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Autore: Annabells    19/06/2011    1 recensioni
Questa vuole essere una raccolta di Flash di varie genere, ce
ne sarà una per ogni lettera dell'alfabeto. Non saranno tutte slash o Ryden.
''''Giorno.'' ha balbettato, aprendo gli occhi, il suo cuore martellava violentemente nel petto.
Spalancò gli occhi quando sentì la mano del più grande, strisciare sul suo petto, fermandosi
sopra il suo cuore.
"Stà battendo forte quasi come il mio." Spencer ha sussurrato con voce tremante prima di
stringere in un dolce abbraccio il più piccolo.''
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Si, stò ancora intasando questo sito con le mie storie sui Panic, mi dispiace ma non
riesco a farne a meno. Questa vuole essere una raccolta di Flash di varie genere, ce
ne sarà una per ogni lettera dell'alfabeto. Non saranno tutte slash o Ryden, anche
perchè fra i vecchi e i nuovi membri dei panic ho sette persone (ma sicuramente ci
metterò in mezzo anche Alex greenwald, Shane, Pete e qualche Empires ) da slashare
tra di loro, e non ho paura di farlo ( forse è anche la volta buona che scrivo una Ian/Spencer).
Il titolo è una canzone dei 'You Me at Six' e il testo non centra niente, è solo che ci stò in fissa.
Niente, vi lascio la prima flash, buona lettura e ricordo che i commenti fanno sempre piacere!
I personaggi citati non mi appartengono, non voglio diffamarli e tanto meno usarli per ricavarci soldi.
Questa è una Ryden, ovviamente.

Assalto.

Brendon non bacia, assale, morde, si perde e per contraddizione si aggrappa a Ryan. Si
aggrappa a questi momenti in cui l'altro ha abbassato le difese, lasciandosi alle spalle le
sue paranoie, le sue ansie e il muro che costruisce attorno a sè.
Ci sono solo loro due, non importa se sono in una piccola cuccetta del bus o nel bagno
di una stazione di servizio. Il bisogno, la necessità perenne di baciarsi, toccarsi, sentire la
pelle dell'altro è forte, costante, in continuo aumento. Brendon non ha mai baciato nessuno
veramente, non così almeno. Con spinte veloci, gemiti trattenuti e orgasmi veloci ha cercato
di farsi strada in lui, doveva solo abbattere quella sua corazza, e poi sarebbe stato suo, lo
sapeva. E' dopo una sveltina poco un concerto, in camera sua, che comprende di aver avuto
ragione ad essersi affidato al suo istinto.
"Penso che sono stato innamorato di te per settimane"  mormora Ryan, cercando di non lasciare
trapelare troppe emozioni, come suo solito  "Mesi, forse, solo che non avevo realizzato."
C'è una sorta di preghiera, in questa frase, una richiesta che non vuol essere una supplica.
Un invito, un desiderio, un patto. Una frase sussurrata a fior di lenzuola che sanno d'amore.
Guardò il piccolo sorriso timido che amava tanto, accompagnato da due occhioni ansiosi e
si chinò per baciarlo. Baciarlo davvero, senza barriere o timori.


alla prossima?
   
 
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