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Autore: WhoKilledBambi    18/06/2011    5 recensioni
La brutta copia de "Il prigioniero di Azkaban" Hey, tu, senza saperlo ti sei ritrovato in una fottuta one-shot interattiva e come ogni "trogolata" interattiva che si rispetti (vedi video di CaneSecco (pubblicità occulta)n.d.a) adesso devi cliccare su uno dei link che trovi qua sotto e scegliere il finale di questa malata e schifa storia!
Genere: Avventura, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Dj Ashba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il coltello cade a terra con un clangore sinistro, e Ashba si china per riprenderlo «Oh, fanculo, non sono mai stato un bravo prestigiatore» poi torna a puntarlo contro il viso scuro del suo prigioniero
Ed ecco che la paura fottuta torna ad impossessassi di Saul ed il suo volto sbianca nuovamente «Inglesino del cazzo, qua le cose si fanno serie e dimmi un po', hai un ultimo desiderio prima di morire?»
Daren si gira il coltello fra le mani e si fa strusciare la lama contro la mano. I suoi occhi color del ghiaccio ballano da Hudson alla lama, dalla gola di Hudson alla lama, dal cuore di Hudson alla lama.
Tutte le strade portano alla lama pensa DJ citando tutta quella gente che avrebbe dovuto studiare da piccolo ma che passavano in secondo piano davanti alla sua grezza chitarra di terza mano. Cazzo, ha sempre avuto un debole per lo storpiare le citazioni famose che hanno sempre portato un grandissimo successo a Imperatori, Soldati o Re.
Negli occhi di Slash brilla adesso una luce di speranza, forse ha capito come uscire e come tornare dalla sua famiglia, dalle sue chitarre! «IO.VOGLIO.TORNARE.A.CASA.» afferma sicuro incrociando le braccia sul petto ed aspettando che il suo carceriere lo liberi.
Anche se qualcosa nel coltello che si avvicina sempre di più gli fa pensare che non sarà così, proprio no.
«Oh, guardalo, il figlio della Regina. Eccolo lì, che vuole tornare a casa! Frigna, piccolino, frigna!» Si infila nella gabbia e si mette vicino a lui, in piedi. Con il braccio teso e la lama del coltello frapposti tra loro due «Ma adesso, moretto, basta ciance. Capisci, io la situazione non la reggo più»
Avvicina il coltello al viso dell'altro. E quello trema. «Vaffanculo, Jay, non sparare più cagate e rimetti a posto quel coso»
«No, Saul. Non rimetto a posto un bel niente. È arrivato il tuo momento, tesoro» affonda il coltello nella carne.
Hudson urla e sente qualcosa che scivola lungo il suo collo; qualcosa di caldo e vischioso. La testa inizia a farsi pesante e la vista si annebbia, mentre quel qualcosa che striscia si fa sempre più caldo e veloce. Sente che gli entra in bocca, gli si incrosta sulla lingua e in mezzo ai denti, ha un sapore metallico e… e cazzo, lo conosce fin troppo bene, dopo anni e anni di risse con chiunque gli capitasse sotto mano in cui ogni santa volta qualcuno gli spaccava bocca/naso/labbra, e ogni santa volta si ritrovava con quel sapore in bocca. Sapore di sangue.
Sente qualcosa lacerargli di nuovo la carne del petto. Una, due, tre volte. Quattro. E ogni volta più a fondo.
Adesso, dietro ad un velo di nebbia, vede il sorriso sadico di Ashba: il suo visino pallido con gli occhi troppo chiari cerchiati di nero è completamente sporco di sangue, il che rende ancora più inquietante il suo sorriso psicopatico.
Ma nel frattempo tutto diventa lentamente più nero, e già Hudson non vede i contorni delle sbarre della cella. Ora Jay gli ficca ancora una volta il coltello a fondo. Molto a fondo. Saul capisce che è andata, ormai.
«L'hai preso in culo, Jay» mormora, e dalla bocca gli esce un rivoletto di sangue che scivola fino al pavimento. E, proprio come voleva, Daren si ferma un secondo, colto alla sprovvista. «Che hai detto, stronzo d'un inglese?» «Hai sentito benissimo. L'hai… l'hai preso in culo» sorride, e anche quel sorriso gli fa perdere altro sangue. Almeno ora avrà la soddisfazione di andarsene lasciandolo di merda.
Chiude gli occhi e si abbandona sul pavimento umidiccio e duro. Anche respirare fa male, è come se gli avessero infilato un'intero puntaspilli nei polmoni.
«Cosa cazzo stavi dicendo, Hudson?»
Slash riapre un solo occhio, e lo guarda nei suoi azzurri e bordati di sangue e matita «Esattamente… quello… che… ho… detto» si abbandona. E, lentamente, muore. In un sorriso. In un attimo. Scompare come polvere. Il suo respiro si blocca. È andato.



BUONGIORNO! Siamo di nuovo Kill e l'Emma *W* Adesso bellebellebelle insieme qua da llllei *wwww* Ma che, ditelo che siete stupiti dalla nostra genialità! DITELO! Diteci un po' che ne pensate *ww* È geniale? XD Byeee
   
 
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