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Autore: _Coco    23/06/2011    8 recensioni
Mi ero scordato di questa sua mania.
La mania di avere sempre sulla bocca una parola sconosciuta.
Una di quelle che non usa più nessuno.
Una di quelle che ti lasciano un sorriso fra le labbra.

Buona lettura,
Out
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Un mondo di parole








Piton sedeva rigido su una delle panche nella polverosa biblioteca di Hogwarts.
Sfogliava pigramente un grosso tomo di Erbologia e, di tanto in tanto, sbadigliava sonoramente.
- Ehi, Severus! Che combini?-
Una ragazza dall’aria allegra si avvicinò all’amico, poggiando la testa sulla sua spalla.
- Studio.
- Su il morale, Sev! E’ estate!
- Non me n’ero reso conto, sai- disse sarcastico, voltandosi verso Lil.
Lei lo guardò sorridente.
- Novità!- esclamò, felice.
- Quale?
- Ho trovato una nuova parola- disse, mentre il suo sorriso si illuminava di splendore.
Piton sgranò gli occhi. Cercò di allontanarsi dalla minuta figura ma fu prontamente fermato da una sua mano che, preso il braccio magro, lo riavvicinò di nuovo a sé.
- Circumnavigare … ha un bel suono, vero?-
Il ragazzo sospirò sonoramente, lasciandosi sfuggire un sorriso.
- Si, Lily, ha un bel suono–.


***



Mi ero scordato di questa sua mania.
La mania di avere sempre sulla bocca una parola sconosciuta.
Una di quelle che non usa più nessuno.
Una di quelle che ti lasciano un sorriso fra le labbra.


***


- Cosa vorresti per Natale, Sev?
Piton arrossì.
- Niente.
- Non è vero.
- Si, invece.
- No.
- Si.
- Lily, basta!
- Volevo solo sapere cosa regalarti-
La ragazza si imbronciò, guardandolo divertita. Poi si alzò e, seguita con lo sguardo da Piton, scappò via alla ricerca del regalo perfetto.
- Sai, Lily, come regalo di Natale vorrei darti un mondo di parole ... –



***


Passava mesi e mesi a cercare quella giusta.
Quella che la facesse stare bene.
Una volta pronunciò la parola “tacchino” per un intera settimana.
Settimana dolorosa, quella.


***


Un figura minuta camminava rasente ai muri, nascondendosi fra le ombre.
- Mary, ho trovato una nuova parola
- No, Lils, non di nuovo- piagnucolò l’altra
- Tumefatto.
- Ti prego …
- Tumefatto.
- Lily!
- Tumefatto.
- Basta!
- Tumefatto.
- Ho capito, davvero.
- Tumefatto.
Piton, che spiava le due dietro un’armatura, sorrise triste.
Quanto stupido era stato ad abbandonare lei, il suo sorriso e le sue parole strambe?


***



Dissanguato, morente, solo.
Sono a terra, ansimo, soffro.
Prego perché le sue parole mi ritornino a sorprendermi.
Prego perché lei torturi di nuovo le mie povere orecchie.
- Gu … ar … da … mi-
Ha la stessa sua luce negli occhi.
Mi viene di urlargli:

- Dì “circumnavigare”, ti prego-

Non ne ho la forza.
Cado in un sonno profondo.
- Eterno- mi corregge Lily, guardandomi dolcemente
- Eterno- concedo, aprendomi in un leggero sorriso.






  
Angolo Out

  
E' una stupidata, lo so.
Ma non ne ho potuto fare a meno.
Un cliché bello e buono, comunque.
Devo trovarmi un hobby ._.

Sperando in una vostra recensione,
Out





P.s Storia per festeggiare la fine degli esami :)


  
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