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Autore: levj29    29/06/2011    5 recensioni
Se Darren avesse fatto la scelta sbagliata? Se avesse scelto la persona sbagliata preferendo la via più facile?Una CrissColfer senza pretese dal punto di vista di Chris.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo rivide un giorno di fine maggio,proprio quando l’estate comincia a fare timidamente capolino da dietro le foglie ormai verdi degli alberi insieme ai fiori di pesco segno indistinguibile del mutamente in atto..
 
Avrebbe voluto gridare dalla gioia,dal dolore o semplicemente buttare fuori quello che covava da un anno dentro di sé.. il rancore di una passione mai consumata ,di un abbandono che dietro di sé non aveva portato nessuna motivazione.
 
Se fosse stata una persona diversa,magari.
 
Invece continuò a camminare,come se niente fosse,come se il solo fatto di sapere che si trovava li a pochi metri da lui e non poterlo toccare fosse qualcosa di anche lentamente sopportabile,mentiva. Non  lo era.
 
Il passo si fece più svelto ,metteva un piede davanti all’altro senza nemmeno accorgersi del movimento ,quasi meccanicamente..avrebbe desiderato scomparire,essere inghiottito dall’asfalto pur di non dover vivere quel momento .
Lui era  lì ,nella stessa città,nello stesso posto dove aveva sognato di incontrarlo nelle numerose notti insonni che avevano caratterizzato i mesi privi di sue notizie.
 
Il suo stesso essere cercava di ribellarsi al ferreo autocontrollo che cercava di imporsi ,il frutto di mesi e mesi di auto convincimento. Se mai lo avesse rivisto ,si era ripromesso, si sarebbe voltata senza salutare e avrebbe ripreso la sua vita come se nulla fosse accaduto;di certo più facile a dirsi che a farsi.
 
Ora i suoi piedi non volevano collaborare,il suo spirito ribelle a malapena riusciva ad essere contenuto dagli input che ,pur debolissimi,arrivavano dal cervello.
 
Fermati. Fermati. Non andare da lui,lo hai promesso a te stesso .Non gli permetterai di farti del male,non più.
 
L’angelo e il diavolo si dibattevano in lui ,come uniti in una lotta all’ultimo sangue per il possesso della sua persona.
 
L’angelo prevalse,insieme al buonsenso.
 
Chi lo avrebbe mai detto,di certo non lui. MA non del tutto,di certo non lo avrebbe lasciato andare così ,come se il suo dolore non fosse stato talmente grande da annientare il suo essere e la stessa voglia di lasciarsi andare con qualcun altro per tanto ,troppo tempo. Doveva sapere.
 
Si fermò e rimase immobile per qualche attimo,cercò di regolarizzare il respiro e convincere i suoi condotti lacrimali a non abbandonarlo proprio nel momento di necessità ed infine si girò,a fronteggiarlo,a testa alta ,senza paura. Come solo il Chris che era prima di conoscerlo avrebbe fatto.
 
Vide i suoi occhi passargli sopra senza riconoscerlo in un primo momento,poi ritornare a posarsi sul suo viso questa volta con più calma con più attenzione…sentì le ginocchia abbandonarlo per un attimo ,ma non cedette,non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione. Non dopo aver tanto atteso quel momento .
 
Vide le sue pupille sgranarsi per la sorpresa e forse ,si illuse,anche per il senso di colpa o per la gioia di rivederlo?
Quegli occhi color caramello sembravano parlare mentre lo fissavano muti ,attoniti...come a porre un milione di domande che non avrebbero avuto risposta.
 
Sembravano dire
 
“Perchè proprio ora?
Perchè non mi insulti?
Perché non mi schiaffeggi?
Perché hai scelto questa vendetta?Così lenta e dolorosa,senza fine?
 
Se questa è la tua punizione sei riuscito nell’intento ,l’indifferenza ferisce più della spada ,si sa.”
 
In un attimo comprese di aver vinto,lì immobile a fissarlo negli occhi senza distogliere  lo sguardo nemmeno un attimo , lasciando trapelare da quegli occhi color del cielo solo l’indifferenza che ostentava e in realtà non aveva mai provato.
Un’altra bugia ,ma ne sarebbe valsa la pena. Aveva vinto senza combattere e ne era fiero,davvero.
 
Si girò lento e riprese a camminare senza guardarsi indietro,lasciandolo li immobile attorniato dai turisti e dai fotografi .Non vide la folla richiudersi attorno a lui,non lo vide scomparire lentamente dalla sua visuale,semplicemente non ne aveva bisogno ,aveva dimostrato che ce l‘aveva fatta senza di lui ,che tutto il dolore che aveva provato era servito per prepararlo a quell’unico momento di gloria che dopo un anno e otto mesi era finalmente arrivato.
Aveva scelto Mia e allora? Niente poteva scalfirlo ormai,aveva pianto si era disperato ,ma ora in cuor suo sapeva che il suo cuore era sempre stato suo.
Darren  era stato solo un ragazzo troppo debole per seguire la strada più contorta,aveva scelto di vivere la vita che si aspettavano tutti da lui,di scegliere la ragazza da tenere sullo sfondo invece del ragazzo con cui combattere i pregiudizi. Non poteva dargli torto ,sarebbe stato un sacrificio troppo grande ,ma adesso tutto era cambiato.
 
Non pensò più a lui,il suo pensiero si dissolse lentamente eppure inesorabilmente grazie all’ormai sperimentata tecnica di rimozione operata dalla sua mente,salì in macchina e guidò ..semplicemente.
Lasciò che la musica gli riempisse le orecchie e il mondo intorno smettesse di girare almeno per un po’ fino a che una distanza sufficiente non li avrebbe separati.
Per sempre?No ,ormai non lo credeva più.
Non si combatte il destino ,come la marea ti sommerge senza lasciare scampo … si erano ritrovati,avrebbe voluto chiedersi il perché,ma non lo fece ,non per il momento.
Proprio perché la vita è straordinariamente imprevedibile, proprio quando hai messo da parte l’idea di voi e di  quel sorriso che continuava a tormentarti il giorno e la notte. Proprio allora, accade. Eccolo li di nuovo, a tormentarti o a salvarti?
Questa volta nessun’altro avrebbe deciso per lui,nessun altro che non fosse il suo cuore.
 
 
 
Passarono le ore,lente in maniera inesorabili..
A distanza di quattro ore dal fatidico incontro sarebbe tornato a casa?Ormai neppure sapeva dove si trovava ..girava così senza una meta precisa per le strade di New york improvvisamente sconosciute,i palazzi scorrevano accanto senza che gli  importasse davvero ,ma si fece forza  e dopo quattro giri intorno al palazzo decise che era il momento di salire e affrontare la realtà.
In fondo lui non avrebbe mai scritto,di che si preoccupava? Probabilmente era ancora in giro con la sua “bella”..non sarebbe tornato mai più,ci aveva messo così poco a lasciarlo andare perché mai avrebbe dovuto fare marcia indietro proprio ora?
 
Con passo  lento si trascinò sui gradini fino alla porta di casa,gli sguardi ansiosi del portiere non gli fecero nemmeno alzare lo sguardo,non aveva tempo per le spiegazioni,non in quel momento in cui tutta la sua risolutezza sembrava crollare come un castello di carta.
 
Dormì.
Il sonno ,rifugio prediletto da sempre per non affrontare quel dolore sordo al cuore…proprio lo stesso che aveva provato un anno prima quando era scomparso dalla sua vita in un attimo lasciando dietro di se solo qualche foto consumata dalle sue lacrime e nulla più.
E adesso?
Cosa avrebbe fatto?... Magari,no non doveva nemmeno pensarci ,eri li con lei nelle SUA città.
Questa era la risposta,era morto per lui e doveva rimanerci.
 
Dormì.
E dormì ancora. E ancora. E ancora..
Finchè al secondo giorno il telefono squillò,cosi’ all’improvviso.
Non rispose,non gli  interessava. Chiunque fosse avrebbe potuto richiamare,magari domani,magari in un’altra vita.
Ma il maledetto non si diede per vinto,ficcare la testa sotto il cuscino non sortì alcun effetto così rispose..a tentoni premette il tasto verde ed una voce maschile ,dal tono vagamente preoccupato disse il suo nome..
 
Quella voce,bassa e calda dritta nel suo orecchio.
Darren. Chi altri?
 
Rimase muto per quella che sembrò un’eternità fino a che un singhiozzo proruppe ,ma dalla parte sbagliata del telefono. Non veniva da lui ,i suoi occhi erano asciutti.
Piangeva. Per lui,per loro.
Avrebbe voluto dirgli che era tardi,che avrebbe dovuto fare prima la scelta giusta invece di provare quella sbagliata e poi tornare sui suoi passi ,era diventato coraggioso improvvisamente?
Un colpo di tosse e poi una parola appena bisbigliata.
 
-Perdonami
 
Mai, avrebbe voluto urlare. Dove eri mentre piangevo tutte le mie lacrime? Mentre rimanevo chiuso in casa a vedere le tue interviste sperando di vedere lo stesso dolore celato nei tuoi occhi? Dove Darren?Con lei a fingere una vita che non ti appartiene?
Eppure non disse nulla,gli fece eco il dolore e il rimpianto del tempo perduto.
 
-Come pretendi che lo faccia ora? È tutto cambiato.
-L’ho lasciata. Cercare di sostituire il suo corpo al tuo ,i suoi occhi ai tuoi era diventato troppo doloroso ,ci sei sempre stato tu sin dall’inizio e sempre ci sarai.
So che è tardi,che niente tornerà come era ,ma non deve esserlo …come prima intendo.
Sarà migliore ,io sarò migliore e affronterò il mondo pur di vederti sorridere di nuovo e guardarmi come se fossi l’unica cosa che conta.
Puoi Chris? Ti prego dimmi che puoi…
 
Sentiva solo i suoi singhiozzi a stento trattenuti dalle parole.
E buio .E  un leggero spiraglio di luce alla fine ,una lieve speranza che tutto quello fosse reale.
L’avrebbe perdonato?
 
-Devo andare a dormire Darren ,è tardi lo sai.
 
-Si lo so ,ma resta qui ancora un pò ..con me ,ti prego solo un po’,finchè non ti addormenti ,devo sapere che sei reale che sei qui
 
Cosa potrà mai succedere?Un pò in fondo non è molto.
Il rumore dei loro respiri sembrava combaciare perfettamente ,attorniato dall’oscurità cominciò a sentire le lacrime solcare silenziose il suo viso e la gioia mischiata al dolore di saperlo li ,di nuovo ,dopo tutto quel tempo..
 
-Chris?
 
-dimmi Darren
 
-Mi vuoi ancora?
 
Rimase in silenzio,ancora.
Una domanda così semplice.
Lasciò il tempo alla  mente di consultare il cuore o forse solo di capire cosa avrebbe fatto di lì a pochi istanti. Una sola parola e tutto sarebbe svanito ,stavolta per sempre.
 
Non avrebbe saputo dire quanto tempo era passato ,prima era notte e ora il sole faceva capolino al di là del vetro la luna ,ma in fondo un pò era sempre poco per loro. .Per sempre sarebbe più appropriato,ma le illusioni tendono a scomparire con l'arrivo del nuovo giorno e allora decise di godersi  quel poco che aveva ,quel respiro cadenzato e lento che attendeva la sua risposta con ansia,con titubanza.
 
 
 
 
-Ti ho sempre voluto.
 
-E ora?
 
-Ora più di prima ,maledetto stronzo
 
- Sarà per sempre Chris,stavolta per davvero.
 
-Per sempre…Beh è un bel pò di tempo ..
 
-Pensi che mi permetterai di correre li e baciarti fino a che non sarai a corto di ossigeno e ti convincerò riguardo al per sempre  o mi farai rimanere a soffrire qui attaccato al telefono ancora a lungo?
 
-Direi che un paio di giorni possano bastare ,forse.
 
-Forse? Devo vederti ORA ,non puoi dirmi quelle cose e pensare che non ci sia una reazione perché ci sarà e lo sentirai.
 
-Sei sicuro ,che quello sarà lo stesso?
 
-Ardo di desiderio per te dal primo momento che ti ho visto Christopher e questo non è cambiato ,mai.
 
-Ti amo. E smettila di blaterare ,fai l’uomo e corri qua ,non penso ci sia bisogno che te lo dica io no?
 
 
 
Non ci fu risposta,solo il rumore sordo della chiamata interrotta.
Un sorriso lieve andò a dipingersi sulle sue labbra.
In fondo gliel’avrebbe fatta pagare per tutto quanto,a tempo debito,magari in un letto e con gli interessi,ma ogni traccia di risentimento era svanita al suono di quella voce.
Voleva quegli occhi guardarlo con desiderio,quelle braccia stringerlo per non lasciarlo andare e quel corpo sopra di lui ,come era giusto che fosse dal principio.
 Perché era sempre stato lui e sempre lo sarebbe stato.
 
 
 
 
 
Mutevole l’amore diranno molti,sbagliato. Non era mai stato un amore come gli altri,era desiderio di completarsi a vicenda e voglia di qualcosa degno di essere ricordato ,quel qualcosa che si prova una sola volta nella vita.
Un amore nato in mezzo alle spine e coltivato al riparo di una solida amicizia, pronto a combattere per essere vissuto.
Alla luce questa volta.


  
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