Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |       
Autore: Kat Logan    17/06/2011    18 recensioni
Caro padre, come mi guarderesti se lo sapessi? Avresti ancora occhi per me? Mi riserveresti una delle tue carezze gentili se fossi a conoscenza del fatto che amo uno scarto della società, come lo chiameresti tu?
Eppure è così. La tua bambina è perdutamente innamorata del suo rapitore.
“E ci ameremo e spereremo e moriremo senza secondi fini.”
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Mondo Yakuza'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Alla persona che ama questa canzone.
Che mi rapisce con le sue parole e il suo modo di essere,
provocandomi una vera e propria Sindrome di Stoccolma.

 
 

"And we'll love, and we'll hope, and we'll die all to no avail."

 
 
 
La porta dell'ufficio si aprì violentemente senza alcun avviso, lasciando comparire la figura alta e magra di un giovane dai capelli corti nero pece sulla soglia visibilmente agitato.
"Ispettore Meiō!" la sua voce arrivò violenta all'orecchio della donna che sedeva alla scrivania tenendo all'orecchio destro la cornetta telefonica e che stava spegnendo energicamente una sigaretta nel posacenere davanti a lei seminascosto dalle pile di documenti abbandonate sulla scrivania.
Le sue iridi scure si posarono severe sul ragazzo mentre sibilava un "uhm, ho capito, le saprò dire." come chiusura a quella telefonata.
"Ispettore Meiō..." ripetè la voce una volta che la donna gli prestò attenzione.
"Si, Takumi! E comunque gradirei bussasse la prossima volta!"
"Mi scusi ispettore, ma è urgente!"
Seguì un breve silenzio in cui la donna accavallò le gambe sulla sedia voltandosi con tutto il corpo verso il suo interlocutore.
"L'abbiamo ritrovata!" proseguì il giovane.
Sembrava non tenersi più nella pelle, il suo sguardo vispo si era illuminato a quelle due parole e un sorriso soddisfatto gli si era dipinto in volto.
"Puoi essere più preciso?"
"Abbiamo ritrovato Michiru Kaiō!"
A quel nome la donna scattò in piedi come se una scarica elettrica l'avesse colpita.
Non ci posso credere!
L'ispettore Setsuna Meiō scartò il ragazzo che le aveva comunicato la notizia uscendo dalla stanza senza aggiungere altro.
Camminò per il lungo corridoio osservando distrattamente il tempo fuori da una delle finestre della centrale.
Un violento temporale si stava abbattendo fuori dalla struttura, le gocce pesanti picchiettavano imperterrite sui vetri con uno scroscio continuo che accompagnò i suoi passi veloci.
Distogliendo lo sguardo e salutando distrattamente con un cenno della mano un collega, si domandò come fosse possibile che una persona sparita nel nulla comparisse inspiegabilmente da un momento all'altro.
Si diede un leggero pizzicotto al braccio per assicurarsi non stesse sognando. Nella sua carriera nessun caso si era mai risolto da solo prima d'ora.
Si fermò davanti ad una porta, sistemandosi i lunghi capelli dietro le orecchie e stirando alcune pieghe appena visibili dal suo vestito.
Posò la mano sulla maniglia, contò fino a tre prima di spingerla verso il basso ed entrò nella stanza grigia e spoglia dove di solito si tenevano gli interrogatori.
Lo spazio era essenziale ed impersonale, ad arredarlo c'era solo un semplice tavolo, due sedie e un mobiletto basso in metallo tutt'altro che elegante.
La lampadina appesa al soffitto senza alcuna plafoniera emetteva un flebile ronzio.
"Signorina Kaiō! E' un piacere vederla illesa!" l'ispettore si avvicinò alla giovane donna dicendo quella frase dopo aver girato attorno al tavolo e tendendole una mano.Mano che rimase a mezz'aria senza ricevere alcuna stretta.
Il capo della ragazza era chino, una cascata di lunghi capelli bagnati, dal colore acqua marina ricadeva in avanti coprendole il viso.
La mani erano strette tra loro e si torturavano silenziose senza sosta sulle ginocchia.
Setsuna le appoggiò una mano sulla spalla, ma l'altra si scostò senza degnarla di uno sguardo.
"Le hanno fatto del male?" la domanda uscì dalla bocca della donna che fece qualche passo indietro per non turbarla ulteriormente.
"Si può fidare di me..." fece una breve pausa per poi aggiungere alla frase il suo nome "Michiru..."
La ragazza sobbalzò al suono del suo nome, un ricordo si accese violento nella sua testa "Michiru..." la voce era un soffio, "Michiru scappa! Va via! Ora!"
Due occhi cobalto.
La pioggia fredda.
La macchina distrutta dall'urto con l'altra.
Non è stata una buona idea venire qui!
"Ma quegli imbecilli non le han dato nemmeno una giacca? Qualcosa con cui asciugarsi?!"
La voce di Setsuna la riportò al presente.
"Si prenderà un raffreddore Michiru, ci penso io, torno subito!"
Il rumore della porta che si chiuse le fece alzare lo sguardo che vagò per la stanza come alla ricerca di qualcosa, una via d'uscita alternativa.
Maledizione! Sono una codarda! Non dovevo andarmene! Non dovevo venire qui!
Si sentì mancare il respiro quando un pensiero la colpì. Il più importante.
Starà bene?
Si portò la mano candida al petto, le dita si contrassero sul tessuto bagnato della camicetta tirandone la stoffa.
Il suo cuore perse un battito al pensiero di quel nome.
Haruka...
"Ecco qui, questa la terrà al caldo! Ho chiesto di farle un té caldo!"
L'ispettore era tornato lanciandole uno sguardo apprensivo e appoggiandole delicatamente una coperta scura sulle spalle.
"Grazie"
"Di nulla."
La donna sorrise, sedendosi davanti a lei e incrociando le mani sul tavolo.
"Si sente bene?"
Come risposta alla domanda seguì un pesante silenzio.
"Michiru, sarà sconvolta ma è necessario parlarne..."
Non sono sconvolta.
"Un rapimento non è cosa da poco, devo sapere tutto ciò che ricorda. Sbatterò personalmente quei cani in prigione!"
"Chi le dice sia stata rapita?" lo sguardo blu intenso era quasi accigliato.
"Non è così? Perchè mi risulta che lei..."
"Cosa?" la interruppe brusca sbattendo violentemente un pugno sulla superficie liscia del tavolo "Cosa le risulta?" la voce s'incrinò sull'ultima domanda.
"Suo padre dice che non sarebbe mai scappata senza dare sue notizie e non ne avrebbe avuto motivo...è scomparsa di colpo e si sono perse le sue tracce."
Non confesserò, non confesserò mai!
"Ho bisogno della sua collaborazione..."
Non dirò una parola.
"Le hanno intimato di tacere? Se è così non deve preoccuparsi, la proteggeremo noi!"
Non ho bisogno di protezione.
"Cosa le hanno detto? L'hanno minacciata?"
Non voglio protezione, non devo essere protetta a questo ci pensa già...
"Michiru può fidarsi, è il mio lavoro...non le accadrà nulla!"
Ci pensa già Haruka!
Quell'ultimo pensiero accompagnò un battito violento del suo cuore che sembrò schizzarle in gola.
Non avrebbe fatto alcun nome, non avrebbe raccontato nulla.
E con quelle convinzioni che si radicavano sempre di più nella sua mente tutto le fu immediatamente chiaro.
Si era innamorata del suo rapitore e l'avrebbe protetto fino alla fine.
La voce dell'ispettore si fece ovattata e lontana, le immagini sfumarono fino a quando la sua vista non fu più nitida, si sentì pesante.
Un capogiro.
"Va tutto bene?" quell'ultima domanda giunse al suo udito distorta quasi irriconoscibile e nell'ultimo istante di lucidità, prima di svenire, fu consapevole del fatto che lei era vittima della Sindrome di Stoccolma.


Note dell'autrice:

Ciao a tutti! Eccomi qui! Si, ancora io! Con una nuova fanfiction sula mia coppia preferita di Sailor Moon.
La storia è un pò un esperimento rispetto al mio solito genere "fantasy", spero ne esca qualcosa di buono...
Come qualcuno forse intuirà, questa ff è nata dalla canzone dei Muse - Stockholm Syndrome - da cui prende il nome.
Non so precisamente ogni quanto l'aggiornerò, sono solita pubblicare una volta a settimana, ma questa so che mi procurerà molto impegno perciò vediamo come si mette la faccenda!
Intanto aspetto volentieri le vostre opinioni, chi mi segue già da un pochino sa che tengo sempre conto di tutto ciò che mi dite e mi fa estremamente piacere sapere sempre cosa ne pensate!
Buon weekend e buona notte a tutti! p.s. Setsuna è presente nella storia, non l'ho inserita nei personaggi in quanto è secondaria rispetto alle due protagoniste. In seguito vedrò anche se alzare il rating e modificare gli avvertimenti, non si sa mai!
Kat Logan

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 18 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Kat Logan