Cambridge: Il telefono della camera di Lara squillò forte facendo sobbalzare la giovane ragazza. Rispose assonnata, "Signorina Croft?" Una voce dal vago accento irlandese, "Si! Con chi parlo?""Sono Kevin Casper e ho un lavoro per lei""Un lavoro? Di che genere?" Chiese lei incuriosita,"So bene della sua disavventura in quell'isola in Giaponne e come il resto del mondo, so come se l'è cavata. Anche se ancora troppo giovane lei è destinata a diventare un avventuriera senza pari." Lara mentre l'uomo continuava ad elogiare il suo coraggio, tornò con la mente a l'anno precedente, quando le era capitata la disgrazia che l'aveva cambiata per sempre, ricordò il modo in cui fu costretta ad uccidere, la sopravvivenza, il terrore e la fuga da quel posto dimenticato da Dio. "Signor Casper io non credo di essere in grado di svolgere un incarico in questo momento, qualunque esso sia.""Ma signorina Croft, so bene che l'avventura è sempre stata il suo sogno e anche se è ancora un universitaria so che sarà in grado di aiutarmi, d'altronde buon sangue non mente. Giusto?""Mio padre è un grande archeologo, ma io no. Io sono solo un ragazza di ventidue anni sopravvissuta a una disgrazia, questo non significa che io sia capace di guidare una spedizione archeologica, può provare a rivolgersi a lui. Adesso mi scusi devo lasciarla." Lara attaccò il telefono e pensierosa si sdraiò sul letto, dopo un pò le venne in mente di essersi dimenticata di chiedere di cosa quel lavoro trattasse. "Poco male" pensò lei, poi chiuse gli occhi e si abbandonò al sonno.

Una strana sala d'innanzi a lei, probabilmente una biblioteca, tre libri neri aperti sul tavolo. Le pagine completamente bianche, un uomo che pronuncia strane parole e l'inchiostro che inizia a incidere le candide pagine dei tre tomi. Nella mano sinistra un coltello insanguinato e nella destra una piccola moneta d'oro, Lara si chiede chi sia quell'uomo, ma prima di riuscire a capire qualcosa, il sole la viene a chiamare dalla finestra.

Lara si svegliò e di fretta si vestì, poi lasciò la piccola stanza e corse nel salone della casa universitaria, "Miss Croft una lettera per lei!" Era da Kevin Casper. Diceva: "Lady Croft probabilmente si starà chiedendo di cosa il lavoro che le ho proposto si trattasse, so che si sente ancora riluttante ad aiutarmi ma sappia che sono disposto a fornirle tutto l'aiuto necessario. Esistono secondo una leggenda tre libri, dal potere di trasformare gli uomini in dei che sono stati distribuiti in tre parti del mondo diverse, ovviamente essendo una leggenda non si è certi che questi manufatti esistano veramente ma so che li a Cambridge c'è un libro, il primo dei tre. Se pensa di voler accettare il suo primo vero lavoro da archeologa trovi il libro e scopra l'ubicazione del secondo. Attualmente mi trovo a Roma e per qualsiasi perplessità chiami a questo numero: 06-743890102, cordiali saluti da Kevin Casper."

Li aveva sognati! Tre libri dalle pagine bianche distesi su un tavolo. Doveva scoprire di più e la persona più adatta all'investigazione che conosceva era il suo fidato amico Zeke Bryant. Fece il numero e dopo tre squilli che a Lara parvero infiniti, il ragazzo rispose. "Zeke è urgente vediamoci alla caffetteria dell'università!""Lara ma che?" La ragazza riagganciò lasciando l'amico sulle spine. Tornò in camera da letto e da un baule pieno di cianfrusaglie e vestiti prese una giacca di pelle marrone che si infilò sopra la canottiera bianca. Si lasciò alle spalle l'ingresso della casa universitaria e passò per un piccolo giardinetto recintato dove in tre o in quattro si girarono per ammirare la sua bellezza. Superato il piccolo giardino Lara prese dalla tasca il cellulare e con nervosismo fece il numero che Casper le aveva fornito. "Accetto" Disse semplicemente, "Ne ero sicuro Lara, posso darti del tu?" Chiese lui imbarazzato, lei annuì e gli raccontò il sogno, "Il mago custode dei tre libri, lui ha previsto il tuo viaggio per trovarli e ha cercato di fermarti! Abbiamo la conferma che tutto questo non è una leggenda!""Mi hai scritto che il primo libro si dovrebbe trovare qui a Cambridge, prima parlerò con un mio amico di tutto questo e poi ci divideremo per la ricerca del tomo, e pensare che fino a pochi minuti fa ero convinta di non aver intenzione di aiutarti""So essere molto convincente cara Lara, hahahahah" Lei sorrise e dopo aver salutato Casper riattaccò. Nel frattempo era arrivata alla caffetteria che le si presentò deliziosamente calda. Zeke sedeva da solo in un piccolo tavolo di legno e sorseggiava una tazza di cioccolata. Lei si sedette davanti a lui e gli raccontò tutto per filo e per segno. "Strano, molto strano Lara, se il libro si trova qui a Cambridge sarebbe troppo scontato trovarlo in biblioteca ma ti consiglio di andarci comunque. Per quanto mi riguarda mi recherò all'abbazia e cercherò qualche indizio, ora è meglio andare!" Lara salutò il suo amico e lasciò la caffetteria. Zeke le aveva consigliato di visitare la biblioteca, ma Lara aveva in testa un posto più particolare per iniziare le sue ricerche: la cappella del king's collegge. In poco tempo arrivò a destinazione e di fretta si infilò nell'entrata. L'aveva visitata molte volte e sapeva solamente che era stata iniziata nel 1446 dal re Enrico VI. Questo aveva davvero un nesso con i libri del mago? Se lo era chiesto innumerevoli volte durante il breve tragitto, ma ora che era arrivata tutti i suoi pensieri si erano spenti. Fece tre passi verso l'altare e poi cadde a terra svenuta. Il custode sdraia un uomo sopra i tre libri e con il coltello insanguinato scrive ideogrammi sul corpo pallido del futuro dio, Lara assiste impotente cercando di fermare la cerimonia ma quando si libera dalle catene che la impossibilitano un buio infinito la pervade. Un altro sogno dal custode, un nuovo indizio. Ora quel luogo le metteva i brividi, doveva uscire ed avvertire Casper. Quando Lara si avvicinò all'uscita, le candele che illuminavano la cappella si spensero lasciando spazio all'oscurità. La ragazza prese una piccola torcia che portava sempre in tasca e illuminò la zona, notò dopo poco che delle mattonelle erano cadute dal muro rivelando un passaggio angusto. Lara sempre con la torcia buttò giù quel che rimaneva del muro e maledicendosi per aver distrutto un bellissimo sito archeologico si infilò nella cavità. Dopo circa due metri il passaggio terminò su una pozza d'acqua cristallina, Lara si immerse e nuotando in profondità, trovò e prese una scatola di legno scuro.

Completamente bagnata uscì prima dal tunnel e poi dalla cappella. Si sedetta su di una panchina e incuriosita aprì il contenitore quasi sicura di trovarvi il primo libro, ma dentro vi erano solamente un foglio e una piccola moneta d'oro, la moneta del suo sogno, quella che il custode stava usando durante il rituale. La ripose con cura e guardò cosa c'era scritto sul foglio: Parigi. Semplicemente Parigi. Richiuse la scatola e si diresse verso la casa universitaria con la scatola sottobraccio. Le squillò il telefono e senza indugiare la giovane donna rispose, "Si? Chi parla?" "Sono Kevin, una fonte mi ha detto che il secondo libro si trova a Parigi, hai trovato il primo?" "No ma ho trovato la moneta del custode e un foglio con su scritto Parigi" Rispose lei orgogliosa. "Brava Lara! All'aereoporto di Gatwick troverai un biglietto per Parigi a mio nome già pagato, confido in te."

Una volta arrivata in camera Lara preparò un bagaglio nascondencoci una pistola avvolta da una pellicola anti metal detector. Ci mise poi qualche cambio comodo di vestiti e la scatola della cappella. Era pronta per trovare il libro.