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Autore: Alyce_in_Wonderland    18/06/2011    3 recensioni
Quando ti ho conosciuto mi era sembrato uno come tanti,in mezzo a gente come tanti. In mezzo alla festa-non ricordo nemmeno che occasione fosse- a sorseggiare birra e a chiacchierare con gente che non conoscevo. Forse non la conoscevi nemmeno tu.
A volte in un matrimonio certe cose non si dicono apertamente.
A volte in un matrimonio certe cose cambiano misteriosamente di posto. Come lo zucchero.
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era proprio zucchero

Quando ti ho conosciuto mi eri sembrato uno come tanti,in mezzo a gente come tanti. In mezzo alla festa-non ricordo nemmeno che occasione fosse- a sorseggiare birra e a chiacchierare con gente che non conoscevo. Forse non la conoscevi nemmeno tu.

Vabbè,lasciamo perdere.

Eri uno come tanti. Un ragazzo-uomo,ormai- perfettamente normale.

E allora,che cosa può aver fatto scattare la scintilla che mi ha trascinata così in basso? Non lo so. Forse il tuo modo di atteggiarsi. Nella sua normalità era perfettamente incredibile; una persona normale che lo era veramente. Senza bisogno di fingere interessi così comuni-le moto,il calcio,le donne-da essere ormai diventati obsoleti.

Ecco,dev'essere questo che ha stuzzicato la mia curiosità. Sono sempre stata convinta che ogni persona,dietro a un'apparenza di normalità,nasconde qualcosa-pensieri,segreti-di solamente suo. Qualcosa che è dentro; un modo di vedere l'esistenza.

Ecco,mi chiedevo: è così per tutti o avevo appena trovato l' eccezione?

Risultò poi che avevo ragione io: una persona ha sempre delle caratteristiche unicamente sue che la distinguono dagli altri. Confini dell'animo,confini dell'uomo.

Per esempio il tuo modo di affrontare discussioni e litigi. Se la gente è capace solo di evitare una discussione o di affrontarla di petto tu,beh,avevi un modo tutto tuo di interpretare la faccenda. La affrontavi ma contemporaneamente le giravi intorno,cercando di risolverla nel modo meno dannoso possibile. Per te, s'intende. Mi ricordo,per esempio,di quella volta in cui contestai il colore che avevi scelto per la tappezzeria del salotto,sostenendo che no,non potevi colorare di azzurro un salotto-una ,al massimo un bagno-ma l'azzurro in un salotto decisamente no,stonava in maniera evidente. E ricordi che cosa avevi ribattuto? “Ma tesoro-avevi detto-lo so che l'azzurro non va bene in un salotto. Però,vedi,questo è il nostro salotto,non uno qualsiasi. E io preferirei davvero questo al tuo lilla. Quindi facciamo così,tesoro,va bene?” Al che risposi di sì. E il salotto venne tappezzato di un bel color azzurro pastello.

O anche quella volta che dovevamo scegliere dove andare in vacanza e io volevo assolutamente l'Italia:avevo sempre adorato l'arte, quale posto sarebbe stato migliore?mentre tu volevi andare in Turchia a partecipare a un'orrenda escursione in tenda, perché,anche se non lo davi a vedere,delle preferenze le avevi anche te-non eri mica così amorfo come avevo creduto all'inizio. Così,vedi,mi avevi convinto blandamente,iniziando a parlare di come fosse ristretta la vita in una città e che per vivere veramente un paese bisognava spingersi all'interno,lontano dalla costa e specialmente dai posti per turisti. Io continuai a insistere: volevo riposarmi, non dormire in tenda,percorrere in solitaria strade sterrate e semi deserte con uno zaino sulle spalle,e le città d'arte italiane erano progettate proprio per quello: far svagare il più possibile il turista straniero. Alla fine,come al solito,l'hai avuta vinta tu,tesoro. Abbiamo fatto quell'orribile vacanza in Turchia. Come avevo previsto ne sono uscita più stanca di quando ero partita,mangiata dagli insetti e con un mal di schiena tremendo-diretta conseguenza,almeno secondo me, del dormire in tenda. Ma tu eri felice. E così andava bene anche per me.

E anche nelle questioni domestiche più banali,la spuntavi sempre tu. Ricordi,tesoro? Tu sapevi sempre come fare le cose nella maniera giusta. Avevi sempre una soluzione per tutto a cui io non sarei mai arrivata da sola. Ma davvero per qualsiasi cosa: dal lavare i piatti,al passare l'aspirapolvere, al rifare i letti...

Se proprio devo dirtelo,tesoro,mi sono sempre sentita in una condizione d'inferiorità rispetto a te. Così normale, ma allo stesso tempo speciale :sapevi fare di tutto. E io non sarei mai diventata come te. Lo sapevo,sai? Anzi,anche ora ne sono certa.

 

Tuttavia sono certa che c'è almeno una cosa che tu non sapevi,anzi,che non sospettavi nemmeno. Ricordi quella polverina bianca nel contenitore dello zucchero? Beh,non era proprio zucchero. Ma come avevo previsto tu non ti sei mai posto il problema; nel barattolo dello zucchero non può esserci altro che zucchero,avrai pensato. Un ragionamento chiaro,lineare. Come piacciono a te. O forse dovrei dire come piacevano a te.

 

Ehi,tesoro,ma sei sicuro di star bene?Mi sembri un po' pallido oggi. Devi aver preso l'influenza. Anzi,di sicuro hai l'influenza,ho sentito che c'è in giro un brutto virus intestinale. Resta a letto caro,mettiti comodo,ecco,bravo,non preoccuparti. Ti preparo subito un bel thè caldo con tanto zucchero. Vedrai che ti rimetterà in sesto.

Accidenti,tesoro,stai proprio così male? Suvvia,tirati su. Ecco,bravo,bevi il thè. Ti farà bene.

Ti sei addormentato? Dovresti stare sveglio, me l'ha detto il medico. Fra un po' verra qui lui,vedrai che ti sistemerai. Il mio ometto fra un po' sarà di nuovo in piedi. Come prima,anzi,meglio di prima.

Allora sei contento,tesoro? Tesoro?Tesoro...?

  
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