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Autore: _Emanuela_3    18/06/2011    2 recensioni
Spesso è più facile scrivere i propri sentimenti che dirli a voce. Anche per Claudia è stato così…mentre il suo migliore amico aspettava il treno che lo avrebbe portato dalla sua lei, Claudia gli scrive una mail per parlargli a cuore aperto come non aveva fatto mai.
* Perché come ti ho detto vorrei dirti che ti amo. Ma la realtà è che io quelle due piccole parole non le riesco proprio a tirar fuori. È più forte di me. Sono come incatenate, un po’ come raperonzolo aspettano solo di essere salvate e portate fuori dalla torre. Ma sono 26 anni che aspetto il mio prode cavaliere e sono stanca. Così ho deciso che le salverò da sola…*
Leggete e se vi va fatemi sapere che ne pensate, mi farebbe piacere! :)
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Solo amici e poi....'
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A: Matteo.-.Piagio@kmail.ut

Oggetto:  Ti voglio bene…

 

Vorrei dirtelo sai? Quando la mattina la moca mi regala il dolce profumo del caffè, quando il sole tramonta e il cielo diventa rosso, quando le onde si infrangono sugli scogli, quando ti vedo…vorrei dirti che ti amo. Così. Semplicemente, totalmente, incondizionatamente io ti amo. Non di quell’amore nato per finire, che brucia in fretta come la legna nel camino. Il mio amore è lento. Ci ha messo un po’ per venire fuori. È un amore che mi fa perdere pur tenendomi salda a terra. Non so se mi segui, i miei discorsi sono sempre troppo lunghi per poterci capire qualcosa. E tu questo lo sai bene. Ascolti i miei discorsi prolissi da una vita e poco più. Mi ascolti…eppure non ti accorgi quando ti guardo come se fossi la mia torta preferita, quella guarnita con crema e cioccolato, che ogni volta che la mangio mi sporco il viso. Non ti accorgi di come il mio sorriso si apre quando riconosco la tua voce in mezzo alla folla, quando ti scorgo per la strada, quando suoni il tuo strumento. Il tuo sax. La mia medicina. La tua musica che amo ascoltare in quei pomeriggi d’autunno, quando siamo solo io e te, sdraiata sul tuo divano, accoccolata nel tuo profumo. Non ti accorgi che sei al centro di ogni mia risata, di ogni mio pianto. Sei il volto che mi sveglia al mattino e la voce che mi accompagna nella notte. Sei tante di quelle cose che non sto qui a enumerarle.

Non posso dirti che ti amo così ti spingo a salire su quel treno per andare da lei. Ti dico corri va da lei e prendila. Andrà bene! Mentre il mio cuore va in frantumi, te ne stai in silenzio a fissare l’orologio, pregandolo di girare più in fretta. Ti stringo la mano, ma so che tu sei già da lei. Poi ti giri e mi guardi, con quei tuoi occhi verdi che annientano i miei sensi e mi sorridi.

-Andrà bene?- mi chiedi con la voce tremante. Ti sorrido, certo che andrà bene ti rispondo. Che altro posso dirti se non incoraggiarti. Una voce metallica invita i passeggeri a salire sul treno, il tuo treno. È giunto il momento di salutarti e lasciare la tua mano. Tu mi abbracci e mi sento come un airone che vola libero nel cielo, come se tutto sparisse e restassimo solo noi due. Tutto tace, sento solo il tuo cuore battere e il tuo respiro eccitato.  –Vai o farai tardi…- ti dico indossando uno dei miei migliori sorrisi, ne ho una collezione sai? E sono tutti destinati a te. – Lo sai che ti voglio bene, vero?- mi dai un bacio e corri via. Lasciandomi a fissare il posto dove ora tu manchi. Sospiro e permetto a una sola, piccola,  lacrima di rotolare giù. Sarà che ho bisogno di un po’ del suo calore. Sarà che sarebbe stato impossibile trattenerla. Sarà che quando sarò sola nel mio appartamento, a questa lacrima ne seguiranno molte alte. Mi manchi già anche se sei andato via da poco. Se mi concentro, posso ancora sentire il tuo dopobarba nell’aria. Ma evito di farlo.

Il treno è partito da poco e come mi hai promesso starai accendendo il tuo portatile. Ti sei infastidito vedendomi scrivere invece di farti compagnia, ti ho detto che dovevo finire un lavoro. Ho mentito. Non lo faccio mai con te, ma sta volta ho dovuto. Perché come ti ho detto vorrei dirti che ti amo. Ma la realtà è che io quelle due piccole parole non le riesco proprio a tirar fuori. È più forte di me. Sono come incatenate, un po’ come Raperonzolo aspettano solo di essere salvate e portate fuori dalla torre. Ma sono  26 anni che aspetto il mio prode cavaliere e sono stanca. Così ho deciso che le salverò da sola…

Vorrei dirtelo a voce, ma mi tremerebbe e sarei talmente nervosa, che ti parlerei del mio nuovo smalto, quello che ha l’effetto rovinato, o del gatto della signora Anna che ogni mattina viene sul mio balcone…Ecco vedi? Lo sto facendo anche qui, figurati a voce! Penserai ma se te ne sei accorta perché non cancelli…non sarei io se lo facessi, no? Va bene la smetto di farneticare. Volevo dirtelo e sono stata sul punto di farlo talmente tante di quelle volte che mi è impossibile elencare, così visto che ogni volta rimanevo fregata dalla mia spropositata logorrea ho preferito scrivertelo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo…non è poi così difficile! : ) (la faccina ci sta tutta, ricordi il mio sorriso teso, con lo guardo leggermente vitreo e la faccia impanicata che avevo prima dell’orale alla maturità?…bè credo che sia quella che ho ora, così  metto la faccina tanto per scaricare la tensione).

Non posso credere di averlo fatto, anche se ancora non ho premuto invio e questa mail non ti è arrivata per me è come se lo fosse. Già mi ti vedo mentre leggi, vedo sulla tua faccia un susseguirsi di colori e di espressioni. Non farti troppe domande e ricorda che io sono felice e non voglio nient’altro da te se non la tua felicità. Perché l’amore per me è accompagnarti alla stazione e augurarti di cuore che lei ti accetti nella sua vita, se questo è quello che vuoi. Se dopo questa confessione mi vorrai ancora, io sarò al tuo fianco, sempre. Come ieri. Come oggi. Ricordati che nonostante quello che ti ho detto sono sempre io, la tua migliore amica. Scusa se ho scelto questo momento per dirtelo, scusami se non l'ho fatto prima, scusa per tutto insomma. Non sono molto brava in queste cose perciò non so bene come concludere. Se stessimo uno di fronte all’altra ti darei una pacca sulla spalla dicendo và e spacca tutto! Ma, codardamente, sono di fronte al pc,perciò niente pacca ma spacca tutto ugualmente. Anche se sto cercando di rimandare è giunto il momento di inviare e tornarmene a casa…no oggi niente lavoro voglio farmi un chiusone di commedie romantiche e gelato al cioccolato, al ritorno troverai la parcella del mio dietologo ;) Mi raccomando parlale a cuore aperto e vedrai che andrà bene. Buona fortuna amico mio.

Claudia.   

 

 

 

 

ps: Matteo.-.Piagio@kmail.ut è un indirizzo di mia invenzione. 

 

 

Spero che vi piaccia è una one-shot senza troppe pretese che mi è uscita un po’ di getto. Mi auguro di non avervi annoiato e di non aver straparlato. Se vi va lasciate un commento!  E.

   
 
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