29/06/2011
2 recensioniAnd I loved you.
La
mia vita cambiò un due Settembre,il due settembre del
secondo anno.
La prima cosa che sentii di te fu la tua voce.
Camminavo in fretta verso la Sala Grande,ero in ritardo per la cena; ad un certo punto,udii qualcosa.
Era una melodia che mai avrei associato ad un canto,sembrava non poter provenire da corde vocali umane.
Tutt'oggi non so descriverla: era bella e tremendamente triste. Potrei paragonarla alla morte di una farfalla, al bruciare di una fenice, ma ancora non renderei l'idea.
Era dolcissima, delicata come un fiore, acuta ma pacata.
Pareva quasi la voce di una bambina, o di una sirena: un suono troppo melodioso per poter essere prodotto da un adulto e troppo ammaliante per poter appartenere ad un umano.
Era magnifica quanto struggente, carica d'una malinconia capace di far dolere il cuore, di far piangere di tristezza e gioia insieme.
M'immobilizzai. Ero incantato.
Socchiusi gli occhi, travolto da un'ondata di intense emozioni, dimentico immprovvisamente di tutto il resto.
Mi voltai però per capire chi o cosa avesse generato un simile capolavoro.
Eri tu.
Tu, seduta sul davanzale della finestra in corridoio, che cantavi a mezza voce alla luna piena una melodia in suo onore.
Ti scambiai per un angelo, all'inizio.
Lì, a dondolare le gambe nel vuoto, con una chioma di capelli d'un oro così pallido e lucente da parere un'aureola; lì, con quella voce che nulla poteva essere se non divina, sovrumana.
Non m'innamorai di te per la tua bellezza.
La bellezza è una qualità così sopravvalutata; in tanti la cercano e pochi ne trovano.
E' superficiale ed effimera e, come tutte le cose senza alcun valore, piano piano con l'avanzare degli anni svanisce lasciandoti in un mare di rimpianti.
Inoltre è inutile, capace soltanto di crearci delle maschere dietro cui nasconderci che nulla hanno a che fare con il nostro carattere e di far nascere dolorosi pregiudizi.
Ti amai per com'era bello il tuo animo buono, puro ed innocente, incapace di provare odio ma solo di amare incondizionatamente.
Ti amai per la tua capacità di vedere, di guardare sul serio una persona per quel che era dietro quel volto a cui alcuni attribuivano un'importanza che non aveva.
Ti amai perchè eri unica e speciale come quelle strane creature che tanto ti piacevano, perchè eri così diversa da qualsiasi altra avessi mai conosciuto.
Ti amai perchè eri fin troppo buona,buona con chi ti isolava, buona con chi ti sbeffeggiava, buona con chi non meritava la tua bontà; ma mai piangevi, mai ti lamentavi.
Come alle principesse delle fiabe quel sorriso d'angelo non scompariva mai dal tuo viso.
Io accettavo la solitudine a malincuore, con difficoltà, soffrendone: tu sembravi non curartene, continuavi a ridere come se fosse stato ciò che avevi sempre voluto.
Ti amai per la tua pazienza, per avermi aspettato, dato che la mia timidezza m'impediva anche solo di rivolgerti la parola.
Ti amai perchè non eri perfetta, ma erano le imperfezioni a renderti così magica, così splendida, così terribilmente TU, come gli occhi sporgenti ed i tappi di Burrobirra al collo.
Ti amai perchè, nonostante ciò che ho appena affermato, non riuscivo a trovarti un difetto. Per me non potevi essere migliore.
Ti amai quando dicevi "Per tutti i Nargilli".
Ti amavo quando dormivi nelle tue classiche posizioni "Anti-Gorgosprizzo".
Ti amavo quando ridevi alle battute anche se tutti avevano già smesso di ridere.
In verità, non smisi mai di amarti. Mai.
Nemmeno vedendoti stringere la mano a due bambini che non sono figli miei.
Perchè, in fondo, smisi di amarmi appena vedesti Rolf.
Ma ciò non sottointende che io abbia dimenticato i tuoi occhioni color del cielo.
Note dell'autrice: Una piccola Luna/Neville.Ho più che altro,i pensieri di un Neville che non riesce a dimenticarla nonostante lei sia innamorata di Rolf...a me sono sempre sembrati una bellissima coppia!!!!
ps: non so perchè,ho immaginato che Luna avesse una bella voce=)
Recensite e ditemi cosa ne pensate!!!!
La prima cosa che sentii di te fu la tua voce.
Camminavo in fretta verso la Sala Grande,ero in ritardo per la cena; ad un certo punto,udii qualcosa.
Era una melodia che mai avrei associato ad un canto,sembrava non poter provenire da corde vocali umane.
Tutt'oggi non so descriverla: era bella e tremendamente triste. Potrei paragonarla alla morte di una farfalla, al bruciare di una fenice, ma ancora non renderei l'idea.
Era dolcissima, delicata come un fiore, acuta ma pacata.
Pareva quasi la voce di una bambina, o di una sirena: un suono troppo melodioso per poter essere prodotto da un adulto e troppo ammaliante per poter appartenere ad un umano.
Era magnifica quanto struggente, carica d'una malinconia capace di far dolere il cuore, di far piangere di tristezza e gioia insieme.
M'immobilizzai. Ero incantato.
Socchiusi gli occhi, travolto da un'ondata di intense emozioni, dimentico immprovvisamente di tutto il resto.
Mi voltai però per capire chi o cosa avesse generato un simile capolavoro.
Eri tu.
Tu, seduta sul davanzale della finestra in corridoio, che cantavi a mezza voce alla luna piena una melodia in suo onore.
Ti scambiai per un angelo, all'inizio.
Lì, a dondolare le gambe nel vuoto, con una chioma di capelli d'un oro così pallido e lucente da parere un'aureola; lì, con quella voce che nulla poteva essere se non divina, sovrumana.
Non m'innamorai di te per la tua bellezza.
La bellezza è una qualità così sopravvalutata; in tanti la cercano e pochi ne trovano.
E' superficiale ed effimera e, come tutte le cose senza alcun valore, piano piano con l'avanzare degli anni svanisce lasciandoti in un mare di rimpianti.
Inoltre è inutile, capace soltanto di crearci delle maschere dietro cui nasconderci che nulla hanno a che fare con il nostro carattere e di far nascere dolorosi pregiudizi.
Ti amai per com'era bello il tuo animo buono, puro ed innocente, incapace di provare odio ma solo di amare incondizionatamente.
Ti amai per la tua capacità di vedere, di guardare sul serio una persona per quel che era dietro quel volto a cui alcuni attribuivano un'importanza che non aveva.
Ti amai perchè eri unica e speciale come quelle strane creature che tanto ti piacevano, perchè eri così diversa da qualsiasi altra avessi mai conosciuto.
Ti amai perchè eri fin troppo buona,buona con chi ti isolava, buona con chi ti sbeffeggiava, buona con chi non meritava la tua bontà; ma mai piangevi, mai ti lamentavi.
Come alle principesse delle fiabe quel sorriso d'angelo non scompariva mai dal tuo viso.
Io accettavo la solitudine a malincuore, con difficoltà, soffrendone: tu sembravi non curartene, continuavi a ridere come se fosse stato ciò che avevi sempre voluto.
Ti amai per la tua pazienza, per avermi aspettato, dato che la mia timidezza m'impediva anche solo di rivolgerti la parola.
Ti amai perchè non eri perfetta, ma erano le imperfezioni a renderti così magica, così splendida, così terribilmente TU, come gli occhi sporgenti ed i tappi di Burrobirra al collo.
Ti amai perchè, nonostante ciò che ho appena affermato, non riuscivo a trovarti un difetto. Per me non potevi essere migliore.
Ti amai quando dicevi "Per tutti i Nargilli".
Ti amavo quando dormivi nelle tue classiche posizioni "Anti-Gorgosprizzo".
Ti amavo quando ridevi alle battute anche se tutti avevano già smesso di ridere.
In verità, non smisi mai di amarti. Mai.
Nemmeno vedendoti stringere la mano a due bambini che non sono figli miei.
Perchè, in fondo, smisi di amarmi appena vedesti Rolf.
Ma ciò non sottointende che io abbia dimenticato i tuoi occhioni color del cielo.
Note dell'autrice: Una piccola Luna/Neville.Ho più che altro,i pensieri di un Neville che non riesce a dimenticarla nonostante lei sia innamorata di Rolf...a me sono sempre sembrati una bellissima coppia!!!!
ps: non so perchè,ho immaginato che Luna avesse una bella voce=)
Recensite e ditemi cosa ne pensate!!!!