All
the man of my life.
“Ginevra
ma che diavolo..”
Guardò
quella furia gettarsi sulla chaise longue di pelle di drago, che gli era
costata una fortuna, e ansimare leggermente.
La
ragazza stringeva convulsamente la seduta sotto di sé e guardava nel
vuoto, come per riordinare i propri pensieri.
“Gi-“
venne interrotto.
“No.
Devo prendere una decisione importante, ma prima devo chiarirmi le idee. E ho bisogno d’aiuto.”
L’uomo
la guardò e con un cenno aggraziato del polso le fece cenno
di spiegarsi meglio.
“Io
ho un problema. Con gli uomini. Cioè, non con
tutto il genere maschile, solo con quelli della mia vita. Cosa
non da poco per altro.”
Prese un
profondo respiro e cercò di metterli in ordine, di stilare una lista.
Stava
giusto valutando un elenco basato sulla cronologia, quando le sue labbra furono
più pronte e buttarono di getto l’unica cosa che le risuonava nella
testa come una sirena.
“Mio
fratello è gay. Omosessuale. Sì, gli
piacciono altri uomini.”
Si
girò per vedere l’interlocutore alzare le sopracciglia per
comunicarle che il concetto era chiaro, cristallino.
“Io
mi considero una persona piuttosto aperta, insomma non stiamo
mica parlando di una persona malata. E’ una preferenza sessuale.
Già. Il fatto che mi facesse sempre una testa così su quanto i ragazzi potessero deludermi e abusare della mia
buona fede, ora è molto più chiaro. E
poi non me lo ha detto lui, ho dovuto scoprirlo. Una mattina mi sono presentata
a casa sua con dei cornetti caldi perché dovevo chiedergli un favore
e..mi sono materializzata nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ora, si
può pensare che alle otto di mattina in una cucina non possa succedere
nulla di compromettente per la salute psicofisica di nessuno: sbagliato. Perché quando qualcuno, come per esempio la
sottoscritta, apre gli occhi e vede il fratello seduto sul tavolo che bacia un
ragazzo, potrebbe incorrere in serie e durature turbe mentali.
Ma
non è finita qui, no c’è una parte ancora più
divertente. L’altro lui era Harry. Sì, io-sono-il-bambino-d’oro-Potter
aveva le labbra su quelle del fidato amico
starò-sempre-al-tuo-fianco-Weasley.
Roba da
pazzi. Il mio ex. Il mio primo amore. Quel ragazzo con cui hai
le prime esperienze, con cui ti giuri amore eterno e progetti il futuro, e il
fatto che uno lo faccia quando ha solo sedici anni non ti fa sentire meglio
dopo, quando scopri che è gay. Omosessuale.”
Ginny si
morsicò il labbro inferiore, forte. Si portò una mano al polso
destro, dove un braccialettino d’oro regalatole da Harry stava da anni.
Strinse
anche quello contro la pelle fino a conficcare le punte delle piccole stelle
nella carne.
“Sono
svenuta. Poi mi sono ripresa e, beh, loro hanno provato a spiegarmi che lo
avevano capito da poco e che ero l’unica a saperlo. Quando si sono
abbracciati davanti ai miei occhi e si sono scambiati un altro bacio avrei voluto svenire di nuovo.”
Si
tirò su con il busto e piegò le gambe incrociandole sulla lunga
seduta, solo leggermente cosciente del grugnito di disappunto del proprietario.
“Oltre
a Harry c’è sempre stata un’altra persona a piacermi. Un uomo gentile, onesto, pieno di comprensione e pronto ad aiutare
chiunque nel momento del bisogno.
L’ho
conosciuto a scuola, al mio secondo anno ha insegnato Difesa ad
Hogwarts. Lupin. Poi ha incominciato a venire a casa nostra, tra le riunioni
dell’Ordine e feste di ogni genere ci
incontravamo spesso. Non ne sono mai stata innamorata,
capiamoci. Era solo qualcuno con cui parlare senza sentirmi una
mocciosa, mi trattava da pari e mi dava molti consigli, ho imparato fin da
subito a volergli un gran bene.
Ora
è l’amante di mia madre. Sembra assurdo ma
è così. Da quando papà è andato a ‘lavorare
in Svezia per un breve periodo’ la mamma
è completamente cambiata. Ha incominciato curando un po’ di
più il suo aspetto, e poi è partita per la tangente.
Ora
cucina cibi light! Io credevo che non fosse neanche
contemplata nel suo vocabolario una simile espressione. Insomma, una donna
convinta che il burro vada su ogni cosa commestibile
che possa passare attraverso la bocca, non può incominciare a servire
insalata e tofu senza far insospettire la figlia. A cene dietetiche è
seguito un cambiamento del suo guardaroba, che ora comprende camicette colorate
e jeans!
Della
loro relazione me ne sono accorta perché incontravo sempre Remus, alla
tana. Poi, visto che abbiamo stabilito che ho un tempismo invidiabile, un
tranquillo pomeriggio in cui ero tornata a casa per prendere dei vecchi libri
ho sentito dei rumori provenire dalla stanza dei miei. Rumori..gemiti
forse è la parola più adatta. E siccome non ho minimamente
pensato di spiare, mi sono convinta che Remus fosse con lei.”
Mentre
lei riprendeva fiato e si colorava sempre più di rosso sulle gote, il
ragazzo con lei si accomodò meglio sulla sedia e con fare corrucciato
chiese: “Ma tuo-“
“Padre?
Il quarto uomo più difficile della mia vita. Lui è partito, il
Ministero gli ha affidato cinque mesi fa un incarico in Svezia e non è
più tornato. Dice che lì si trova
talmente bene, finalmente lo trattano come merita, dice. Io ho il sospetto che
quello che lo tenga là sia anche una certa
Fri-Sgri..non mi ricordo come diavolo si chiami ma è la sua assistente.
Credo che
almeno ci sia qualcosa, visto che ogni cosa gli chieda per telefono o via gufo
lui mi racconta le giornate di quella lì. Ieri per esempio, se ti interessasse, è andata dal parrucchiere e si
è fatta fare un taglio che le dona molto.”
La
ragazza di riflesso si portò una mano fra i propri capelli e li
portò indietro.
“Vuoi
sapere cosa ho scoperto da poco? I gemelli sono pazzi. No, non pazzi-burloni,
gli scemi del villaggio, proprio matti da legare! Da mandarli
a fare una visita di cortesia ai genitori di Neville a tempo indeterminato.
Loro in
due hanno due vite, ma non una ciascuno, loro insieme
vivono due vite.
Fred e
George non hanno solo il negozio a Diagon Halley, ma fanno i commercialisti nel
mondo babbano. E non solo, hanno una moglie nella
Londra non magica. Ti rendi conto? Si danno il cambio, quando uno è
stanco di fare il venditore pazzo chiama l’altro e..si scambiano posto e
vita! Dimmi se non è pazzia! Tra le altre cose sembra che adesso la loro
ignara mogliettina sia incinta, e naturalmente non si sa chi dei due sia il
padre.”
La
bacchetta del suo ospite fece materiallizare un bicchiere d’acqua sul
tavolino, che lei tramutò prontamente in whisky incendiario.
Ne prese
un sorso e poi commentò: “Forse è una forma di demenza
senile che prima o poi tutti i Weasley
sviluppano.”
“Forse
il più normale è Charlie che si è limitato a portare via
una delle mie più care amiche e a giare per l’Europa in cerca di animali inesistenti. Percy e Bill probabilmente sono
stati adottati.”
Con un ultima sorsata svuotò il bicchierino di cristallo.
“Anche
la mia migliore amica mi ha abbandonata. Mi ha tradita. Ha complicato ulteriormente la mia vita legando la
sua ad un altro odioso uomo. E io che pensavo si desse al nubilato dopo quello che era successo con i piccioncini, i suoi migliori
amici. Il suo interesse nei confronti di mio fratello Ron era sempre stato
così palese che subito ho temuto commettesse
qualche sciocchezza. Sono stata con lei quando ha
passato notti intere a piangere e a chiedersi se fosse stata colpa sua, se a
lei mancasse qualcosa. Non sai minimamente cosa mi sono dovuta inventare, come
ho fatto a farle capire senza essere ne ironica ne
volgare che il problema era..di fondo.
Per
scontare quella che lei vedeva come una punizione divina, si è messa a fere volontariato. Ma non quel volontariato normale come,
che so, aiutare le vecchiette ad attraversare la strada e far scendere gli schioppodi
dagli alberi. No, lei ha pensato bene di rendersi utile in una struttura di
recupero per casi irrecuperabili. Pentiti, vittime dell’ultima guerra o
semplicemente pazzi furiosi. E lei, tra tutti i
mentecatti che le giravano intorno, chi ha scelto di prendere sotto la sua ala
caritatevole? Il padre del mio ragazzo! Ovvio!
Hanno
anche deciso che presto si sposeranno, e magari già che ci sono mettono
al mondo un bambino. Perché no, sarebbe
divertente se mio figlio litigasse per un giocattolo con suo zio.
Questa
è l’ennesima prova che ogni uomo della mia vita, dal più
importante al meno considerato, portano solo ed
esclusivamente scompiglio e terrore nella mia piccola ed innocente scatola
cranica.”
A quel
punto lo Psicomago decise di intervenire e provare a fare in parte il suo
lavoro, paziente permettendo.
“Tutto
questo per giungere a cosa? Qual è l’importante decisione da
prendere?”
Ginevra
lo fissò intensamente negli occhi per l’ennesima volta, lo sguardo
un po’ lucido e l’espressione di una persona che sa
di non poter più rimandare.
“Il
mio ragazzo mi ha chiesto di sposarlo, e io non so cosa rispondergli.”
Nella
frazione di secondo in cui lui si sedette di fronte a lei a cavalcioni della
chaise longue, la ragazza lo perse di vista.
Si avvide
solo dello svolazzare del camice bianco, che come un mantello si adagiò
alle spalle dell’uomo. Le sue mani raggiunsero il suo
viso, e poi di nuovo quel contatto fra loro.
“Digli
di sì.”
“Digli
di sì perché lui non si scoprirà mai omosessuale, non ti
abbandonerà per andare lontano, non porterà avanti una vita
parallela a quella costruita con te, e farà in modo che il padre diventi
improvvisamente e inspiegabilmente sterile. Digli di sì perché
è l’uomo più sano di mente che tu abbia mai conosciuto.”
Erano
così vicini che le ci volle molto poco per
sporgersi e dargli un bacio sulle labbra.
Si
staccò da lui solo per fugare ogni minimo dubbio.
“Ma sei sicuro? No, perché parla di se in terza
persona.”
FINE.
Salve,
bella gente! Allora, piaciuta????
Spero
apprezziate questo piccolo momento di follia e ora recensite prima che il
file si auto-distrugga in dieci..nove..otto..sette..sei..