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Autore: Agartha    28/02/2006    17 recensioni
Mentre rileggevo il quarto libro di Harry Potter ho cominciato a farmi molto domande tra cui……e se il torneo Tremaghi si fosse svolto ai tempi dei malandrini e se Remus, James e Sirius non avessero frequentato la stessa scuola ma ognuno una delle tre scuole che dovevano fronteggiarsi cosa sarebbe successo? E così è nata questa fic. E’ nata all’improvviso e non ho resistito……dovevo scriverla. E’ una storia che dovrebbe parlare sia di Amicizia che di Amore (io dopo tutto adoro le Sirius x Remus per cui……………..).E spero di renderla al meglio. Ah……i primi tre capitoli saranno introduttivi visto che spiegherò come i tre malandrini sono inseriti nella storia ovvero le loro storie prima dell’incontro………poi comincerà la sfida. Spero che possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate tramite i vostri commenti. Ci conto!!! Agartha
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace se in questo ultimo periodo sono molto discontinua negli aggiornamenti

Mi dispiace se in questo ultimo periodo sono molto discontinua negli aggiornamenti.

Spero presto che tutto torni alla normalità.

Vi lascio alla lettura del nuovo capitolo di questa fic.

Spero vi piacerà.

Lo dedico a tutte le persone che sabato mi hanno fatto gli auguri di buon compleanno.

Grazie.

Agartha.

 

Un ringraziamento speciale a Pè per l’ottimo lavoro di beta reader che fa ogni volta ed a Kaya per la consulenza. Un bacione. Agartha.

 

CAPITOLO 28 – LA SECONDA PROVA (IPOTESI DI COLLABORAZIONE)

 

Remus vagava a bordo del Thestral per le vie del labirinto.

I vicoli sembrava non dovessero mai finire da quanto erano lunghi.

Se ci fosse stata un’altra persona al suo posto si sarebbe annoiata nella monotonia di quelle strade ma Lupin era abituato alla solitudine e alla riflessione.

Per lui non era un peso rimanere concentrato per ore, anche quando sembrava non succedesse mai niente di eccitante.

A Beauxbatons aveva imparato a suo spese che era proprio quando allentavi l’attenzione che sopraggiungevano i pericoli.

Durante i suoi primi anni di scuola, infatti, molto spesso era finito vittima di aggressioni ad opera dei suoi compagni di scuola, proprio quando pensava che per quel giorno nessuno gli avrebbe più fatto del male. Aveva imparato la lezione: rimanere perennemente in attesa del peggio era l’unico modo per evitare delle spiacevoli situazioni.

Remus aveva studiato a menadito la cartina, secondo la quale fino ad un certo bivio sarebbe dovuto essere al sicuro. Tuttavia non era detto che, anche dove pensava non ci fossero ostacoli, in verità ce ne fossero alcuni. Doveva stare attento.

Passò circa un’ora prima che Remus raggiungesse il bivio dove nella cartina c’era indicato un quadrato.

Come Sirius e James, anche lui si accorse che i primi vegetali che sarebbe stato costretto ad affrontare, erano le piante che nascondevano i passaggi.

Al contrario degli altri due, però, non usò il fuoco per farle spostare, ma una semplice scarica elettrica.

Non voleva danneggiare troppo quei vegetali e sapeva perfettamente come affrontarli; l’aveva studiato in quei libri che amava tanto consultare.

Le colpì con un fiotto di energia che fece perdere loro conoscenza per qualche istante: quelle si afflosciarono su loro stesse il tempo necessario per permettere a Lupin di attraversare il varco che avrebbero dovuto custodire.

Affrontò due piante di quel tipo su altrettanti bivi, poi le cose si fecero più serie.

Dopo essersi introdotto per un altro pezzo di strada nel labirinto, la via che stava percorrendo s’incurvò nel sottosuolo.

Remus fece fermare il Thestral per controllare meglio la situazione.

C’era una galleria scavata sotto terra davanti a lui ed era l’unica strada che potesse percorrere per proseguire.

Se l’illuminazione nel labirinto era scarsa, lì sotto c’erano le tenebre.

Cosa doveva fare?

Non poteva che continuare ad andare avanti.

Tenendo ben stretta la bacchetta illuminata nella mano destra fece segno al Thestral di proseguire.

S’introdusse nella galleria consapevole che lì sotto non poteva che esserci un pericolo.

Per un po’ di tempo non accadde nulla.

Poi, però, qualcosa toccò le sue gambe ed una specie di corda vegetale si attorcigliò lungo il corpo del Thestral.

Il ragazzo e l’animale vennero spinti verso il suolo.

La bestia si oppose, ma ogni resistenza sembrava vana.

Subito la luce della bacchetta si spense.

Sorpreso Lupin aveva perso la concentrazione.

Sentì il Thestral scontrarsi contro il suolo, mentre altre corde si avvolgevano lungo il suo corpo legando inesorabilmente anche il ragazzo all’animale.

Bestia e cavaliere cominciarono a venire divorati dal suolo.

Nel frattempo Remus stava analizzando la situazione tentando di capire che pianta li avesse aggrediti.

Gli ci volle poco per arrivare alla conclusione più ovvia.

Quei tentacoli che avvolgevano fino a strozzare, l’oscurità, il fatto che li stesse premendo contro il suolo. Tutto quello lo faceva pensare ad un'unica pianta: non poteva che trattarsi del Tranello del Diavolo.

Soddisfatto della sua intuizione il licantropo si rese conto che sarebbe stato facile liberarsi da quell’ostacolo.

Bastava solo che si sbrigasse prima che il Thestral, tentando di divincolarsi, non accelerasse la loro fine.

Sollevò la bacchetta di quanto gli permettevano le sue braccia, ormai legate dal Tranello del Diavolo contro l’animale, e urlò: "Lumos".

La sua bacchetta tornò ad illuminarsi, ma stavolta l’incantesimo si diffuse anche in tutta la galleria.

Per un po’ di tempo l’ambiente rimase illuminato a giorno ed i tentacoli della pianta, come se fossero stati scottati, non appena incontrarono la luce si affrettarono a lasciare andare Remus ed il Thestral per nascondersi nel sottosuolo.

Lupin allora incitò il suo "aiuto" a proseguire la corsa velocemente.

L’animale non se lo fece ripetere due volte e ben presto i due si ritrovarono fuori dalla galleria.

Remus era sfuggito al pericolo. Era di nuovo nella monotonia del labirinto che l’aveva accompagnato per la prima ora della gara.

Riprese il suo viaggio.

Si ritrovò nuovamente in cunicoli che sembravano eterni da quanto erano lunghi.

Perse il conto del tempo che passava.

La sua concentrazione era alta ed i suoi sensi erano all’erta, però la ripetitività di quel posto cominciava a renderlo nervoso.

Gli sembrava che da un momento all’altro potesse succedere di tutto, quando in verità non succedeva mai niente.

Cominciò a sudare copiosamente.

Si sentiva quasi preda di un attacco di claustrofobia.

Cominciò a pensare di aver sbagliato a scegliere la strada più lunga. Era abituato alla solitudine ed a temere il peggio, ma quella continua tensione lo stavano logorando. I pericoli erano pochi, ma l’attesa divorava i suoi nervi.

Stava quasi per fermare il Thestral per prendersi qualche minuto di riposo, in modo da riprendere il controllo delle sue percezioni, che fino a quel momento aveva sfruttato anche troppo, quando alle narici gli arrivò uno strano odore.

A pochi metri da lì avrebbe dovuto esserci un nuovo pericolo secondo la cartina, ma era troppo presto per incontrarne gli influssi.

Tuttavia quell’odore persisteva.

La sua mente fu invasa da una sensazione fin troppo piacevole e si sentì mancare.

Per non cadere dal Thestral si ferì una mano con i denti.

Oppose il dolore all’apatia e vinse il primo.

Chiese al Thestral di fare qualche passo indietro e l’animale l’accontentò.

Quando fu abbastanza distante da non sentire più l’odore, la sua mente ritornò vigile come sempre.

Cosa poteva significare?

Subito il suo cervello formulò un’ipotesi.

Probabilmente era il prossimo pericolo che doveva affrontare ad emettere quel profumo ed il suo fiuto super sviluppato da licantropo l’aveva avvisato del pericolo prima che fosse troppo tardi.

Tirò un profondo respiro di sollievo.

A volte essere un pericoloso lupo mannaro era decisamente utile.

Era già la seconda volta in quel torneo che la sua condizione l’aiutava, invece di danneggiarlo.

Per lui tutto quello era strano visto quanto odiava il suo stato.

Sospirando bloccò con la magia il suo odorato per qualche tempo.

Il profumo che aveva sentito era un potente inibitore che portava le persone che lo sentivano ad addormentarsi.

Se avesse perso quel potere, il suo nuovo "nemico" non avrebbe potuto imbrogliarlo.

Proseguì.

Dopo qualche metro raggiunse uno spiazzo illuminato a giorno.

Su quella radura c’era un campo pieno di fiori rossi.

Erano quasi sicuramente i fiori a produrre l’odore.

Subito Remus notò fermi in un angolo il cavallo alato e l’ippogrifo. Dei loro cavalieri, però, non c’era alcuna traccia.

Dov’erano finiti Sirius e James?

Con apprensione si guardò in giro e notò alla sua destra il corpo di Black per metà invaso dai fiori rossi e dall’erba. Poco distante da lui intravide la mano di Potter. Il corpo del campione di Hogwarts era quasi completamente sparito dalla vista.

Gli altri due campioni non erano riusciti a resistere al profumo e si erano fatti sconfiggere.

Erano in pericolo.

Non esitò nemmeno un attimo. Fu subito su di loro.

Scese dal Thestral e prima con le mani e poi con la magia cominciò ad estirpare l’erba dal corpo degli altri due ragazzi.

Prima decise di aiutare James visto che era quello più in pericolo e poi liberò Sirius.

Ci mise un bel po’ ad allontanare i fiori rossi, ogni volta che ne estirpava uno, ne crescevano due.

Quelle piante sembravano tanto innocue, ma in verità erano più pericolose di ogni altra cosa.

Con la loro piacevole forma ti facevano credere al sicuro, dopodiché con il loro profumo ti ottenebravano la mente, ti facevano addormentare e poi usavano il tuo corpo come concime.

Se non fosse arrivato in tempo, chissà quale fine avrebbero fatto Sirius e James.

Di sicuro i giudici prima o poi li avrebbero soccorsi, ma di sicuro la loro gara sarebbe stata compromessa.

Non doveva permetterlo.

Quando ebbe liberato entrambi i ragazzi, li sollevò e li depose sul Thestral.

Spiegò all’animale di portare quei corpi lontano da lì.

Lui, invece, corse dall’ippogrifo e dal cavallo alato per far capire loro che dovevano seguirlo.

Gli animali obbedirono prontamente: avrebbero seguito i loro padroni ovunque e, visto che il Thestral li stava portando con sé, loro sarebbero andati con lui.

Remus abbandonò lo spiazzo a piedi seguendo il Thestral, il quale camminava lentamente per permettere al ragazzo di andargli dietro.

Fecero qualche metro prima che Remus intimasse al suo "aiuto" di fermarsi.

Fece il controincantesimo per riottenere l’odorato e controllò la situazione.

L’odore dei fiori in quel posto non era più presente.

Ripose a terra Sirius e James e si accertò che respirassero ancora. Sembravano solo profondamente addormentati e dall’espressione serena sul loro volto sembrava che vivessero sogni felici.

Quasi gli dispiaceva svegliarli, ma non poteva fare altrimenti.

Provò ad usare un incantesimo per far riprendere loro conoscenza.

Prima lo scagliò su James.

Il ragazzo all’inizio non aprì gli occhi ed allora Remus sempre più preoccupato cominciò a scuoterlo.

Potter doveva riprendere conoscenza.

Non doveva costringerlo a chiamare degli aiuti esterni, altrimenti avrebbe compromesso la sua prova e sapeva quanto James ci teneva.

Doveva fare di tutto per svegliarlo.

Riprovò a farlo tornare in sé con un incantesimo ancora più potente del precedente e poi ricominciò a scuoterlo.

Stavolta Potter cominciò a muovere le ciglia.

Soddisfatto, Remus continuò ad agitarlo per diverso tempo, finché l’altro con un sospiro aprì gli occhi.

"Lily.", soffiò. "Non essere così violenta."

Quella frase permise al licantropo di capire cosa James stesse sognando e, ancora una volta, intuì quanto Potter tenesse alla ragazza.

Non provò imbarazzo per quelle parole che denotavano un sogno in cui James e Lily avevano sicuramente approfondito di molto la loro conoscenza.

Era naturale alla loro età avere quei pensieri. Lui stesso ultimamente fantasticava su quelle cose, solo che il suo partner non era propriamente una ragazza. Era qualcuno che aveva conosciuto da poco ed aveva messo in subbuglio il suo animo.

Scacciò via quel pensiero.

Se pensare al sogno di James non l’imbarazzava, pensare a se stesso intento a fare quelle stesse cose con un’altra persona lo faceva andare letteralmente a fuoco.

Non era certo quello il momento per avere quei pensieri sconci.

Quando James mise a fuoco chi lo stava scuotendo trasalì.

"Remus.", disse tornando al presente. "Dove sono?"

"Sei caduto nella trappola dei fiori rossi.", spiegò Remus prima di concentrare la sua attenzione su Sirius.

"Trappola?", ripeté James pensieroso.

In quel momento si ricordò dello spiazzo che aveva incontrato durante la prova e del sonno che all’improvviso l’aveva colto. Si rese conto di essersi fatto fregare come un pollo.

Avrebbe voluto altre spiegazioni, ma Remus era troppo concentrato a far riprendere conoscenza Black. Gliele avrebbe chieste dopo.

Così come aveva fatto con James, Remus scagliò un incantesimo su Sirius per aiutare il suo risveglio e poi cominciò a scuoterlo. Tuttavia svegliarlo fu più difficile che con Potter.

Sirius sembrava sempre sul punto di aprire gli occhi, dato che le sue ciglia tremolavano, ma poi con dei mugugni si girava da un’altra parte per riprendere il sogno che stava facendo.

Sembrava completamente soddisfatto di come andavano le cose nella sua fantasia.

Ad un certo punto Remus cominciò a chiedersi che sogno fosse.

Nei mugugni Sirius sembrava ripetere un nome che, però, il licantropo non riusciva a decifrare.

Possibile che anche lui stesse facendo lo stesso sogno di James, ma con chi?

Preso da un’incredibile curiosità, dovuta ai sentimenti che ancora non capiva pienamente per Sirius, avvicinò le sue orecchie alle labbra di Black per ascoltare meglio.

All’improvviso, però, l’altro ragazzo lo sorprese con un gesto repentino.

Sirius sollevò le braccia e circondò la vita di Remus spingendolo verso di lui.

L’abbracciò e poi con un colpo di reni lo portò sotto di sé, avvicinò le sue labbra a quello dell’altro e… aprì gli occhi.

Le loro labbra erano distanti solo pochi centimetri ed i due si ritrovarono a specchiarsi l’uno nelle iridi dell’altro.

Rimasero congelati sul posto, indecisi sul da farsi. Baciarsi oppure scostarsi?

Fu Sirius a riprendersi per primo. Per un po’ pensò che avere Remus tra le braccia fosse solo la continuazione del suo sogno, che sarebbe stato facile baciarlo, ma poi capì che era la realtà. Imbarazzato si allontanò bruscamente dall’altro.

Se non si fosse svegliato appena in tempo, chissà cosa avrebbe fatto.

Lupin era sconvolto. Quell’abbraccio di Sirius l’aveva fatto agitare, e scosso dovette ammettere con se stesso che gli sarebbe piaciuto essere baciato dall’altro. Forse quella sarebbe stata la sua unica occasione per assaporare le labbra di Black e l’aveva persa.

Così come James anche Sirius, vista la sua reazione, stava facendo un sogno parecchio intimo. Aveva visto giusto. Ancora una volta si chiese chi poteva essere la persona su cui fantasticava.

Visto come si era scostato bruscamente, di sicuro non poteva essere lui.

Forse si trattava della sua accompagnatrice al ballo del ceppo? Oppure era una delle tante ragazze con cui aveva avuto una storia secondo i giornali?

Sospirando avvilito Remus decise che non era il caso di indagare oltre.

Si sollevò in piedi scuotendo la polvere dai suoi abiti.

Nel frattempo Sirius aveva ripreso del tutto il controllo.

Il sogno che aveva avuto su Remus era stato davvero piacevole, e se al risveglio avesse voluto, in fin dei conti avrebbe anche potuto trasformarlo in realtà.

Chissà se le labbra del licantropo erano così dolci e vellutate com’erano state nel sogno. Avrebbe voluto scoprirlo, ma ormai ne aveva perso l’occasione.

"Scusami.", farfugliò. "Non volevo abbracciarti in quel modo. Io…"

"Lo so.", lo interruppe Remus. "E’ stato il sogno che stavi facendo. Anche James ne stava facendo uno simile. Forse il profumo di quei fiori è anche un potente afrodisiaco."

"Fiori?" Solo allora Sirius si rese conto del luogo in cui si trovava, della presenza di James e si ricordò del campo fiorito che aveva incontrato e di come, dopo aver annusato uno strano profumo, si fosse sentito stanco e voglioso di dormire. "La gara. Per la barba di Merlino, cos’è accaduto?"

"Da quel che ho capito i fiori rossi emettono un profumo che ha inebetito i nostri sensi facendoci addormentare.", spiegò James introducendosi nel discorso.

Aveva guardato il risveglio di Sirius rimanendo in silenzio, sperando in cuor suo che lui e Remus trovassero il coraggio di baciarsi quando si erano trovati in quella posizione compromettente, ma purtroppo ciò non era accaduto.

Ora, visto che le cose erano andate così ed erano in mezzo alla seconda prova, aveva deciso che era meglio riprendere in mano la situazione per ricominciare a gareggiare.

Non era il momento giusto per gli amoreggiamenti, anche perché gli altri due sembravano intenzionati a fingere ancora che ciò che provavano fosse solo amicizia e che il gesto di poco prima di Sirius fosse solo un caso, dettato da uno strano sogno che lo vedeva protagonista con uno sconosciuto, quando James sapeva benissimo chi era l’unica persona che avrebbe potuto essere il suo partner.

"Questo l’ho capito anch’io.", lo incalzò Sirius. "Quando sono arrivato allo spiazzo dei fiori rossi, tu eri già addormentato James e, infatti, mi sono avvicinato per aiutarti, ma sono caduto preda anch’io dell’incantesimo. È il dopo che non ricordo. Cos’è successo?"

"Qualche minuto fa sono arrivato anch’io in quel posto, mi ero fatto una magia per bloccarmi l’olfatto. Ho sentito il profumo dei fiori quando ero ancora a qualche metro di distanza, sapete com’è, i miei sensi sono particolarmente sviluppati." Remus abbassò lo sguardo, non gli piaceva parlare della sua licantropia.

"Sì, questo lo sappiamo.", sorrise Sirius per rincuorarlo.

"Se ti sei bloccato l’odorato allora non eri soggetto agli influssi del profumo e…", lo incitò a continuare James.

"E vi ho visti svenuti. Il vostro corpo era invaso dall’erba e dai fiori rossi. Subito sono accorso in vostro aiuto, in qualche maniera vi ho liberato e portato qui. Dopo di che vi ho svegliato."

"Quindi ci hai salvato.", dissero insieme James e Sirius.

"Non proprio. Credo che prima o poi sarebbero intervenuti anche i giudici ad aiutarvi, se la situazione fosse perdurata."

"Fa lo stesso. Sei stato tu a darci una mano ed in questo modo hai salvato anche la nostra gara. Grazie.", disse James.

"Tu ci aiuti fin troppo Remus. Sei troppo buono. Grazie.", esclamò Sirius.

"Non dovete ringraziarmi. Sono sicuro che se fossi stato io al vostro posto, avreste fatto lo stesso. Non ci tenevo a farvi diventare concime per quei fiori."

"In effetti nemmeno io ci tenevo a diventare concime.", sentenziò James.

"Neppure io. Sarebbe stata una fine schifosa ed ingrata.", confermò Sirius.

"Ci siamo fatti fregare come dei polli.", continuò a dire Potter.

"Non capiterà più. D’ora in poi dubiterò di tutte le cose che sembrano inoffensive.", enunciò Sirius.

"Anch’io.", ridacchiò James.

"Sono felice di vedere che vi siete ripresi completamente.", disse Remus.

"Grazie a te." Sirius prese istintivamente una mano di Remus tra le sue e dolcemente disse: "Ricordati che ti devo un favore."

"Anch’io te lo devo."

"No, non mi dovete niente. Se voi non foste intervenuti durante la prima prova per aiutarmi contro quel drago, ora non sarei qui. Siamo pari."

"No, siamo dispari.", negò Sirius.

"Non è vero.", insistette Remus.

"Ha ragione Sirius, siamo dispari. Tu ci hai aiutato nel corso del torneo più volte e meglio di quanto abbiamo fatto noi due con te. Contro il drago siamo intervenuti perché non accettavamo quella carognata di Karkaroff, ora invece tu ci hai aiutato anche se non ne eri tenuto. Quei fiori erano un ostacolo della gara e senza il tuo aiuto non l’avremmo mai superato."

Remus avrebbe voluto schernirsi di nuovo, ma Sirius lo interruppe: "Non provare ad insistere con il contrario. Qualche volta avere la riconoscenza di qualcuno non è male, sai?"

Remus arrossì. "E va bene. Allora accetto la vostra riconoscenza. Solo che non sono abituato a tutto questo."

"Se continui a darci una mano mi sa che potresti farci l’abitudine.", ridacchiò Sirius.

"In effetti.", lo seguì James.

Anche Remus rise con loro.

Quando tornarono seri, James disse: "Ed ora che si fa? Proseguiamo con la gara?"

"Credo sia meglio. Abbiamo già perso anche fin troppo tempo.", rispose Sirius per poi, però, enunciare un suo dubbio: "Pensi che il fatto che abbiamo percorso qualche metro senza usare i nostri aiuti e che ci siamo fatti aiutare da Remus ci penalizzerà nella prova?"

"Penso di sì.", rispose Potter. "Ma se d’ora in poi farò vedere tutto il mio valore e raggiungerò la chiave prima di voi due, non credo ne terranno conto più di tanto."

"Allora dovrò darmi da fare anch’io per batterti." Sirius si diresse verso il suo ippogrifo.

James raggiunse il suo cavallo alato.

Remus rimase fermo dove l’avevano lasciato.

Sirius e James notarono che l’altro non si era mosso e chiesero: "Cosa c’è?"

"Nulla. Solo mi chiedevo una cosa. Ora che ci siamo riuniti, che strada volete percorrere?"

Lo spiazzo dei fiori rossi, infatti, era comune, ma appena usciti la strada si diramava ancora in tre percorsi diversi.

"Ovviamente quella breve.", disse James sicuro.

"Quella intermedia.", disse Sirius.

Remus si fece pensieroso. "Lo so che forse voi non sarete d’accordo, ma il preside Silente ci ha detto che nel corso di questa prova potevamo anche collaborare. Io vi ho aiutati nel prato di fiori rossi, e potrebbe considerarsi una collaborazione. Non credo che vi penalizzerà poi più di tanto. Mi chiedevo quindi, onde evitare di finire in un’altra trappola del genere e stavolta potrebbe non arrivare nessuno a darci una mano, perché non proseguiamo la prova insieme collaborando? In questo modo avremmo più possibilità di arrivare in fondo e solo nell’ultimo rettilineo potremmo lasciare andare le briglie delle nostre cavalcature per scoprire chi arriverà per primo. Cosa ne pensate?"

A quelle parole Sirius e James si guardarono prima l’un l’altro dubbiosi e poi fissarono la loro attenzione su Remus.

Visto come se l’era cavata fino a quel momento, anche a Remus sarebbe convenuto proseguire da solo, nonostante avesse scelto nuovamente la strada più lunga.

Perché allora proponeva la collaborazione? Perché temeva che gli potesse succedere qualcosa di brutto? O perché temeva che loro finissero di nuovo nei guai?

Ci pensarono un po’ su. Fino a quel momento le parole di Silente sulla collaborazione erano state qualcosa di astratto, ma ora potevano essere viste sotto una diversa luce.

Forse il preside di Hogwarts, dato che durante la prova aveva fatto preparare quello spiazzo in comune, ed aveva dato loro quella dritta, desiderava davvero che si aiutassero l’un l’altro.

Oppure le sue parole erano soltanto un tranello. Un modo per dire: se arrivate tutti insieme ne guadagnerà solo chi era già primo nella prova precedente.

No, era impossibile, non era da Albus creare simili inganni.

Forse era davvero la collaborazione la scelta più giusta.

Sirius e James presero la loro decisione.

 

FINE CAPITOLO 28 – LA SECONDA PROVA (IPOTESI DI COLLABORAZIONE)

 

Allora cosa ne pensate della seconda prova fino a questo punto?

Se tutto va bene dovrebbe essere divisa in quattro parti.

Per il momento, però, devo dire che le cose a Remus sono andate fin troppo bene, mi sa che dalla prossima volta si cambierà. Chissà cosa capiterà.

Aspetto vostre considerazini.

Grazie per il sostegno.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per Fairy81. Sono felice di averti sorpresa con lo scorso capitolo. Quando ho pensato alla prova dei tre campioni, ho subito pensato ad un modo per distinguerle l’una dall’altra e per rendere chiara la distinzione caratteriale dei tre. Sia Sirius, sia James hanno affrontato le loro prove con la loro grinta e temerarietà, ma di fronte ad una situazione in cui si necessitava un po’ di calma sono caduti. Remus invece sfruttando i suoi sensi di licantropo è riuscito a superare la prova meglio e con più tempestività. Ha aiutato pure gli altri due e loro si sentono sempre più in debito con l’altro ragazzo. Come hai trovato questo capitolo? Ti è piaciuto? Spero di sì. Per quanto riguarda chi si dichiarerà per primo fra Sirius e Remus, è proprio importante saperlo? Scusa se sono breve nella risposta al commento, ma è un periodo molto duro e sono sempre di fretta. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per imooto. Come vedi le tue supposizioni non erano poi così tanto sbagliate, solo che Sirius non si è dichiarato a Remus mugugnando, ci è andato vicino questo sì, ma si è fermato in tempo. Per la dichiarazione dovrai aspettare ancora un po’. Sono felice di sapere che per il momento la seconda prova ti piace. Spero che la fic continuerà a piacerti. Grazie per il sostegno. Un bacio.

 

Per Francesca Akira89. Più che fessi Sirius e James sono sbadati. Erano abituati a pericoli visibili, e non si sono resi conti di quello che attacca stando nell’ombra. Per fortuna, però, che c’è Remus. Li ha salvati tutti e due. Ti è piaciuto questo capitolo. Spero di sì. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per l3la. Sono felice di sapere che ti è piaciuta l’associazione che ho fatto tra strada da percorrere e carattere dei campioni. In effetti Sirius e James si sono comportati benissimo di fronte a pericoli visibili, sono caduti invece di fronte a qualcosa di più psicologico. Come vedi ti ho accontentata, ti ho fatto vedere come Remus invece ha affrontato tale situazione. È stato grande, vero? Per quanto riguarda la dichiarazione di Sirius e Remus dovrai aspettare ancora un pochino. Spero che la fic continuerà a piacerti. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Joy. Che bello risentirti! Sono felice di sapere che ti è piaciuto il modo in cui sto gestendo la seconda prova dei tre ragazzi. In effetti la prova di Sirius è stata parecchio puzzolente, ma che vuoi farci? Le cose non vanno sempre come vorremmo! Allora cosa ne pensi della prova di Remus per il momento? Ti è piaciuto il modo in cui ha affrontato il campo dei fiori rossi? Fammi sapere. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Leo Chan. Benvenuta nuova lettrice. Sono davvero felice di sapere che hai letto la mia fic tutta d’un fiato e che ti è piaciuta moltissimo sia per la trama, sia per il modo di scriverla. Grazie! Penso che per una scrittrice sapere che la propria storia sa regalare tante emozioni è davvero la cosa più bella in assoluto. Grazie per avermi fatto sentire la tua voce. Sono felice di sapere che ti piace il modo in cui sto gestendo il rapporto d’amore tra Remus e Sirius (anch’io li vedo bene solo tra loro), che ti piace come sto caratterizzando i personaggi, Remus in primis. Lupin è anche il mio personaggio preferito per cui ci tengo a gestirlo nel migliore dei modi. Anche in questa seconda parte della prova infatti il bel licantropo ha saputo dimostrare tutto il suo valore, ma mi sa che non sempre le cose gli andranno così bene. Vediamo. Mi farebbe davvero piacere ricevere un tuo commento per ogni capitolo, ovviamente però lascialo in base al tempo che hai a disposizione. Non voglio costringerti. Spero che questo capitolo sia arrivato abbastanza presto, anche se ultimamente per me è un periodo molto frenetico. Sono sempre di fretta. Per la tua fic ti prometto che quanto prima la leggerò. Grazie ancora. Un abbraccio.

 

Per FaithLupin. Non preoccuparti Faith, anche se commenti un po’ in ritardo. Fallo pure quando riesci. Come vedi a Remus le cose sono andate decisamente meglio che a James e Sirius almeno per ora. Spero che anche questo capitolo abbia soddisfatto un po’ della tua curiosità. Ti è piaciuto? Spero presto di scrivere il prossimo. Hagrid e Madame Maxime chissà che ruolo avranno nella storia. Mah! Vedremo! Per quanto riguarda C.S.I. e Don Matteo alla fine ho deciso di vedere uno subito e l’altro di registrarlo, così seguo entrambi. Ah… adesso ho capito chi ti piace di C.S.I. il poliziotto quello che non fa parte della scientifica. In effetti è proprio carino. Ma a me piace molto anche il tipo della scientifica con gli occhiali. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Nadeshiko. Come vedi Sirius e James si sono salvati e li ha salvati Remus. Contenta? Per quanto riguarda Remus che becca Sirius mentre sogna il primo, questo è accaduto, ma le cose non si sono sviluppate come avresti voluto. Mi dispiace! Perché i due si chiariscono dovrai aspettare ancora un pochino. Sono davvero felice di sapere che la seconda prova per il momento ti piace e che hai trovato azzeccati i pericoli che i campioni dovevano affrontare. Spero che anche la prova di Remus ti abbia fatto piacere. Fammi sapere. Per quanto riguarda il Thestral, se vuoi puoi sostituirti a lui per il prossimo capitolo, e puoi sostituirti all’ippogrifo per quello ancora dopo. Cosa ne pensi? Così la par condicio sarebbe rispettata, no? Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Wataru. Vengo da Alfa Centaury e quindi ho sempre la testa tra le nuvole, sarà per questo che scrivo così tante fic? Mah! Sono davvero felice di sapere che le mie storie ti piacciono. Spero che il nuovo capitolo di questa fic sia arrivato abbastanza presto. Spero che la storia continuerà a piacerti. Fammi sapere. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Chu. Diciamo che gli ostacoli affrontati da James erano di più di quelli di Sirius. È per questo che la strada breve era la più pericolosa. In effetti l’ippogrifo nel destino di Sirius c’è sempre. È quello il suo animale, insieme al cane ed al lupo. Eh eh eh! Sono felice di sapere che Sirius ti ha fatto tenerezza nella sua prova, è stato eroico davvero nel suo modo di affrontare le piante carnivore, anche se la seconda gli ha lasciato un brutto ricordino. Gli ha inebetito i sensi e quindi al campo fiorito era già soggetto a crollare. Per quanto riguarda Remus, come vedi anche lui è arrivato al campo fiorito, e l’ha superato aiutando gli altri due. Come hai trovato questo nuovo capitolo? Ti è piaciuto? Spero di sì. Lascio alla tua fantasia sapere che generi di pensieri Remus avrebbe fatto se fosse stato soggetto all’incantesimo dei fiori, anche se certi sue riflessioni in questo capitolo secondo me lo rendono chiaro. Sono felice di sapere che hai capito le mie motivazioni di due capitoli fa nel far parlare i ragazzi. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Saphira89. Grazie! Sono davvero felice di sapere che la mia storia ti piace così tanto. Un bacio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Agartha

 

  
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