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Autore: Jales    22/06/2011    7 recensioni
Il destino è dimenticare, essere dimenticati.
Era semplice, in realtà.
Come cancellare un appunto scritto a matita, passandoci sopra la gomma finché esso non svanisce.
Il destino è ricominciare, per poi dimenticare un'altra volta.
Il destino è ricominciare, per poi essere dimenticati un'altra volta.

È un circolo vizioso, infinito.
È la vita, la morte e va oltre.
Sasuke/Sakura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Mercurio
Sasuke/Sakura




L'acqua scura aveva un colore metallico, smossa in alte onde da un vento capace di spazzare via ogni cosa.
Sakura respirava l'aria salmastra a pieni polmoni, forse nella vaga speranza che qualcosa la portasse via di lì. Guardava il cielo plumbeo e aspettava che un qualsiasi angelo le venisse a strappare via l'anima per gettarla poi in qualche voragine al suo destino.
Il destino è dimenticare, essere dimenticati.
Era semplice, in realtà.
Come cancellare un appunto scritto a matita, passandoci sopra la gomma finché esso non svanisce.
Il destino è ricominciare, per poi dimenticare un'altra volta.
Il destino è ricominciare, per poi essere dimenticati un'altra volta.
È un circolo vizioso, infinito.
È la vita, la morte e va oltre.
È qualcosa che non si comprende, che si cerca di afferrare invano. Come prendere il fumo fra le dita.
Il destino è essere dimenticati, nel bene e nel male.
L'acqua grigia la chiamava, il cielo nero la chiamava.
E lei lì, in un limbo senza uscite, ad aspettare qualcosa.
Ma quel qualcosa aveva un nome ed un cognome, Sakura lo sapeva ma si rifiutava di ammetterlo a sé stessa.
Aveva cancellato quell'appunto sbagliato dalla sua mente anni or sono.
Forse non si era accorta di non averlo fatto dal cuore. O non se ne voleva accorgere.
Il vento aumentava, ululando al passaggio in quelle strette fessure disseminate lungo la scogliera.
Un sasso lanciato dalla ragazza svanì con un tonfo sordo nell'acqua, soffocato dal rumore del vento.
L'aria si fece più pesante, il vento sembrò aumentare e il mare prese a contorcersi in onde sempre più alte.
Sakura non respirava più l'aria salmastra.
Era un odore di sale, di sangue e di morte.
Un odore debole, da dietro di lei.
L'acqua d'argento la chiamava, più forte; il cielo cupo la chiamava, più forte.
E Mercurio, il suo Mercurio, dietro di lei rimaneva in silenzio.
Era un ladro, un bugiardo, un abile tessitore d'inganni.
Ah, Mercurio!
Aveva commesso azioni ben ponderate alle volte sbagliate, ma mai se ne era pentito.
Era orgoglioso, testardo e inflessibile.
Era tossico, nocivo, mortale.
Sakura sembrò sorridere, per un fugace attimo.
Era bello.
Voltò le spalle all'acqua e al cielo, mentre posava le mani sul petto del suo amato.
Quell'appunto scritto sul cuore, il suo nome, era venuto a galla di nuovo.
Sasuke Uchiha.
...Sasuke?
Un altro, però, era apparso nella sua mente: si era affrettata a cancellarlo, perché il destino è dimenticare.
Il destino è essere dimenticati.
Anche quella frase sarebbe caduta nel baratro infinito, dimenticata da tutti ma mai priva della sua veridicità.

Mercurio porta alla morte.


Note: gioco di parole voluto, in questa flash, su Mercurio/mercurio.
Tra Mercurio, la divinità, e mercurio, l'elemento chimico altamente tossico.
Altamente nonsense.
Solamente un tributo a Sasuke e Sakura, perché io li adoro e perché mi mancano.

  
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