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Autore: WhoKilledBambi    14/06/2011    3 recensioni
Il rosso si accese una sigaretta visibilmente alterato «Hey, che vuoi tu? Soldi? Successo? Sei una cosa? Cantante, ballerina? Un'attrice? Mi dispiace ma non sono un talent scout e non posso aiutarti. Mi dispiace hon!» fece per andarsene, ma la ragazza sclerata lo costrinse a voltarsi ripetendo il suo nome centinaia di volle in meno di un paio di secondi
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ah, beh, diciamo che in qualche modo me lo aspettavo» la ragazza era in piedi davanti al divano dove Axl si era appena stravaccato. Jeff gli era rimasto vicino mentre raccontava, e gli aveva sempre stretto la mano.
«Insomma, era troppo surreale per essere vero. Altro tè?» versò un po' di liquido ambrato nella tazza che il rosso le porgeva. Il bambino, con i capelli dello stesso colore del padre, dormiva rannicchiato su una poltrona foderata di stoffa rossa così lisa da sembrare un reperto storico.
«Beh, pensavamo che l'avresti presa peggio. Ci eravamo preparati a crisi isteriche e pianti, e… beh, quelle cose che fanno le ragazzine in crisi premestruale, più o meno»
«Perché voi due siete molto esperti in quel campo, vero?» ridacchiò lei. Si buttò per terra a gambe incrociate, i ricci neri le scivolavano sulle spalle magre coperte da una canottiera incredibilmente freak di tutti i colori dell'arcobaleno che si apriva con un sole Mira sul petto che le sagomava il seno quasi inesistente e finiva in un gonnellone a balze arancio e rosso che le si adattava perfettamente alle cosce scarne. "Ma come ho fatto ad andare a letto con un folletto simile?"
Guardò verso Izzy, nei suoi profondissimi occhi scuri così simili a quelli di Eleanor, e gli mise una mano sulla gamba. Lei li fissava alternatamente, un po' il rosso e la sua quasi totale assenza di capelli e un po' il suo compagno, la pelle pallida e la mano stretta a quella di Bailey. «Comunque, siete venuti qua ad elemosinare qualcosa? Voi? Da me?»
Axl alzò le spalle e fece una smorfia quasi triste «Non siamo venuti ad… elemosinare, come dici tu, nulla di ciò che non possiamo già avere di nostro. Anzi, ti offriamo uno scambio»
Eleanor inarcò un sopracciglio e si scostò una ciocca di capelli dal viso, sorseggiando il suo tè - niente zucchero, niente limone, niente latte, siamo in America, cazzo! - «Sentiamo»
«Noi ti offriamo di accedere senza risorse alle nostre finanze, puoi prendere quello che vuoi, fare quello che vuoi, puoi usufruire del nostro personaggio e puoi seguirci in tour quando vorrai»
«Una manna dal cielo, per una come me. E in cambio?» il suo tono si era fatto sospettoso. Gliel'avevano insegnato da che era alta un metro e un barattolo - anche se, ancora ora, non si era alzata poi tanto: più è allettante la promessa meglio riusciranno a fregarti; stai sempre attenta, Eleanor, gli uomini sono dei bastardi. Ma quelli non erano uomini al cento per cento, no?
«E in cambio tu ci offri una famiglia. Noi veniamo a vivere con te. Con te e il bambino. Come se fossimo tutti insieme…» prima che il rosso potesse finire la frase la ragazza era già piegata in due dalle risate sul pavimento, e aveva rovesciato la tazza di tè sul legno tarlato del parquet.
«Voi due? Qua dentro? In quattro in questo buco di merda?»
Axl si aprì in un grande sorriso, d’altra parte la ragazza non aveva ancora rifiutato l’allettante proposta, aveva solo criticato la sua casa ed il suo modo di vivere «In realtà questo potrebbe essere un bellissimo appartamento, ti manca solo un tocco femminile! » ironizzò per poi baciare a stampo il compagno che, impietrito sul suo divano, assisteva alla scena.
«Beh vedi, ho ragione! Noi non possiamo che aiutarti!» Bailey prese dalla cucina ciò che assomigliava ad uno straccio e si occupò velocemente di ripulire il tè fatto precedentemente cadere sul pavimento «Mi dai una mano? Eh Jeff?» chiese con sguardo insistente fissando il suo compagno.
Il Gunner moro intanto stava prendendo confidenza con il pargolo che, sbavando sulla maglietta degli Aerosmith con la quale sua madre l'aveva vestito, sorrideva al nuovo padre iniziando a riconoscerlo come una persona buona ed un membro della sua famiglia. «Chi è l‘amore di papà? Chi è l’amore di papà? Sei tuu?» biascicava coccolando il piccolo «Tesoro, mi sembra evidente che sono impegnato! No?».
Quest’ultima affermazione costrinse Eleonor a rotolarsi ancora di più su se stessa e ad essere colpita da un’altra onda di risate. Non riuscì a fare a meno di pensare che quei due sembravano già sposati da anni ed anni. Forse era davvero così, pensò.
Forse loro si amavano da talmente tanti anni che potevano benissimo essere scambiati per una coppia di marito e moglie, oppure, com una coppia di marito e marito.
«Beh, forse avete ragione. Forse possiamo vivere davvero tutti qua però, lo spazio è sempre il nostro più grande problema, l’avrete visto no?» alzò le gambe sul divano per permettere al padre di suo figlio di finire di pulire il pavimento e, facendosi sempre più piccola fra l'imbottitura verde e celeste del sofà, lo abbracciò sussurrandogli un grazie.
Grazie beh, grazie perché l’aveva aiutata e la stava aiutando con suo figlio;
grazie perché li stava salvando dalla strada e dalle piattole;
grazie perché finalmente aveva deciso di riconoscere suo figlio e di prendersi cura di lui e
grazie perché finalmente aveva deciso di riconoscerla e di prendersi cura di lei.
Sedendosi per terra, dove il pavimento brillava riflettendo la luce soffusa della lampada coperta da un telo viola, Eleonor propose ad i ragazzi di trasferirsi: si ricordò che aveva visto che un suo vecchio conoscente stava vendendo un vecchio appartamento abbastanza luminoso sopra un ristorante cinese.
Forse si sarebbero potuti spostare lì per vivere finalmente insieme.
Forse.
«Ma è perfetto!» urlò il rosso saltando in piedi di colpo e rovesciando per terra il tè che avanzava «E che cristo, ora mi tocca ricominciare da capo»
«Lascia fare, Bill, passa il gatto» Izzy alzò gli occhi dal bambino con cui stava giocando e che gli aveva afferrato l'indice e guardò Eleanor con un'espressione brillante «Tu. Hai. Un. Gatto»
«E questo ha per caso dell'eccezionale?»
«Tu hai un gatto!» ora Jeff sembrava sul punto di mettersi ad urlare, quasi da rischiare di far cadere il bambino dalle ginocchia «Quando ero piccolo ho sempre sognato di avere un gatto»
«Poi hai trovato me» mormorò Bailey incassando la testa fra le ginocchia del compagno «che sono molto più tenero di un gatto»
Eleanor si passò una mano sul viso, scuotendo la testa. Dove cazzo era finita? Chi erano quelle due tenerissime checche isteriche che le stavano davanti? E che ora si stavano baciando appassionatamente davanti ai suoi occhi, le dita del moro strette tra i capelli del rosso, e il bambino era tra di loro, come il regalo proibito che non avrebbero mai potuto avere?
Si alzò e si avvicinò al telefono. Digitò un numero con le dita che tremavano. Lo smalto era graffiato e sbreccato sulle punte, e quell'immagine, che le aveva sempre messo tristezza, la fece aprire in un sorriso. Non avrebbe più avuto problemi a sciogliere il fondo del barattolino di smalto, perché avrebbe potuto prendersene quanto voleva. Finì di comporre il numero, e dall'altra parte della cornetta le rispose una voce calda ma ruvida «Joey Simmons»
«Joey, sono Eleanor»
Sospiro attutito.
«El, non posso farti un altro prestito»
La ragazza fece una risata dolce «No, Joey, non ti chiamo per quello. Il tuo appartamento è ancora in vendita?»
«Sì, El, ma non credo che…»
«Bene, passo a vederlo…» guardò verso i due ragazzi. Che erano distesi uno sopra l'altro sul divano «… appena le circostanze me lo permettono»



E eccoci qua, più tardi che mai, con un nuovo capito di 'sta cagata che ci rende tanto felici :3
Ma da quanto cazzo è che non aggiornavamo, eh Bianca? *www* Come avrete capito il titolo è sempre una delle mie idee geniali e stranamente oggi non so che cosa scrivervi qua *si deprime*
Oh, ma lo sapete che fra due giorni quella gran figa della Bianca torna a casa mia e questa volta ci rimane per nove (?) giorni? *WWW* e non siete contenti? *WWW*
Vi informo che dovete esserlo perché se non lo siete io vengo da voi e vi taglio tutte le ditina *www*
Ora lascio lo sclero al mio amore infinito :3

Ed eccociiii *w* Perdonate il ritardo *__* Ci volete bene lo stesso, vero? VERO? *faccina fintamente dolce e coccolosa* Giuriamo solennemente di non avere buone intenzioni xD
Bene, tra due giorni io e questa grandissima gnocca (e Imereth v.v) ci vediamo di nuovo *W* Volete venire anche voi? *w* Vi asspettiamo tutti dalla gran figa *___* Alla prossima *w*
   
 
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