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Autore: Acidia    15/06/2011    2 recensioni
[Charles/Eric-X MEN l'inizio]
Solo per una moneta, una maledetta monetina.
Puoi ancora sentire quello sguardo tanto odiato rivolto a te.
Puoi percepire quel potere non voluto pervaderti mente e corpo.
E purtroppo puoi ancora rivivere quel fottuto momento.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In the palm of your hand

In the palm of your hand

 

 

 

 

Lying to you is a river of sin
Your metaphores, your silent calls
Your feelings are too real
Let them spew, a fall from grace
Would do us good today

 

 

 

 

 

 

Solo per una moneta, una maledetta monetina.

Puoi ancora sentire quello sguardo tanto odiato rivolto a te.

Puoi percepire quel potere non voluto pervaderti mente e corpo.

E purtroppo puoi ancora rivivere quel fottuto momento.

Lo sparo, bang! La paura e la disperazione. Le tue lacrime di bambino.

Tua madre ormai morta, distesa sul pavimento, gli occhi aperti, ormai sereni.

La rabbia cieca che ti pervade, l’urlo arrabbiato, triste che ti esce dalla bocca, la tua maledizione che si libera per esprimere ciò che a voce non riesci a fare.

Sedie che volano, vetri che tremano. La tua disperazione che non si placa. E poi all’improvviso tutto finisce.

Non provi più nulla, svuotato ormai da tutti i sentimenti che una volta possedevi. Non più felicità, non più tristezza. Il nulla.

 

E crescendo l’unico sentimento che sei riuscito a coltivare era quello della vendetta. Tutto ciò che ti teneva in vita era il pensiero che un giorno saresti riuscito ad

ucciderlo quel Shaw. Quel bastardo che ti aveva portato via la ragione della tua felicità. Tua madre, la tua unica famiglia.

E quando pensavi che la vita non era poi così interessante come te l’avevano descritta da piccolo, quando pensavi che l’unica ragione per cui ancora eri in vita era vendicarti, distruggere qualsiasi nazista che ti aveva procurato sofferenza, qualsiasi bastardo che ti aveva portato via il tuo nome, quando pensavi che non valeva la pena essere felici perché ormai avevi perso tutto, ecco che in quel momento, mentre cercavi con tutte le forze di trattenere il sottomarino di Shaw, rischiando di affogare, di morire, ecco che proprio lì, sotto quelle acque ostili, per la prima volta hai incontrato uno spiraglio di luce, un raggio di sole.

E quel raggio luminoso portava il nome di Charles Xavier. Charles che con tutte le sue forze cercava di portarti in superficie, quel telepate che continuava a parlarti, calmandoti, consolandoti un po’. Le sue braccia erano forti mentre ti stringevano e solo in quel momento hai pensato che non eri mai stato abbracciato da quando tua madre era morta. E anche se non era un vero abbraccio perché le intenzioni di Xavier erano solo quelle di tenerti a galla per non farti fare altre pazzie, anche se non c’era affetto o calore, anche in quel caso hai pensato che fosse rassicurante stare proprio lì, stretto in quelle braccia. E tutta la tua disperazione e rabbia per qualche istante si era dissolta. Proprio come neve al sole.

E dopo qualche giorno volevi già allontanarti da lui, non volevi l’aiuto di nessuno e poi la tua vendetta non poteva aspettare.

Ma più cercavi di allontanarti da lui e più avevi la voglia di rivederlo, perché per la prima volta avevi incontrato qualcuno come te. Qualcuno che poteva capirti e volerti bene indipendentemente dal tuo potere. Qualcuno che aveva allungato la mano verso di te quando ne avevi più bisogno, dandoti fiducia e amicizia. E quindi cosa potevi fare se non accettarla? Quello fu l’inizio di tutto.

 

Ancora ti svegli nel cuore della notte dopo l’ennesimo incubo, il rumore assordante degli spari così presenti e dolorosi.

Ma questa volta non devi affrontare tutto da solo, perché presto due braccia ti stringono e delle morbide labbra ti accarezzano il collo.

E ora nella mente hai solo ricordi felici di te e tua madre, di Charles, dei ragazzi che ora vivono assieme a te.

E dopo tanti anni ti senti di nuovo a casa, tra quelle braccia così rassicuranti e davvero vorresti pensare a quel bastardo nazista, ma ora Charles non te lo permette.

Ora ci sono solo labbra che si toccano, mani che si accarezzano. Parole sussurrate e sorrisi sinceri. Tutto ciò che desideri in questo momento è proprio lì, accanto a te.

 

 

 

 

 

Desclaimer: I personaggi non sono miei purtroppo e non hanno mai fatto quello che ho descritto nell’ultima parte ù.ù *sese*

E’ la prima fic che scrivo su di loro ma è da quando ho visto il film che penso di dover scrivere qualcosa a riguardo. Dire che lo slash arieggiava a palate è riduttivo.

Pure mio fratello si è accorto di quanto quei due in realtà si amino xD Quindi ecco il mio tributo, spero di aver reso al meglio questi due, mi sono basata più sui sentimenti di Eric e l’ho reso abbastanza triste e bisognoso di attenzioni solo perché nel film ci sono diversi spunti a riguardo, quindi spero di non averlo stravolto troppo.

Credo che scriverò ancora su questa ship perché la amo da prima che uscisse il film xD Già sapevo come sarebbe andata a finire ù.ù Le mie previsioni si sono avverate. Quindi a presto.

 

 

 

 

 

   
 
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