"Ti ho beccato in pieno. Giù le mani dal Decimo,maniaco del baseball."

 

Era notte fonda,e Gokudera aveva preso sonno da poco dopo quella lunga giornata. Ma dopo nemmeno un ora,dei rumori sospetti nella stanza lo avevano svegliato di nuovo.

Ed era così che l' aveva visto: Yamamoto era entrato in camera ed era chino sul letto di Tsuna,le mani che attraversavano il suo corpo addormentato.

Ci aveva messo un pò per riconoscerlo:doveva ancora abituarsi alla sua statura,ai capelli più corti,all elegante completo da mafioso. Yamamoto era ormai un adulto vero e proprio.

Ma quello che non era cambiato,era il suo sorriso allegro. Quando si voltò verso Gokudera,lo aveva ancora stampato in volto.

Alzò le mani,ridendo. "Stai calmo,Gokudera" si giustificò tranquillo "Non è come pensi. È solo che..non riesco ancora a credere che Tsuna sia qui. Volevo solo accertarmi che non fosse solo un sogno."

Gokudera scosse là testa. "E per questo motivo c' è bisogno di palparlo mentre dorme?? Smetti di infastidirlo!"
 

"Se alzi così la voce sarai tu a svegliarlo" gli fece notare Yamamoto.

Con un gesto rapido,prese Gokudera per la maglietta,allontanandosi con lui dal letto di Tsuna.

Solo in un secondo momento si accorse di aver trascinato il ragazzo fino alla parete.

Con le spalle al muro,Gokudera si rese improvvisamente conto di quanto Yamamoto fosse cresciuto: se prima era più alto di un palmo,ora lo superava di quindici centimetri buoni.

Da una parte,si sentiva umiliato e a disagio per essere così più basso,ma dall'altra...la cosa gli piaceva da morire.

E anche a Yamamoto doveva piacere: lo guardava dall'alto con occhi di sfida mentre il calore delle sue mani che lo tenevano premuto al muro gli penetrava fino alle vene.

Poi,quelle stesse mani si infilarono sotto la sua maglietta, provocandogli dei brividi intensi lungo la spina dorsale.

I muscoli del suo addome tremavano e fremevano sotto il tocco delle sue lunghe dita, così tanto che Gokudera sentì il bisogno di allungare le braccia per toccare le sue spalle,diventate ancora più larghe e forti.

Travolto da quelle sensazioni, Gokudera si accorse solo dopo un paio di minuti che Tsuna si era svegliato.

Era seduto sul suo letto,con i capelli sconpigliati e solo una grossa e morbida felpa addosso.

Fissava quella scena confuso e sbalordito,ma dal rossore sul suo volto,sembrava non dispiacergli. Anzi,Gokudera fu sicuro di cogliere nel suoi occhi il lampo di un desiderio...il desiderio evidente di unirsi anche lui ai due Guardiani.

Probabilmente,anche Yamamoto avverti la sua presenza, perché si voltò verso il ragazzo e tese una mano verso di lui.

"Ti sei svegliato" notò. " Vieni qui, Boss" sussurrò poi, una mano che accarezzava ancora un fianco di Gokudera.

Tsuna sembrò esitare,ma solo per un secondo: poi si alzò dal letto e andò verso Yamamoto, intrecciando la sua mano a quella che l uomo gli stava offrendo.

Yamamoto lo guidò tra lui e Gokudera: ora Tsuna si trovava in mezzo ai suoi due subordinati.

Yamamoto gli sfilò la felpa che aveva addosso, facendolo rimanere con soli i boxer addosso.

Tsuna se la lasciò sfilare docilmente,alzando le braccia con cui poi andò a circondare le spalle di Yamamoto, alzandosi sulle punte per ricevere un bacio sulle labbra.

La sua schiena premeva contro il bacino di Gokudera, e presto il ragazzo non resistette alla tentazione di circondargli la vita con le braccia e chinarsi per ricoprire di baci la sua schiena nuda.

Con le mani,andò davanti a stuzzicare i capezzoli del ragazzo. Tsuna si lasciò sfuggire un gemito sulle labbra di Yamamoto: il ragazzo rise, poi si inginocchio di fronte a lui.

Posò un paio di baci sotto il suo ombelico, poi tirò giù i suoi boxer iniziando a baciarlo e leccarlo con delicatezza.

Dietro di lui, Tsuna sentì Gokudera raggiungere la base della sua schiena con la bocca mentre continuava a torturare i suoi capezzoli.

Inarcò la schiena, sapendo che non avrebbe resistito ancora a lungo.

Venne dopo qualche minuto, chiedendosi se, nel futuro,era così che i Guardiani si prendevano cura del loro Boss.