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Autore: Mary_Rose_Crosszeria    27/06/2011    0 recensioni
Scaraventati improvvisamente in altro mondo, soli, in pericolo e con strani poteri che non sapevano di avere. Sette ragazzi sono costretti a cercare le pietre di Sailoon per poter tornare a casa. Ma la missione non è facile. Qualcuno li ostacola, qualcuno li aiuta e qualcun’altro li confonde. Riusciranno a trovarle tutte e a scoprire che è stato a rubarle dal Grande Tempio? Tutto questo tra amori, misteri e magie nella saga di Magic Knight Of Sailoon.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era accaduto dopo l’acquisizione del cristallo. Era il cristallo  del coraggio che non aveva ancora scelto con chi condividere i propri formidabili poteri; così per tenerlo al sicuro, ognuno di noi lo portava al collo, nascosto da una barriera magica che disperde l’aura magica dell’oggetto (prontamente creata dalle ragazze, noi ragazzi non siamo per niente portati per le magie strutturali), a turni alterni.
Diedi il cambio a Eric, era il mio turno di portare il cristallo e lo sentivo emanare un energia calda e piacevole mentre dondolava appeso al mio collo. Stavamo passando attraverso un fitto, ma breve bosco a pochi km da Eraklion, quando all’improvviso fummo attaccati!
Ero così impegnato a contemplare il cristallo rosso rubino che tenevo fra le mani, che mi accorsi appena che eravamo stati accerchiati da parecchi shinobi. Tutti gli’altri si erano già portati in posizione di difesa e si guardavo attorno con aria sorpresa e allarmata, e Fly vedendomi assente si era parata protettiva di fronte a me. Notai appena questi avvenimenti, ma quando uno degli shinobi si piombò su di lei, quello…quello mi colpì come uno schiaffo in piena faccia.
Glielo levai di dosso con un calcio che avevo potenziato concentrando tutta la mia energia nella gamba destra, ma il fatto che lo scaraventai a più di 30 m da lei e lo mandai a schiantarsi contro un albero, non mi fece sentire meglio.
Poi Fly, che era rimasta a terra, urlò e tutti ci voltammo a guardarla preoccupati e spaventati. Lei era incolume, impolverata, ma incolume; poi si portò una mano al collo, si alzò di scatto e urlò rivolta allo shinobi che l’aveva attaccata: ehi, tu! Ridammi subito il mio ciondolo brutto idiota mascherato!
Lui non sembrava sorpreso da quella reazione, anzi sembrava quasi che non aspettasse altro, ed esclamò in modo insolente e con tono di sfida: perché non vieni a riprendertelo, piccola.
Detto questo si voltò e se la diede a gambe e così fecero anche tutti gli altri shinobi. Fly si mise subito alle calcagna del ladro, lei era la più veloce di tutti noi e anche se le eravamo a pochi metri di distanza non riuscivamo mai a raggiungerla, lei era sempre più avanti.
Arrivammo di fronte ad alte mura diroccate e senza nemmeno fermarci di fronte al portone, che di solito era situato all’entrata delle grandi città magiche, entrammo in buco fatto a pochi metri da esso, nascosto da dalle piante rampicanti e arbusti a fusto basso.
Fly fu la prima a varcarne la soglia e quando la oltrepassammo anche noi altri, sia lei sia gli shinobi, si erano fermati gli uni a pochi metri dagl’altri e si guardavano in cagnesco.
Fly con voce molto arrabbiata: ridammelo, non è tuo! Mi appartiene!
Ma lo shinobi con in mano il suo ciondolo lo fece dondolare un po’ prima di metterselo al collo ignorando le parole della legittima proprietaria. La sua frustrazione e la sua rabbia ebbero la meglio sul buon senso e l’autocontrollo di lei, che senza volerlo scatenò una tempesta terrificante con tanto di tuoni e lampi.
April si avvicinò ad Alex, che le stava accanto, e gli sussurrò allarmata: oh-oh!
Alex la guardò a sua volta, anche lui un po’ allarmato: cosa c’è?
April scosse la testa, per rimuovere il panico che le si era dipinto sul viso e disse preoccupata: non ho mai visto Fly così…così arrabbiata. È la prima volta che le vedo perdere la calma in questo modo. Non è un buon segno, anzi…è un brutto, no, bruttissimo segno!
(N.B.: April non può saperlo perché non era presente, ma Fly perse la calma in un’altra occasione, cioè durante il combattimento al ballo di Alian, quando gli avversari colpirono violentemente Gary che cercava di proteggerla, visto che lei era svenuta in seguito ad un colpo precedentemente ricevuto.)
Fly stava per ricominciare ad urlare, ma lo shinobi alzò una mano e parlò: ti propongo un…patto: se lo accetterai lascerò andare i tuoi amici senza fargli un graffio e ti ridarò il tuo prezioso ciondolo.
Lei lo guardò diffidente, anche se c’era ancora un’ evidente traccia di rabbia omicida sul suo volto, prima di rispondere: che tipo di patto?
Lui si levò la maschera che gli copriva il volto, rivelando un viso dalle fattezze spigolose, ma aperto e privo di lentiggini, che sarebbero dovute essere palesi dato il colore alquanto rossiccio dei sui capelli, e disse sorridendo beffardo: tu…sarai mia.
A quel punto tutto intorno a me cominciò a girare e per la prima volta capì come si faceva a svenire. (XD)                   
Ma non era proprio questo il momento per farsi prendere dal panico, doveva pestare uno shinobi. (è.é)
Feci un passo avanti pronto a massacrare quel tizio, ma Fly che aveva apparentemente ripreso il controllo di se mi poso una mano sulla spalla per fermarmi. Mi guardò con aria dispiaciuta e rassegnata, poi si rivolse con tono freddo e indagatore allo shinobi: Perché?
Lui rispose ghignando: perché doveri risponderti ?!
Mi infastidiva che utilizzasse quel tono sgarbato e insolente con lei; ma proprio lei, che in quel momento sembrava sul punto di perdere i sensi, mi teneva ancora per la spalla, quindi non potevo andare lì e spaccargli la faccia. A quel punto fece scivolare la mano dalla mia spalla fino alla mia mano e io la strinsi forte, poi lei disse sempre con tono freddo: se vuoi che io prenda anche solo in considerazione il tuo patto, ho bisogno di sapere perché lo fai. Cosa ti spinge a comportarti così?
Rise delle sue parole e questo mi fece innervosire ancora di più, Fly se ne accorse e mi strinse ancora più forte la mano. In quel momento capì che lo faceva anche per farsi coraggio e non solo per frenare il mio odio incondizionato verso quel tizio.
Nonostante non volessi allontanare lo sguardo dal volto di Fly, riportai la mia attenzione sullo shinobi che stava per parlare di nuovo: bene, tanto l’avresti scoperto comunque prima o poi…sembri un tipetto piuttosto sveglio.- e rise – Ero in ricognizione e ti ho notata qualche ora fa mentre passavate dal fiume: quando ti ho visto…ho avuto come una fulminazione notando che tu sei quasi identica ad una ragazza che mi spezzò il cuore tempo fa, partì all’improvviso prima che io riuscissi a dichiararmi trasferendosi altrove. Non ho mai smesso ne di amarla ne di cercarla e quando ti ho visto ho capito che se non potevo avere lei, potevo almeno guardare te che le somigli in modo impressionante. Quindi adesso voglio te. Ho preso il tuo ciondolo perché ho notato che non te ne separavi mai e perché ha un’aura magica molto potente, anche se devo ammetterlo molto ben nascosta: quindi ho dedotto che avresti fatto di tutto per riaverlo…e a quanto pare non mi sono sbagliato. Soddisfatta della storia?!
Fly sorrise con disprezzo al suo ricattatore ma con un’ombra di tristezza nello sguardo disse: quasi…e non c’è modo di farti cambiare idea? Qualcosa per convincerti a ridarmi il ciondolo senza che io debba seguirti?
Lui ci pensò su pochi secondi nei quali io e Fly avemmo giusto il tempo di scambiarci un altro inteso e preoccupato sguardo, prima che lui rispondesse a quella domanda che poteva tracciare la nostra rovina o una nuova speranza: bè, dovreste riuscire in quello in cui io ho fallito… cioè portare da me la ragazza che mi rapì il cuore e l’anima, ma è impossibile, quindi perché provarci…?
A quel punto fui io a parlare, anche se il mio cervello risultava del tutto scollegato dalle labbra in quel momento: concedimi tre giorni, sono sicuro di poterla trovare (=.=’ ma quando mai, sapeva bene di star mentendo a lui e a se stesso; ma la speranza di aver trovato una via d’uscita da quella situazione gli fece dire cose, che in quel momento pensava di poter realizzare). Se ti porterò la ragazza che tanto stai cercando, tu…
Il “cattivo” continuo per lui: …io lascerò in pace la tua ragazza e le ridarò il suo adorato ciondolo, certo! Ma la considero un’impresa pressa poco impossibile, ma se vuoi sprecare il tuo tempo cercando di salvare qualcuno che hai già perso, fai pure! Chi sono io per impedirtelo. – poi ci penso su un attimo e continuò: però…finchè non mi porterete l’altra, lei – e indicò Fly con un dito – rimarrà con me! Sarà la mia garanzia!
Stavo per obbiettare, senza Fly trovare la ragazza sarebbe stato veramente un’impresa impossibile, ma Fly mi precedette: d’accordo… va bene rimarrò con te finchè lui non tornerà con l’altra ragazza. Però ad una condizione: loro ti porteranno la ragazza, ma se lei a conti fatto volesse tornare a casa, tu la lascerai andare.
Ancora una volta Fly mi colpì con la sua forza d’animo e il suo coraggio. Le sue ultime parole erano rivolte alla salvaguardia della ragazza che l’aveva messa in quel pasticcio, lei pensava sempre prima agli’altri e poi e se stessa. Io l’amavo anche per questo lato palesemente altruista e molto giustiziero del suo carattere.
Sembrava convinto che avremo fallito, l’idea che forse avremmo potuto trovare la ragazza non lo sfiorava nemmeno, quindi annui con un cenno distratto del capo e disse: sta bene, ma vi conviene sbrigarvi il tempo passa e io non ho la più pallida idea di dove possa trovarsi lei ne di come fare a trovarla, e se non sono riuscito a scoprirlo io in più di tre mesi figuriamoci voi…in tre giorni!
Poi scoppiò in una grassa risata e fece cenno a due dei suoi uomini di affiancare la mia ragazza e a Fly di seguirlo. Lei li ignorò e si voltò verso di me, poggiandomi una mano sulla guancia, guardandomi nonostante tutto con occhi colmi di immensa dolcezza (non riuscivo mai pienamente a comprendere quanto fossi stato sfacciatamente fortunato ad aver trovato una ragazza del genere, ma in questi istanti capivo quanto lei fosse importante per me e io per lei). Guardai il mio volto riflesso nei suo occhi… caspita ero uno straccio! Avevo un espressione afflitta e disperata come non mai prima ad ora.
Lei continuò ad accarezzarmi il viso mentre diceva con voce fiduciosa: non preoccuparti, so che ce la fari. Io mi fido di te.
“Già ma io non molto” pensai, ma invece di dare voce alla mia preoccupazione dissi: ma come…come farò…a trovarla?
Lei mi guardò intensamente negli’occhi, era chiaro che anche lei soffriva molto per quel distacco, prima di rispondere: concentrati, so che ci riuscirai. Ti amo.
Poi ci abbracciammo e dopo aver rivolto un sorriso di scuse ai nostri amici, seguì di mala voglia ma con dignità gli shinobi.
Guardandola andare via ritrovai un po’ della mia grinta e dissi con rabbia rivolto al capo di quei tizi: ci vediamo fra tre giorni, shinobi.
Lui lo guardò con una punta di curiosità sul volto, poi rispose: si, vi aspetto. E a proposito io sono Zabusa; ricorda questo nome, perché sarà l’unica via d’uscita per la tua ragazza. Cerca Shizuka e portala da me. Io nel frattempo ti prometto che mi prenderò cura della tua dolce metà. Detto questo si voltò e sparì tra gli edifici circostanti con Fly e gli altri shinobi a seguito. In quel momento mi sembrò che niente avesse più senso.
 
Solo ora che i nemici erano andati via, i nostri eroi ebbero l’occasione di guardarsi attorno e rendersi conto che la città in cui si trovavano era apparentemente, totalmente deserta.
Alex disse, scrutando curioso la piazza in cui si trovavano: che desolazione! Questa città deve essere stata abbandonata, ma non da molto, qualche cittadino c’è ancora, anche se nascosto. E avverto anche tracce di magia bianca sparse qua e là…
Poi aggrottò le sopracciglia pensieroso, April gli si avvicinò cauta e chiese avvilita e preoccupata, per la sorte della sua migliore amica: cosa c’è Alex? Hai…notato qualcosa di strano?
Lui si voltò a guardarla ancora pensieroso e rispose: a dire il vero si. Benché sia stata abbandonata non vedo tracce di saccheggio, né di sento la presenza di magia oscura. Come se nonostante le difese principali siano crollate, qualcuno o qualcosa, protegge ancora la città; strano, davvero molto strano.
Nel frattempo Gary si era voltato e si stava dirigendo con passo pesante e traballante verso il buco da cui erano entrati poco prima; Eric lo raggiunse e gli diede qualche pacca sulla spalla cercando di rassicurarlo: non preoccuparti, vedrai che riusciremo a salvarla.
Ma lo sguardo del suo amico era vuoto e assente, come se il corpo fosse lì, ma la sua anima se ne fosse andata via con Fly.
Zoe con il solito ottimismo cercò di risollevare la situazione (il morale del gruppo infatti era alto quasi quanto quello che avevano quella volta  che videro l’esorcista 1, 2 e 3, tutti di seguito più gli extra e le scene tagliate dopo essersi abbuffati di pop corn e patatine): avanti muoviamoci! Troviamo questa tizia e liberiamo la nostra amica! Fly ci sta aspettando!
Appena senti il nome di Fly, Gary si riprese un po’ (più o meno): si…hai ragione, ma come la troviamo questa Shizuka?!
Alex cercando di trovare una soluzione ripensò agl’ultimi istanti in compagnia dello shinobi, magari aveva detto inconsciamente qualcosa che poteva portarli alla ragazza, dopo qualche minuto di silenzio disse quasi rivolto più a se stesso che a qualcuno in particolare: ma certo come ho fatto a non capirlo subito…- poi si voltò verso i suoi amici che lo osservavano con sguardi interrogativi e riprese a paralare-…Gary, non ricordi cosa ti ha detto Fly prima di andare via?! “concentrati”, forse se concentri la tua energia su qualcuno puoi provare a individuarne l’aura, l’essenza magica, come faceva Fly. In fondo avete dei poteri quasi uguali.
Eric entusiasta: giusto! Lei doveva saperlo, per questo ha acconsentito a restare con loro come garanzia…sapeva che tu c’è l’avresti fatta comunque.
Gary stava incominciando a reagire, lei si fidava di lui a tal punto da mettersi in pericolo…e anche per questo lui non poteva deluderla. E poi non voleva, anzi non poteva lasciarla nelle mani di quel buzzurro. (Buzzuuuurro XD)
Nell’arco di pochi minuti arrivarono nel centro del bosco dove si trovavano prima del “rapimento”. Poi Gary si sedette per terra a gambe incrociate e cominciò a concentrasi, quindi a meditare; il suo volto era una maschera di determinazione e forza (Intanto nella testa di Gary, il nulla.)…nella raduna piombò il silenzio più totale.
Sapeva che doveva farcela. I minuti passavano e nonostante Gary si concentrasse al massimo, ancora non riusciva a trovare la traccia magica di  questa Shizuka. (è idiota, l’ho detto u.u)
La disperazione si stava impadronendo di lui, quando nella sua mente risuonarono le ultime parole di Fly: so che puoi farcela. Ti amo.> Non poteva deluderla, avrebbe provato finchè sarebbe stato necessario, non si sarebbe arreso, non sta volta.
Allora il cristallo che aveva al collo, e di cui si era completamente dimenticato (complimenti =.=), brillò intensamente per un istante, colorando tutto di un rosso acceso. La pietra cambiò forma venendo ad assumere le sembianze di un bracciale-polsino con al centro il cristallo del coraggio. Tutti erano rimasti di stucco, più di tutti Gary, che proprio non se lo aspettava. Il coraggio era fra le sue virtù solo in momenti sporadici della sua vita (cioè mai) , cioè solo quando c’erano di mezzo Fly o i suoi amici.
Ma le sorprese non erano finite: anche se si era fatto pomeriggio inoltrato, non era ancora il tempo del tramonto, ma una forte scia arancione scaturì dal nuovo bracciale di Gary tracciando un sentiero nella foresta. (Non seguire la luce >.<)
Senza esitazione invaso dall’adrenalina, lui seguì subito questa scia senza alcun timore. (e fu mangiato dal lupo cattivo u.u)
Eric gli urlò dietro: Gary, aspetta! Come fai a sapere che è quella la strada giusta?! Zola non ci ha ancora spiegato come funzionano i poteri dei cristalli, potrebbe essere pericoloso! Non sappiamo cosa potrebbe accadere se seguissimo questa scia!
Gary gli lanciò un’occhiata molto seria e determinata: ora Zola non è qui e noi non abbiamo più tempo. Fly ci sta aspettando, e poi so che è la strada giusta. (e si perdettero…)
Alex si intromise vedendo che Eric stava per ribattere: fidarci del cristallo non è una cosa sbagliata, quando sceglie un possessore fa di tutto per aiutarlo. Quindi visto che salvare Fly e la cosa più importante per Gary in questo momento, il cristallo lo sta aiutando a trovare chi risolverà il suo problema, cioè Shizuka. E poi…
April venne in suo aiuto:…questo è l’unico modo per salvare Fly, non abbiamo più tempo, e questo lo sai anche tu!
Zoe con fervore: già, abbiamo già perso quasi un giorno. Ma non potevi chiedere un settimana, Gary?!
Eric rassegnato ma anche lui già in fermento per la nuova scoperta: va bene, allora che stiamo aspettando?           
Gary, adesso, era la determinazione fatta persona: niente, andiamo. (Te, idiota! =.=)
 
Camminarono più di un giorno intero seguendo questa scia, poi verso il tramonto mentre si avvicinavano ad un fiume la scia all’improvviso si affievolì e di colpo scomparve. (Fottuti!)
Erano nel bel mezzo della foresta, nel nulla più assoluto, non c’era nessuno nei paraggi per quanto ne sapevano loro… April e Zoe si stavano guardando intorno attentamente in cerca di qualcosa; poi April esclamò in tono esasperato senza rivolgersi a qualcuno in particolare: un segno, un indizio, qualsiasi cosa! Deve esserci, altrimenti tutto quello che abbiamo fatto…
Capendo dove voleva arrivare, continuò Gary con voce morta:…sarà stato inutile. (e io avrò dimostrato la mia idiozia)
Poi Eric si irrigidì di colpo prima di parlare a voce bassa ma chiara: ragazzi, attenti. Qualcuno ci sta osservando.
Non aveva nemmeno finito di parlare che vari kunai furono scagliati da tre diverse direzioni; tutti li evitarono facilmente ritrovandosi schiena a schiena nella consueta formazione a cerchio aperto, tutti in posizione difensiva.
Poi April urlò rivolta alla foresta: chi sei e perché ci attacchi?
Pensando – mi serve solo sentire la sua voce per individuarlo, anche solo una sillaba, stupida telecinesi dal cavolo.-
Poi a sorpresa di tutti una ragazza alta dai capelli neri corti scompigliati, che aveva un’aria familiare, uscì dalle tenebre della foresta dicendo: calma,calma. Non c’è bisogno che urli in questo modo. – vedendo la loro posa rigida continuo- Rilassatevi, non sono qui per farvi del male.
Ma nessuno abbandonò la posizione difensiva nemmeno quando la ragazza si avvicinò a loro con le mani alzate in segno di resa.
La ragazza ripeté con tono scioccato: Rilassatevi, non sono io che vi ho attaccato e stato i sistema di difesa automatico del mio villaggio. Quando è scattato l’allarme sono venuta a controllare e vi ho trovati. Non ho nessuna intenzione di attaccarvi visto che non siete demoni, ne di ingannarvi. Voglio solo sapere chi siete e cosa vi porta così lontano dai sentieri battuti, nel bel mezzo della foresta.
Piano, piano tutti abbandonarono la posizione di difesa, mantenendo però ancora i ranghi serrati. La ragazza stava ancora aspettando una risposta. Fu Alex a parlare e quindi a fare da portavoce al gruppo: stiamo cercando una persona…è una questione molto importante e ci hanno detto che lei e l’unica che può aiutarci.
Lei analizzando le parole sue: mmh, capisco.
Poi Eric si avvicinò a Zoe e le parlò all’orecchio: penso che se la scia si sia interrotta nei pressi del villaggio di questa ragazza, magari lei si trova lì, non credi?
Zoe riflettendo: può darsi, è una possibilità da non escludere.
Poi Gary, anche se infondo sapeva che c’erano poche possibilità che fosse lei (non c’era alcuna somiglianza tra lei e Fly), decise di prendere il toro per le corna e si rivolse alla ragazza, prendendo tutti in contro piede, lei compresa: scusa, sei tu Shizuka?
La sorpresa apparve per un attimo sul volto di lei; poi scosse la testa anticipando la sua risposta, prima di parlare con tono meravigliato: no…che cosa volete da mia sorella?
 
Yuki, così si chiamava la ragazza dai capelli corvini, acconsenti ad accompagnarli al suo villaggio e a farli parlare con sua sorella, a patto che loro gli raccontassero tutta la loro storia, compreso il motivo della loro missione (cioè recuperare i cristalli sparsi per Sailoon). Qualcosa nello sguardo di Gary quando glielo chiese le impedì di rispondergli di no.
Dopo che April ebbe finito di raccontarle il motivo per cui stavano cercando proprio sua sorella, disse comprensiva: anche io avrei fatto lo stesso, ma…non sono sicura che Shizuka accetterà di venire con voi…è molto attaccata al villaggio e non lo lascia quasi mai.
-Farò tutto quello che serve per salvare Fly, anche se questo significa cedere alle condizioni di quello shinobi.- le disse Gary serio.
Lei lo guardò per un attimo accigliata, poi scosse la testa lasciando cadere il discorso. Arrivati al villaggio trovarono Shizuka in un campo di erba coltivate (era un’erborista magica), quando la videro tutti rimasero basiti di fronte alla somiglianza della due ragazze; Fly e Shizuka sarebbero state praticamente identiche, se non fosse stato che la seconda aveva occhi scuri e capelli neri plumbei lunghi solo poco più di un qualche centimetro dopo la spalla, mentre la prima occhi azzurri e capelli castano chiaro un po’ mossi e lunghi fino alla fine della schiena.
Appena vide la sorella entrare nel giardino l’apprensione che aveva dipinta sul viso scivolò via in un istante: Yuki, finalmente sei tornata! Come mai ci hai messo tanto? Ero preoccupata.
Poi notò gli altri alle spalle della sorella maggiore, stava per chiedere spiegazioni ma la sorella la precedette: sono amici, più o meno, non preoccuparti. Li ho incontrati nel bosco, si erano persi, sono stati loro ad attivare per errore l’allarme.
Rassicurata da quelle parole, Shizuka si aprì in un sorriso di benvenuto per i nuovi arrivati: oh, benvenuti. Ma…non restiamo qui fuori sta calando la temperatura, entriamo in casa. April colse l’occasione al volo e disse: si grazie, vorremmo parlarti di una cosa.
Lei li guardò sorpresa e confusa: a me?
Eric speranzoso: si, sei l’unica che può aiutarci!
Alex parlò cercando di suonare pratico ma il suo sguardo esprimeva solo sconforto: ora come ora, se non ci aiuti tu, non potrà farlo nessun’altro…
Yuki prese la sorella, che sembrava in coma, sotto braccio e la guidò fuori dall’orto: andiamo in casa, è una questione delicata e loro hanno poco tempo.
 
Una volta in casa, Shizuka ascoltò il problema con attenzione ma senza proferire parola. Quando infine, Zoe finì di esporre la cosa, Shizuka si raccolse in religioso silenzio per due lunghi minuti, prima di dire: ma io cosa poteri fare per la vostra amica? Cosa vuole da me questo shinobi?
April in tono supplichevole disse prendendole le mani: oh, ti prego, ti prego! Vieni con noi, abbiamo assoluto bisogno del tuo aiuto!
Alex parlò con un tono che era a metà tra il concreto e il preoccupato: dobbiamo salvarla a tutti i costi! Non possiamo lasciare Fly nelle mani di uno così… così, così!
Eric in tono implorante: devi aiutarci! Sei l’unica speranza per lei.
Poi Gary fece un gesto che colse tutti di sorpresa… chinò il capo e si inginocchiò di fronte a Shizuka parlando con voce intensa e supplichevole: ti supplico, vieni con noi. Io devo salvarla e tu sei l’unica che puoi aiutarmi.
Shizuka chinò lo sguardo e rispose con voce dispiaciuta: mi dispiace. Ma non vedo cosa poteri fare, non ho proprio idea di come aiutarvi e non me la sento di lasciare il villaggio per andare in contro ad uno così…non me la sento, scusate.
Lui si alzò e rivolse un cenno agl’altri di aspettarlo dentro, non era il tipo a cui piaceva dare mostra del proprio dolore; uscì e si diresse verso un albero vicino: gli diede un pugno talmente potente sulla corteccia che lo tranciò di netto a metà, dicendo, anzi no quasi urlando: Maledizione! Zabusa sappi che io non mi arrendo, riuscirò a riprendermela, vedrai!
Naturalmente gl’atri non l’ho avevano ascoltato e lo avevano seguito fuori, un po’ preoccupati, un po’ intimoriti; ad assistere alla scena c’era anche Shizuka, che quando udii quel nome si illuminò: conosci Zabusa? È lui quello che vuole incontrarmi? Ma perché non lo avete detto subito!
Alex rispose per Gary che, ancora sotto l’influsso di rabbia omicida, non era in grado di risponderle senza urlare contro: ehm, si…lo consci? (ovvio, lo ama u.u)
Lei annuì, poi dopo averci pensato su pochi istanti disse: siamo vecchie conoscenze, mi sorprende però che si sia messo a rapire la gente; era un ragazzo così dolce… comunque se è lui che vuole incontrarmi…va bene, verrò con voi! Devo fargli un discorsetto su cosa accade a rapire le ragazze altrui.
Concluse con sguardo severo, ma evidentemente eccitato all’idea di rincontralo. Poi guardò la sorella, che l’aveva affiancata e le chiese, pur sapendo già la risposta: mi accompagnerai, vero?
Lei fece un cenno di assenso con il capo prima di esclamare: certo, sono proprio curiosa di incontrarlo, questo shinobi che ti sta tanto a cuore, sorellina.
Shizuka arrossì ma non disse niente, evidentemente la sorella aveva fatto centro.
 
Partirono quasi subito, il tempo di una breve sosta di gruppo al bagno di Shizuka che si ritrovò d’un tratto molto affollato.
Senza fermarsi, camminarono senza sosta per tutta la notte e gran parte della mattinata, per poter rispettare gli assurdi limiti di tempo messi da Gary stesso con Zabusa. Ma più si avvicinavano a Eraklion più il cielo era scuro e carico di nuvole poco amichevoli; ad un certo punto Yuki domandò sarcastica: ma il tempo è sempre così soleggiato da queste parti?!
Gary accennò a un sorriso triste e rispose, volgendo anche lui lo sguardo al cielo coperto da un folto manto di nubi: no, questo –e indicò il cielo con lo sguardo- è opera di Fly. Devi sapere che lei ha il potere dell’aria e quando è molto triste, nervosa o arrabbiata il cielo si copre di nuvoloni. Le e mozioni si riflettono sui nostri poteri, succede a tutti. Però è strano, di solito riesce a tenere sotto controllo questo tipo di effetto emotivo su i suoi poteri…
Yuki si fece pensierosa: mmh, la ragazza…ha un discreto potenziale. (Sherlock Yukholmes)
Alex si intromise nella conversazione: e non hai ancora visto niente, dovevi vedere cosa a scatenato quando il tuo amico le ha estorto questo patto con l’inganno…al solo pensiero mi vengono i brividi, stavamo per finire quasi tutti carbonizzati da un fulmine!
Erano arrivati all’entrata del portone, quando lo aggirarono le due ragazze non si mostrarono minimante sorprese, questo insostetti Alex ancora di più sulle strane condizioni della città, che archiviò la cosa per indagini future. (Sherlock Alexholmes)
Una volta entrati la desolazione, che aveva colpito la piazza centrale alla loro prima vista, non era minimamente mutata. Solo una cosa balzò subito agl’occhi di tutti: una violacea pietra squadrata posata della grandezza di un cocomero, per terra nel bel mezzo della piazza.
Tutti le si avvicinarono circospetti, poi Alex esclamò: ah, io so che cos’è! Non preoccupatevi non è niente di pericoloso…
Yuki rilassò la posizione in cui si trovava quando anche lei riconobbe l’oggetto, poi continuò il discorso lasciato in sospeso da Alex, senza però rivolgersi a qualcuno in particolare: è una Stone Vision – poi continuò vedendo che nessuno reagiva- è come un videoregistratore magico. Evidentemente la vostra amica è riuscita non so come a procurasene una, sono molto rare in questo periodo e solo esseri magici dotati di enormi capacità riescono a cerarne, e a mandarvi un messaggio.
April si avvicinò cauta all’oggetto con Alex alle spalle; sfiorò leggermente la superficie della pietra con la punta delle dita. Essa si illuminò evocando un fascio di luce che era uguale al bracciale da proiezione di Fly, solo più sbiadita, e non appena la figura della loro amica apparve tra la luce tutti ebbero la conferma che quel messaggio era destinato a loro. (geniali)
Fly aveva occhiaie profonde e sembrava stanchissima, nonostante fossero solo due giorni e mezzo che non la vedessero, questo fatto non sfuggì a Gary, che quando se ne accorse strinse con forza i pugni.
Proiezione di Fly:
Appena la proiezione svanì tutti si voltarono per scorgere la torre dove si trovava la loro amica. Però…c’è ne erano tre…Panico…
Zoe contò muta con le labbra prima di esclamare: ma sono tre! Non sto sognando, vero?!
Eric si strofinò gli occhi sperando di dimostrare il contrario: non mi pare di essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, quindi o ci sono veramente o è un’allucinazione collettiva!
Alex disse sconvolto: e per giunto sono altissime! Cavolo, ci metteremo un secolo a controllarle tutte!
April, vedendo che la situazione stava precipitando, disse risoluta: non importa ci divideremo e le setacceremo tutte da cima a fondo finchè non troveremo Fly!!
Gary approvò senza neanche pensarci il piano di April e dopo essersi portati all’entrata delle torri, fece le ultime consuete raccomandazioni: mi raccomando, se non trovate niente, raggiungete un’altro dei due gruppi. Meglio non restare a lungo separati.
April e Alex presero la torre a destra, Zoe e Eric quella a sinistra e infine a Gary, Yuki e Shizuka (che si erano rifiutate di aspettare al’entrata delle torri) toccò la centrale.
Yuki: solo i grandi anziani sanno quanto adoro fare le scale.-si lamentò sarcastica-
Shizuka in tono di rimprovero: dai sorellona non lamentarti sempre!
Yuki rispose acida: parli bene tu, irritante sorellina! Visto che non sai abituata a grandi sforzi fisici e quindi sei lenta, ti fai portare in spalla da questo poveretto!
Shizuka rispose facendole la linguaccia: e lui che si è offerto, mica l’ho costretto! (Gary cavaliere XD)
Gary rispose in modo brusco alle due sorelle mettendole a tacere: risparmiate il fiato e correte. L’ultimo piano è lontano e io non ho intenzione di sentirvi discutere tutto il tempo quindi ho fate silenzio o tornate indietro e aspettate che vi raggiunga qualcuno.
Le due sorelle non spiccicarono più parola per tutta la fine della salita. Arrivati all’apice delle scale una porta a doppie ante si presentava vecchie e logora ai loro occhi. Gary fece scendere Shizuka dalle sue spalle, poi con potenza sfondò la porta con un calcio. La porta non ebbe nemmeno il tempo di sfracellarsi sul muro adiacente che si sentirono in contemporanea una risata e un sospiro inconfondibile. Non appena entrarono nella stanza, furono subito accerchiati dagli shinobi che avevano preso Fly. Lo sguardo di tutti corse per la stanza, che era arredata con un mobilio antico e logoro quanto la porta, che ora giaceva distrutta a terra ai piedi di Gary, e per la maggior parte in pietra, in cerca di lei.
Zabusa con finta sorpresa nella voce: oh, sei tu! Non mi aspettavo di rivederti così presto. Pensavo te la fossi data a gambe, nonostante la tua ragazza continuasse a ripetermi che “tu” non ti saresti mai arreso. Scommetto che non sei riuscito nemmeno a trovarla e ora sei venuto qui a supplicarmi di ridartela! Niente da fare amico, i patti sono patti.
E rise di nuovo. Fly era seduta per terra di fianco alla finestra, con le ginocchia strette al petto e aveva alzato la testa speranzosa quando Gary aveva buttato giù la porta. Yuki, che si era parata protettiva davanti alla sorella togliendola dalla vista di Zabusa e compagnia bella, esclamò indignata e strafottente: sei proprio un codardo, giocare con i sentimenti di qualcuno in questo modo! Non la capisco mia sorella, cosa ci troverà mai di interessante in te?!
A causa della polvere alzata dalla distruzione della porta Zabusa non si era minimamente accorto di Yuki, e quando sentì la sua voce sobbalzò. Poi parlando con un viso che era un misto tra orrore e speranza disse: Yuki…sei tu? Che si fai qui?
Shizuka spuntando da dietro le spalle della sorella rispose in tono giovale: pensavi davvero che mi avrebbe lasciato venire da sola?! Ne è passato di tempo, eh, Zabusa? Cos’è questa storia che ora rapisci la ragazze degli’altri? Avanti voglio una spiegazione.
Quando  vide la ragazza gli’occhi di Zabusa uscirono fuori dalle orbite. Gli ci volle un minuto buono per realizzare che quei ragazzi gli avevano veramente portato là la sua adorata Shizuka, con un cenno mandò via i suoi shinobi, e finalmente chiese, dopo aver più volte cercato di formulare una frase di senso compiuto, senza risultati apprezzabili: senti Shizuka, possiamo parlare da “soli”, prima che tu sparisca di nuovo nel nulla come l’ultima volta? Così ti spiegherò tutto, promesso. E giuro che non ti faro del male!
Lei fece un passo verso di lui, ma Yuki la bloccò posandole una mano sul braccio. Per la prima volta la sua espressione tradì il panico che provava a lasciare la sorella senza protezione. Lei le fece un sorriso rassicurante e raggiunse Zabusa che le teneva aperta una porta comunicante con un’altra stanza.
Appena la porta si richiuse con un leggero tonfo, Fly si alzò da terra con un solo agile movimento e corse in contro a Gary, che l’aspettava a braccia aperte. Si abbracciarono stretti per 5 lunghi minuti, poi… Gary cominciò a baciala in un modo che dovrebbe essere dichiarato illegale. (XD)
Quando alla fine le loro labbra si separarono entrambi avevano il fiato grosso. Poi Gary le sussurrò all’orecchio: non so in che modo dimostrarti quanto mi sei mancata…
Lei rise, di un riso sommesso e musicale, stringendosi ancora di più a lui: fino ad adesso…questo modo mi piace.
Poi affondò il viso nel suo petto respirando il suo profumo, mentre lui intrecciava le dita tra i suoi capelli, cullandola fra le sue braccia. Nessuno dei due voleva sciogliere l’abbraccio, ma presenza di Yuki che li fissava, rendeva la cosa difficile. Fly si separò lentamente da Gary, quasi per prolungare quel momento, anche se le loro mani rimasero intrecciate; con non poca fatica distolse lo sguardo dal suo lui che sembrava perso nei meandri dei suoi occhi, come lei nei suoi del resto, e si rivolse a Yuki in tono di scuse: scusaci tanto, ma…non…
Yuki la interruppe scuotendo la testa: non devi preoccuparti, è più che legittimo che abbiate il vostro momento dopo tutto quello che avete passato. Sai, il tuo ragazzo era preoccupatissimo e molto spaventato all’idea di non riuscire ad arrivare in tempo.
Fly sorrise alla ragazza e rispose in tono divertito: se è per questo non era il solo ad essere preoccupato. Comunque, piacere io sono Fly. –e le porse la mano libera.-
Yuki la prese e la strinse, rispondendo: Yuki, piacere.
Non ebbero il tempo di aggiungere altro che la porta che li separava da Zabusa e Shizuka si aprì. Si tenevano per mano e questo poteva solo significare che, fortunatamente, tutto si era risolto per il meglio. Mentre scendevano la scale per uscire dalla torre, Shizuka spiegò loro la situazione: è stato soltanto tutto un enorme malinteso. Quando siamo partite e ci siamo trasferite tre mesi fa, lui non sapeva dove fossi finita e a cominciato a preoccuparsi e…-lasciò il discorso in sorpresa lasciando intendere il resto. Poi Zabusa si rivolse in tono estremamente mortificato a Fly e Gary: sentite mi dispiace molto per i guai che vi ho causato. L’ho fatto solo perché ormai avevo tutte le speranze di ritrovarla, e ormai non mi interessava più l’etica e la morale. Non vi chiedo di perdonarmi, ma io lo stesso vi porgo le mie più sentite scuse.
Gary stava per obbiettare, ma Fly lo precedette: certo che ti scusiamo, solo se però prometti di non prendere più in ostaggio nessuno, per nessuno motivo.
A questo punto si intromise Shizuka, lanciando un’occhiata di rimprovero al suo lui: è ovvio. E poi ci sarò io a tenerlo d’occhio, non avete di che preoccuparvi.
Zabusa ridiede il ciondolo a Fly scusandosi ancora. Non appena furono fuori, trovarono gli altri del gruppo ad aspettarli preoccupati e incerti se venire o meno a cercarli. Quando videro Gary (Fly si era nascosta li vicino per fare una sorpresa agli’altri arrivando gli alle spalle) subito Zoe e April cominciarono bombardarlo di domande, ignorando repentinamente Yuki, Shizuka e Zabusa: allora? Dov’è lei? Non mi dire che siamo arrivati troppo tardi? Non la vedo, l’hai trovata?
Gary con aria tranquilla: calma, ragazze, calma. Non so dove sia Fly però vi ho portato un regalo…
April arrabbiata: come fai a pensare ai regali quando la tua ragazza è dispersa chissà dove!? Sei veramente incredibile, sai?!
Poi qualcuno le arrivò alle spalle e le picchiettò leggera con un dito sulla spalla per farla voltare, era Fly…
Fly sorridendo dell’espressione felicemente sconvolta della sua migliore amica: ciao, vi sono mancata?
Gary divertito dalla faccia stupita di April: bè, eccolo…sicura di non aver tempo per pensare ai regali?!
Zoe e April quasi con le lacrime agl’occhi: oh, Fly!!!
Molte urla e abbracci dopo…Gary separò Fly da April e Zoe, che la stavano stritolando in un abbraccio mortale, mettendole un braccio intorno alle spalle e dicendo: ehi basta così rischiate di consumarmela!
Si alzò un coro di risate, interrotto poi da Shizuka che rivolse alla sorella una domanda molto strana: allora hai deciso, vero ?!
Yuki annuì: non avete più bisogno di me, ormai tu sei al sicuro con lui e quindi l’ho è anche il cristallo.
Tutti gli’altri esclamarono in coro sconvolti: il cristallo???
Shizuka lì guardò un po’ accigliata dalla loro reazione, ma quando parlò la sua espressione era mutata ed era comprensivamente comprensiva: si, è per questo che abbiamo lasciato Eraklion: per nascondere il cristallo della saggezza.
Così dicendo tirò fuori dalla tasca un cristallo viola ametista grande quanto un pugno.
Yuki rivolgendosi alla sorella, sta volta con tono scocciato, rimproverandola: sei bene che non è destinato a noi, perchè ti ostini a tenerlo con te?
Shizuka facendole una linguaccia, gesticolando ad ogni parola pronunciata: lo so, lo so. Per te il fatto che si sia “rifugiato” nelle nostre stanze non significa niente, ma secondo me…- vedendo che la sorella scuoteva il capo, lasciò cadere il disco corso.- comunque ora non è più compito nostro tenerlo al sicuro. I prescelti sapranno proteggerlo più che adeguatamente. Solo, volevo fossi tu ad averlo.
Yuki sorrise benevola alla sorella: sei una sciocca, sai bene che è il cristallo a scegliere con chi stare, non il contrario.
Shizuka ora in tono lamentoso: ma…
Yuki scuotendo la testa con fare deciso: niente ma, ho deciso. – poi si rivolse a Fly con uno sguardo inteso- permettimi di venire con voi è l’unica cosa che ti chiedo.
Fly un po’ se lo aspettava, tuttavia non potè fare a meno di sollevare un sopracciglio al suono di quelle parole, prima di dire: bè, siamo in debito con te per il cristallo, oltre al fatto che mi avete salvato e in fondo mi stai simpatica, quindi: perché no?!
Yuki sorrise soddisfatta: grazie, non so dirti se te ne pentirai o meno, ma penso che noi due andremo d’accordo.
Fly esclamò sorridente: lo credo anch’io.
Ridendo si strinsero la mano in segno di amicizia. Nel momento stesso in cui le loro mani si toccarono, il cristallo viola cominciò a risplendere intensamente tra le mani di Shizuka, che colta di sorpresa lo lasciò andare. Quello invece di cadere per terra levitò a mezz’aria per pochi secondi prima di scagliarsi potente contro Yuki. Mentre ciò avveniva la forma del cristallo mutò diventando un bellissimo girocollo, che le si collocò al collo, dove vi era incastonato il cristallo ametista emettendo flebili bagliori viola.
Tutti erano rimasti basiti di fronte quanto appena accaduto.
April esclamò: Waow, adesso non ci sono più dubbi…
Zoe annuendo entusiasta: già, sei una di noi ormai!
Eric cominciò a lamentarsi non appena riacquistò un minimo di presenza di spirito: No! Un'altra femmina !!
Alex gli diede una pacca sulla spalla per confortalo e per farlo smettere di parlare prima che Fly, Zoe e Yuki lo scuoiassero vivo: si, si va bene, ma poteva andarci peggio…
Gary continuò per lui, vedendo che la sua opera era fallita miseramente:…pensa se fosse stata Julia (loro compagna di classe, che rendeva la vita impossibile a tutti i maschi della classe).
Una maschera di terrore scivolò sul viso di Eric così velocemente che cambiò colore, diventando di un leggero blu scuro, scatenando una risata generale.   
Si riavviarono verso il villaggio di Yuki, per riposarsi un po’, erano infatti più di 36 ore che nessuno chiudeva occhio, prima di ripartire per il loro lungo, lunghissimo viaggio. Ma il riposino avrebbe dovuto aspettare; appena furono soli loro sette, il bracciale di Fly brillò intensamente per un istante e Zola apparve, con un’espressione indecifrabile sul volto, o quello che ne riuscivano a vedere attraverso il cappuccio che aveva sempre calato sul viso.
Zola con voce arrabbiata: finalmente, sono ore che cerco di contattarvi! Scommetto che avete bighellonato tutto il tempo invece di concentrarvi sulla ricerca del secondo cristallo. Forse farei meglio ad arrendermi con voi e sostituirvi con un gruppo più capace e tranquillo, che non fa saltare in aria niente ogni volta che va da qualche parte! (è successo nel 2° episodio)
Fly cercò di spiegare ma lui la zittì con un cenno deciso e quasi impercettibile del capo. Stava per ricominciare a sbraitare quando una voce del tutto nuova gli urlò dietro salendo di due ottave sopra la norma: Noi a bighellonare?! Hai una più pallida idea di quello che sia successo in questi tre giorni? Hai idea di cosa abbiamo passato? No, non mi pare tu sia stato con noi tutto il tempo! A meno che tu non fossi invisibile, e questo spiegherebbe la tua assenza costante, non l’idiozia. Quindi non dire scemenze, (XD) caso mai sei tu quello che non ha niente di meglio da fare che martorizzare gli’altri. Quindi finiscila o finirò per perdere la pazienza e allora sarò io a far saltare in aria “qualcuno”, senza neanche troppe cerimonie. (è.é)
Yuki aveva appena finito di urlare e non aveva nemmeno il fiatone, e aveva un espressione indecifrabile sul viso che preoccupò un po’ tutti; Fly, ancora un po’ sconvolta dalla scena a cui aveva appena assistito, le posò una mano sulla spalla come per trattenerla, pur sapendo che se lei avesse tentato di afferrare Zola, sarebbe rimasta a mani vuote.
Zola sconvolto e sorpreso, più sconvolto che sorpreso, disse: e tu chi saresti?      
Yuki si poggiò i pugni sui fianchi e disse con tono pacato e risoluto: sono Yuki, detentrice del cristallo della saggezza(e della passione), piacere! Credo che da oggi ci vedremo spesso, gran sacerdote (voleva dire: del cavolo) dei miei stivali.
Zola sbatte più volte le palpebre, poi si rivolse a Fly come se Yuki non avesse aperto bocca: bene, parleremo più tardi, gli anziani mi chiamano. –lanciò un’occhiata sprezzante a Yuki e aggiunse- …e spiega le regole alla nuova arrivata, non vorrei che vi cacciaste in qualche altro guai per causa sua. Non avete di certo bisogno di aiuto per quello!
E scomparve prima che Yuki potesse ribattere; lei dal suo canto schiumava di rabbia e riuscì soltanto a chiedere con voce spezzata: chi diavolo era quel tizio?
April le rispose, incerta se volesse una risposta e spaventata da una sua possibile reazione: è Zola, il nostro “supervisore” qui su Sailoon…
Alex continuò per lei (avevano preso l’irritante abitudine di finire le une le frasi dell’altro):…ci sorveglia nella raccolta dei cristalli. Di lui sappiamo solo che lo mandano gli anziani.
Yuki ancora furente, rispose con voce arrabbiata: non mi interessa la storia della sua vita!!
Zoe si avvicinò timida tentando di placarla: dai Yuki calm…
Ma lei la interruppe bruscamente:NON DIRMI DI CALMARMI!
Zoe allora intimorita:ok, ok. Va bene, non agitarti. (e non calmarti XD)
Poi con passo fermo e deciso Yuki, attraverso la stanza diretta alla porta, che chiuse sbattendola così violentemente che per poco non si staccò dai cardini. Durante tutta questa operazione si riuscì soltanto a sentire la sua voce che borbottava con tono furioso: -lo odio! Lo odio con tutta me stessa!- (è.é)
 
Nel prossimo episodio…
Bè sinceramente non so assolutamente cosa dirvi sul prossimo episodio, non che non sappia cosa dire, ma è difficile da spiegare…XD Comunque, so per certo che se vi sono piaciuti gli altri, gradirete senz’altro anche questo. Vi aspetto al prossimo commento a fine capitolo, ciao!
 
N.B. Le scritte tra parentesi sono commenti che ha fatto una mia amica sulla prima bozza cartacea della storia, che io ho trovato divertenti e che ho voluto inserire per far divertire anche voi; grazie Chris !! ;)     
                                                 
 
   
 
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