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Autore: MaryElizabethVictoria    22/06/2011    3 recensioni
Una vecchia fotografia viene ritrovata a Grimmauld Place. Contiene i ricordi dell'ultimo anno a Hogwarts dei Malandrini, dei loro primi amori,della dubbia frequentazione di tre ragazze Serpeverde, come è cominciata la guerra magica e chi vi ha preso parte. Se 'i ricordi sono l'unico paradiso dal quale non si può essere cacciati' per qualcuno è semplicemente è sprofondare all'Inferno.
(Assolutamente un esperimento, vorrei sapere se è degna di essere continuata^^ Buona lettura!MEV)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Non sai quanto ho atteso questo momento...- Lavinia si leccò le labbra screpolate come un gatto che pregusta il suo pasto mentre ci gioca.

Arya ne ricevette una sensazione piuttosto sgradevole.  Si guardò intorno nervosamente, ma Narcissa si era eclissata da qualche parte e comunque non era certa che l'avrebbe aiutata. Si era andata a cacciare in una maledetta trappola.

-...Sai,mi dispiace di doverlo fare ma la cara Amalya deve imparare come ci si comporta.

-Fare... fare cosa?- domandò Arya, ma Lavinia la ignorò.

- Perchè mi costringono sempre  fare quello che non vorrei?!Anche tua madre... lei significava davvero molto per me e tu le assomigli così tanto- le disse ancora la donna avvicinandosi a lei tanto da poterle accarezzare la guancia con una mano fredda- E' stata davvero un'amica preziosa.  Già, avrei potuto anche lasciarla in vita se non fosse stata così determinata a farmi fare la figura dell'idiota...

Arya si sottrasse a quel contatto indietreggiando fino a che la sua schiena non incontrò il divano.

-A me sembra che a fare la figura dell'idiota ci riesca benissimo da sola- commentò freddamente- e dubito seriamente che mia madre abbia mai perso il suo tempo con lei.

-Oh...Non mi credi piccina? Guarda, guarda tu stessa- la esortò Lavinia porgendole un pezzetto di carta stropicciata e ripiegata che le sue mani stringevano febbrilmente - una copia per ognuno ...così non ti dimenticherai di noi- cantilenò con una vocetta sinistramente infantile.

- ' Hogwarts 1977,con amore, Lily' - recitò Arya leggendo la dedica scritta dietro  prima di guardare la vecchia fotografia.

-Guardalo bene, lo hai visto? Hai visto perchè è morta?!- tuonò Lavinia esultante.

C'erano tutti in quella fotografia, i volti giovani e sereni ,rilassati e  inconsapevoli di un domani di guerra e sofferenza. Una versione più giovane e mentalmente sana di Lavinia Worthington svettava in prima fila. Arya stentò a riconoscere sua zia Amalya ,una signora sempre così seria ed elegante,  abbracciata in maniera inequivocabile ad un ragazzo che non era suo zio Elios mentre sorrideva raggiante come se non avesse desiderato altro dalla vita. Il suo sguardo si soffermò in particolare su un volto dai lineamenti uguali ai suoi, incorniciato dagli stessi capelli chiari e ondulati: sua madre le sorrideva da una serata di venti fa, circondata dalle persone a cui più aveva voluto bene. Accanto a lei stava un ragazzo dall'aria spavalda, con lunghi capelli neri e gli occhi... Arya fremette leggermente: aveva i suoi stessi occhi.

 Tuttavia la ragazza non perse il poco tempo che aveva ad esaminare la fotografia a fondo, lo utilizzò invece per estrarre la bacchetta ed indietreggiare di qualche passo per prender meglio la mira.

- Stupeficium! - urlò l'incantesimo che da poco Remus Lupin  le aveva insegnato e subito dopo prese a correre senza voltarsi per vedere se avesse avuto effetto. Il suo unico pensiero era uscire di lì il prima possibile.

Sentì il rumore di qualcosa che cadeva, ma subito dopo dei passi affrettati le correvano dietro rimbombando sinistramente nel corridoio di pietra. Un fiotto di luce l'aveva appena mancata e fu costretta a voltarsi per affrontare il seguente.

-Impedimenta!

-Protego!

-Sectumsempra!

-Protego!

Arya sapeva bene che il suo sortilegio scudo non poteva proteggerla per sempre, soprattutto quando la sua avversaria aveva molta più esperienza di lei e sembrava mettercela tutta per catturarla, ma tentò ugualmente di difendersi come poteva. Le occorreva tempo per elaborare un piano.
Ma quando vide una statua di marmo accanto a lei perdere un braccio perchè colpita al suo posto da una maledizione capì che di tempo non ne aveva e che forse una semplice cattura non era tutto ciò che la strega aveva in serbo per lei.

-Stupeficium!

Il successivo incantesimo di Lavinia infranse il suo fragile scudo, Arya si ritrovò sbalzata sul pavimento mentre la sua bacchetta era finita a qualche metro di distanza. Lavinia la raccolse compiaciuta.

- Darcy... perchè hai voluto che ti uccidessi?- continuò con quel tono strascicato e assolutamente folle -  sei  stata la prima amica che ho avuto, mi sei stata vicina anche quando nessun altro lo avrebbe fatto...non ti importava che fossi una Nata Babbana, no! Eri troppo coraggiosa per temere gli altri Purosangue e troppo leale per voltare le spalle ad un'amica. Ma sei stata anche così stupida ,oh talmente stupida...- Lavinia si era presa la testa tra le mani come per volerne fare uscire un pensiero doloroso.

Era completamente pazza, realizzò Arya, con un sussulto: si rivolgeva a lei vedendo al suo posto Darcy. Era una donna consumata dal rimorso per quello che aveva fatto e oltre che dai suoi propositi di vendetta. Una pazza con una bacchetta puntata su di lei.

-Perchè non mi hai voluto lasciare altra scelta?!- ringhiò rabbiosamente - Potevamo essere grandi insieme, potevamo unirci all'Oscuro Signore ed essere potenti. Perchè hai preferito lui?  Ti sei innamorata di quell'idiota di Sirius Black e hai rovinato tutto!

- Sirius Black!- esclamò Arya incredula- Mia madre era innamorata di Sirius Black?!

Solo sentendo la sua voce Lavinia parve tornare in sè realizzando di non avere davanti Darcy Hardgraves, ma sua figlia che la fissava con altrettanto disprezzo. Come osava? Anche Darcy le aveva riso in faccia prima di morire.

-Certo che lo era... da chi credi di aver preso la tua insolenza, stupida ragazzina!- strillò ormai fuori di sè- 'Ci sono cose per cui vale la pena morire'  ha detto prima che la finissi. Bene, lo vedremo...salutamela tanto dall'inferno.

Arya non chiuse gli occhi, sua madre di certo non lo aveva fatto e lei sarebbe stata all'altezza. Inoltre se quella donna intendeva ucciderla  non glielo avrebbe reso più facile mostrandosi impaurita. Voleva che la guardasse in faccia nel momento in cui pronunciava la maledizione, voleva vedere se aveva il coraggio di tradire un ultima volta la preziosa amicizia di sua madre.

- Avada Kedavra.

Un fiotto di luce verde illuminò sinistramente il salone.


....


Elios Hardgraves commise il malcapitato errore di suonare il campanello prima di entrare al numero dodici di Grimmauld Place, scatenando gli strilli del ritratto della signora Black. Sirius Black e Remus Lupin  lo accolsero  loro malgrado con un atteggiamento estremamente sospettoso, quasi offesi dal fatto che fosse stato rivelato a un ex Mangiamorte in cui non nutrivano la minima fiducia l'ubicazione del quartier generale dell'Ordine delle Fenice. Ma la verità era che avevano bisogno di lui e non vedevano l'ora di ascoltare le notizie che portava.

-Chi diamine ci fai qui in casa mia Hardgraves?- abbaiò comunque  Sirius, ancor prima di lasciargli mettere piede nell'atrio.

- Era anche la casa di mia sorella- lo corresse lui spietatamente, passandogli  davanti  con noncuranza proprio come se si trovasse a casa sua, intanto si guardava intorno con sguardo critico- Lo avete ridotto male questo posto, lo ricordavo decisamente più vivibile quando c'era lei  .

Un'altra sola menzione di Darcy e l'avrebbe schiantato, decise Sirius all'istante. Fortunatamente Remus intervenne per dargli manforte ,scongiurando uno scontro aperto.

-Non eri atteso- dichiarò tanto per mettere in chiaro che non era il benvenuto.

Elios sorrise appena.

- Non sono pervaso da alcun piacere nel trovarmi qui, ma mia moglie...- sottolineò le ultime parole- ...Amalya ha detto a Silente che lei non ci avrebbe più messo piede, così il vecchio ha deciso di ammettere anche me nell'allegro club della fenice - fu la sua risposta intrisa di sarcasmo- all'inizio ammetto di avere avuto qualche perplessità sul fatto che fosse opportuno ma... dal momento che accettano proprio chiunque, dico bene Lupin?

Remus ricambiò quella provocazione con un contegno altrettanto freddo e distaccato, mentre gli insulti di Sirius finirono coperti dagli strilli della signora Black prima che anche il ritratto si calmasse.

-Se sei qui per dirci qualcosa Hardgraves...- lo sollecitò educatamente il lupo mannaro.

-Si: l'ho trovata-  ghignò questi evidentemente compiaciuto- Lavinia è rimasta fino ad ora nascosta dai Malfoy. Adesso posso vedere mia nipote?

-No- disse Sirius conciso.

-Naturalmente- lo corresse Remus, che continuava a cercare di mantenersi superiore alle ostilità, non se le potevano certo permettere in quel momento- E' di sopra, la vado a chiamare.

Ma dopo qualche istante, che Sirius ed Elios impiegarono a guardarsi di traverso nel più completo silenzio, Remus ritornò visibilmente allarmato una volta scoperto che la ragazzina non si trovava di sopra, nè in alcun altra parte della casa.

-Non capisco...è scomparsa !- mormorò .

-Che cosa?! Dove? Dobbiamo trovarla!- gli fece eco Sirius , se possibile ancora più agitato di lui.

-Non la troverete certo qui- osservò Elios tranquillamente, come se la scomparsa di sua nipote non lo preoccupasse affatto- l'avevo detto ad Amy che affidarla a voi due era una pazzia e che sarebbe finita sbranata alla prima luna piena ... certo se non l'aveste persa prima.

-Senti tu, razza di pallone gonfiato...- questa volta  Sirius sembrava davvero intenzionato a mettergli le mani addosso e Remus non aveva più intenzione di fermarlo- ... hai intenzione di startene lì a fare commenti inutili o vieni con noi a cercarla prima che ti spacchi la nobile faccia?!

-Perchè dovrei cercarla se so perfettamente dov'è?!- sollecitato da espliciti sguardi degli altri due Elios decise di smettere di giocare con loro e dirgli quello che sapeva prima che le minacce di Sirius si concretizzassero a suo svantaggio- E' con Amalya, è piuttosto scossa perchè purtroppo mi ha visto uccidere Lavinia. Non era mia intenzione farlo davanti a lei ma non ho avuto scelta- precisò.

Sia Remus che Sirius ascoltarono come pietrificati il racconto che seguì.

-Sapevo che Lavinia si nascondeva da qualche parte con l'aiuto di vecchi amici, l'unico modo per spingerla ad uscire allo scoperto, a rimanere sola e non protetta da altri Mangiamorte era darle esattamente quello che voleva. Sarebbe voluta rimanere da sola per compiere la sua vendetta, così ho chiesto a Kreacher di far uscire Arya ... grazie a Salazar esiste ancora qualche elfo domestico che sa fare il suo dovere- concluse.

-Insomma,l'hai usata come esca!!- esclamò Sirius indignato.

-Era l'unico modo- tagliò corto l'altro.

-E di sicuro Amalya non lo sa, non sarebbe mai stata d'accordo su un piano del genere- completò Remus.

-Infatti, in realtà Silente mi ha rivelato da subito dove trovare il quartier generale, ma a lei non l'ho potuto dire - annuì Elios - sono stato qui mesi fa per dare istruzioni all'elfo, fortunatamente si ricordava di quanto sia Regulus che la sua compianta padrona mi stimassero e ha fatto quanto ho chiesto tenendomi informato. Una bestiola preziosa, anche se servendo me si è dimostrato pensosamente attaccato alle sottane di Narcissa.

Sirius ignorò totalmente quell'avvertimento prezioso.

-Tu...Però Arya sta bene? Rispondi!

-Sta bene- ripetè Elios - e visto che non c'è più motivo di tenerla qui ripartiremo quanto prima.

Il volto di Sirius si rabbuiò visibilmente, dimenticò perfino di voler picchiare a sangue chi gli stava davanti con quell'aria di sufficienza. Ormai pensava solo che non l'avrebbe più rivista, che non l'avrebbe  più ascoltata parlare con quella voce tanto simile a quella di sua madre. Niente più Arya, così, da un momento all'altro. Non aveva avuto molto tempo per stare con lei, non in forma umana. E in fin dei conti era un suo diritto ! C'erano tante cose che doveva ancora dirle, anni da recuperare... e quella casa sarebbe rimasta ancor più cupa e grigia senza di lei.

-Era una situazione temporanea...- cercò di confortarlo debolmente Remus - ... non ci dovevamo abituare.

-Comunque la faremo tornare per salutarvi- aggiunse Elios sottovoce, mantenendosi il più distaccato possibile- e qualche volta può venire a stare qui per qualche giorno... per nostra sfortuna è una Black ...e poi pare si sia affezionata a te.

Sotto lo sguardo incredulo di Remus i due maghi si  strinsero rapidamente la mano, per poi tornare a fingere di ignorarsi. Fu così anche quel giorno, quando Arya fu riportata a Grimmauld Place per l'ultimo saluto prima di tornare in Francia con la sua famiglia. Non si poteva negare che fosse raggiante.

- Dov'è Felpato? - volle sapere la ragazzina guardandosi intorno- Voglio salutarlo.

-Oh, non credo che verrà ... detesta gli addii- borbottò Sirius cupo, aveva assistito ai saluti rimanendo in un angolo in disparte.

Allora Arya lo stupì buttandogli le braccia al collo e baciandolo su una guancia.

-Sciocco cagnone, guarda che l'avevo capito che eri tu!- gli disse ridacchiando con la sua migliore aria furbetta - Eri l'unico che non si faceva mai vedere quando c'era lui ...

 - Remus te l'ha detto?!

-Ma và... l'ho capito da sola!- rispose lei orgogliosa - Andiamo, sono piccola ma mica stupida!

-Tu lo sapevi? E allora come mai...- Sirius la fissava preso alla sprovvista.

- Come mai ho continuato a raccontarti ogni cosa della mia vita?!- proseguì  Arya compiaciuta-  Diciamo che avevo deciso di annoiarti a morte con tutti i miei problemi nella speranza che ti allontanassi ... ma tu non l'hai fatto. Nessuno mi aveva mai ascoltato così prima d'ora... grazie.

-Ci rivedremo Arya Black - decretò osservandola gonfio di orgoglio-  nel frattempo voglio che tu abbia questa.

Sirius le porse la sua copia della fotografia dove era ritratto con Darcy, Arya la prese ma la sua espressione mutò di colpo non appena l'ebbe in mano, il suo sorriso si fece leggermente più incrinato.

-Arya, ma che cos'hai?- domandò lui  preoccupato.

-Senti, quella donna...- si fece coraggio la ragazza  dopo aver riflettuto un istante- quella donna prima di morire ha detto una cosa davvero strana su di te e sulla mamma...

-Che cosa ti ha detto?- le chiese Sirius serenamente, era pronto finalmente a rivelarle ogni cosa se solo l'avesse chiesto.

-Ha detto che lei...insomma, che voi...ah, non importa. Era completamente pazza, giusto? Sono sicura che quello che ha detto non vuol dire niente - rivolgendo un ultimo sorriso a tutti quanti  lasciò Grimmauld Place con la promessa di tornare in estate.

 

 

Fine


Ringraziamenti vivissimi a tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui, a chi ha ricordato la storia, chi l'ha messa tra i preferiti e seguiti , ma soprattutto a chi l'ha recensita!!!! Anime davvero sante.E' soprattutto grazie a voi che sono arrivata al ventiseiesimo ed ultimo capitolo, con l'ambizione di poter scrivere quanto prima, esami permettendo, una nuova storia dove utilizzerò alcuni di questi personaggi e  naturalmente ne creerò altri che avranno a che fare con i nostri protagonisti...Spero davvero che vi siate divertiti a leggere la metà di quanto io mi sono divertita a scrivere!!^^Un bacione a tutti e alla prossima...MEV

 

 


 

 

 

  
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