Era un giorno come un altro, il sole splendeva in cielo e la natura aveva deciso di beneficiare al massimo di quella situazione, dato che quella primavera pareva promettere parecchie giornate non particolarmente favorevoli. Dalla sontuosa tenda della camera da letto di Tamaki Suou non filtrava neanche un raggio solare, almeno finchè una cameriera non giunse a spalancarla per ordine della governante.

<< Signorino, si alzi... si deve preparare per andare a scuola. La colazione è pronta, la vuole consumare in camera o preferisce scendere e farla in sala da pranzo? >>

disse la cameriera che nel mentre si era posizionata ai piedi della testata del letto in attesa di risposta.

Da sotto un agglomerato di coperte spuntò un ragazzo dall'acconciatura bionda totalmente arrufata, che stropicciando gli azzurri occhi assonnati si rivolse stancamente alla sua interlocutrice

<< uh? c... che ore sono? >>

<< Sono le 7.00, signorino >> disse la cameriera sorridendo al biondo che cercò di girarsi dall'altro lato e riprendere a dormire, ma venne bloccato dall'arrivo di Antoinette che lieta del risveglio del suo padroncino aveva deciso di festeggiare saltandogli addosso e leccandogli il volto.

<< F-ferma Antoinette... h-ho capito, sono sveglio! >> urlò il biondo cercando di placare l'animale che ormai gli era saltato addosso.

Tamaki si alzò, e dopo essersi accuratamente lavato e preparato, scese in sala da pranzo per consumare la colazione. Dopo aver mangiato e aver salutato Maezono, la sua governante, salì in macchina e si diresse a scuola.

Un suono ripetitivo e fastidioso risuonava nella piccola stanza, Haruhi aprì stancamente gli occhi fissando le lancette dell'orologio che l'avvertivano che era ora di alzarsi. Con un enorme sforzo si scostò dal futon disteso a terra, lo ripiegò e lo sistemò con delicatezza nell'armadio. Si diresse in bagno, ma prima di entrarci vide il padre che era crollato dalla stanchezza sul pavimento del soggiorno, responsabilmente lo coprì con una coperta per non fargli prendere freddo, e sbuffando si trascinò stancamente verso il bagno. Passando davanti allo specchio potè osservare il suo riflesso, ma non vi si soffermò troppo a lungo, doveva ancora fare colazione e andare a scuola... la quale non era esattamente vicina. Si infilò sotto la doccia fredda che la svegliò completamente e in un batter di ciglio era già in divisa scolastica. Preparò la colazione per lei e per il padre, una colazione completa e tradizionale, e coprì accuratamente quella di Ranka-san per non farla raffreddare. Mangiò in tutta fretta e silenziosamente uscì di casa, cercando di non svegliare il padre. Con un “A dopo” silenzioso Haruhi lasciò casa e si avviò verso la fermata più vicina, ripassando a mente il programma del giorno...