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Autore: Saritac1987    09/03/2006    7 recensioni
"Sei solamente succube di tuo padre… e sei stato soprattutto succube di Tu-Sai-Chi…
Ecco perché sei così.
Stasera ho finalmente capito come sei veramente.
Sei solo un ragazzo che ha paura di mostrarsi al mondo per com’è."
Ecco la mia nuova one-shot Draco/Ginny... RECENSITE NUMEROSI!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“No, ti prego Blaise… dobbiamo andarci per forza? E se mi riconosce qualcuno?”
“Draco, ti fidi di me? È impossibile che ti riconoscano, è una festa in maschera!”
Tutta colpa di Blaise. Blaise che l’aveva costretto a mascherarsi e ad andare a una stupida festa per gli ex alunni di Hogwarts. Dopo quello che aveva fatto al suo sesto anno. Non gli avevano neanche mandato l’invito.
E Blaise due giorni prima gli si era presentato davanti dicendogli di procurarsi un costume. Non era possibile.
“Blaise, già è stata dura rifarmi una vita, se ora mi tocca pure rivedere tutti quelli che mi hanno sempre considerato un bastardo, un…”
“Ascoltami un attimo, non è chiudendosi in casa che si risolvono i problemi, lo sai?”
“Si, ma…”
“Allora adesso ti metti il mantello, usciamo e andiamo alla festa”
Draco guardò l’amico rassegnato.
“Ok…”

Nello stesso momento, a centinaia di chilometri, Ginevra Weasley aveva appena finito di truccarsi e si stava mettendo una maschera che le coprisse il viso.
Trovava stupida l’idea di una festa in maschera tra ex compagni di scuola, ma per prepararsi aveva impiegato un sacco di tempo. Si era cucita un abito da dama dell’800 di un azzurro stupendo, si era acconciata i capelli lasciandone un po’ sciolti, ma quelli sulla nuca raccolti in uno chignon e aveva messo un trucco leggero, ma che le stava benissimo.
Voleva dimostrare a tutti i suoi ex compagni di scuola che era cambiata, che non era più la ragazzina innamorata di Harry Potter, ma che semplicemente ora era una donna.
“Ginny, ti muovi? Harry e Hermione ci stanno aspettando!”
“Arrivo, Ron… arrivo…”
Lanciò un’ultima occhiata allo specchio e scese le scale. Salutò gli amici e insieme si smaterializzarono a Hogsmeade.

Ecco il castello. Quel castello che non vedeva da dieci anni ormai. A Draco venne la nostalgia. Aveva passato i sei anni più belli della sua vita lì. Più si avvicinava più vedeva che nulla era cambiato. Mancava solo una cosa da quando se n’era andato, o meglio, una persona. Una persona che aveva cercato di aiutarlo, ma che lui, per il suo orgoglio, aveva rifiutato. E poi quella persona è stata uccisa. Beh, avrebbe dovuto ucciderla lui, ma… non ce l’aveva fatta. Aveva ammirato quell’uomo dalla prima volta che l’aveva visto. Non sarebbe riuscito a ucciderlo. E mentre si avvicinava al castello si accorse che senza di lui era cambiato tutto. Fece un respiro profondo ed entrò.

Circa un’ora dopo, Ginevra aveva ballato con 8 persone che poi riconobbe come compagni di Grifondoro. Nessuno di loro la riconobbe all’inizio. Finalmente aveva realizzato il suo sogno: apparire come una donna e non come una ragazzina.

Draco era stanco di quella festa. Era stanco di vedere tutti i suoi ex compagni di scuola, persone che sarebbe stato meglio non rivedere per tutto il resto della vita. fortunatamente nessuno lo riconobbe, perché altrimenti l’unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stata smaterializzarsi. Allora decise di fare un giro nel parco, lo stesso parco nel quale era fuggito con Pansy Parkinson durante il Ballo del Ceppo, dove nei pomeriggi caldi si divertiva prendendo in giro i compagni di altre Case… lo stesso parco dove… dove avevano dato l’ultimo addio a Silente. Questo pensiero gli strinse il cuore, il ragazzo si sedette su una panchina e iniziò a piangere.

Finalmente Ginevra era riuscita a scappare da Michael Corner, che ci aveva provato con lei, ed era andata a fare un giro nel parco. Aveva appena sorpassato la capanna di Hagrid, che faceva ancora il guardiacaccia lì, ed era diretta verso il lago, quando sentì dei singhiozzi. Era un ragazzo, ma non lo riconobbe, perché il suo volto era coperto da una maschera. Lo fissò per un po’, poi gli chiese:

“Perché piangi?”
Draco si girò. Era una ragazza… ma cosa voleva da lui?
“Sono fatti miei, ok?”
“Ok, ok… non volevo essere maleducata! È che mi sembra strano vedere un ragazzo piangere!”
“Perché, è solo un vostro diritto piangere?”
“Non intendevo dire questo…”
“Ah…”
“Brutti ricordi?”
“Orrendi…” strano come questa ragazza riuscisse a capirlo
“Anche io qui ho avuto dei ricordi orrendi… almeno non sono l’unica!”
“Beh… sai… i miei brutti ricordi non è che sono cominciati qui…” ma che stava facendo? Si stava raccontando a una sconosciuta?!
“Ah no?”
“No… sai… è che… mio padre…”
“Tuo padre cosa?”
“Mio padre… mi ha sempre fatto sentire uno schifo… quando sono venuto qui speravo che la situazione cambiasse, ma invece è rimasta uguale… anzi, è peggiorata…”
“Perché, che è successo?”
“Per esempio, al secondo anno, ha fatto diminuire la mia reputazione mettendo in pericolo la vita di una ragazzina del primo anno, mi sembra che si chiami Virginia… tutti la chiamavano Ginny… solo perché… Tu-Sai-Chi voleva arrivare a Harry Potter…”

‘Cosa? Sto parlando con Malfoy?!’
Ginevra era incredula. Malfoy, Draco Malfoy. Il ragazzo più antipatico della scuola. Quello che l’aveva sempre chiamata stracciona. Era succube di suo padre.
“Davvero? Ne ho sentito parlare… ed è successo qualcos’altro?” ormai era curiosa. Voleva sapere… doveva sapere…
“Si, al terzo anno… per punire Hagrid, solo perché era amico di Harry Potter… mi ha costretto a inventarmi un dolore al braccio per colpa di un Ippogrifo… che poi quel dolore mi era passato subito grazie a Madama Chips! E poi finalmente alla fine del mio quinto anno lui è andato ad Azkaban, ma… Tu-Sai-Chi ha chiamato me…”
“Cosa? E che voleva da te?”
“Voleva che… uccidessi Silente… ma alla fine non ce l’ho fatta…”
Draco ricominciò a piangere.
‘Ma che ha? Ha solo detto di non essere un assassino!’
“E ne sei dispiaciuto?” chissà, magari odiava Silente con tutta l’anima!

“Ma che, sei pazza? Certo che no! Anzi… vorrei che non fosse mai morto… ammiravo quell’uomo, ha sempre cercato di aiutarmi!”
“Anche a me piaceva Silente, ma ormai non si può più fare niente, sono passati 10 anni, ormai…”
“Si, ma sai…”
“Ginevra”
“Ok, grazie, sai Ginevra, per uno come me, veder morire un uomo così… un uomo che per te è stato da imitare… non puoi capire!”
“Come vuoi tu…”
Quella ragazza gli sorrise… com’era dolce il suo sorriso! E com’era comprensiva…
“Ma scusa… gli altri maghi sanno quello che hai fatto?”
Ecco. La domanda che non voleva farsi fare. Ma quella Ginevra doveva essere davvero curiosa…
“Non lo so, ma ho paura di si… sai, io non c’ero al funerale di Silente…”
“E non l’hai mai notato camminando per strada?”
“No, perché sto sempre in casa e lavoro lì… aiuto un mio amico… diciamo che da quando è morto Tu-Sai-Chi, è la prima volta che esco di casa…”
“Davvero? Io non so come farei, odio stare in casa!”
“Cosa? E perché?”
“Perché c’è sempre troppa gente! Io sono sempre in giro per i boschi nei dintorni di casa mia, mi piace girare da sola…”
Poi lei guardò l’orologio…
“Scusami, devo proprio andare… mio fratello mi starà aspettando…”
“Aspetta! Quando potremo rivederci? Mi ha fatto piacere parlare con te… mi sono sfogato finalmente dopo dieci anni…”

‘Ma è pazzo? Malfoy vuole rivedermi solo perché gli ho parlato?’
“Beh… possiamo sentirci via gufo! Tu dove vivi?”
“A Londra… Essex Road 16... Mi scriverai?”
“Certo! Ora devo andare… ciao!”
“Ciao…”
Gli diede un bacio sulla guancia e poi raggiunse Ron, Hermione e Harry.
Harry. Il suo ex. La persona che aveva reso Malfoy la persona più antipatica che Ginevra avesse mai conosciuto. Ora lo guardava con occhi diversi, così come guardava con occhi diversi Malfoy.

La guardò allontanarsi per raggiungere tre figure che non riconobbe da così lontano. Uno di quei tre era sicuramente suo fratello, ma gli altri due? Che uno degli altri fosse il suo ragazzo, o suo marito? Ormai avevano 25, 26, massimo 27 anni. Molte persone della loro età erano ormai sposate da anni.
Draco si smaterializzò a casa, si mise il pigiama e si sdraiò a letto.
Pensava a Ginevra… chissà se l’avrebbe contattato, se… se si sarebbero rivisti…
Stava guardando fuori dalla finestra, quando un gufo si avvicinò a lui.
Era un piccolo assiolo, e trasportava una lettera che sembrava più grossa di lui.
Ciao…
Sono Ginevra…
Mi hai chiesto di scriverti, e come vedi l’ho fatto…
Mi dispiace dirtelo, ma ti ho scoperto, Draco Malfoy.
Inizialmente ti consideravo solo uno stronzo, che si divertiva a prendere in giro le persone più sfortunate di te… lo stronzo che aveva fatto uccidere Silente…
Ma dopo stasera ho capito tutto.
Tu non sei uno stronzo.
Sei solamente succube di tuo padre… e sei stato soprattutto succube di Tu-Sai-Chi…
Ecco perché sei così.
Stasera ho finalmente capito come sei veramente.
Sei solo un ragazzo che ha paura di mostrarsi al mondo per com’è.
Se no perché avresti passato gli ultimi anni chiuso in un appartamento di Londra?
Sai di cosa hai bisogno?
Di uscire, di sfogarti, di stare bene con qualcuno…
E io ti voglio aiutare.
Spero di sentirti presto.
Un bacio.
Ginevra
Draco lesse e rilesse la lettera di Ginevra…
E più leggeva, più si accorse che lei aveva ragione.
Prese un pezzo di pergamena, e le rispose…

Il mattino dopo, Ginevra trovò Leotordo con una busta, con scritto solamente il suo nome.
La aprì e lesse.
Cara Ginevra,
Si, mi hai scoperto! Beh, non che sia stato difficile, vero? Quanti altri conosci con una storia come la mia?
Stanotte ho letto la tua lettera almeno una cinquantina di volte, e mi sono accorto che forse hai ragione tu.
È che a me non piace farmi vedere in pubblico dopo quello che ho fatto.
Perché dovrei poi?
Per farmi indicare da tutti come il Mangiamorte che ha quasi ucciso Silente?
Non credo proprio.
Però mi piacerebbe farmi aiutare da te, anche se oltre al tuo nome non so niente di te…
Se mi dici dove e quando vorresti incontrarmi, io sarò lì.
Draco
A lei bastò leggere una volta quella lettera per capire che doveva aiutare quel ragazzo.
Ne aveva bisogno.
Prese un pezzetto di pergamena e ci scarabocchiò poche parole.

Oggi, alle 15, di fronte a Hyde Park. Ginevra

Draco prese in prestito da Blaise un abito da Babbano, e alle 14.50 era a Hyde Park, in attesa.
Alle 15 in punto arrivò una ragazza.
Aveva i capelli rossi, mossi, che le scendevano fino alle spalle, e degli occhi azzurri stupendi. L’aveva già vista da qualche parte, ma non ricordava dove.
Lei si avvicinò.
“Draco…”
Il ragazzo la fissò. Era bellissima.
“Ginevra…”
“Finalmente sei uscito di casa!”
“Già… dove mi vuoi portare?”
“Come primo giorno direi di girare in mezzo ai Babbani. Che dici?”
“I… Babbani?”
“Certo! Loro non ti possono riconoscere!”
“Se lo dici tu… ok…”
Iniziarono a camminare per il parco.
Effettivamente Ginevra aveva ragione. Le uniche persone che lo guardavano erano le ragazze, che a quanto pare lo trovavano carino.
Poi lui si rese conto che non sapeva niente di quella ragazza. Sapeva solo che si chiamava Ginevra e che l’aveva vista da qualche parte.
“Ginevra…”
“Dimmi Draco”
“Tu sai tutto di me. Ma io non so nulla di te… raccontami qualcosa…”
“Devi giurarmi che non dirai nulla appena scoprirai chi sono”
“Te lo giuro… come potrei dirti qualcosa? Tu mi hai fatto finalmente uscire di casa!”
“Vediamo… ho sei fratelli maschi, uno dei quali è il migliore amico di Harry Potter… sono stata fidanzata con lui, ma lui mi ha mollata al funerale di Silente… che altro? Ah si, a scuola mi chiamavi stracciona e fino a ora eri convinto che mi chiamassi Virginia” Disse tutto questo sorridendo.
‘La Weasley….’
“Sei… Ginny Weasley?”
Lei sorrise
“Esatto! Bravo Draco!”
“E cosa ci hai guadagnato ad aiutarmi? Perché l’hai fatto?”
“Perché ieri sera ho capito come sei veramente! Te l’ho detto!”
Lui le prese la mano
“Grazie…”
E la baciò, sotto gli occhi di tutti quei Babbani.
Finalmente non gli importava più nulla di quello che pensavano gli altri.
Da ora in poi nella sua vita ci sarebbe stata anche Ginevra.
Per sempre.
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Sono tornata!!
Mentre ero a Siviglia mi è venuta in mente questa fic, e così stamattina quando sono uscita dall’ospedale l’ho scritta a computer…
Spero tanto che vi piaccia…
Recensite numerosi!!!
PER I LETTORI DI “UN AMORE PIU‘ FORTE DI TUTTO“:
Ci sto lavorando, non preoccupatevi. Solo che se non buttavo giù questa idea non sarei riuscita ad andare avanti!
Beh… vi saluto…
Alla prossima!
_olly_
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