E' sera, stai appena tornando da scuola, apri la porta di casa e butti lo zaino da qualche parte, sei stanco.

In quest'ultima settimana è successo di tutto: tua madre ha divorziato, tuo padre è morto, tuo fratello si è arruolato, Sara ti ha tradito, e tutto ciò mentre eri a kilometri e kilometri di distanza da casa, in quella lurida topaia che hai comprato per studiare all'università.

Una casetta con quel poco che basta per sopravvivere, in periferia, dispersa dal mondo, ma non troppo lontano dalla città.

Chiudi la porta a chiave e vai verso la scrivania, oggi è stata un'altra brutta giornata, non ce la fai più. 

Ti avvicini alla scrivania, è tutto perfettamente in ordine, anche il resto della casa, tutto precisamente in ordine, solo il tuo zaino scaraventato alla "dove va, va" fa scompiglio. 

Tutto in ordine, perfetto, non riesci ad accettarlo, torni a guardare la scrivania e col braccio sinistro butti tutto quello che c'è sopra a terra, dai un calcio alla sedia, scaraventi la scrivania per aria, lanci la lampada sul muro. 

Dopo tutto è quello che ti riesce meglio no?

Sfogati, tanto questa volta non potrai far del male a chi vuoi bene, sei solo ora, e solo resterai, per tutto il resto della tua inutile esistenza...

Il giorno dopo, ti svegli,ti fasci la mano insanguinata, e lentamente rimetti tutto a posto, o quasi, come se non fosse successo niente, ma tu sai, che non puoi andare avanti così, sai, che non serve a niente, Sai che è inutile...