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Autore: LivingTheDream    07/06/2011    10 recensioni
"Meglio che mi addormenti prima che il russare di quel pazzo mi faccia passare un'altra notte in bianco.
Fianco destro, fianco sinistro.
Poi di nuovo il destro.
Aveva detto che mi avrebbe raggiunto.
Ma allora perché L non è ancora venuto a dormire?"
Spesso anche la notte più silenziosa può nascondere un'assordante assenza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito | Coppie: L/Light
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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28 luglio 2004

 

Non ce la faccio più.

Mi rigiro nuovamente nel letto, per quanto quest'azione mi sia possibile.

Sono ammanettato a uno squilibrato. Assurdamente geniale, certo, ma rimane uno squilibrato!
Passi il fatto che dorme in posizione fetale -visto come si siede, non me ne stupisco-, sotto una coperta pesante, pur essendo in piena estate.
Passi anche il fatto che ogni cinque minuti, preciso come un orologio, tira uno strattone alle manette. Dorme, credo, ma è come se volesse assicurarsi che io sia ancora qui.
Passi addirittura che il lenzuolo è ancora appiccicoso di zucchero.
Ma una cosa che non reggo, e che sarà la mia rovina, è l'assordante russare di L.
Non lo sopporto: è un continuo, lento e ritmato, scandito con così tanta precisione da farmi venire i nervi a fior di pelle.
Cerco di scuoterlo leggermente, per fargli cambiare posizione, ma avviene quello che ho cercato di evitare per una settimana intera: allunga il braccio destro, quello ammanettato al sottoscritto, e mi cinge le spalle.
«Ryuzaki, spero vivamente che tu stia dormendo.» sussurro, esasperato.
Per tutta risposta, grugnisce, e mi stringe ancora di più a sé. È imbarazzante, ecco. Molto.
Se qualcuno entrasse ora, e mi vedesse così stretto al suo petto, penserebbe male.
Cerco di divincolarmi, ottenendo solo di sudare, e di fargli stringere la presa.
E continua a russare!

Che nottata.

Ho sopportato la prigione, le accuse e le torture, ma una notte -anzi, una delle tante notti- con Ryuzaki è peggio di tutte queste messe insieme.
E, per finire in bellezza, la fonte dell'odiato rumore è proprio sopra la mia testa.

 

31 ottobre 2004

 

Quattro notti.
Da quattro notti sono libero.

Libero di cambiarmi comodamente, di andare in bagno da solo, di leggere senza strattoni e di andare a dormire quando voglio.
Sono libero anche di tornare a essere Kira, ma al momento la cosa che più mi soddisfa è il mio letto, singolo, ma nella stessa camera di L.
Non ha sentito ragioni, voleva tenermi sotto controllo -ancora-, e non me la sono sentita di insospettirlo negandogli il permesso.
In fondo, Ryuzaki è un bambino. Dagli quello che vuole, e smette di frignare.

Oggi, addirittura, è anche il suo compleanno. È stata una giornata di lavoro, come le altre, ma abbiamo deciso di prenderci la serata libera per festeggiarlo.
O meglio, hanno deciso. Io, non ho proprio voglia.
Ma non posso interrompere ora la recita, L deve imparare a fidarsi ciecamente di me.
Appoggio il gomito sul tavolo e la testa sulla mano, facendo finta di star crollando dal sonno. Una, due, tre volte.
Poi, papà mi nota.
«Light, sei stanchissimo! Perché non vai a dormire?» Tutto secondo i piani.
«No, papà, è il compleanno di Ryuzaki, non posso andarmene così! Sarebbe maleducato nei confronti del mio amico.»
Come previsto, si avvicina il festeggiato, abbozzando uno dei suoi sorrisi.
«No, vai pure Light, non fa niente! Se sei stanco... 
Tanto tra un po' ti raggiungo, sono stremato, oggi.»
Fatta. Sono da Oscar. Anche stavolta ho fregato tutti, L compreso.

Sono le undici, m'infilo sotto le coperte, e chiudo gli occhi, godendomi la mia -la nostra- camera. Forse, se mi addormento prima di L, riuscirò a non subire il suo russare.
Al suo impossibile, fastidioso, assordante e allucinante russare.
Mi sistemo per bene, prendendo un poliziesco che leggo nei rari momenti di calma, mentre sento ancora il parlottare fitto della festa al piano di sotto, e qualche risata.
È mezzanotte passata, ed ho un sonno tremendo. Non avrò difficoltà ad addormentarmi.
Chissà com'è finita la festa giù, spero sia andato tutto bene. -Un attimo, ma mi sto preoccupando?-
Strano, è l'una, e ancora sono qui ad occhi sbarrati. Normalmente non dormo solo se sono preoccupato, e penso che questo non sia proprio il caso: ogni accusa contro di me è crollata, e ho un alibi di ferro.
Dal piano di sotto non arrivano più suoni. Ma Ryuzaki non era stanco?
Strano, se la festa è finita dovrebbero essere andati tutti a letto. Mi rigiro due o tre volte, perplesso.
Ma che sto facendo! Meglio che mi addormenti prima che il russare di quel pazzo mi faccia passare un'altra notte in bianco.
Fianco destro, fianco sinistro.
Poi di nuovo il destro.
Aveva detto che mi avrebbe raggiunto.

Ma allora perché L non è ancora venuto a dormire?

 

1 novembre 2004

 

Ryuzaki è tornato alle due e mezza, mi sono addormentato alle tre.
Ovviamente solo dopo che il russare del mio compagno di stanza ha invaso la camera.
Ma stanotte dormirò, ah, se dormirò!
Ormai mi sono abituato a questo rumore.

 

5 novembre 2004

 

Ho vinto.
Kira ha vinto.

Hanno appena portato via il corpo di L, di là son tutti a piangerlo, io mi sono ritirato in camera “per pensare a lui, e rendergli omaggio con le preghiere”.
Come se m'importasse se finisse all'inferno.
L'ho battuto, ce l'ho fatta, è finita. L non c'è più.
Niente più lotte, battaglie, sospetti, dolci, frasi senza senso, finta amicizia, niente più controlli e niente più russare.
Sistemo il cuscino e mi sdraio nel letto, osservando il cielo stellato attraverso il vetro della finestra.
Spengo la luce, ed è solo la luna ad aprirmi un varco nell'oscurità.
Sorrido tra me e me, in questo momento nessuno si starà preoccupando di monitorare il povero Light, sconvolto dalla morte del suo amico.
Mi giro sul fianco destro, e scorgo, quasi come se brillasse, il letto di L vicino al comodino pieno di caramelle, con le coperte sfatte.
Quasi per istinto, sfioro le lenzuola dell'altro giaciglio, e per un secondo sento quasi come un rimorso.
Fortunatamente, passa subito.
Sospiro, sistemandomi sotto le coperte e fissando il soffitto.

«Che silenzio stanotte, vero, Ryuzaki?»




 

Nda: Prima di qualsiasi cosa, un grande abbraccio ed un enorme grazie alla beta di turno, Jolly Camaleonte, che con moooolta pazienza ha capito che cosa gironzolava nella mia testolina -il che NON è facile-.
Inizio con il dire che è il mio battesimo nel fandom di questo meraviglioso manga/anime.
Come si sarà evinto dalla lettura, adoro L e stravedo per le LightxL -e per lo yaoi in generale, lo so, sono monotona!-
Spero di pubblicare presto qualcosa di più sostanzioso! 
Alla prossima, Alex.

 

 

   
 
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