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Autore: angefolle    18/06/2011    4 recensioni
salve a tutti!
mi chiamo Chiara e sono nuova, o meglio, non tanto nuova del sito perchè fino ad ora ho letto solo ma ora ho deciso di mettere anche un pò di mio!. è la prima volta che pubblico ciò che scrivo e spero che piaccia. le mie storie sono scritte di getto con l'ipod inserito nelle orecchie.. la musica mi isola dal mondo esterno e mi aiuta a trovare meglio i miei personaggi rendendoli miei.. questa mia prima storia rappresenta i miei amati Robsten. io li immagino così!
non sono per nulla brava con le presentazioni quindi mi ritiro e vi lascio alla lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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“Eh già” sospiro da sola sulle sponde del lungo Tamigi qui a Londra. Che meravigliosa città. Nonostante tutto non sia la mia città natale, Londra ha un qualcosa di magico che mi rende parte di questa isola meravigliosa.
Forse sarà la sua dolce aria o forse le terre verdi e immense o semplicemente è il semplice sapere che questa terra ha visto nascere l’amore della mia vita.
Dio! Son passati 4 anni da quando i miei occhi hanno incontrato i suoi. Un paio d’occhi che chiunque incontrano incantano all’istante. Un colore così non si trova in giro e si dice sia il colore degli occhi degli angeli con la loro sfumatura di un grigio che muta ad ogni colore che inonda l’ambiente che gli circonda. Ieri eravamo stesi su un prato e guardavamo il cielo, o meglio, lui guardava il cielo, io guardavo lui e i suoi occhi che erano di un azzurro che la bellezza del cielo non riusciva ad eguagliare .
Mi nasce un sorriso naturale ogni volta che penso al nostro primo incontro. Certo che il destino è proprio incredibile! Entrambi attori ma nati in due continenti diversi a migliaia di chilometri di distanza e di chi mi dovevo innamorare? Di questo english man che non fa altro che avere un sorriso sincero e genuino che contagia come il suo spirito allegro ogni essere vivente!
Quante cose abbiam fatto insieme, quante battute dei nostri copioni erano, in realtà, le parole che avevamo incise nel cuore come segni indelebili e che ogni volta che venivano recitate, agli inizi di tutto, facevano male dentro perché eravamo l’una nell’altro ma non ci potevamo appartenere. Penso a Michal.. mi spiace avergli spezzato il cuore ma non potevo negare la realtà. Rob mi ha imprigionata in se dal principio e sapevo che lui era mio dallo stesso istante. E, anche se provò a scostarmi dopo un po’ di tempo che recitavamo insieme diventando uno stronzo di prima scelta, non ce la fece a reggere questa farsa e decise di rilassarsi e prendere qualsiasi cosa fosse successa così come veniva. Stava male e non ne poteva più e nemmeno io a dir la verità.
Non potevo stare insieme a Michal mentre negli occhi avevo Robert e così decisi di dire la verità. Tutta la verità, scatenando un vero inferno quella sera che gli dissi che tra noi era finita. Le cose ormai non andavano molto bene e quello che mi faceva arrabbiare di lui era la sua svogliatezza nei miei confronti. A mio padre non era mai piaciuto così tanto ma per non darmelo a vedere indossava la sua solita faccia da poker ma, aimé, io non ho preso da lui lo stile di recitare e lo capivo immediatamente il fastidio che provava. Papà non era tagliato per fare l’attore.
La mia migliore amica insisteva sul fatto che Michal cercava di farsi strada dietro il mio successo e che puntava solo ai soldi. Io non le credevo, o meglio, non volevo farlo. Ci tenevo a lui e ci tenevo veramente ma un giorno lo sentii parlare con quella sgualdrina della sua manager e fu chiaro che tutti i miei amici, i miei fratelli e chiunque mi diceva o semplicemente pensava che lui fosse un lurido bugiardo…avevano ragione. Feci finta di non scoprirlo ma gli dissi che tra noi era finita. Non la prese per niente bene!! Ma non mi interessò più di tanto! Io la fama la sentivo crescere ma ho sempre preferito la semplicità. Forse è stato questo che mi ha fatto amare giorno per giorno il mio Flippy!
 
Mentre navigo nei miei pensieri sento una sensazione strana sopra la mia pelle..
mi sento osservata.. ruoto gli occhi a sinistra e trovo conferma!
-“hei!!! Da quanto sei li che mi spii? Guardone!!!! non è carino!” mostrandoli la lingua.
rob era seduto ad un metro  mezzo di distanza con le gambe incrociate e le mani sotto il mento con gli occhi vispi e dannatamente intensi con la classica sfumatura blu che prende quando siamo al mare o vicino ad un lago. Mamma mia quanto è bello.. il mio unico amore!
Mi sorride e dopo qualche secondo di silenzio perso ad ispezionare il mio viso si alza e si avvicina inseguito da Bear, il cucciolo che ci ha conquistato in quel canile a Bouton Rouge e che il giorno dopo l’avrebbero abbattuto. Ma Rob era deciso che quello non doveva succedere e così lui, ora, è il nostro figliol prodico! È adorabile!
Bear lo sorpassa e mi salta addosso per rimettersi a correre dall’altra parte. Mi distraggo a seguirlo con lo sguardo mentre qualcuno si schiarisce la voce accucciandosi di fianco a me..
“cosa diceva signorina Swan?”
“oh! Sono la signorina Swan ora? Ah ah! Ok e tu saresti Edward allora?”
“-saresti?- io sono Edward! ”
faccio fatica a non ridere “ah ah.. a si? E allora ti sfido a prendermi in braccio e ad inseguire Bear che è già ad un chilometro di distanza da noi! Sei un vampiro no? E quindi dovresti essere in grado di raggiungerlo, con me in spalla, in meno di un secondo!”
“eh! Dovrei imparare seriamente a prendere i tuoi consigli del –Prima di parlare pensa a ciò che dici-” imitandomi alla comica con una smorfia e gesticolando con il dito vicino al naso
“io non faccio così!”
si siede di fianco a me ridendo
“oh certo che fai così!!! Ah ah”
“scemo!”
“posso dirti una cosa?”
“ne dici tante!”
“smorfiosa!”
“ah ah! Che mi volevi dire?”
“lo sai che ogni volta che mi perdo a fissarti mi rendo conto che ancora oggi non posso credere che questo non sia un semplice sogno?”
mi giro per guardarlo, mentre il suo sguardo è proiettato verso il basso come un bambino timido ma dannatamente sincero. Mi sbilancio verso di lui appoggiando la mia testa sul suo avambraccio e mi avvinghiando con le braccia al suo braccio destro e rimaniamo seduti su questa sponda.
“sai a cosa pensavo?”
“no.. ne pensi tante” bugiardo! Sai sempre a quello che penso!
“ahah! pensavo a quello che tu hai appena detto ad alta voce”
“come sempre tu pensi e io parlo!”
“già!..... Ci completiamo”
“si, è vero.. non posso darti che ragione”
“io ho sempre ragione!”
“ma stai zitto!!!!”
appoggia piano la sua testa sulla mia e prende le mie mani nella sua.. che pace.. io e lui circondati dal suono melodioso dell’acqua che scorre.. mi abbandono a lui e mi addormento.
Ad un tratto ho una sensazione di protezione. Capisco che Rob mi ha presa in braccio e caricata in macchina.. che strano a quest ora dovrebbe far freschetto ma sto bene. Apro gli occhi un secondo e capisco il perché del mio senso di pace.. apro gli occhi e vedo fuori dal finestrino scorrere le luci della sera accucciata sul sedile della sua macchina avvolta dal suo giubbino e con Bear che dorme sul mio addome. Appoggio la testa sul sedile e lo guardo ma lui si volta appena e mi vede con gli occhi spalancati!
“dormigliona!”
“lo sai che il viaggio in aereo è stremante per me! Tu riesci a dormire sull’aereo io no!”
“lo so! È colpa mia! Ti ho rapita dall’aeroporto ma non ti ho lasciata riposare.. scusami”
“guarda che non c’hai nulla di scusarti.. sono stata benissimo! Anzi mi ha rilassata molto il pomeriggio passato giù al fiume”
“hai fame?”
“si un po’! dove andiamo?”
“a casa!” guardando fuori dal finestrino
“ ma Rob non mi va di mettermi a cucinare”
“e chi ha detto che devi cucinare?”
“oh mio Dio! Non cucinerai tu?” scherzo facendo la faccia inorridita. Rob è bravo a cucinare i piatti inglesi ma non quegli americani.. fosse per lui si farebbe sempre cheeseburger!
“ma non avevi sonno? Fai troppe domande per una che ha sonno!!!”
“non voglio attentati alla mia vita!” mentre lo dico la macchina si ferma, Rob si slaccia la cintura e mi guarda, Bear alza la testa. Siamo arrivati. Il tempo di slacciare la mia cintura che la portiera si apre.
“Prego signorina. Sana e salva a casa!”
“gentile!”
“in perfetto stile inglese!” Bear corre verso casa seguito da noi due,
Ma le luci sono accese!
“Rob! Quando imparerai che quando esci da casa è bene spegnere le luci?”
non risponde ma sento che sghignazza.
Mette la chiave nella porta e apre.. si sente un profumo meraviglioso proveniente dalla cucina.. le luci sono soffuse. Entro piano nella nostra casa presa due anni fa ma poco usata per i nostri impegni di lavoro e mi avvicino al soggiorno e scovo una tavola apparecchiata per due con un mare di candele. Sento chiudere la porta.
“Wow!! Quando..quando hai fatto tutto questo?” chiedo voltandomi lentamente
“mentre dormivi ho preso Bear, son volato qui, ho cucinato, apparecchiato e tornato a prenderti! Sono Edward ricordi??” lo dice sghignazzando
“ma come siamo simpatici! Aah aah ah!.. no dai sul serio come hai fatto?”
si avvicina a me e mi prende tra le sue braccia, iniziamo a dondolarci mentre appoggio la testa sul suo petto.
“sai questo succede quando hai una mamma e due sorelle che ti adorano e che con le quali ho un rapporto meraviglioso.. lo sai che tra noi è –basta chiedere-”
“oh Rob! Ma è bellissimo”
“Ti vogliono bene…papà ha scelto i fiori che sono sul tavolo..i tulipani e le orchidee”
“Amo tuo papà! Lui si che sa come conquistare una donna”
“aaahhh ecco! E io no?”
“tu te la cavi!”
“davvero?” me lo sussurra nell’orecchio. Sento il calore delle sue labbra appena sotto il lobo che scendono piano fino al mento per arrivare sulle mie labbra. Rob mi fa impazzire quando ammorbidisce tutto così…
 
to be continued….
 
Spero di non avervi delusi!
 
   
 
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