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Autore: Ohra_W    13/06/2011    1 recensioni
"A volte in un momento buio si può trovare un barlume di felicità... basta solo saperla riconoscere..ed essere nel posto giusto al momento giusto!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Asia si ritrovò a impacchettare la sua valigia in men che non si dica, quasi in preda a un raptus di follia. Da quando la sua storia era andata in fumo, si era buttata nelle più svariate attività per non restare un solo secondo ferma a pensare, e il tempo era volato in un batter d’occhio fino a giugno, senza che se ne rendesse conto. In quel momento realizzò, forse per la prima volta dopo “la tragedia”, che nel suo imminente futuro non c’era niente che potesse somigliare a quelle storie d’amore che si leggono nelle favole, come aveva sognato nei 5 anni precedenti. Che tristezza! Tutto era svanito in un soffio di fumo, tutto era sparito improvvisamente come se si fosse trattato solo di un bel sogno, lasciandola col cuore vuoto e in mano un pugno di mosche.
Ma almeno una cosa la doveva a se stessa: negli ultimi anni aveva messo da parte un bel gruzzoletto, sperando forse di poter utilizzare quel denaro per organizzare un matrimonio che non ci sarebbe mai stato, e decise che avrebbe speso quei soldi in un viaggio all’avventura per le città europee che più le erano rimaste nel cuore, a zonzo e soprattutto senza certezze, quelle certezze di cui era vissuta fino a qualche mese prima, quelle stesse certezze che l’avevano abbandonata da un giorno all’altro, come se non fossero mai esistite.
Berlino, Birmingham, Londra.. non vedeva l’ora di rivedere quelle città che tanto le avevano regalato, per poi volare dritta dritta verso un giro di Scozia e Irlanda, che erano rimaste tra i paesi al mondo in cui ancora non aveva piantato la sua bandierina, ma che da sempre desiderava conoscere.
Guardò la sua cartina: la Scozia! Tutto quel verde, quell’aria di misterioso e di gotico, e tutta la storia antica che si respirava da quelle parti erano una vera e propria calamita per lei.
Chissà perché, nonostante i suoi numerosi viaggi, non ne aveva mai organizzato uno che la portasse nella terra dei kilt e dei Castelli medievali, pur avendoci pensato spesso; si rammaricò di come, l’anno della maturità, mentre tutte le sue amiche partirono per l’inter-rail in Europa, lei se ne andò a Rimini col suo fidanzato dell’epoca. Era sempre stata una che aveva anteposto l’amore al divertimento, e, chissà perché, l’aveva sempre pagata per questo.
Non avrebbe mai immaginato di incontrare davvero qualcuno che indossasse un kilt. Era convinta che si trattasse soltanto di una parte integrante del folklore locale, eppure tante persone che c’erano state le avevano assicurato che ne avrebbe incontrati parecchi!
Non vedeva l’ora di partire, di lasciarsi alle spalle tutta l’angoscia degli ultimi mesi e pensare ad altro. Allargare i suoi orizzonti, affrontare, forse per la prima volta nella sua vita, qualcosa da sola, senza la compagnia o l’aiuto di nessuno. Certo, l’idea un pochino la spaventava, non aveva mai affrontato un viaggio così lungo tutta da sola, ma allo stesso tempo la viveva come una sfida, una scommessa con se stessa per ripartire da lei. Se non altro sarebbe stata un’esperienza di vita non indifferente.
Ma che fatica preparare la valigia! Proprio non sapeva cosa metterci dentro, così preferì lasciarla mezza vuota, tanto sapeva che in giro per l’Europa avrebbe trovato sicuramente molto tempo per fare shopping e soprattutto moltissimi negozi che avrebbero incontrato il suo gusto “eclettico” per la moda.
All’improvviso, mentre era assorta nei suoi pensieri che andavano a ruota libera come un fiume in piena, degni del miglior libro di James Joyce, squillò il cellulare. Era Maya, la sua adorata cugina/sorella che da quando aveva saputo di questo suo folle progetto, si era convinta che stesse definitivamente perdendo il lume della ragione. “Secondo me stai andando fuori di testa. Ma non hai paura??” “Paura?? È sempre stato il mio sogno girovagare per l’Europa, perché dovrei avere paura?” “Per esempio perché vai sola??? Tesoro lo sai che se avessi potuto sarei venuta con te, ci saremmo divertite un mondo. Ma quello schiavista del mio capo non mi lascia un giorno libero nemmeno se sto per morire soffocata davanti a lui!” “Se avessi deciso di andare con qualcuno, tu saresti stata l’unica persona che avrei voluto con me. Ma ho deciso di trascorrere queste settimane da sola, per ritrovare me stessa e capirci di nuovo qualcosa della mia vita, di ciò che voglio e di ciò che è meglio per me. Lo so che suona da folli, ma lo sai..un pizzico di follia è sempre stato parte di me!!”.
“Ok, rispetto la tua decisione, ma sai bene che non la condivido. E ricordati che se non mi chiami ogni giorno, quando torni ti spezzo le gambine!” “Ok, MAMMA, va bene.. ti voglio bene, cugi*, grazie.” “Anch’io ti voglio bene.. ricordatelo!”. CLICK.
Di nuovo sola, con i suoi pensieri. Lei e la sua valigia semivuota che l’avrebbe accompagnata in questa folle eppure tanto entusiasmante avventura.
Aveva buttato giù una sorta di piano di viaggio, abbastanza approssimativo ma ben preciso su alcuni punti: aveva comprato i biglietti aerei e prenotato l’albergo soltanto per le destinazioni a cui non voleva assolutamente rinunciare. Ovviamente Londra era una di queste, anche se, ancora non sapeva spiegarsi il perché, non sarebbe stata la prima città verso la quale era diretta.


<<<< Ci tengo a specificare che i Titoli dei Capitoli non sono assolutamente opera mia, ma sono frasi tratte dalle MERAVIGLIOSE canzoni di Robbie Williams e dei Take That, e sono quindi di loro esclusiva proprietà. >>>>
  
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