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Autore: The Red One    18/06/2011    0 recensioni
La questione del Giappone (Terremoto seguito dallo Tsunami e poi dal disastro nucleare) mi sta molto a cuore
soprattutto perchè la popolazione giapponese ha dimostrato una forza d'animo veramente incredibile.
Così quando ho saputo dell'iniziativa 'Autori Per Il Giappone' non ho esitato a scrivere questo racconto sottoforma di lettera.
"Mi guarda negli occhi, la piccola Yuki.
Lei sa tutto. Ha sentito tutto. È viva.
Si stropiccia gli occhi come se non sentisse niente di ciò che la circonda.
Come se non sentisse i pianti di adulti, divenuti bambini a causa di questo dolore."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Daiki

 

Mi guarda negli occhi, la piccola Yuki.

Lei sa tutto. Ha sentito tutto. È viva.

Si stropiccia gli occhi come se non sentisse niente di ciò che la circonda. Come se non sentisse i pianti di adulti, divenuti bambini a causa di questo dolore.

Guarda il mio viso impolverato dai detriti delle nostre case, la piccola Yuki.

Mi asciuga una lacrima con la sua piccola mano, chiusa a pugno, mentre nel fasciatoio improvvisato cerco di cambiarla come meglio posso.

Ti ricordi la nostra casa, Daiki? Non era il massimo, ma adesso mi manca così tanto.

Non ne è rimasto niente.

Solo polvere, detriti. Solo ceneri, somiglianti a quelle di un corpo cremato.

Hai fatto la cosa giusta, anche se mi è difficile ammetterlo. Anche se vorrei che tu fossi qui con me, con Yuki.

Ammiro il coraggio che hai avuto, salvando la nostra piccola bambina.

Spero di averlo anche io, un po’ del tuo coraggio. Lo spero vivamente.

Il pianto della piccola mi ridesta dai pensieri rivolti a te, Daiki.

Sei stato amico, amante, marito e padre dell’unica cosa per cui sto cercando di continuare a vivere.

La sollevo e poggio la sua testolina alla mia spalla, carezzandole i capelli di un nero corvino e lucido. La intimo con piccoli sussurri a smettere di piangere e lei, dopo pochi singulti, si calma.

Le sirene suonano di nuovo e una lacrima sfugge al mio controllo.

Yuki allaccia le sue piccole mani al mio collo, come se già sapesse tutto.

Velocemente sono costretta a rimettere tutto dentro al borsone.

Ci sono rimaste solo quelle poche cose e non voglio perderle.

Prendo una tua foto e l’avvicino al petto, dove il cuore batte furioso per la paura.

La metto nella tasca dei pantaloni ancora imbrattati di fango ed esco da quel piccolo rifugio provvisorio. La sirena smette di suonare e la terra inizia a tremare.

«Miku, via di lì!» grida la nostra vicina di casa.

Corro verso di lei, mentre il suono del pianto di Yuki mi avvolge.

Sento di nuovo le urla e una crepa immensa divide la terra in due, proprio dove io e Yuki ci trovavamo fino a pochi minuti fa.

Siamo un’altra volta salve, ma mi sembra triste dirlo perché tu, salvo, non sei.

 

 

 

Writer's Corner:

Ho scritto questo racconto per partecipare alla meravigliosa iniziativa di Autori per il Giappone  indetta per aiutare la popolazione del Giappone colpita dallo tsunami. Questo è un tema molto, molto delicato che mi ha colpito particolarmente.

Spero che questa iniziativa e il mio racconto, insieme a tutti gli altri e alle illustrazioni, possa dare un aiuto alla popolazione giapponese.

E vi prego di passare da questo sito: http://www.autoriperilgiappone.eu/ (Potrete fare una donazione o partecipare all'iniziativa con un racconto, poesia, ecc o un' illustrazione.)

 

The Red One

  
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