Cosa succederebbe se,anche la più sfrenata delle rockstar si arrendesse all'idea della morte del suo genere?


L'uomo seduto in cucina si rigirò l'anello tra le dita,ben attento a pesare le parole.
«e se fossimo giunti al capolinea?»
Gli occhi azzurri di Mick Jagger si spalancarono per la sorpresa. Sospirò e si costrinse a sorridere.
«Vuoi mollare,Keef?»
«Io no,è che..il rock è morto.»
Mick si morse le labbra,frugando tra i propri pensieri alla ricerca di qualcosa da dire.
«se..se vuoi mollare fallo. Ma il rock non è morto.»
Keith Richards per la prima volta alzò lo sguardo,incrociando quello dell'amico.
«Ascoltami Keef. Quanti anni sono che io e te ci conosciamo?»
«Cinquanta a dicembre.»
«Già. E sai quando ti ho conosciuto cosa volevi essere?»
«Un blues man». E un sorriso,per la prima volta da quando erano lì,fece capolino sul suo volto segnato dal tempo.
«Adoravi Muddy Waters,ricordi?»
Keith annuì e Mick si concesse una pausa prima di riprendere a parlargli.
«E volevi essere come lui. E ora..io non so quello che l'industria della musica vuole. Ma so che tempo fa un ragazzetto di nome Keith Richards avrebbe fatto follie per essere come un suo idolo. E sai cos'altro so? Che c'è un altro ragazzino,qui fuori,non ho idea di come si chiami o quanti anni abbia,ma so,ne sono certo,che il suo sogno è essere come Keith Richards.
Non so nemmeno se ci riuscirà,ma so che quel ragazzino è la prova che il rock non è morto. Quella è una macchina infernale amico,non muore mai.»
Keith si alzò e,passandosi una mano tra i capelli,mormorò che non gli andava di deludere quel ragazzino.