Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |      
Autore: Tragicomedy    15/06/2011    1 recensioni
E, poi, solamente una momentanea pace, finalmente inghiottito anche lui, palpebre, pensieri e dolore, in quel buio che tanto spaventava i bambini e tanto divertiva gli adulti.
Genere: Dark, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Buio.
 
Tutto era avvolto, quasi come se fosse caduta una secchiata di pece, da quel buio profondo, denso, che sembrava quasi brulicare appena sotto la superficie che vi si stendeva.
 
Un buio vivo, che si muoveva, respirava e turbinava lentamente, si rimescolava in sè stesso, quasi come se aspettasse solamente l'occasione giusta per ingoiarti dentro sé.
 
Il buio che mette paura ai bambini e fa ridere gli adulti di quella paura, immotivata, sciocca, per l'appunto infantile.
 
E, dentro a quell'oscurità soffocante, c'erano due corpi, allacciati tra loro, che si muovevano, si strusciavano, appartenendosi.
 
O meglio; solo uno dei due stava appartenendo all'altro, secondo la logica perversa e malata del rapporto che i due condividevano da quelli che ormai erano anni.
 
Dolore, sangue, piacere e sesso. Gemiti continui, urli smorzati, ringhi insaziabili e cicatrici indelebili costellavano quelle giornate.
 
Anche ora; Sulla pelle candida del ragazzo steso sulle lenzuola continuavano a comparire nuovi segni. Che poi siano graffi crudeli e vermigli o morsi lividi e profondi che importava? 
 
Erano i segni della sua appartenenza verso l'altro, che continuava, implacabile come la peggiore delle fiere, a infierire dappertutto; sterno, ventre, avambraccio o cosce.
 
Non importava dove, importava come e quanto. E, se il ragazzo sotto aveva imparato qualcosa in tutti quegli anni che si erano lentamente trascinati tra loro, l'altro non si sarebbe fermato presto.
 
Con tutta probabilità, avrebbe passato tutta la notte a farlo suo, a scrivere di quel possesso sulla pelle. Il sangue l'inchiostro e il suo corpo la carta. E se qualche parola sbiadiva, la ripassava volentieri.
 
In tutto questo, i gemiti di dolore e piacere s'intrecciavano ai ringhi lussuriosi del suo carnefice, che con la lingua ora percorreva il suo creato.
 
Ed era bello, quasi come acqua fresca su una piaga la sensazione umida e bollente del muscolo a sfiorargli appena la carne viva, che pulsava fastidiosamente.
 
Ma è solo un istante. I denti si chiudono nuovamente, e l'ennesimo gemito sofferente, troppo stanco per elevarsi a grido, abbandona le labbra tumefatte e spaccate del ragazzo sdraiato.
 
Ed era sempre così, quel circolo vizioso che nonostante tutto non voleva e non poteva abbandonare, schiavo di sé stesso e del suo sequestratore.
 
Quando trova un po' di pace sotto i colpi, ha la forza di spostare appena un braccio, malconcio come il resto del corpo, dagli occhi color nocciola, per guardare quelli di lui.
 
Ghiaccio, gelido e bruciante, folle e stupendo lo fa trasalire, come sempre. Quegli occhi erano la cosa più perversamente bella che avesse mai visto.
 
Ogni volta, osservarli faceva male all'anima e lo faceva sprofondare un po' di più in quell'inferno che si ostinava a difendere. 
 
E, poi, solamente una momentanea pace, finalmente inghiottito anche lui, palpebre, pensieri e dolore, in quel buio che tanto spaventava i bambini e tanto divertiva gli adulti.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Tragicomedy