Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    12/06/2011    0 recensioni
I tempi erano oscuri e tetri, vigeva la legge del più forte e nessuno osava andare contro la legge. Il sovrano temeva i maghi, per i loro poteri e le loro stregonerie come le chiamava lui. Solo i cacciatori, esseri scelti, potevano uccidere un mago, solo le loro armi potevano debellare i poteri di tali esseri per poi ucciderli definitivamente. I cacciatori venivano selezionati grazie ad un fattore nel loro DNA, totalmente contrapposto a quello dei maghi che permetteva loro di trovarne uno. Solo chi possedeva tale fattore poteva essere chiamato cacciatore e venire addestrato. La gente era atterrita dai maghi, non si potevano riconoscere ad un'occhiata, erano come loro d'aspetto, quindi potevano trovarsene davanti uno senza saperlo. Kurogane era un cacciatore molto esperto, da tre anni faceva quel lavoro e adesso gli avevano affidato un novellino da addestrare. Ragazzo sveglio, ma molto imbranato, sopratutto nelle relazioni interpersonali (di cuore).
"Muoviti ragazzo, non ho alcuna intenzione di stare ad aspettarti!" esclamò il moro prendendo la sua fedele Katana. Ogni cacciatore aveva la sua arma, in quell'epoca molto sviluppata si poteva accedere ad armi, come pistole laser o bombe fantasma, ma lui preferiva la classica lama che affondava
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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maghi e cacciatori

Non credo che scriverò l'ultimo capitolo, è già stata una faticaccia scrivere questo, ma se mai lo scriverò, sarà tra molto tempo quindi anima in pace e BUONA LETTURA con il penultimo capitolo. La storia di One piece andrà avanti domani sera insieme al secondo capitolo de "Un regno perduto" e per scusarmi di questo mostruoso ritardo vi dò un regalino di Tsubasa.
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XII°

DIFESA SICURA

La notizia che Subaru era morto aveva colpito Yuko e tutti i presenti come una stiletta al cuore. La maga guardò la ragazza sconvolta, non poteva credere che quel povero ragazzo fosse morto.
"Come sarebbe a dire morto?! Kobato-chan è uno scherzo?!" chiese speranzosa Yuko. Kobato scosse la testa freneticamente con un espressione assai triste in volto mentre delle lacrime cominciavano a salirgli.
"No, non è uno scherzo! Gli anziani dicono che c'è un testimone e chiedono a tutti i maghi di riunirsi al castello" spiegò la ragazza. Lo sguardo di Yuko si fece serio e abbastanza scettico. 
"Un testimone eh...Sono proprio curiosa di sapere chi sia!" esclamò cupamente avendo un bruto presentimento. Yuko si chiedeva chi mai potesse essere stato a guardare un uomo uccidere un'altro uomo...senza fare nulla. Anche se un nome che ci stava bene c'era...e non era di certo un buon nome da pronunciare. "Ma prima di tutto andiamo dai saggi!"
"Aspetti Yuko-san! Qualcuno dovrebbe andare ad avvisare Kamui-kun e Hokuto-chan...non vorrà che lo vengano a sapere dai saggi?!" fece presente Fay ancora accanto a Kurogane. La dona sorrise, sapeva che Fay avrebbe prese a cuore la accenda, considerando l'incidente di suo fratello, decise di mandarci Kobato. Nel mentre loro si diressero dai saggi a sentire la versione del testimone. 
"Lo sapevo che dovevi essere tu, per forza!" esclamò Yuko alquanto contrariata. "Se davvero hai visto chi ha ucciso Subaru perché non l'hai fermato... Fai Wang!"
"Per il semplice motivo che io ho visto il colpevole mentre scappava, non prima del'omicidio!" spiegò l'uomo sorridente. "
"E sentiamo chi sarebbe l'assassino!?" chiese Saiga, non tanto convinto del mago davanti a lui.
"Lui!" esclamò indicando Fay



A casa Sumeragi Kamui stava aspettando che il fratello entrasse dalla porta. Erano ora che non lo vedeva e cominciava a stare in ansia, senza contare che la sorella, Hokuto, cominciava a dare sui nervi e senza Subaru nei paraggi avrebbe cominciato ad usare lui come sua bambolina.
"Kamui-kun, perché non provi questo?!" cinguettò Hokuto mentre Kamui tentava, invano, di trovare un posto dove nascondersi.
"Subaru ti prego muoviti....questa è capace di mettermi perfino vestiti da donna!" supplicò quasi sussurrando, quando il campanello della porta si aprì. Subaru andò ad aprire credendo di trovarsi di fronte il fratello, ma....
"Buon...buongiorno...Kamui-san c'è una cosa che dovrei dirvi!" disse la ragazza abbastanza imbarazzata e scura in volto. Non era abituata a dire certe cose, per la verità non l'aveva mai fatto, e infatti si sentiva male al solo pensiero dello sguardo del mago davanti a lei che, a tempo avrebbe avuto. "Non sono molto incline a dire certe cose, ma Yuko-san ha detto che sarebbe stato meglio detto da me quindi...."
"Quindi?!" chiese incalzandola. Kobato, poverina, strinse le mani a pugno. Nemmeno lei avrebbe sopportato di sentirsi dire che, il suo Kiyokazu-kun fosse morto, da una persona semi-sconosciuta.
"Mi spiace, ma Subaru-kun è................................. Morto!" Kamui sbiancò sul colpo e Hokuto fece cadere il vestito, cadendo lei stessa a terra. "Mi spiace, come detto prima, non sono brava a dire certe cose...Mi scuso immensamente!" disse abbassandosi per scusarsi freneticamente.
"LASCIA STARE  I CONVENEVOLI, CHI È IL COLPEVOLE!?" urlò dietro Kamui alla povera Kobato che tremò per lo sguardo indagatore su di lei.
"Mi....mi spiace non lo so, ma.....c'è un testimone che in questo momento si trova dai saggi!" balbettò lei prima di vedere il ragazzo correre fuori di casa.


Tutti si girarono verso Fay che stupito si indicava da se.
"I...io!?" chiese balbettante. Fai Wang roteò gli occhi e poi sbuffando fece un segno di diniego con la testa.
"No
, non tu, ma quello grosso dietro di te!" Fay cominciò a tremare e girandosi vide quello che temeva. Kurogane aveva gli occhi spalancati e il biondo lo guardava con occhi altrettanto aperti, come tutti i presenti e non.

"Kuro...-pon..." sussurrò Fay
"TU MALEDETTO!" urlò Kamui appena arrivato schiantandosi addosso al cacciatore. Krogane tirò fuori la katana e la puntò alla gola del ragazzo. Si fermarono al centro della stanza
"KUROGANE"
"KUROGANE!" urlarono Saiga e Yuko
"KAMUI-SAN!"
"KAMUI!" lo fermarono la sorella e Kobato. I due continuavano a guardarsi in cagnesco, anche se Kurogane non ne capiva il motivo.
"Signor Kurogane metta via l'arma!" esclamò uno dei saggi. Ma i due continuavano a guardarsi senza sentire nessuno, anzi continuarono a combattere. Fay si era rabbuiato, non poteva credere che il suo Kuroppi avesse ucciso un mago, uno come lui.
"Se non li fermiamo finiranno per distruggere tutto!" il biondo sentiva tutto ovattato, almeno finché qualcuno non disse una frase.
"Vorrà uccidere anche l'altro fratello!" a quell'esclamazione sembrò riaversi e guardando lo scontro risoltosi di nuovo a metà urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
"KUROGANEEEEEEEEEE!" lo spadaccino si fermò di colpo, conosceva bene quella voce che, più di una volta aveva storpiato il suo nome. Invece, quella volta, quell'unica volta... Chiuse gli occhi girandosi per vedere il volto del biondo completamente ricoperto dai capelli.
"Arrestatelo!" ordinò uno dei saggi. Kamui venne fermato dalla sorella mentre Kurogane continuava a guardare a Fay, intanto che gli mettevano le manette: delle specie di cerchi lucenti attaccati fra loro da un cristallo. Venne portato via e messo in carcere.


"Questa è una menzogna... e tu lo sai!" esclamò Yuko rivolta a Fai Wang "Perché menti, perché dici di aver visto Kurogane uscire dopo aver ucciso Subaru!?" chiese la donna. Erano arrivati alla casa di Yuko, compresi Kamui e Hokuto insieme a Kobato, tranne Kakei che aveva deciso di fare da avvocato a Kurogane al processo che si sarebbe tenuto domani. Ma la donna aveva cominciato a fare domande.
"Perché è vero!" rispose lui semplicemente.
"Ma lei ne è sicuro?" domandò Saiga a mago "Mi dica cosa ha visto"
"Ho visto un uomo dalla capigliatura nera uscire dal tempio e scappare"
"Aaaahhhhh, ora capisco! Tu sei sicuro che quell'uomo fosse Kurogane... posso chiedertene il motivo?!" fece ironica Yuko
"Semplice, è l'unico uomo abbastanza robusto, con i capelli neri, che ho visto!" Yuko tentò di trattenersi, ma alla fine una bella vassoiata non gliela tolse nessuno.
"TE NE RENDI CONTO CHE POTEVA ESSERE CHIUNQUE... anche Saiga!" gli fece presente. Mentre Yuko faceva la paternale a Fai Wang, Kobato saliva le scale per arrivare al piano di sopra, dove Fay se ne stava da solo e sconsolato.
"Posso?!" chiese lei. Il biondo alzò lo sguardo e sorridendole le fece cenno con la testa. La ragazza si sedette accanto a Fai sorridendo. "Posso fare qualcosa per lei?!" propose.
"Non credo... Ho sbagliato tutto fin dall'inizio! Come potevo anche solo lontanamente pensare che potesse funzionare!"
"Io non credo che Kurogane-san abbia ucciso qualcuno...Certo non lo conosco, ma non mi è parsa una persona che farebbe di questa cose! Non è d'accordo Yoriogi-san?!" chiese lei gentilmente a pupazzo che aveva in borsa
"Non capisco perché lo chiedi a me!" fece riluttante lui. Fay guardò stupito l'esserino riconoscendone nella voce il suo Kurogane.
"Sembra simpatico!" esclamò Fay a Kobato
"Lei crede?! Anche a me ha fatto questa impressione" si misero a ridere i due, mentre il povero cagnolino di pezza si chiedeva cosa avesse mai fatto di male.



"Lo sai vero, che sei nei guai?!" domandò Kakei a Kurogane. Si trovavano nella cella a chiacchierare sulle vicende e sul futuro della vita del cacciatore. "Naturalmente io farò il possibile per aiutarti!"
"Davvero?! Non mi sembri il tipo che fa queste cose per nulla!" puntualizzò il cacciatore conoscendone la razza.
"Diciamo
 che tengo particolarmente a Fay... mi ricorda qualcuno che conosco, anche se lui è parecchio più sbadato e ingenuo di Fay!"sorrise il biondo. Kurogane lo guardò male e assottigliò gli occhi alla risata dell'altro, ma era la sua unica via d'uscita e quindi...... "Su con la vita potrai stringere il tuo Fay appena uscito da qui!"

"Si, se mi vorrà ancora!" sospirò Kurogane. Aveva notato la testa ricurva del mago mentre lo portavano via, come anche non gli era sfuggito il suo nome detto per intero da quella bocca, poco incline a dirlo esatto.
"Perché non mi vuoi più?!" chiese con una vocina stridula Fay appena arrivato. Kakei sorrise sadico verso Kurogane. Fay aveva uno sguardo da falso arrabbiato in volto, le guancie gonfiate a faccia a palla e le mani ai fianchi. A Kurogane sembrava un bambino troppo cresciuto. 
"Bene vi lascio! Mi raccomando Fay solo cinque minuti" precisò Kakei uscendo per andare a parlare con Yuko, la quale aveva accompagnato Fay e adesso lo aspettava.

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Il prossimo è l'ultimo capitolo, sempre se lo scrivo. Grazie a tutti di avermi seguita e alla prossima

   
 
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