Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Fuyu    12/06/2011    1 recensioni
"Sai, certe volte ci vuole forza anche per delle cose, che ad altri sembrano sciocchezze!" parlò la voce di Tomoyo. Lo spadaccino si risedette aspettando di essere raggiunto dalla principessa. "Se vuoi che lui rimanga qui non hai che da chiederglielo, ti pare?!" propose la ragazza. A quanto pare lo reggeva bene l'alcol visto che, nonostante la quantità ingerita, era più che lucida e senza il benché minimo mal di testa.
"Non so di cosa stai parlando!" fece finta lui chiudendo gli occhi. Tomoyo sospirò e aprì piano le porte scorrevoli che davano alla camera di Fay, dove il giovane mago già dormiva.
"A quanto pare, per certe cose, non hai ancora capito cosa sia la forza! Tu hai paura che lui ti dica di no, vero?"
"Prego!" sussurrò lo spadaccino aprendo un occhio verso al sua signora. La principessa si inginocchiò affianco dello spadaccino e sorridendo guardò nella stanza di Fay accanto a lei.
"Tu hai sempre associato il coraggio alla forza, ma a dire la verità non è così!" Kurogane la guardò male, aprendo definitivamente entrambi gli occhi. La fanciulla tornò a guardare il suo servitore sempre sorridendo
"E questo come dovrei interpretarlo?!" chiese.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Mokona, Sakura, Syaoran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sogni

Eccolo quà il regalino promesso, mentre gli altri due capitoli a domani sera. BUONA LETTURA
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Il CORAGGIO di CHIEDERE!

Non sapevano ancora come, ma ci erano riusciti. Avevano recuperato i due ragazzini perduti, ridando alle copie una vita da vivere. In quel momento erano a festeggiare al castello Shirasagi, ultima meta per molti di loro. Shaoran, l'originale, sarebbe tornato a Clow visto che il pagamento c'era stato e non vedeva l'ora di vedere di nuovo, la sua, Sakura. I due cloni sarebbero andati con  Mokona nel mondo di Yuko, ora assente, per parlare con Watanuki e magari trovare un luogo dove vivere. Mentre Kurogane sarebbe rimasto li, il problema vero era il mago: di tornare a Valeria non se ne parlava, era distrutta. Per quanto riguardava Celes: quel pianeta era stato sigillato, quindi il biondino non aveva più un luogo in cui tornare. A detta di Fay avrebbe chiesto al nuovo gestore del negozio, Watanuki appunto, se avesse potuto vivere li e magari dargli una mano con la clientela, cosa più che mai assurda a sentire Kurogane, ma l'unica cosa logica da fare.
"Ma Kuro-pi, che dovrei fare!? Andare di nuovo per mondi e cercare quello adatto a me?!" chiese Fay indicandosi, mentre Sakura aveva cominciato ad ubriacarsi incitata da Tomoyo-hime sotto lo sguardo attonito dei due Shaoran. 
"Non ho detto questo, ma andare a vivere dalla strega è una cosa assurda, perfino per uno come te!" esclamò lo spadaccino bevendo a sua volta.
"E perché scusa?! Dopotutto non ho una casa in cui tornare, Yuko-san non c'è più e farei compagnia a Mokona... Senza contare che potrei venirvi a fare visita quando voglio!" spiegò il biondo sorridendo verso Kurogane, mentre davanti a loro c'era lo spettacolo più esilarante che si potesse immaginare. La piccola guida aveva versato liquori a tutti e i tre ragazzi, la principessa, l'imperatrice compresa di Soma e anche Mokona stessa stavano ballando sul tavolo con i sottofondi felini della dolce Sakura. "Oppure c'è un'altra ragione per qui io non debba andare la?!" domandò a bruciapelo facendo la faccia solita sorniona, che tanto faceva incavolare Kurogane.
"Bah, fai come ti pare!" liquidò Kurogane voltando la testa altrove.
"Appunto, è quello che intendo fare, ma in ogni caso......................cosa si fa adesso?!" chiese indicando lo scempio che, Mokona aveva perpetrato. Lo spadaccino guardò la scena, esterrefatto. Conosceva le abitudini da bevitrice dell'imperatrice, ma addirittura la sua principessa.
"Quì non si può stare un attimo tranquilli, sopratutto con quell'ammasso di peli in giro" digrignò alzandosi e prendendo i due ragazzini per portarli a letto. Fay sorridendo prese Sakura e Mokona, mentre le guardie si occuparono dei rimanenti. Una volta tutti a letto, comprese l'imperatrice e Tomoyo, Fay andò a sedersi accanto a Kurogane.



"Ancora a bere, paparino!?" rise. Il moro non gli rispose e continuò a sorseggiare saké, senza offrire. "In ogni caso non sarebbe una cattiva idea!"
"Che?"
"Potrei decidere di andare a vivere in uno dei mondi visitati! Che so.....magari la repubblica di Hanshin. Infondo avere un Kudan, per tutta la vita, sarebbe magnifico" propose
"Si, te lo immagini il mangime da comprare per quell'affare!" ringhiò dietro lo spadaccino. "Per non parlare la tolettatura e la casa!" Fay rise dietro al moro, per poi tornare ai suoi pensieri.
"Va bene, allora che ne dici del paese di Chun Hyang, Koriyu! Abbastanza pacifico e divertente!" ricordò il biondo, nonostante all'inizio fosse soggiogato dal Lian ban di turno.
"Come no, aspetta che ritorni quel Lian coso, del cavolo...Se non l'ha già fatto!" protestò Kurogane sempre bevendo
"Allora a Outo...a no aspetta era Edonis! Sarebbe stimolante stare sempre in quel luna park" propose di nuovo il biondo
"Se ti fa piacere non fare nulla a giornate sotto il sole cocente"
"Ah, ci sono! Il paese degli idoli, pieno di conigli strani e vegetazione"
"Sono cannibali, ti mangiano prima ancora che ti possano riconoscere!"
"Shara!"
"Si, vai e sposati anche tu, almeno stavolta bevi!" ringhiò ancora arrabbiato per il fatto di non averlo potuto fare
"Piffle?!" provò sempre sorridente
"Ti vuoi suicidare con quelle macchine! Accomodati, Tomoyo ne farebbe un film!"
"Mhm, allora a Lecolt! Magari a Biblio!"
"Vuoi essere arrestato?!"
"Tokyo!"
"Ok, è ufficiale vuoi morire! Chiediglielo, magari Kamui ritorna e ti uccide. Ti è quasi riuscito l'ultima volta!"
"Che ne dici di Infinity!?"
"Troppo tetro e pieno di gente strana, per non parlare dei brutti ricordi!" Da come parlava sembrava che dovesse andarci a vivere lui, invece del mago. Ma, in ogni caso, era buffo stare a sentire quanti difetti trovava il moro in ogni mondo del quale il mago parlasse, finché non provò a fare un piccolo scherzo.
"Ok, visto che non ne va bene nemmeno uno....che ne dici del regno del Giappone!"
"Ma che scherzi, quello è il peggiore di tutti, se tu...............!" si fermò accorgendosi di aver fatto la gag più stupida della sua vita. In fatti il mago se la stava ridendo come non mai e Kurogane aveva la pazza voglia di tirargli un pugno. "Grazie tante!" esclamò indignato alzandosi
"Hahahahaha  haaaa......divertente! Kuro-koi" finì di ridere. Lo spadaccino si fermò, ma non si girò a sentire quelle risate tanto famigliari quanto ormai lontane. "Beh, la mia dose di divertimento l'ho avuta! Buona notte Kuro-chi" salutò il biondo alla schiena dell'altro per poi entrare nella stanza, a lui data, per dormire nella quale Mokona si era già appropriata del futon. Nel mentre Kurogane rimase immobile dando le spalle a quella porta.


"Sai, certe volte ci vuole forza anche per delle cose, che ad altri sembrano sciocchezze!" parlò la voce di Tomoyo. Lo spadaccino si risedette aspettando di essere raggiunto dalla principessa. "Se vuoi che lui rimanga qui non hai che da chiederglielo, ti pare?!" propose la ragazza. A quanto pare lo reggeva bene l'alcol visto che, nonostante la quantità ingerita, era più che lucida e senza il benché minimo mal di testa.
"Non so di cosa stai parlando!" fece finta lui chiudendo gli occhi. Tomoyo sospirò e aprì piano le porte scorrevoli che davano alla camera di Fay, dove il giovane mago già dormiva.
"A quanto pare, per certe cose, non hai ancora capito cosa sia la forza! Tu hai paura che lui ti dica di no, vero?"
"Prego!" sussurrò lo spadaccino aprendo un occhio verso al sua signora. La principessa si inginocchiò affianco dello spadaccino e sorridendo guardò nella stanza di Fay accanto a lei.
"Tu hai sempre associato il coraggio alla forza, ma a dire la verità non è così!" Kurogane la guardò male, aprendo definitivamente entrambi gli occhi. La fanciulla tornò a guardare il suo servitore sempre sorridendo
"E questo come dovrei interpretarlo?!" chiese. Tomoyo si alzò e fece per andarsene "Ehi, aspetta! Vuoi rispondermi.....".  tentò di fermala alzandosi anche lui, un'altra volta, ma venne interrotto dalla frase della ragazza ritrovandosi davanti alla fessura aperta dall'altra,
"La forza non è il coraggio di superare una paura, piuttosto la consapevolezza che, qualcosa, sia più importante della paura stessa*!" esclamò camminando via, lasciando un Kurogane perplesso e a faccia da pesce lesso. Sentendo dei rumori si girò verso al fessura, trovando Fay che gli sorrideva mentre Mokona era scivolata sulle coperte
"Allora com'é andata?!" chiese Amaterasu alla sorella, la quale rientrava tutta sorridente.
"Diciamo che, se tutto va bene, domani avremo una persona in più in questo palazzo!" spiegò, guardando l'orizzonte. "Anche se non potremo avvicinarci a lui senza il permesso della sua guardia!" sorrise poi guardando la sorella, che con fare complice tirò fuori una bottiglia di saké per bere.



"Potresti chiudere!? sai, fa freddo!" proclamò il biondo stropicciandosi gli occhi. Nonostante fosse buio, la luce della luna era troppo forte per i suoi occhi, abituati al buio della stanza chiusa. Kurogane entrò e si chiuse le porte alle spalle, si avvicinò con calma al letto del mago, accendendo una candela e poi si sedette davanti. Fay poteva vedere il profilo duro dello spadaccino accentuato dalla luce della candela. "Cosa c'é Kuro-bau?" chiese fievole, più che altro per non svegliare Mokona.
"Prima parlavi di rimanere qui! Ma lo vorresti davvero?" domandò. Il biondino spalancò gli occhi vedendo una decisione mista a imbarazzo sul volto dello spadaccino e decise di divertircisi un po'.
"Beh, potrei farci un pensierino!" esclamò tornando sdraiato e chiudendo gli occhi. Creò un rumore sordo, facendo muovere le coperte e la povera Mokona ancora dormiente, rischiando di far spegnere la candela. "Ma...ad una condizione" disse poi guardando Kurogane dal basso all'alto. Lo spadaccino incurvò le sopracciglia aspettandosi chissà cosa e poi "Me lo dovrai chiedere"
"Che?!" 
"Se me lo chiederai, senza sotterfugi, allora potrei anche decidere di rimanere qui" proclamò, prendendo Mokona e girandosi a pancia in giù con il viso rivolto allo spadaccino chiudendo gli occhi. "Hai tempo fino a domani" spiegò infine. Kurogane ci rimase male e in quel momento avrebbe tanto voluto avere il coraggio, la forza, di tirargli una pugno, ma..........................................................................................................................................................................................................
............'La forza non è il coraggio di superare una paura, piuttosto, la consapevolezza che, qualcosa, sia più importante della paura stessa' 
"....Più importante.....!" sussurrò guardo il viso del mago sorridente e disteso, mentre tentava di dormire. "...Della paura stessa...!" continuò alzando la mano portandola al viso di Fay, al quale si sovrappose quello di sua madre. Scostò un ciuffo di capelli e il biondino mosse il viso facendo dei versi simili a quelli di un gatto per poi aprire gli occhi infastidito.
"Kuro-pi!..." biascicò per poi sorridere.
"Vorresti vivere qui!?" chiese guardandolo fisso negli occhi. Fay, all'inizio, non ci fece caso restando sempre sorridente, e per poco non richiuse gli occhi. Poi realizzò la cosa e si alzò a sedere di scatto facendo, finalmente, svegliare la povera guida.
"Fay-chan......Kurogane?!" si accorse poi la piccola palla di pelo. Il mago rimase immobile con gli occhi spalancati a guardare il muro. "Che è successo?!" chiese Mokona guardando il biondo che piano, piano si voltava verso Kurogane.
"Mi vuoi rispondere o rimaniamo qui fino a domani!" fece presente il moro teso come una corda di violino.
"FIIIIIIIIIUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!" urlò aggrappandosi al collo del moro facendolo cadere con la schiena per terra, mentre le lenzuola del futon si sparpagliavano addosso a loro e per la stanza. Mokona fece un balzo arrivando dietro a Kurogane, intanto il biondo, bello sorridente, stringeva a se lo spadaccino "Credevo che non me l'avresti mai chiesto" sospirò sul collo di Kurogane. lo spadaccino gli accarezzò la testa bionda prima di ironizzare.
"Devo dedurre che è un si!" Fay si staccò dal collo e si mise seduto, come in castigo**, davanti a kurogane sorridendo. 
"Un si a cosa?!" domandò la povera Mokona che, per la prima volta in vita sua, non aveva capito nulla.
"Kuro-koi mi ha chiesto di vivere qui!" spiegò raggiante il biondo prendendo l'esserino tra le mani e strofinandosi la guancia sopra. Mokona tutta contenta guardò Kurogane di sottecchi il quale arrossì di colpo.
"Nahhh, lo sapevo che doveva esserci qualcosa sotto!"
"Moko-chan!" fece Fay guardandola un po' stranamente. "Che stai dicendo!?" chiese svampito
"Nulla, non sta dicendo nulla" si apprestò a dire lo spadaccino prendendo Mokona e scaraventandola fuori dalla finestra. Fay fece per andare a prenderla, mentre questa gridava qualcosa e Kurogane, prontamente tappava le orecchie a Fay. "Hai sentito niente?" si assicurò poi. Fay scosse la testa e Kurogane tirò un sospiro di sollievo.


"Mannaggia, non ha sentito!" s'infervorò Mokona in mezzo alla boscaglia.
"Oh, sta tranquilla, credo che Fay sappia il fatto suo" sorrise Tomoyo con dietro la sorella. "Infondo, stiamo parlando di un mago" precisò la ragazza prendendo l'esserino in mano, dandolo successivamente a Sakura arrivata con i due Shaoran per via dell'urlo del mago. Alla fine stettero tutti davanti alla porta della camera di Fay a spiarli, come se fossero dei criminali.
"Ma non stiamo violando la loro privacy?" chiese, uno dei due Shaoran, un po' preoccupato.
"No, diciamo che siamo in ricognizione" sorrise Amaterasu zittendo il ragazzo. "Ora fate silenzio sennò si accorgono di noi".
"Kurogane-san, Fay-san....mi spiace di non averle fermate!" sospirò l'altro Shaoran vedendo la principessa Tomoyo tirare fuori una specie di telecamera.
"E quella dove l'hai presa?!" chiese Sakura scioccata.
"Me la sono fatta dare dalla me stessa di Piffle, attraverso i sogni, con la promessa di una copia del video" spiegò lei sorridendo scaltra
"Ma, sbaglio o avevate dato il vostro potere a Yuko-san?" fece presente l'originale. La principessa si girò verso il suo interlocutore con un viso acidamente sorridente.
"Questi sono dettagli!" lo liquidò tornando al suo lavoro. I ragazzi si guardarono sconfitti e decisero di guardare anche loro, tanto per vedere se i loro speudo genitori ce l'avrebbero fatta, a fare qualcosa. Kurogane aveva ancora le mani sulle orecchie del biondo mentre guardava fuori per scorgere qualcuno.
"Emh, Kuroppi........ me le leveresti!" propose Fay indicando le mani del moro. Non che non gli facessero piacere, ma una delle due mani era fredda e gli dava fastido***. Kurogane divenne rosso levando le mani per poi guardarsele con occhi persi. Fay, notando lo sguardo, prese il viso dello spadaccino e alzandolo disse "Si, per quanto tu possa essere bravo a recitare, stai meglio con lo sguardo truce!" proclamò saltellando e la faccia da gatto. Kurogane lo fermò in tempo, prima che potesse rompere qualcosa, portandoselo davanti.
"Non ho ancora finito!....." esclamò baciando la fronte a Fay. Il biondo rise e strinse il tessuto di kimono della veste di Kurogane lasciandolo fare. ".....Però, non voglio pubblico..." proclamò infine andando a chiudere la porta, rimasta aperta. Fay sorrise a quella frase per poi lasciarsi riavvolgere da Kurogane e accettare il bacio, anche se con la magia riaprì al porta per la felicità di Tomoyo-hime.


"TU COME HAI POTUTO MANDARE QUESTO VIDEO A QUELLA ASSATANATA DI PIFFLE!" urlò dietro Kurogane, la mattina della partenza, a Tomoyo.
"Perché, infondo mi ha detto che ha fatto un successone!" esclamò contenta al principessa.
"Davvero?" si stupì Fay
"Tu sta zitto, che poi facciamo i conti! In quanto a te principessa, non è tanto il fatto del video... o meglio anche quello, ma soprassediamo..., e tanto il fatto che adesso arrivano in continuazione richieste da parte sua del seguito.................." ringhiò il moro con mille lettere in mano****.
"Ma dai Kuro-chi dov'é il problema, ci saranno molte altre occasioni per farne un seguito no!" sorrise sornione Fay. Kurogane arrossì di colpo cominciando a seguire per tutto il porticato il biondino con la spada in mano.
"Certe cose non cambiano mai!" esclamò Sakura mentre rideva nervosa accanto ai due Shaoran.

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Il regalino è finito e spero sia piaciuto. Alla prossima.

*Questa frase viene detta dal padre di Mia nei due celebri film Pretty princess e il suo sequel.

**Credo che la conosciate tutti la posa, in ogni modo è dolorosissima. Praticamente ti siedi sui talloni dei piedi con la schiena dritta dopo qualche minuto fa malissimo.

***Naturalmente fa riferimento al braccio d’accaio, o protesi, di Kurogane.

**** Non chiedetemi come sia possibile, anche prima Tomoyo dice di aver parlato con la sua se stessa di Piffle, cosa più che mai impossibile, visto che la dolce principessa ha dato i suoi poteri alla strega quindi anche le lettere sono pressoché un errore madornale. Vogliate perdonarmi e, come dice Tomoyo "Questi sono solo dettagli!" X3

   
 
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