chi aveva aspettato l’altro ma fu in ogni caso meraviglioso. Non era stato vero sesso ma si erano donati piacere l’un l’altro quella notte.
Non avevano urlato il nome del proprio partner e non l’avevano incitato nei movimenti. Erano bastati quei gemiti soffocati nelle loro bocche, quegli ansiti che dettavano il ritmo delle loro mani.
Bastavano quegli occhi chiusi e quei denti che mordevano proprie labbra per capire che era stata un’intensa e meravigliosa notte.

****

Saluto con affetto chi già mi conosce e ha letto questa mia pazzia e saluto con altrettanto affetto chi non ha mai letto nulla di mio.
Vi ringrazio in ogni caso per essere passati di qui. Spero che questa cosa vi sia piaciuta perché io mi sono divertita un sacco a scriverla! *__*
E soprattutto mi vorticava in testa dalla notte degli Mtv Movie Awards.

Un bacione a tutti, Pina.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: _Miss_