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Autore: sehunssi_    27/06/2011    7 recensioni
Il ragazzo rimise la parrucca nell’armadio, facendo attenzione a non rovinarla. Poi piegò la gonna e la maglietta e le ripose anch’esse nell’armadio. Infine, sistemò le scarpe nella loro scatola, per poi nasconderla sotto al letto. Tirò un sospiro di sollievo, ringraziando il Signore che, anche oggi, nessuno lo aveva riconosciuto travestito da ragazza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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If I were a girl.

1.

 

Il ragazzo rimise la parrucca nell’armadio, facendo attenzione a non rovinarla. Poi piegò la gonna e la maglietta e le ripose anch’esse nell’armadio. Infine, sistemò le scarpe nella loro scatola, per poi nasconderla sotto al letto. Tirò un sospiro di sollievo, ringraziando il Signore che, anche oggi, nessuno lo aveva riconosciuto travestito da ragazza.

Sì, perché Taemin aveva un segreto che non aveva mai detto a nessuno, neppure a suo fratello che era il suo migliore amico. Gli piaceva… travestirsi da donna. Indossare le gonne, quelle camicette così carine colorate, per non parlare delle scarpe e degli accessori! Aveva cominciato a farlo un anno fa, dopo averci pensato a lungo.

Vestirmi da ragazza non fa di me un omosessuale, no.

Questo era quello che si ripeteva ogni volta che indossava una gonna o si abbottonava la camicetta.

Ovviamente i travestimenti avvenivano quando i suoi non erano a casa o nei bagni pubblici. Avendo un viso dai lineamenti femminei non aveva problemi ad entrare nel bagno delle ragazze con i jeans e ad uscire con indosso un vestito. Nessuno notava mai la differenza, specialmente se poi si truccava.

Taemin ricordava esattamente le sensazioni che aveva provato la prima volta che si era travestito: erano un misto di ansia ed eccitazione. Ma anche paura, paura di essere scoperto, punito e giudicato pazzo. Lui era molto religioso e sapeva cosa pensava Dio di chi andava contro natura. Ma c’era sempre qualcosa che lo turbava del pensiero del suo Dio: perché se ci ha creati e ci ama finisce per odiarci se desideriamo essere qualcos’altro o amiamo qualcuno del nostro stesso sesso? L’amore non è forse universale?

Ma Taemin aveva finito per zittire la vocetta che dentro di sé gli ripeteva che stava facendo qualcosa di sbagliato. Lui non era sbagliato. E non c’era niente di sbagliato in ciò che faceva. Niente.

Si infilò il pigiama e andò a letto, sfinito. Chissà, magari anche stanotte avrebbe sognato d’essere una donna, coi capelli lunghi e scuri e dei lineamenti perfetti.

 

-

 

Il moro posò lo scatolone per terra, asciugandosi poi il sudore col braccio. Era una fatica sistemare ogni volta i nuovi articoli che arrivavano al minimarket, specialmente se doveva farlo di sera dopo una lunga giornata di studio e sport. Ma aveva sempre desiderato essere indipendente dalla propria famiglia, e per farlo era disposto anche a lavorare part time in un market del quartiere. La paga non era alta, ma gli permetteva di soddisfare qualche vizio senza dover sempre chiedere ai suoi genitori dei soldi. Era questa la più grande soddisfazione per Minho: non dover chiedere niente a nessuno.

“Choi! Sbrigati, che sta arrivando altra roba!”

“Arrivo!” Il ragazzo alzò lo scatolone e lo portò dentro al magazzino del market, sistemandolo sopra un altro che aveva portato dentro precedentemente.

“Quando hai finito di sistemare qua, apri i vari scatoloni e sistema gli articoli nei loro posti. Niente casino, mi raccomando! Non ti pago per grattarti la pancia.”

Minho annuì, senza dire niente. Il capo era brusco ogni tanto, ma era una brava persona. Si rimise al lavoro, e non appena ebbe finito di sistemare gli scatoloni nel magazzino, cominciò ad aprirli e a sistemare i vari articoli. Era una faticaccia fare tutto da solo, colpa dell’altro ragazzo che era malato, ma in fondo questo era il suo lavoro e non poteva certo lamentarsi. 

Finì di sistemare tutto alle due di notte, consegnò le chiavi del magazzino al capo e salendo sulla sua bicicletta si diresse verso casa. Lo aspettavano cinque ore di sonno,  una di corsa nel parco vicino, doccia e poi sei ore di scuola. Senza dimenticare le due ore di palestra e le altre del turno serale nel market.  Tutta la vita di Minho era perfettamente organizzata. Ma non avrebbe mai immaginato che qualcosa  - qualcuno – avrebbe finito per cambiarla totalmente.

- - -

Buonasera, questa è la prima fanfiction sul kpop che pubblico... scusate per eventuali errori (anche se l'ho riletta e riletta) e grazie a chiunque commenterà e mi farà
notare dove ho sbagliato! A presto per i prossimi capitoli! (:

  
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