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Autore: JKEdogawa    27/06/2011    2 recensioni
Continuano le avventure di Pamela Deletti. Per chi non la conoscesse lei è una semidea, ma non una qualunque. E' nata da un figlio di Poseidone e una figlia di Atena. Chiedo scusa in anticipo ai fan di Pery Jakson se rimarranno delusi, ma in questo racconto lei si ritroverà in un certo castello inglese...
Solo una richiesta... recensite! Grazie!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita da mezzosangue: la serie'
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Erano gli ultimi giorni di Agosto al campo mezzosangue. Avevo deciso di restare lì anche per l’anno scolastico per potermi allenare bene ed essere pronta per nuove avventure. Soprattutto dopo aver saputo che mia madre era incinta. Per la sicurezza di tutti era meglio restare al campo. Sarei tornata da loro per il parto, che era previsto per inizio Marzo.
Johanna si faceva sentire ogni due giorni, ma non voleva mai sapere quello che succedeva. La magia di Crono non accennava ad andarsene o a riposarsi. Per chi non lo sapesse Johanna si era unita a Luke contro l’Olimpo. Era diventata gli occhi e le orecchie della Principessa Andromeda. Si era pentita della, ma aveva dovuto lasciare il campo per proteggerlo. La magia del titano era rimasta dentro di lei, inviando notizie preziose a Luke e compagnia.
La sua partenza non mi aveva fatto piacere, in fondo eravamo diventate amiche. Così ci sentivamo attraverso Skipe che, secondo lei, era molto più sicuro rispetto all’I-Phone.
- Wow, Pam! Ci sai proprio fare! Chissà da chi hai preso…- cercando un affondo con Vortice, io la parai con la mia spada.
- Ho imparato dal(la) migliore!- gli risposi mentre le nostre lame si scontravano stridendo
- Modestamente…-
- Sei una lei? Non me n’ero mai accorta!- feci un sorriso di sfida
- Perché?- cercò un altro attacco, mancandomi.
- Ho detto “dalla migliore”!-
- Sì, lo so!- gongolò Annabeth di fianco a noi
- Intendevo Atena!- dissi sorridendo malignamente, quasi a cercare guai
- Ah, è così? Credi di essere meglio di me?- Annabeth mi attaccò a tradimento, io la schivai per un pelo mentre paravo un altro affondo di Percy
- Oh Annabeth!? Eri contro di me!- cantilenò Talia anche lei di fianco a noi
- Cambio?!- rispose lei
- Concordo!- annuì Percy. Si scambiarono di posto.
- Hai lasciato il meglio a me?! Ma quale onore! Adesso ti faccio vedere io, Testa d’alghe!- disse Talia
- Pure tu a chiamarmi così…- rispose Percy offeso
- Eddai, zio… è un soprannome come tanti alt… non dovevi farlo!- esclamai schivando un colpo a sorpresa di Annabeth.
- Mai distogliere lo sguardo!- disse con tono da maestrina
- Grazie per la notizia!- parai un alto colpo
- Ma non cerchi di attaccare?- mi chiese Percy perplesso schivando un attacco di Talia
- Se la zia mi fa fare qualcosa…- sospirai parando di nuovo
- Non chiamarmi zia! Mi fa sentire vecchia… e tu sei più grande di me!- si lamentò Annabeth
- Scusami, ZIA!- cercai di sconcentrarla
- Te la sei cercata…-
Iniziò a perdere la sua integrità. Ne approfittai e cercai un affondo che lei parò splendidamente.
- Ci hai provato! Ma non si batte una figlia di Atena così facilmente!-
- Ho seri dubbi!- si aggiunse Percy. Ci scoccammo un’occhiata d’intesa.
- Cambio!- gridammo all’unisono. Io mi buttai a terra e rotolai verso di lui. Percy mi saltò e si posizionò di fronte ad Annabeth. Io mi posizionai di fronte a Talia, pronta a combattere.
- Contro Testa d’alghe?! Perfetto!- esultò Annabeth
- Preoccupati per te, zia!- ridacchiò Percy
- Sembrate due bambini che litigano!- sentenziò Talia
- E’ molto più divertente ed educativo vedere voi due che bisticciate piuttosto che allenarsi!- aggiunsi.
Conficcai la spada nel terreno e mi appoggiai all’elsa.
-Concordo!- annuì Talia seguendo le mie stesse mosse.
Rimasi a contemplarli per molto tempo. Studiai ogni loro mossa fin nei minimi dettagli, immaginandomi nella loro situazione.
Lo spettacolo finì quando iniziò a calare la sera sulla collina mezzosangue. Ci dirigemmo verso il padiglione per la cena. La sera passò come tutte le altre, fino a che…
-Pam, vieni con me! È importante!- mi disse Ezechiele, il mio satiro custode non che amico, affiancandomi davanti al falò. Stranamente portava il travestimento per andare nel mondo “normale”. Pensavo che fosse stato con suo cugino per tutto il giorno, ma il suo atteggiamento mi fece capire che non aveva incontrato solo Grover.
Lo seguii indagando nel suo sguardo e nei suoi movimenti.
A volte sembrava che corresse eccitato, altre volte sembrava che frenasse il passo. Mi scoccava delle occhiate profonde che andavano da “Ti stò per fare un grosso regalo!” a “Ne sei sicura?”. Sicura di cosa?
Ad un certo punto sbuffò in alto facendo svolazzare la frangia castano chiara. Ci fermammo, eravamo vicino al bosco. Dagli alberi uscì una figura scura che io riconobbi come Chirone, il centauro a capo delle attività del campo mezzosangue. Guardava attorno a noi sospettoso, come a essere sicuro di non essere visto.
-Perfetto!- disse- Non vi ha seguito nessuno… ottimo lavoro Ezechiele!-
Avrei voluto chiedergli perché mi aveva fatto chiamare, ma non me ne lasciò il tempo.
- Dunque… arriviamo subito al sodo… dovete partire immediatamente per l’Inghilterra. Ci starete tutto l’anno scolastico.- iniziò
- Come mai, signore?- chiesi pallida per paura la riposta
- Un nostro collaboratore ci ha informato che nella scuola dove insegna arriverà quest’anno un ragazzo “particolare”.- continuò Chirone
- Cioè… un altro semidio?! Allora è facile!- tirai un sospiro di solievo… troppo presto.
- Infatti, se non fosse che la scuola in questione si chiama Hagwarts.-
Tutta la mia sicurezza svanì di colpo. Guardai Ezechiele con fare interrogativo, di tutta risposta lui si guardò le scarpe. Tornai a fissare Chrone.
-Intende dire la scuola di magia e stregoneria?- chiesi timidamente
- Sì…-
- Ma cosa ci fa un semidio là?-
- E’ figlio di un mago ed Ecate. Lo so, è strano. La dea della magia ha di solito figlie femmine… santi dei! È tardissimo! Dovete partire subito! Tutti i dettagli sono scritti in un foglio che ti ho lasciato nella tua casa. Non dite niente a nessuno di questa missione, siamo intesi? A nes_su_no!-
Ezechiele mi trascinò via. Perché tutto quel riserbo?
 
   
 
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