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Autore: _evans_    23/06/2011    0 recensioni
“Fosse facile” pensò. Non avrebbe dovuto,era stata una pessima idea: per una notte,una sola notte, la sua vita, all’alba dei diciassette anni, stava per cambiare.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore negato


Camminava avanti e indietro: non riusciva ancora a crederci.
- Quanto ci vuole per un dannato risultato?- chiese sull’orlo di una crisi.
- La farmacista ha detto tre minuti, rilassati.- rispose la sua migliore amica.
“Fosse facile” pensò. Non avrebbe dovuto,era stata una pessima idea: per una notte,una sola notte, la sua vita, all’alba dei diciassette anni, stava per cambiare.
Era un giorno d’estate: le solite litigate in famiglia, ma questa volta aveva preso una borsa, con nascoste poche cose, i soldi, e se n’era andata. Aveva lasciato un biglietto dicendo che avrebbe chiesto ospitalità a un’amica. Invece era a incontrare il suo primo amore, risalente a tre anni prima, a Milano.
Tante cose da raccontarsi, tanto alcool, tanta complicità, e l’indomani si era svegliata con lui accanto.
Ora nella sua stanza c’erano le due donne più importanti della sua vita: sua madre e Rebecca. E con loro un test di gravidanza, dal cui esito sarebbe dipeso il suo futuro.
- Dovremmo esserci.- disse sua madre, la tensione e la rabbia dissimulate.
Trattenne il respiro, prese il test e lo fissò.
C’era un più. Nero, chiaro, innegabile.
- Sono incinta.- sussurrò.
Si sedette e con le mani sul volto, pianse.

***


Vent’anni dopo


Aprì la porta. Era rimasto un ultimo appuntamento: - Venga, si accomodi.- disse senza neanche guardare il paziente. Si sedette alla scrivania: - Nome e cognome, prego.-
- Non mi riconosci più?-
Quella voce. Troppo bella, troppo familiare. Alzò lo sguardo.
Era lui. Più vecchio,ma con gli stessi occhi, e lo stesso sorriso. - Non ci credo.- le mancavano le parole.
- Ho letto un tuo articolo e ho fatto una ricerca…dottoressa.- disse lui tranquillamente – Nonostante tutto non ho mai smesso di cercarti.-
Anni di silenzio, di messaggi letti e cancellati, di chiamate respinte, di posti evitati, per poi trovarsi di nuovo nella stessa stanza.
La voglia di abbracciarsi, di ricominciare. Le parole di sua madre: “non è l’uomo giusto”.
L’immobilità.
- Volevo solo vedere di nuovo il tuo viso e dirti che ci sono ancora. Sei sempre bellissima.- e detto questo le lasciò un biglietto sulla scrivania con un numero di telefono, la accarezzò, si soffermò a guardare la foto del figlio di lei vicino al computer, e uscì.
Quell’uomo che era sempre stato capace di leggerle dentro.
Quell’uomo che sarebbe sempre stato il suo unico amore.
Quell’uomo che non sapeva che il ragazzo della foto era sangue del suo sangue.
  
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