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Autore: pippos    20/06/2011    2 recensioni
Primo dei mie cinque ff su dragon age che vede protagoniste Flemeth e Morrigan che dandosi battaglia scatenano una serie di eventi destinati ad intrecciarsi.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Undici anni dopo l'arrivo di Hawke a Kirkwall...

Flemeth, la leggendaria strega delle selve era in piedi davanti alla sua nemica, i lunghi capelli candidi sciolti le volavano al vento. Indossava il suo solito succinto abito da battaglia, scuro e pieno di piume. Alzò il braccio sinistro creando una meteora sulla testa della strega che si trovava una quindicina di metri d'innanzi a lei, ma qualcosa le fece interrompere l'incantesimo. Un ragazzino sugli undici anni si frappose fra le due e sorridendo maligno con uno schiocco di dita le fece balzare indietro. "Mia nonna e mia madre che si danno battaglia, questa non me la potevo perdere." Morrigan corse verso il figlio e con incredibile agilità lo tirò via dal campo di battaglia, "Mia cara, pensavo di averti insegnato come educare un bambino". La vecchia strega esordite queste parole si scagliò verso la figlia e semplicemente toccandola riuscì ad immobilizarla. "Dove è adesso il custode grigio è piccolina? Dove sono i tuoi amici ora?" Flemeth si innalzò nel cielo e stringendosi le corna con le mani si trasformò in un enorme drago rosso. Il figlio di Morrigan ignorando la madre agonizzante al suolo imitò la strega delle selve trasformandosi anch'esso in un grandissimo drago, "Il flagello! Pensavo fossi troppo piccolo per controllarlo, il principe del Ferelden che porta in grembo la disgrazia più grande per il suo paese, divertente, esilarante oserei dire". Lo scontro infuriò tra i due ma dopo ben poco Flemeth riuscì a trionfare. L'anziana donna tornò in forma umana e si avvicinò lentamente al ragazzino privo di sensi, con le mani coperte dai vambracciali metallici gli carezzò delicatamente il viso e dopo aver pronunciato incomprensibili parole magiche, con una misteriosa lama di smeraldo gli incise un simbolo sull'addome, "L'incantesimo che ti ho fatto ti proteggerà dal demone che è in te per ancora molto tempo. Fra molti anni, quando non esisteranno più eroi la protezione svanirà e alla vigilia di questo giorno io e te ci daremo battaglia, ci sarà un solo vincitore". La donna si allontanò alle luci dell'alba e quando fu sicura di essere ormai lontana, una voce familiare la fermò, "Madre, ti ringrazio per quello che hai fatto per lui. Anche se l'odio che provo per te è incommensurabile ho una domanda da porti. La lama di smeraldo, la lama sacra che il creatore donò agli eretici, dove l'hai presa? Pensavo che fossero solamente legende ignote alla chiesa, dimmi la verità!" La donna sorrise con gli occhi e fece sedere Morrigan vicino al fuoco che aveva appena acceso, "è una lunga storia, ma sei hai tempo piccola mia io ne troverò per raccontartela".

Le due parlarono per tutta la notte e quanda l'alba si fece vedere di nuovo, venne il tempo per le streghe di separarsi

  
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