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Autore: SC_Swami    15/06/2011    8 recensioni
I due corpi presto si trovarono a contatto tra loro e in quell’unione mai sospettata ne prevista eppure così naturale, Santana si senti per la prima volta completa. Dagli arbori la storia di Brittany e Santana.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’amore è più forte della pressione di essere perfetti.
 
Orgogliosamente Santana percorreva il corridoio per mano con la sua Brittany, presa chissà da quali fatine.
Si girò un attimo a guardare la biondina e ricordò tutto quello che era accaduto.
 
Tutti.
Tutti le erano stati vicini. Tutti l’avevano sostenuta. E con lei anche Brittany.
Avevano speso parole su parole per dir loro che ci sarebbero stati, qualunque cosa fosse successa.
Che le cose non sarebbero mai cambiate.
Ricordò i brividi di quando Brittany le aveva piacevolmente sfiorato le labbra in pubblico per la prima volta.
Così fiera di quel bacio.
 
Al pensiero non resistette. Bloccò la loro camminata. Tirò con forza Brittany a sé e gliene stampò un altro. Rise di gusto all’espressione stupita e beata della sua ragazza.
<< In che mondo eri B? >> chiese ancora ridendo.
<< Nel nostro no? >> rispose sicura l’altra.
<< Ah…e qual è il nostro? >> la interrogò l’ispanica divertita.
Brittany ci pensò un attimo. << Non lo so…ma è un mondo felice adesso. >>
 
Santana svoltò nel corridoio con i loro armadietti e il suo sguardo fu attirato da una scena in lontananza.
Quinn era davanti all’armadietto di Rachel… aspetta… perché Quinn rivolgeva la parola alla nana?
E le stava anche dando…la mano? Strano.
La stessa Quinn acida e distaccata che voleva a tutti i costi vincere una stupida competizione di “re e reginetta”… il giorno prima aveva pianto per la sua confessione… e ora teneva per mano la nana…
Strano. Molto strano. Pensò furtiva Santana.
Ma non se ne curò più di tanto…era troppo presa da quella stretta a raggio di sole e quel sorriso tranquillo della sua compagna.
 
<< Dovremmo festeggiare. >> esordì Brittany, aprendo il suo armadietto.
<< C...cosa? Scusa…ero distratta… >> Santana si rigirò a guardarla.
<< Dovremmo festeggiare…ieri non ne abbiamo avuto il tempo… che ne dici di venire a casa mia stasera? >> un accennato sorriso colmo di malizia le comparve sul volto.
<< Ah si? >> riprese la latina con altrettanta malizia. << e cosa dovremmo…festeggiare…sentiamo >>
<< C’è anche da chiederlo? Adesso posso baciarti e averti quando mi pare e piace…ovunque. E poi stiamo insieme ed è una cos…- >>
<< Hey hey tranquilla piccola… >> rise << Non c’è bisogno che me lo spieghi… era per prenderti un po’ in giro… E come avresti intenzione di festeggiare? >>
Brittany si guardò intorno, poi si avvicino all’orecchio dell’altra.
<< Non te lo posso dire… >> disse in un sussurro << Ci sono le mie fatine in giro…non vorrei mai che sentissero cosa facciamo…sono ancora troppo piccole… >> si allontanò appena.
Santana rise. << Va bene Va bene… basta che poi quando stiamo insieme ci lascino in pace… >>
<< Tranquilla, farò loro un discorsetto, stasera ci saremo solo io e te. Ora scappo. A dopo. >>
Si sporse a dare un bacio all’ispanica, poi si allontanò senza darle le spalle, camminando per un po’ all’indietro, sorridendole beata.
 
***
 
 << Hey dolcezza >>
<< Ef! Sei scomparsa dopo il Glee ieri… dov’eri? >>
<< Mi andava una sigaretta…sono uscita. >>
<< Ma non ti ho vista uscire! >>
<< Sono andata in quel posto che scoprimmo insieme…il giardino ricordi? >>
<< Certo…>> sorrise Santana.
<< Ci vado spesso… è un bel posto…e non c’è mai nessuno…si può pensare. >>
<< Tu…tu pensi? >> l’ispanica fece una faccia sbigottita, poi accennò ad una risata.
<< Molto simpatica la micetta. >>
<< E a cosa hai pensato sentiamo… >>
<< A te… >> Santana adorava quella sua sicurezza, ma non per questo non fu toccata da quelle due parole. Arrossì.
<< A quanto sono felice per Te. >> continuò Effy.
Santana riprese colore. << Grazie. >> riuscì solo a dire.
<< Ancora con quella dannata parola? Lo vuoi capire si o no che è INUTILE. >>
<< Hai ragione, scusa >> replicò ridendo.
<< Sei riuscita a dire le due parole che odio di più in due frasi. Complimenti tigre. >>
<< Grazie e scusa? >>
<< Esatto. >> rispose fintamente seria.
<< Ma sono le parole più belle! >>
<< Io le odio lo stesso. >> replicò Effy ridendo. << Come sta andando? Ricevuto già qualche minaccia di morte? >>
<< No… anzi… tutti mi guardano in maniera diversa. Ma… non vorrei sbagliarmi… più affettuosa. Solo che ora negli spogliatoi le ragazze si vestono nelle docce per evitare gli “sguardi indiscreti” miei e di Britt, e i maschi non fanno altro che incitarci a… effusioni pubbliche. >>
<< Quanti le hanno già prese? >>
<< TANTI! >>
Risero insieme. In quel momento arrivò Brittany, tutta sorridente.
<< San andiamo? Oh…ciao Fuffy. >> le fece un piccolo cenno con la mano.
<< Effy >> la corresse subito la ragazza.
<< Effy…San sei pronta? >>
L’ispanica fece cenno di si. << Ci vediamo Ef… >>
<< Ciao tigre…Britt… mi raccomando non rompete nulla sta notte. >> si voltò, allontanandosi divertita dalle due.
 
<< San che voleva dire? >>
<< Nulla Britt… allora? Hai parlato con le fatine? >>
 
*****
 
Arrivate a casa di Brittany, neanche aprirono la porta che già erano legate l’una all’altra da un vorticoso bacio. L’astinenza e la voglia di appartenersi dopo così tanto tempo non permetteva loro neanche di respirare.
<< Oh. Dicevo io che sentivo strani rumori. Ragazze contenetevi vi prego. Fatemi almeno uscire di casa. >>
Emma comparve sulla porta della cucina e le guardò a metà tra lo sconvolto e l’intenerito.
Le due si staccarono subito. Entrambe molto imbarazzate.
<< Ehm…noi…noi… >> Santana tentava invano di spiegarsi.
Inutile.
<< San, ciao… da quanto tempo non ti vedo! Tranquille comunque…stavo giusto andando via. >>
<< Ok, ehm… mamma…hai fatto quello che ti avevo chiesto? >>
<< Si Britt ho controllato se c’era il mostro. Tranquilla è andato via. >> Guardò l’imbarazzata Santana. << Ha paura di lei. >> Rise.
<< Ok…grazie. >> annui sorridente la figlia.
<< Britt. Ti affido la casa. Ci vediamo domani ragazze. >>
Sulla porta si fermò un secondo. Uno sguardo all’ispanica ancora rossa in viso.
<< San… ti affido Brittany…>> e uscì ridendo.
 
Le due pietrificate si guardarono a vicenda e scoppiarono in una fragorosa risata.
Santana scappò in bagno. Voleva vedere in che condizione fosse la sua faccia.
Salì di corsa le scale. Brittany la seguì, ma con più calma.
Allo specchio sembrava invariato il suo colore…ma l’espressione sconvolta l’aveva sicuramente tradita pensò.
La bionda intanto era entrata nel piccolo bagno e si era appoggiata alla porta con la spalla.
Guardava la sua bella ispanica specchiarsi e si perdeva nella sua bellezza.
Dio se l’amava. Non resistendo le si avvicinò e le cinse la vita, posandole un lieve bacio tra la spalla e il collo.
La bruna si voltò investita da un brivido a cercare il suo viso, le sue labbra.
Le trovò lì, ad attenderla, ad accoglierla.
<< Siamo bellissime. >> soffiò ad un tratto Brittany, tra un bacio e l’altro, indicando lo specchio.
Santana non l’aveva notato. La loro immagine. Insieme. Così… Perfetta.
Si perse guardandola.
<< Siamo…perfette. >> sussurrò, quasi dicendolo a se stessa.
E lì fu travolta da un altro piccolo bacio.
Uno tra i tanti che le unirono quella notte.
 
****
Brittany aprì piano gli occhi. Aveva freddo.
Strano. Di solito il calore di Santana la invadeva tanto da farla svegliare quasi sudata.
<< San… San? >> Si alzò di botto.
Dov’era Santana?
Oh NO… non di nuovo. Perché? No, non può essere.
Già disperata cercava di evadere dal groviglio di lenzuola in cui le sue gambe erano incastrate, quando guardando il cuscino scorse una piccola busta.
 
Per Britt”  lesse sulla copertina. La aprì curiosa.
 
Mi sono innamorata.
Mi sono innamorata di una ragazza dal sorriso meraviglioso.
Quello che ti fa venir voglia di sorridere a tua volta per la sua sincerità.
Mi sono innamorata di quei suoi occhi brillanti…così profondi da poterci vedere dentro l’infinito.
Mi sono innamorata delle sue calde labbra…Labbra dolci e invitanti…
Mi sono innamorata di lei. Della fantastica persona qual è…sotto le sue mille sfaccettature.
Mi sono innamorata. E il mio amore è immortale…per sempre sarà quello che è sempre inconsapevolmente stato.
Proprio così piccola Britt. Mi sono innamorata di te. Ti Amo…e a volte odio amarti così tanto.
Lo odio perché mi manchi anche solo dopo un secondo che ti ho lasciato.
Lo odio perché riesco a sentirmi morire se non ti vedo un giorno.
Lo odio perché non posso in nessun modo fare a meno di te…e sto male a sentirti lontana…o triste.
Lo odio perché è una condanna sapere che amarti è la più bella cosa che mi sia mai capitata…e giungere alla conclusione…che Amo Odiarlo.
Non sai quanto mi distrugge doverti lasciare da sola questa mattina. Ma se non torno a casa,  mia madre mi caccia fuori definitivamente (non che mi dispiaccia…però è pur sempre mia madre).
Scrivo per dirti che non riesco a smettere di pensare a te. A questa notte. Alla nostra vita insieme…che è quello a cui tengo di più…già… noi due.
Mi sei indispensabile per essere felice…indispensabile per vivere…e non c’è nulla di meglio!
So che non mi lascerai mai… e dato che io non mi sogno neanche di lasciare te paperotta…bhe… sono protetta da un’esistenza armonica e felice che trascorrerà a suon di baci e parole dolci nel miglior modo che potessi mai desiderare.
Ti chiederai il perché di questa confessione… la verità piccola… è che l’Amore non mi fa più paura. Grazie a te.
In questo momento vorrei solo saperti scrivere quello che davvero mi fai provare…ma sarebbe impossibile.
Sappi allora solo che ti amo. Che non smetterò mai di farlo.
E che per me sei e sarai sempre la cosa più importante al mondo.
Dormi serena…anzi… Buongiorno Batuffolino biondo.
 
Santana.
 
P.S. La settimana prossima vado da Amalure…e tu…vieni con me!   
 
Brittany prese il cellulare. Digitò il numero di Santana, che sapeva a memoria.
 
<< Buongiorno piccola. >> rispose l’ispanica all’altro cavo.
<< Ti amo San. >>
<< Ti amo anche io Britt. Davvero. >>
<< Lo so. Ora lo so davvero. >>
Entrambe sentirono di sorridere, pur non vedendosi, erano sicure che anche l’altra lo stesse facendo.
<< San… >> chiese dopo un breve silenzio Brittany.
<< Dimmi piccola… >>
<< Cosa significa P.S.? >>
<< Oh…Britt…. >>
 
 
Fine.




Angolo Autrice

 

Salve bella gente ^.^ Sono triste. Tanto tanto triste :’(  Non posso credere che sia finita la storia :(
Almeno è finita bene :D San tutta coccolosa è un mio desiderio nascosto *.*
Spero vi piaccia… non mi convince troppo.
Un abbraccio puffoloso alla mia Vale :D
Inutile dire a chi sia dedicato questo mio ultimo capitolo. [ <3 ]
Grazie a tutti. Vi voglio bene.
Stefy

   
 
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