All The Right Moves
Stop And Stare
Non permettetevi a copiare quest'immagine ;) ©
This town is colder now, I think it's sick of us
It's time to make our move, I'm shakin off the rust
I've got my heart set, On anywhere but here
I'm staring down myself, Counting up the years
Steady hands, just take the wheel...
And every glance is killing me
Time to make one last appeal...
For the life I lead
George camminava nella
Sala Grande. Tutti lo guardavano, come se avesse commesso un reato di cui lui
non ne conosceva l’esistenza.
Vide la propria famiglia
chinata su qualcosa, sentì i singhiozzi di sua madre, così forti che chiunque
avrebbe potuto sentirli.
Il suo cuore mancò un
colpo, inizio a correre in quella direzione, il respiro affannato e gli occhi
già pieni di lacrime. E allora capì.
Capì il motivo di quegli
sguardi, sguardi tristi che cercavano di fargli forza in qualche modo.
Capì che il mondo gliela
crollato addosso, che una parte di lui era morta ed era steso li, proprio sotto
i suoi occhi colmi di lacrime.
Calò il silenzio attorno
a lui, nessun rumore, a parte il suo respiro, riusciva ad arrivare alle sue
orecchie.
Si inginocchiò piano
accanto al fratello, e le lacrime sgorgarono inesorabili dai suo occhi.
Poggiò una mano sulla
spalla di Fred e iniziò a scuoterlo, così come fanno i bambini quando vogliono
svegliare qualcuno.
Correvano in direzione dell’espresso di Hogwarts, ignorando i continui richiami della madre.
«Fred, George! Non correte e venite a prendere i
vostri bagagli!»
I due fratelli non ascoltarono la madre e salirono
sul treno, guardandosi intorno meravigliati.
«Per l’amor del cielo, volete ascoltarmi una buona
volta!» Molly fu costretta a salire sul treno per portare i bagagli dei figli.
«E adesso scendete e andate a salutare vostro
padre!» Fece la madre con dito accusatorio.
I due ragazzi sbuffarono e andarono a salutare il
padre, poi corsero via.
«Credi che ci chiameranno spesso?» Fece Arthur
sospirando. Molly si passò una mano sui capelli. «Credo proprio di si.»
Stop and stare
I think I'm moving but I go nowhere
Yeah I know that everyone gets scared
But I've become what I can't be, oh
Fred si sedette per primo nello sgabello dove
sarebbero stati smistati.
Il cappello parlante non esitò un minuto.
«GRIFONDORO!» Gridò, e un boato si alzò nel tavolo dei grifoni.
Fred sorrise al fratello e gli diede una pacca sulla
spalla.
George si sedette e ancora una volta il cappello
gridò trionfante. «GRIFONDORO!»
Un altro boato si alzò dal tavolo dei grifoni e
corse in direzione del fratello con cui si scambiarono un cinque.
Stop and stare
You start to wonder why you're here, not there
And you'd give anything to get what's fair
But fair ain't what you really need
Oh, can you see what I see
La verità gli fu buttata
in faccia in un attimo. Lentamente smise di scuotere il ragazzo.
Una strana risata gli
uscì dalle labbra, una risata amara che si trasformò subito in un continuo
singhiozzare.
Era morto e nessuno
sembrava soffrire abbastanza per lui, era morto e nessuno si degnava di
aiutarlo in qualche modo.
Era morto ed era tutta
colpa sua, perché non gli era stato accanto, perché non erano insieme.
Senza Fred, non valeva
nulla, un piccolo corpo senza anima e che avrebbe avuto gli occhi assenti per
il resto della sua vita.
Un volto con un sorriso
stampato in faccia, il più falso di tutta la sua vita. Un sorriso che non era
quello impresso nel volto del fratello.
Posò la testa sul petto
di Fred e tutto il mondo attorno a lui iniziò a girare vorticosamente, come se
un buco nero lo stesse risucchiando piano piano.
Minuti di infinito
silenzio, dove iniziò a sentire nuovamente i rumori attorno a lui, i singhiozzi
di sua madre,
le parole incomprensibili
dette dalle persone attorno a loro, e poi una risata lontana, quella di Fred.
Prese fiato, tutto quello che poteva.
E allora urlò.
«No… no… no!» urlò qualcuno. «No! Fred! No!»
Percy scuoteva il fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro,
e gli occhi di Fred li fissavano senza vederli,
lo specchio dell’ultima risata ancora impresso sul volto.
Harry Potter e i Doni della Morte, pag.586
Spazio autrice:
Ed eccomi qui con una nuova idea. In realtà non
avevo pensato di fare una raccolta, poi però mi sono venute altre idee in mente
per altre oneshot e ho detto: “perché non fare una
raccolta?” E così eccomi qua :DD Che dire, l’idea di scrivere di questo momento
abbastanza critica mi è venuto in testa oggi rileggendo quelle pagine. Insomma
non so per voi, ma per me la morte di Fred è stata una delle più brutte, se non
la più brutta in assoluto. Alla prossima <3