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Autore: Lilith82    19/06/2011    9 recensioni
Nonostante il titolo, questa è una long-fic su Taylor Lautner!
Taylor è a LA per Halloween, ospite della famiglia del suo migliore amico che sta organizzando una festa degna dell'evento.
Tutto perfetto, ma... il "ma" di Taylor si chiama Cristina ed ha gli occhi color del cielo! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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eccomi qua!
non vi ho abbandonate...
Ho solo avuto una settimana terrificante! :-Z
dunque... che senso ha un epilogo... provvisorio...?!
Beh... intanto rispecchia la vita, e le storie d'amore, che non hanno mai un vero definitivo epilogo...
E poi, mi lascia la strada aperta per continuare a parlare di Cristina e Taylor e del loro amore così giovane e così burrascoso!
Navigheranno in un mare sereno per molto tempo, dopo questo chiarimento, e poi avranno nuove burrasche e nuove riap.pacificazioni! <3 Ops... ma questo non dovrei dirvelo!

Bene... ringrazio Tay e Cristina e Carlo e Cloe e Micaela perché è stato bellissimo stare in loro compagnia! <3
Ringrazio tutte/i voi. Quelle che hanno commentato! <3 Quelle che hanno semplicemente letto o sbirciato! <3 E, più di tutte, quelle che hanno anche ri.letto e ri.commentato! <3 <3
Spero di aver postato bene il link della canzone (ci tengo particolarmente alla colonna sonora!)
La traduzione del testo alla fine è ad opera della stessa protagonista, che ringrazio di nuovo! (e di tutto... <3)
Infine... tre cose:
1-giochino: come vorreste che continuasse la storia di Tay e Cristina?! Scrivetemelo... magari vi accontento ! ;-)
2-venerdì comincio a postare una mini longfiction su Robert Pattinson <3 e un personaggio originale.
Se vi va, restate sintonizzate! <3
3- sto postando anche su efp la prima FF che io abbia scritto, è sulla saga e si chiama Imprinting <3 !

infinite volte grazie
Lilla ;-)


Epilogo... provvisorio...
Back to Halloween

http://www.youtube.com/watch?v=jjar7np_wuE

29 Aprile 2011
E’ il suo compleanno...
E qui a LA non sembra nemmeno primavera.
Il vento sulla spiaggia è freddo.
E’ freddo...
E’ freddo su questa sabbia scura.
E’ freddo...
E’ freddo, ma cammino a piedi nudi.
E’ freddo...
E, qui, nessuno mi troverà!

“E’ inutile che continui a fissarlo, non telefonerà da solo!”
Inconfondibile, la voce del mio... scontato, irritante... ed indispensabile... migliore amico mi raggiunge.
“Come hai fatto a trovarmi?!”
Carlo sorride scuotendo la testa.
“Su, TayTay! Ci venivamo sempre, qui...”
Già... noi... ci venivamo sempre, qui!
“Beh... come sapevi che ero a LA?!”
“Sai... fine delle riprese equivale a “si torna tutti a casa”, no?!”
Già... tutti a casa...
“E, comunque...” continua, sospirando “mi è bastato chiamare tua madre. Non è una cosa complicata, da usare... il telefono!” conclude accennando al BlackBerry che ho ancora tra le mani.
Lo agito come a volerlo scagliare nell’Oceano... che è esattamente quello che avrei voglia di fare adesso... e lo lascio nella tasca posteriore dei jeans.
Nel frattempo, il mio amico mi ha raggiunto.
Camminiamo in silenzio per un po’.
“Allora, come ti va?” domanda, aggiungendoci una pacca sulla spalla.
“Carl... perché sei qui?”
La mia somiglia molto ad un’accusa.
“Ehi! Così mi offendi! Avevo voglia di vederti...” si difende “sono... mesi... che non ti fai vivo...”
Il suo tono s’abbassa, sul finale.
...mesi...
“Sei”
“Che...?”
“Sei mesi” scandisco, amaro.
Il mio sguardo saetta nel suo per un momento.
Ma quello con cui mi ricambia mi costringe a voltarmi dall’altra parte... verso l’Oceano...
C’è comprensione nei suoi occhi.
E compassione..
Ed è insopportabile!

“Non dovresti essere qui” lo riprendo, dopo qualche passo.
“E perché?”
Sbuffo e lo fermo.
“Perché è il suo compleanno!” gli soffio dritto in faccia.
E’ il suo compleanno...
Carlo, per tutta risposta, solleva le spalle con nonchalance.
“Non devo mica stargli attaccato!”
“CARLO, COSA CI FAI QUI?!”
E la mia rabbia non è affatto sottintesa...
“Oh... Taylor... ma quanto siete melodrammatici!”
“Ma che... SIAMO?!”
Ma che sta dicendo?!
“Già... amico mio... SIETE!” pronuncia, lettera per lettera...
“Vuoi che ti racconti quanto l’atteggiamento di mia sorella sia, e sia stato, ugualmente patetico e vittimista?”
“Carl...”

“Vuoi che ti spieghi che delizia sia, e sia stata, da Halloween ad oggi, condividere la stessa casa con Cristina Silv...?!”
“
TACI! CARLO, MALEDIZIONE, TACI!”
Non deve... non può... il suo nome...
“Ecco, appunto, in pieno melodramma!” fa lui allargando le braccia.
“Carlo... non...”
Quello che dice... non può... non può essere vero!
“Ascolta, amico...” mi blocca co.stringendomi un omero “io non so cosa sia successo fra voi...”

Quello che è successo...
“Insomma... quando vi ho tirato fuori da quella cantina eravate solo ormoneeamore...”
...la cantina...
...le luci blu...
...le luci blu...
...ed i suoi occhi color del cielo...

“E l’attimo prima che tu ripartissi... boh... per quanto mi riguarda, siete due idioti che si sono incartati sul niente, come al solito...”
“Sono d’accordo con te...”

...due idioti...
Od uno solo?!

“Infatti...” prosegue “...è per questo che dovreste parlarne...”
“CHE COSA?!”
“Taylor... guardami negli occhi e dimmi che tu te la sei scordata, mia sorella...”
Strizzo le palpebre.
Ma non posso nasconderglielo.
Non a Carlo.
Né a me stesso!
“Dimmi che c’è qualcosa di vero... in questa storia della Collins...”

...Lily...
“Lei è a posto”
Che ironia... è quello che..
“E’ la stessa cosa che ha detto Cristina!” esala il mio amico.
“COSA?!”
“Ha detto... che lei è a posto, che è quella giusta per te!” spiega.
“CHE COSA?!”
Io... io... vorrei strozzarla!
Io...

L’ira mi ha talmente accecato che devo fermarmi.
Non sento nient’altro che il sangue pulsare nelle vene...
...in testa...
...nel cuore...

“E’ stupida!” la liquida suo fratello “Però pure tu, portartela a quel party...”

“MA STAI SCHERZANDO?!”
Mi esce fra i denti.
“Lei... lei ci sta provando... a convincermi che... potrebbe funzionare... ma...”
“Non può funzionare...” conclude per me “non potrà mai finché tu l’am...”
“VATTENE! VOGLIO STARE DA SOLO!”
Carlo si gela sul posto.
Non è mai accaduto prima!
In più di dieci anni, non era mai accaduto niente di simile.
Io e Carlo siamo stati molesti l’un con l’altro fino all’inverosimile ma mai...
...mai ci siamo allontanati...
...mai ci siamo... s.cacciati...
...mai...

Ma adesso è successo.
E fa ancora più freddo!

Tiro su il cappuccio del maglione e faccio un passo a capo chino.
...lontano da lui...
“Io e Cloe le abbiamo organizzato una festa a sorpresa, in un posto qua vicino, si chiama... il locale si chiama First Beach...”
Che ironia...
“Ed io continuo a pensare che siete due idioti!” sputa fuori.
Guardo il mare.
Guardo il mare e mi allontano.
...lontano da lui...
...lontano da lei...
...lontano da me...
 E fa ancora più freddo!


Mi lascio andare sul bagnasciuga.
Mentre la schiuma della risacca mi bagna fino alle caviglie.
E’ freddo...
E sono un cretino!

Ho rovinato tutto.
Ho rovinato tutto con una sola frase...
“...te l’ho già detto che ti amo?!..”


Sospiro.
Un’ altra volta... e un’altra ancora...
Mi sdraio e fisso il cielo plumbeo sopra di me.
Ma non lo vedo.
Io non vedo niente.
Con una sola eccezione...
Un rivolo freddo scivola lungo il mio zigomo.
E’ freddo...
E’ una lacrima fredda.
E poi...
Un’ altra volta... e un’altra ancora...

Piango in silenzio.
E non è mai stato così freddo!

Quando mi rialzo, il mondo è già buio.
Intorno è illuminato, ma la spiaggia è quasi totalmente oscura.
Mi avvio in direzione della mia auto.
Non la vedo finché la sua figura non entra in un cono di luce.
Nella luce blu di un’insegna.
...le luci blu...
...ed i suoi...

Non vedo niente.
Con un’unica eccezione!
Non sento niente.
Eccetto il mio cuore che batte...
...pompa...
Come un pistone impazzito.

...pompa...
...Cristina...
...pompa...
...Cristina...

“Mi hanno organizzato una festa a sorpresa. Capisci?! Hanno pensato che fosse una buona idea... organizzarmi una festa a sorpresa!”
“Cristina...” riesco appena a farlo uscire.
Mi sono avvicinato di un passo, colle mani alzate.
Forse... per non spaventarla...
Forse... per difendermi...

“Oh... scusa! Magari non te ne frega niente...”

“Cristina” un po’ più forte, stavolta.
Perché sappia che m’importa eccome.
E perché rialzi gli occhi su di me.
...i suoi occhi...
Ne prenderò finché potrò, di quel cielo sempre limpido.
“Io... cioé...”
Stringe le dita mentre cerca di parlare.
Ma non ci riesce.
Non riesce a dire quello che vorrebbe.
Né a fermare lo sguardo su di me.
“Cristina”
Questa volta è fermo e serio.
E’ il mio modo di chiederle: perché?!
Perché è qui?!

Perché mi ha lasciato andar via, sei mesi fa, senza una parola?!

Perché, dopo una notte del genere ...di luci blu... e di occhi scivolati dentro occhi... è bastata una frase?!

Perché quella frase l’ha spaventata a morte?!
“...te l’ho già detto che ti amo?!...”

Vorrei che lei avesse la risposta per almeno una delle mie domande.
Mi basterebbe...
Ma lei china il capo, massaggiandosi un avambraccio.

Chiudo gli occhi.
Stringo i pugni.
Sbarro il cuore.
Mi volto e vado via.

“Taylor...”

“...te l’ho già detto che ti amo?!”

Alack, there lies more peril in thine eye than twenty of their swords: look thou but sweet, and I am proof against their enmity.
C’è più pericolo nei tuoi occhi che in venti delle loro spade: guardami con dolcezza e sarò prode contro il loro odio. -Romeo a Giulietta
William Shakespare


 

traduzione del testo by Krissi
Sono così contenta che tu sia riuscito a trovare il tempo per vedermi
Come va la vita, dimmi, come sta la tua famiglia?
Non li vedo da un po’.
Ti vedo bene, impegnato più che mai.
Abbiamo parlato poco, del lavoro e del tempo.
La tua guardia era alta e io so perché.
Perché l’ultima volta che mi hai vista
Sta ancora bruciando nella parte più remota della tua mente
Mi hai dato rose e io le ho lasciate lì a morire
Questo è il modo in cui cerco di cacciare via il mio orgoglio,
standoti in piedi di fronte, dicendoti quanto mi sia dispiaciuto per quella notte,
e torno a dicembre per tutto il tempo.
Scopro che la libertà è niente,
ma mi manchi,
desiderando di aver capito cosa avevo quando eri mio,
mi piacerebbe tornare a dicembre,voltarsi e fare tutto bene.
Torno a dicembre per tutto il tempo.
In questi giorni non ho dormito
Stando ferma, aspettando che me stessa ripartisse,
quando il tuo compleanno è passato e non ti ho chiamato.
E penso all’estate, e ai bei tempi.
Ti ho visto ridere dal lato del passeggero,
realizzando di averti amato in autunno.
Quando poi il freddo è arrivato,
i giorni bui hanno fatto capolino
nella mia mente,
tu mi hai dato tutto il tuo amore,
e ciò che io ho dato a te è stato solo un addio.
Questo è il modo in cui cerco di cacciare via il mio orgoglio,
standoti in piedi di fronte, dicendoti quanto mi sia dispiaciuto per quella notte,
e torno a dicembre per tutto il tempo.
Scopro che la libertà è niente, ma mi manchi,
desiderando di aver capito cosa avevo quando eri mio,
Mi piacerebbe tornare a dicembre, voltarsi e cambiare ciò che pensavo.
Torno a dicembre per tutto il tempo.
Mi manca la tua pelle abbronzata,
il tuo sorriso dolce,
così bello per me,
così giusto.
E come tu mi abbracciavi, quella notte di settembre,
la prima volta in cui mi hai vista piangere
forse questo è un desiderio forte, forse è stupido sognare,
se ci ameremo di nuovo, giuro che lo farò nel modo giusto.
Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e cambiare le cose, ma non posso.
Quindi se hai messo una catena alla tua porta ti capisco.

  
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