My happy ending
Moments
Tutti si voltarono con lo sguardo a cercare
proprio lui, ma non c’era nessuno. Scattò il panico attorno a loro.
«Dov’è?»
Chiese Stefan guardando Bonnie.
«Non
lo so.» Riuscì a dire Bonnie. Elena si scostò
dall’abbraccio di Stefan e corse fuori. Stefan la seguì.
«Dove
vai?» Fece lui seguendola.
«A
cercare Damon! Se sono ancora viva è solo per merito suo.» Stefan annuì e andò
con lei.
Mentre
i due ragazzi cercavano Damon, Bonnie spiegò tutto
quello che era successo.
«Quindi
Elijah sta combattendo contro Klaus?» Chiese Alaric.
«Si…non
ho idea di cosa sia successo dopo però.» Jeremy la strinse a se.
«Ma
non capisco una cosa…che ci faceva Jenna li?» Continuò Alaric.
«Voleva
trasformarmi in un vampiro…credo.» Jenna aveva ancora le lacrime agli occhi,
tremava ancora dalla paura.
«Doveva
usare me…ma Damon mi ha salvata.» Disse Caroline capendo lo sguardo di Alaric.
«E’
meglio se tornate a casa tu e Matt.» Fece Alaric indicando i due ragazzi.
Caroline
annuì e andò via senza dire una parola. Matt salutò e sospirando si diresse
anche lui verso casa.
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«Dove
credi che sia andato?» Chiese Elena preoccupata guardandosi intorno.
«Non
ne ho idea…» Sospirò Stefan cercando di pensare al motivo per cui Damon non
fosse tornato con loro. Salirono in macchina e iniziarono a cercarlo per tutta
la città, con scarsi risultati. Di Damon non c’era nessuna traccia.
«Aspetta!
Torniamo al luogo del sacrificio!» Disse Elena ad un tratto.
«Cosa?
Sei impazzita? Se troviamo ancora Klaus come minimo ci ucciderà.» Fece Stefan
guardandola stranito, non capendo dove volesse arrivare.
«Sai
com’è fatto Damon. Probabilmente sarà andato ad aiutare Elijah. E comunque non
credo siano ancora li.» Elena alzò le spalle rassegnata. Stefan sospirò e si
diresse verso il luogo del sacrificio, sperando di trovare Damon ancora in
vita.
Quando
arrivarono, tutto ciò che videro era distruzione. Il fumo del falò acceso dalla
strega di Klaus era ancora nell’aria. Elena si avvicinò di più a quel luogo, ma
non c’era traccia di morti o qualsiasi altra cosa.
«Se
state cercando Klaus, è scappato.» Una voce alle loro spalle li fece
sobbalzare. Appena si girarono videro Damon appoggiato ad un albero con le
braccia incrociate. Stefan ed Elena furono rincuorati di rivederlo sano e
salvo. Elena gli sorrise, come se quella fosse la cosa più normale e giusta da
fare.
«Eravamo
preoccupati per te, in realtà.» Disse Stefan.
«Beh
grazie, ma non ce n’era bisogno. Ah e non devi ringraziarmi per aver salvato il
culo a tutti, è stato un gioco da ragazzi.» Fece il fratello maggiore con il
solito tono ironico.
Stefan
lo guardò serio. «Che cosa è successo? Dov’è Klaus?» Chiese poco dopo.
«Scappato,
con il suo caro fratellino, anche se diciamo che Elijah non era nelle migliori
delle condizioni.» Damon vide gli sguardi perplessi di Stefan ed Elena. «Klaus
ha praticamente ucciso Elijah, anche se all’ultimo minuto ci ha ripensato e puff. E’ andato via portandosi con se suo fratello.» Damon
lo disse come se quella fosse la cosa più normale del mondo. «Non penserai mica
che avrei salvato anche lui, vero? Non avevo nessun motivo per farlo.» Disse
poi rivolto a Stefan.
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Caroline
aprì la porta di casa, sua madre non c’era. Non avrebbe mai potuto pensare che
in una sola notte sarebbero potute succedere tutte quelle cose assurde. Il
suono del suo cellulare la fece ridestare da quei pensieri. Era un messaggio di
Elena: “Damon sta bene. Klaus è scappato
ed ha portato con se Elijah. Al più presto fatti sentire.” Per il momento non aveva voglia di parlare con
nessuno, Elena avrebbe aspettato per un po’. Si stese nel letto ancora vestita
e le immagini di Tyler che veniva fatto a pezzi da Klaus le apparvero nella
mente. Aveva bisogno di sapere come stava, di sapere se sarebbe rimasto per molto
a Mystic Falls. Si
addormentò con quei pensieri e con quelle immagini nella testa.
Qualche
ora dopo fu svegliata da qualcuno che bussava costantemente alla porta.
Insonnolita si alzò e andò ad aprire. Probabilmente non avrebbe mai pensato di
vederlo li in quel momento. Non avrebbe mai pensato che potesse essere li dopo
tutto quello che era successo. Eppure era li, davanti a lei, e sorrideva.
Caroline corse ad abbracciare Tyler, lui gemette per il dolore.
«Piano…non
sono ancora guarito del tutto.» Fece lui sorridendo. Lei si staccò.
«Scusami.»
Disse Caroline sorridendo anche lei. Calde lacrime iniziarono a scorrerle per
la guancia.
«Ehi…»
Tyler le asciugò le lacrime con la mano.
«Ho
avuto paura per te. Klaus ti stava facendo a pezzi.» Fece lei comprendoni il
volto con le mani.
Tyler
sorrise. «Guarda che non sono poi così debole. Guarisco in fretta.»
Caroline
si tolse le mani dal viso e si sedette davanti la porta di casa, Tyler fece lo
stesso. Passarono pochi secondi di silenzio, forse minuti, e Caroline scoppiò
di nuovo in un pianto silenzioso. Si appoggiò sulla spalla di Tyler che gemette
dal dolore, ma poi le cinse le spalle con un braccio.
«Non
avresti dovuto andartene.» Fece Caroline dopo un po’. Tyler annuì abbassando lo
sguardo.
«Mi
dispiace.» Disse semplicemente stringendola ancora un po’ a se.
Passarono
una buona mezzora in quella posizione, poi entrarono in casa e iniziarono a
parlare di tutto. Caroline raccontò a Tyler della lite avuta con Matt, ma non
disse nulla della parte riguardante lui. Avrebbero affrontato il discorso in
seguito, non in quella situazione così strana.
«Devo
andare da Elena, credo ci siano delle novità.» Fece lei dopo un po’.
Tyler
annuì. «Vengo con te.»
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Elena,
Damon e Stefan erano appena entrati a casa Salvatore. Damon fu praticamente
sommerso da domande, ma l’unica cosa che disse fu: «Prego, non c’è di che.» Con
il suo solito tono ironico, dopo di che, salì in camera sua senza rivolgere
parola con nessuno. Elena era indecisa sul da farsi, avrebbe voluto seguirlo e
ringraziarlo, ma Stefan sicuramente sarebbe voluto andare con lei o in ogni
caso avrebbe ascoltato tutta la conversazione, quindi non era una buona idea.
Elena voleva parlare da sola con Damon, voleva stargli accanto e ringraziarlo
quanto poteva per ciò che aveva fatto, non solo per lei, ma anche per tutti gli
altri. Avrebbe rimandato il tutto ad un altro giorno.
«Quindi,
facendo il punto della situazione: Klaus è un pazzo che gira per chissà quale
città, Elijah è mezzo morto insieme al fratello e noi non abbiamo ancora ucciso
Klaus. Il che vuol dire che, prima o poi verrà a cercarci tutti per farci a
pezzi e compiere nuovamente il sacrificio per liberare la maledizione.» Fece Bonnie ad un tratto, facendo sobbalzare praticamente tutti.
«La cosa è molto interessante, però abbiamo due problemi in più.»
«E
cioè?» Chiese Alaric che sembrava essere l’unico in grado di sostenere quella
conversazione.
«Klaus
non vuole uccidere solamente Elena, un vampiro e un licantropo. Adesso vorrà
ucciderci tutti. Inoltre alla prossima luna piena ritenterà di compiere il
sacrificio per liberarsi dalla maledizione.» Fece la strega continuando a
sfogliare insistentemente il grimorio che aveva sulle
gambe.
«Non
riesco a trovare nulla che possa rintracciare Klaus.» Continuò sbuffando.
«Beh
a cosa ci serve? Verrà lui appena potrà.» Jeremy si intromise nella
conversazione portando un bicchiere d’acqua a tutti.
«Non
capisci, Klaus è allo stremo delle forze, in questo momento è molto vulnerabile
e quindi più facile da uccidere.» Disse alzando le spalle facendo notare che
quella era la cosa più ovvia.
«E’
comunque più forte di tutti noi. E tu hai già sprecato abbastanza forze, quindi
è meglio evitare qualsiasi cosa per oggi.» Fece Elena sedendosi vicino a Bonnie e sospirando.
«Non
sono d’accordo.» Disse Alaric. «Ha ragione Bonnie, se
Klaus è più debole in questo momento abbiamo più possibilità di ucciderlo,
anche se è più forte di noi. Se aspettiamo diventerà ancora più forte e non
avremmo nemmeno il tempo di guardarci le spalle che saremo già morti.» Continuò
sorseggiando un bicchiere di whisky.
Passarono
la mattinata continuando a cercare qualcosa nei grimori
di Bonnie, ma sembrava non esserci nulla. Stefan era
andato a cacciare e a nutrirsi un po’. Nel frattempo arrivarono Caroline e
Tyler a cui spiegarono tutta la situazione. Di Damon, nessuna traccia, anche se
tutti erano consapevoli che stava ascoltando qualsiasi cosa dicevano.
«Salgo
un attimo a prendere una cosa.» Fece Elena alzandosi dal divano e salendo le
scale. Non diede il tempo a nessuno di rispondere o di chiederle qualcosa.
Bussò
alla porta di Damon, ma non rispose nessuno, così entrò cercando di non fare
rumore, credendo che il vampiro stesse dormendo.
«Non
ti ho mica detto che potevi entrare.» La voce di Damon la fece sobbalzare,
Elena si portò una mano al cuore cercando di fermare i battiti per lo spavento.
Poi sorrise e si andò a sedere vicino Damon, che era comodamente disteso a
petto nudo. Elena non potè fare a meno di posare lo
sguardo su quei pettorali scolpiti, arrossì di colpo e scostò lo sguardo. Damon
sembrava non essersene accorto.
«Come
mai sei qui?» Chiese dopo un po’ il ragazzo.
«Volevo
dirti grazie.» Fece lei incrociando lo sguardo con quello del ragazzo. Lui
annuì non troppo convinto. «Davvero, ci hai salvati tutti.» Continuò Elena
accennando un sorriso.
«Non
era certo mia intenzione salvare tutti. Il mio compito era solamente salvare e
proteggere te.» Disse guardando il vuoto sopra di lui.
Elena
sentì una strana stretta al cuore, una cosa che ormai non era poi così raro
provare quando stava con Damon. Si distese accanto a lui, poggiando la testa
sulla sua spalla.
Damon
s’irrigidì a quel contatto, ma poi passò una mano sotto le spalle di lei e la
strinse a se. Non voleva sapere il motivo per cui lei avesse fatto quel gesto,
l’importante era che lei fosse li in quel momento.
Passarono
minuti interminabili, dove entrambi non si mossero. Elena presto si addormentò,
stanca per tutto ciò che era accaduto in una sola giornata e consapevole che
qualcosa dentro di lei ribolliva semplicemente guardando Damon. Un qualcosa che
consapevolmente stava tenendo dentro di lei e che cresceva ogni giorno di più.
Damon
si accorse che la ragazza si era addormentata, iniziò ad accarezzarle il viso
con la punta delle dita, come se fosse fragile come una farfalla.
Sentì
la porta che si apriva e si richiudeva, e la voce di Stefan che cercava Elena.
Diede un leggero bacio sulla fronte alla ragazza e scomparve. Quello non era il
suo momento di stare con lei, forse non lo sarebbe mai stato, ma si sarebbe
sempre accontentato di quei piccoli gesti che ormai erano solito compiere tra
di loro.
{Angolo autrice}
Mio
dio questo capitolo è stato un vero e proprio parto xD
Vi prego, perdonatemi per l’enorme ritardo, ma apparte
che c’è stato un momento in cui proprio non sapevo cosa scrivere, ma poi tra la
scuola e cose varie non ho avuto completamente tempo. E’ un po’ un capitolo di
passaggio questo, sinceramente non so ancora dove andrà a parare questa fan
fiction, per ora scrivo ciò che mi passa per la testa xD
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito gli scorsi capitoli e che hanno
atteso pazientemente questo capitolo, sperando che non sia una delusione per
voi ç_ç
Un
bacio a tutti, miei cari lettori <3