Tomas non poteva credere ai suoi occhi.
La sua Ninì stava baciando un altro!
“Capo eccomi!” la voce di Nicolas che comparve
dietro di lui si zittì nel vedere la scena. Si portò una mano alla bocca,
stette zitto un momento e poi cercando il coraggio che solo lui dimostrava
tutte le volte, si avviò verso Flor e la chiamò:
“Flor! Ma cosa ti salta in mente?” l’aveva
chiamata col suo nome, era ora di dichiarare tutta la verità, o almeno una
parte, non sapeva bene cosa stava per succedere, ma doveva difendere l’onore di
Ninì!
Federico rimase immobile, non riuscì a capire
nulla, era pieno di gioia ma quando udì l’autista chiamarla Flor qualcosa
cambiò e chiese:
“Ninì che succede?”
“Succede che lei non è Ninì!” annunciò Nicolas
puntando il dito contro la giovane. Delfina era sopra la scala, scese come una
furia gridando.
“Che cosa sta succedendo?” guardava Federico e
Flor piena d’odio, non amava quell’uomo, ma il solo pensiero che preferisse una
piccola cardo a lei la faceva infuriare.
“No Delfina, non è come credi”
“Non è come credo? Allora cosa sta succedendo?”
Federico si passò una mano sulla fronte. Non
sapeva neppure lui cosa stesse succedendo. Tutto era confuso e incomprensibile.
Un attimo prima il suo cuore scoppiava d’amore, e la sua mente lo aveva
assecondato e ora, non riusciva a capire che stesse accadendo, si era fatto
trarre in inganno da una piccola bugiarda e arrampicatrice. Eppure non poteva
credere che lei potesse essere così. La sua codardia lo spinse a stare in
silenzio mentre Delfina inveiva con tutto il suo veleno:
"Tu piccola insulsa cardo! Verduraia da
quattro soldi! Stavi forse cercando di rubarmi il mio fidanzato? Oh questa è
bella, vorrei proprio sapere cosa ci trovi in questo essere insulso e gelido
che può essere Federico! Persino io faccio fatica a stargli accanto, se non
fosse per il suo immenso patrimonio! E di la verità, anche tu vuoi i suoi
soldi! Oppure vuoi il potere di Tomas?"
Flor era troppo amareggiata per dire qualcosa.
Cosa stesse succedendo non lo capì neppure lei, la testa le girava e
silenziosamente invocò l'aiuto delle sue fatine. Ma non risposero. Guardò
Nicolas-Ninì con uno sguardo truce, interrogatorio che pareva volesse dire
"perché l'hai fatto?" ma la cosa che le fece più male era vedere lo
sguardo di Federico, che fino a un istante prima era colmo d'amore e ora pareva
le lanciasse fiamme d'odio.
"Ti amo talmente tanto che con te verrei in
capo al mondo" disse Victor alla sua Liz. Erano nella stanza di lei che
preparava le valige, lei le diede un bacio sulle labbra e sentì le guance
imporporarsi di rosso. Non si era mai comportata così, ma ora quell'amore le
dava una pace assoluta, e chiese seria:
"Cosa pensi di fare con tua sorella?"
"Nulla! Non le dirò mai che Ninì è
Nicolas!"
La guardò, erano occhi negli occhi. Entrambi neri
e profondi, e fu in quell'attimo che lui le disse nuovamente:
"ti amo!"
"me lo hai già detto!" la giovane
sorrise
"Il fatto è che te lo ripeterei un milione
di volte, a tutte le ore della notte e del giorno per ricordartelo" e
suggellò quelle parole con un altro bacio. Questa volta più intenso e cario
d'amore infinito.
Fuori dalla porta, ad ascoltare vi era Celina.
Come un tornado scese le scale e raggiunse la
sala dell'ambasciata, ignara di quello che stava accadendo. Si avventò su
Nicolas come una furia e con un gesto veloce gli tirò via la parrucca.
I lunghi capelli rossi caddero sulla giacca
d'autista di Santa Juliana. Non fu che un leggero manto, ma per Ninì era come
se le fosse caduto sulle spalle il peso delle sue bugie. Spalancò i suoi grandi
occhi verdi e non riuscì a trattenere una lacrima, che malandrina scappò via
dai suoi occhi, che erano incatenati a quelli di Tomas.
Il silenzio surreale avvolse la stanza.
Due Ninì.
O meglio.
Nina Gomes.
Flor Santillan.
E nessun Nicolas.
L'autista, l'amico fedele dell'ambasciatore
Parker, che mille volte lo aveva aiutato nei momenti difficile. Il giovane
ragazzo sul quale Tomas poteva contare, quell'amico che aveva sempre la
risposta giusta a ogni dilemma si era dissolto.
Non era che un sogno.
Una bolla di sapone, che aveva vagato per giorni,
mesi, dentro l'ambasciata. E ora non restava che una divisa vuota. Perché
dentro quella divisa nera con lo stemma viola vi era una donna.
Ninì.
Tutti i presenti rimasero senza fiato e Ninì
scoppiando in singhiozzi disse:
"Perdonami!"
"E' tutto quello che sai dire? Non hai altro
da dirmi? Io mi fidavo di te! Ti credevo una persona differente! Chi sei?"
"Sono Ninì! La tua Ninì! Quella che ami e
che ti ama!"
"No ti sbagli! Tu non sei nulla per me! Io
credevo di amarti, ma ora no! Tu non sei Ninì, e neppure Nicolas la cosa che
più mi fa male e rabbia, è che mi sono fidato ciecamente di due persone, anzi
per meglio dire una persona, che non meritava nulla, tu sei Nicolas! -ripeté
ironico -non posso crederci, ti avevo dato tutto, la mia fiducia, il mio cuore
... " preso dallo sconforto si allontanò. La giovane lo seguì:
"Tomas ti prego ascoltami ... "
"non voglio vederti mai più! Ninì, Nicolas
... non voglio mai più vederti, sentirti! Sparisci! Prendi le tue cose e sparisci
dalla mia vista e da quest’ambasciata”.
Ninì non ebbe il coraggio di rispondere.
Silenziosamente si allontanò.
Federico era seduto sul divano, Delfina in piedi
con le braccia conserte batteva il piede avvolto in una scarpa nera con il
tacco. Pareva volesse delle spiegazioni. Flor era scomparsa. Aveva provato a
dire qualcosa senza successo, ma come comparve Celina se ne andò sconsolata.
Il giovane Fritenwalden aveva le mani sul volto.
Quella che era la sua fidanzata aveva fatto cadere la sua maschera e lei non se
ne era neppure accorta.
"Allora adesso mi spieghi cosa ti è
preso?"
Federico sollevò lo sguardo e passivo. Senza
rabbia le rispose:
"delfina, voglio solo che tu te ne vada!
T’interessano i miei soldi? Bene ti darò una buona uscita per avermi sopportato
in questo tempo! Così sarai felice! Ma adesso vattene. Sono stufo di avere
attorno a me gente falsa e inutile”.
"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH" gridò la donna
che si fece venire una crisi isterica mentre si allontanava, in quel momento
arrivò Matías che guardando il suo amico chiese:
"Tedesco! Che succede?"
Non rispose, ma con la mano batté sul divano
candido e gli fece cenno di sedersi;
Che sappia già di me e Maya?
Si chiese, ma subito i suoi dubbi cessarono:
"Matías, tu sei l’unica persona davvero
sincera con me! Io... io non sono in grado di valutare le persone”.
A quelle parole un pugno alla bocca dello stomaco
lo colpì e disse:
"Perché dici questo?"
"Perché Ninì non è Ninì, è Flor! E Delfina è
una strega malefica che stava con me solo per i soldi!”.
"Su Delfina non mi cogli di sorpresa ma Ninì
Flor, che vuol dire?"
E gli raccontò tutto ciò che era accaduto. Si
lanciò sul divano, e lanciò un sospiro chiedendo:
"Che devo fare?"
"Seguire il tuo cuore!" rispose
Ripamonti
" e da quando sei diventato così romantico e
saggio?"
Matías si passò una mano sul volto. La rabbia
appena cresciuta era ruvida.
Silenzio.
Poi mentre si alzava dal divano con le mani
dietro il collo rispose:
"ti dirò tutto! Anzi, non appena risolvi
tutti i tuoi problemi devo parlarti" e senza aggiungere altro si
allontanò. Poco distante ad attenderlo vi era lei. L'amore della sua vita.
Maya.
Le diede un bacio sulle labbra. E con quel baciò
giurò che presto avrebbe affrontato il suo amico. E avrebbe lottato per
quest’amore. Che erano diffide ma non impossibile, e persino un freezer
testardo avrebbe potuto accettarlo, senza riserve. Ne era certo.
Seduta sul bordo della fontana Flor piangeva
convulsamente:
"Oh mio freezer,se solo potessi capire! Ma
tu non mi vuoi! E allora me ne vado! Vado da qualche parte a cercare un posto
dove poter piangere le mie misere bugie e piantare la noce della mia
mamma!"
"Forse se tu mi spiegassi io potrei capire
..." quella voce, la voce dl suo Federico era comparsa dal nulla. Lei si
voltò di scatto e lo trovò fermo che la fissava, e fu lui che disse:
"Perché mi hai preso in giro?"
"io non ti ho preso in giro! Avrei voluto
dirti da subito che ero Flor e non Ninì! Ma non potevo, non potevo mettere nei
guai Ninì. Quella vera." quanta dolcezza in quegli occhi, e quanto amore
vi leggeva. La sua rabbia svanì. Si accostò a lei e la baciò nuovamente. Non
gli importava di quello che avesse fatto, sapeva che il suo amore era sincero,
glielo leggeva negli occhi e cingendola per la vita le disse:
"ti amo dal primo momento che ti ho vista, e
ora è il momento che tu venga con me a piantare questa noce prima che si
secchi"
Mille lucine colorate li avvolsero, colorando di
gioia quel loro momento di felicità.
Ninì aveva già fatto la valigia. Stava lasciando
l'ambasciata. Aveva lasciato un biglietto a suo nonno, con la promessa che
presto sarebbe tornata a prenderlo; aveva fatto un giro per tutta l'ambasciata:
era andata in soffitta, in cucina e infine nel suo amato giardino. Sperava di
poter rivedere ancora una volta il suo ambasciatore, ma non l'aveva visto. in
compenso aveva visto Celina che era stata trasportata in ospedale insieme Delfina per colpa di crisi Isteriche.
Triste, lasciava quella che era stata la sua casa
da sempre. L'aveva vista crescere, e innamorarsi. Un amore impossibile, che
appena aveva sfiorato con le dita si era frantumato in mille pezzi. Faceva
caldo. L'afa estiva la stava soffocando.
Aveva già raggiunto la stazione dei pullman, il cielo plumbeo pareva
farle compagnia in tristezza. Quando l'autobus partì, quello stesso cielo fece
cadere mille gocce d'acqua, quasi come se fossero lacrime.
di colpo il mezzo si fermò. Fecero scendere i
passeggeri che non sapevano cosa fosse accaduto.
"Adesso anche questa! Voglio andarmene al
più presto!"
"Ne sei sicura?"
Si voltò di scatto.
di fronte a lei vi era Tomas. L'aveva rincorsa e
aveva fatto fermare il pullman. Incredula non seppe che dire, e fu lui che
chiese:
"Perché l'hai fatto?" la sua voce era
dolce come sempre
E mentre la pioggia continuava a cadere lei
iniziò a parlare come una nenia laconica:
"La verità? L’ho fatto perché volevo starti
accanto ogni momento della tua vita! Perché pensavo che nel tuo cuore non vi
fosse spazio per una tipa maldestra e strana come me! Poi hai offerto il lavoro
a Nicolas, di lui ti fidavi ed io non potevo , o meglio non volevo deluderti! Sapere
che essendo Nicolas potevo darti gioia o pace era per me una conquista, alla
quale non volevo rinunciare, perché io ti amo Tomas! Dal primo momento che ti
ho visto ho capito che eri tu il mio pelato dell’'anima, e a me bastava starti
vicino e sapere che ero nel tuo cuore, e non m’importava se fossi Ninì o
Nicolas ..."
"Oh Ninì! Ma che vai pensando! Io - si
avvicinò a lei -io ho avuto la sensazione che eri speciale da subito, ma non
capisco, perché hai chiesto a Flor di essere te"
"Per essere più libera, con lei che mi
aiutava non ero più stressata, non dovevo correre sempre per essere in due
posti contemporaneamente e poi siamo uguali!"
"Uguali? NO!" rispose lui secco. La
pioggia continuava a cadere su di loro e aggiunse:
"In cuor mio ho sempre saputo riconoscerti,
ho persino sentito battere il mio cuore pieno d'amore per te tenendoti tra le
braccia mentre eri Nicolas ... il fatto è che tu sei amore ... il mio amore
..." un altro passo leggero e questa volta fu lui a darle il bacio. Il
bacio più dolce e atteso del mondo. Tutto girava inesorabile, tutto sarebbe
passato, anche quella pioggia battente avrebbe cessato di cadere, ma il loro
amore non avrebbe mai cessato d'esistere. Perché l'amore tutto affronta e tutto
distrugge, lasciando poi, un prato fiorito su cui passeggiare scalzi, mano
nella mano con la persona che si ama.
ANGOLO AUTRICE
Come avrete capito, sono giunta al termine di
questa storia. Mi auguro di tutto cuore che vi sia piaciuta, che vi abbia
strappato un sorriso e un’emozione, se così fosse sono riuscita nel mio
intento!
Vi chiedo scusa se vi ho annoiato, e cercherò di
non scrivere più delle long-fic,( se non calcoliamo
gli originali, quelli credo che non smetterò mai di scriverli!!) perché proprio
non sono il mio campo …
Infatti di questa storia avevo due versioni, una
lunga ed una corta, ho optato per la seconda! Così mi vorrete più bene!
Un abbraccio particolare a:
Giulina: grazie per le tue
meravigliose recensioni, mi riempiono il cuore di gioia
Flori186: il tuo entusiasmo
e i tuoi complimenti mi fanno sempre venire voglia di scrivere
Sweet_uke: il tuo modo di
incoraggiarmi è davvero fantastico, ma non sono per nulla perfetta!
Lovelyhead: grazie per aver
trovato il tempo di leggere la mia storia
Ashleyily: grazie anche a te
per aver letto e recensito, riempiendomi sempre di complimenti! Spero di averne
meritati almeno un terzo!!
Se volete potete continuare a seguirmi con “La
danza del vento” ora vi saluto sul serio un bacio a tutti
Rospina.