Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: _Alyara    21/06/2011    4 recensioni
Questa fic si ambienta sulle Isole del Destino poco tempo dopo la fine di KH2.
Durante un temporale notturno, Kairi, spaventata, cerca conforto in Sora ed insieme dormono nello stesso letto. La mattina dopo? Leggete per saperlo ;)
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts II
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Notte di tempesta

Temporale


h 00:00

Era notte fonda, tutti sull'isola erano andati a dormire.
Kairi, però, stava avendo qualche difficoltà ad addormentarsi durante il temporale che si stava accanendo sull'isola.
Quindi, al momento era raggomitolata a letto con le coperte tirate fin sopra la testa.
La ragazza, che fin da piccola aveva sempre avuto paura di qualsiasi calamità naturale che potesse causare danni seri (tipo terremoti e, ovvio, i temporali pesanti, di quelli con qualcosa di più di un po' di pioggia e qualche rombo), sobbalzava ad ogni piccolo rumore e la pioggia, che batteva sulla finestra, le metteva ansia.
Per lei era inconcepibile che una persona di sedici anni avesse ancora paura di cose così futili come un po' di pioggia.
Non riusciva però a tranquillizzarsi.
Per lei tutto questo era un odioso deja vu che si ripeteva ogni volta che c'era un temporale.
Certo, quando era piccola sapeva che poteva correre dai suoi genitori e dormire nel lettone con loro.
Ora si sarebbe vergognata troppo di andarci per chiedere di essere rassicurata.
Ormai l'unico porto sicuro erano i suoi amici, ma da tempo Riku la prendeva in giro per quella sua piccola fobia.
Sora, invece, non la prendeva mai in giro: con il suo carattere da bambino la compativa e la consolava.
Così, lei dai dieci a tredici anni era sempre corsa nella sua stanza e aveva sempre dormito con lui.
Adesso, però, le sembrava stupido andarci ancora una volta per una futilità stupida come quella, senza contare che probabilmente lui stava dormendo profondamente e non voleva svegliarlo.
In più, adesso dormire con lui per Kairi avrebbe avuto un sapore diverso dai precedenti: da tempo si era accorta di essere innamorata di Sora, ma per paura non si era mai dichiarata.
Frustrata e assonnata, tirò via le coperte e osservò la sua stanza.
Quello che per lei era sempre stato un rifugio sicuro, adesso le sembrava un luogo ostile ed estraneo.

h 03:25

Erano le tre di notte ed era ancora sveglia.
Le veniva quasi da piangere ogni volta che un tuono la faceva sobbalzare.
Ogni qualvolta lei stava chiudendo gli occhi, un tuono la spaventava strappandole un gridolino.
Al limite del pianto, triste e sconsolata, pensò.
"Come posso io, che tremo ad ogni stupido tuono, poter stare insieme ad un ragazzo coraggioso come Sora? Come posso io usufruire della sua allegria se sono così paurosa? Sono proprio una bambina, lui merita di meglio di me" pensava.
All'ennesimo tuono sobbalzò spaventata e quando realizzò la sua reazione, alcune lacrime amare le rigarono il volto.
Passò una buona mezz'ora, nella quale lei si faceva tanti complessi d'inferiorità mettendosi in confronto con i suoi amici.
Un tuono, un sobbalzo, un tuono, un sobbalzo...
Andò avanti così a lungo finchè, stanca di non poter dormire, si arrese e si alzò dal letto.
Andò nel corridoio e lo percorse di corsa, spaventata dal buio che la circondava.
Arrivata davanti alla camera di Sora, aprì la porta lentamente e osservò la stanza del suo migliore amico.
Sora le dava le spalle, steso nel letto con le coperte scomposte, e come immaginava dormiva beato.
Kairi le si avvicinò silenziosa e provò a svegliarlo, senza sortire alcun effetto.
Allora lo scosse un po', ripetendo il suo nome, ma Sora dormiva come un ghiro.
Allora scoppiò un'altro tuono, che le fece scuotere il dormiente ancora più forte.
Allora, quest'ultimo mugugnò, girandosi con tutto il corpo.
Kairi lo vide aprire lentamente gli occhi e fissarla intensamente.
- Cosa c'è, Kairi? Non è ancora mattina - le disse.
Lei, imbarazzata, abbassò lo sguardo.
- Non riesco a dormire - si giustificò.
- I tuoni? - chiese il ragazzo moro.
Lei annuì colpevole, consapevole di averlo disturbato.
Sora si lasciò scappare un risolino che la fece vergognare ancora di più di quanto già non lo fosse.
Allora lui tirò via le coperte e le diede la mano, sorridente.
- Vieni sotto le coperte, o gelerai - le disse, incoraggiante.
Lei accettò la mano, lasciandosi trascinare sotto le coperte.
A quel punto, Sora la strinse a sé, sorprendendola.
- Ora prova a dormire. Stai tranquilla, ti proteggerò io dai fulmini - le disse Sora, dopo aver chiuso gli occhi.
Kairi riconobbe la frase che le diceva sempre quando erano piccoli.
Allorchè, la rossa ricambiò l'abbraccio stringendosi al ragazzo che amava.
Assonnata e serena, cadde tra le braccia di morfeo.

h 08:00

Kairi si svegliò serena.
Era ancora tra le braccia di Sora, che dormiva beato.
Tra le sue braccia si sentiva a disagio: in parte per la vicinanza, in parte per la loro posizione.
Erano talmente vicini...
Quasi potevano toccarsi con il naso.
" Com'è bello quando dorme... Il suo volto è rilassato come non mai, arrivando a somigliare ad un angelo " pensò.
Mentre lei si faceva complessi di inferiorità, Sora stava aprendo lentamente gli occhi.
Rimasero a fissarsi a lungo, finchè il ragazzo spezzò il silenzio imbarazzante che era calato tra di loro.
- Buon giorno, principessa - sussurrò, sorridendole.
Kairi arrossì per l'appellativo con la quale le si era rivolto.
Chiaramente, con quell'aggettivo si riferiva al suo titolo di Principessa dal Cuore Puro.
- 'Giorno... - rispose imbarazzata.
Cadde nuovamente il silenzio, che nessuno dei due sembrava voler rompere.
Per Sora, vedere Kairi così vicina era una cosa rara e molto triste.
Dal suo primo viaggio si era accorto di quanto Kiari importasse per lui.
Credeva di amarla sin dal primo momento che l'aveva vista.
D'impulso, mentre lei lo fissava, Sora le diede un bacio che durò pochi attimi, ma per lui furono secoli.
Quando si staccarono, entrambi erano nel pallone, mentre il loro cervello e il loro cuore registravano l'accaduto e di conseguenza aumentavano il battito cardiaco.
Kairi non poteva credere a ciò che il moretto aveva fatto, mentre il suddetto moro si stava facendo assalire da mille dubbi.
" Oddio, che ho fatto ?!! Lei non mi ama, non avrei dovuto baciarla... Ho rovinato tutto, cielo... " pensava.
Cadde il silenzio, rotto solo dalla confusione che si stava svolgendo fuori da quella camera.
Poi la rossa decise di chiedere spiegazioni, ancora stupita e piacevolmente sorpresa dal bacio del ragazzo dagli occhi blu.
- Sora... - cominciò, ma il ragazzo la fermò subito, parlando a macchinetta.
Lo faceva sempre quando era nervoso e agitato.
- Scusami non dovevo farlo. Sono cosciente del fatto che tu non mi ami, ma non ho saputo frenarmi. Vedi, io ti amo forse da quando ti ho vista la prima volta, ma non dovevo baciarti senza il tuo permesso. Scusami davvero tanto, adesso nulla sarà come prima - finì, mortificato.
Kairi, sorpresa dall'ondata di parole del moretto, si ammutolì.
Un calore le crebbe dentro di sé, spingendola a dichiararsi a sua volta.
- Sora... - lo chiamò, facendogli alzare il volto.
- Io non sono brava con le parole almeno quanto non lo sei tu, ma ... ecco... Anch'io ti amo da quando ho visto i tuoi occhioni blu da cucciolo. Forse prima lo prendevo come una specie di amore fraterno, dato che ti conosco da quando eravamo piccoli. Poi, però, tu e Riku siete spariti e io mi sentivo così sola senza di voi. Durante i giorni di tempesta mi mancava così tanto poter dormire con te, oltre a tutte le tue qualità e il tuo sorriso, e forse allora ho capito che ti amavo, quindi... Ti amo anch'io, Sora - conclusi.
Il moretto era paralizzato dalla sorpresa e dalla gioia, tanto che faticava a trattenere le lacrime.
Allora, entrambi si avvicinarono e si diedero un nuovo bacio, più intenso e significativo del precedente.
Quando si staccarono, lentamente, si sorrisero felici.
- Ti amo - disse Kairi.
- Ti amo - disse Sora.
- Per sempre- dissero insieme.





E questa è finita.
Chiarisco qualche punto:
1- Le famiglie di tutti e tre i Custodi dei Keyblade abitano in una grande casa tutte insieme, e ovviamente le camere dei figli sono vicine.
2- Chiaramente, si trovano su un'altra isola e non quella in cui si parte in KH1. Questa è quella che si vede in KH2 quando Kairi parla con Roxas attraverso la mente.
3- Non è specificato nel gioco quanto tempo passa dalla partenza al ritorno sulle Isole del Destino, ma immagino siano passati due anni. Non essendo specificata nemmeno l'età dei personaggi, non ho messo un tempo preciso nella quale questa shot si svolge.
4- La fobia di Kairi è chiaramente inventata, non ho idea di cosa lei possa temere xD
5- La shot si svolge dopo KH2, anche se mi sembra chiaro.

Detto questo, spero vi sia piaciuta.
PS: non chiedetemi di prolungarla costruendoci una storia sopra (a volte lo fanno) perchè non saprei come fare. Questa shot mi è venuta mentre leggevo un'altra fiction (non so quale) sempre su Kairi e Sora.
Ciao, e commentate!

IxIoN96

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: _Alyara