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Autore: Kat Logan    29/06/2011    14 recensioni
Un'amica da ritrovare, un matrimonio imminente, una coppia consolidata, un nuovo nemico. Per le Outer le avventure non finiscono mai. Seguito di "All we are"
Hotaru viene rapita e portata in una dimensione sconosciuta, ma quando uno degli alleati di Haruka e Michiru è la morte, chi potrebbe essere la nuova terribile minaccia?
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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- Questa storia fa parte della serie 'Il mio ultimo respiro, per te.'
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La luce calda e bianca del sole s’infranse luminosa sulle onde.
Michiru sedeva sulla sabbia, nella spiaggia deserta che era solita visitare con Haruka stringendo al petto la piccola Hotaru che dormiva serena tra le sue braccia.
Avrai dimenticato ogni cosa?
Si augurò che tornare neonata per la figlia potesse essere una nuova opportunità, un’altra chance per una vita felice e normale.
Normale per quanto potesse essere avendo due madri dotate di poteri straordinari.
Michiru sospirò.
Erano ancora in due? Erano ancora lei e Haruka?
Dov’era lei? Come stava? Era sopravvissuta?
Se così non fosse Saturn lo sarebbe venuta a sapere e me lo avrebbe detto.
Dopo la morte di Miyuki e Jack, Michiru aveva insistito per tornare indietro a cercarla, ma Setsuna l’aveva fermata facendole presente che con la sua ferita non sarebbe andata molto lontana.
A quel ricordo si portò automaticamente una mano sulla fasciatura stando attenta a non far cadere con l’altro braccio la piccola.
Sono proprio una sbadata.
La ragazza del mare trattenne un gemito di dolore rimproverandosi di essere più forte e con quel gesto trattenne anche le lacrime.
Strinse le palpebre nascondendo le iridi azzurre e quando le riaprì in lontananza, verso il faro vide una figura avanzare verso di lei.
Inclinò leggermente la testa come se le potesse d’essere d’aiuto per capire meglio di chi si trattasse.
Il suo cuore perse un battito rendendosi conto che la figura zoppicante e bionda era Haruka.
Oddio, Haruka!
Michiru scattò in piedi cominciando a correre verso di lei.
Haruka alzò la testa e da sotto i ciuffi biondi spettinati il suo sguardo cobalto si posò sull’altra accompagnando un sorriso che le illuminò il volto sfinito e ferito.
“Haruka” la voce di Michiru si soffocò nel momento in cui gettò la testa ricoperta dai lunghi capelli contro di lei e le si buttò tra le braccia.
“Ehi principessa, vacci piano!”  un sorriso sghembo accompagnò quelle parole mentre un braccio le cinse la vita.
“Stai bene?”
“Un po’ ammaccata ma sono qui, sei prevedibile lo sai? La spiaggia…”
“Appena tornata e già ti lamenti!” scherzò Michiru sorridendo tra le pieghe dell’abito strappato dell’altra.
Seguì un attimo di silenzio interrotto solo dal rumore del mare e dal canto dei gabbiani.
“Sei qui…”
“Ti avevo fatto una promessa! Di un po’…volevi sbarazzarti di me? Nessuno batte Sailor Uranus!”
Michiru si alzò sulle punte baciandola e quando si allontanò dal suo viso sorrise felice.
“L’ego non è cambiato!”
La sua risata limpida diede un senso di pace alla bionda che si staccò un po’ da lei tornando a tenersi la spalla col braccio sano.
“Dovremmo darti una sistemata” aggiunse Michiru apprensiva.
“Cos’è quello?” sviò l’altra facendo un cenno con la testa in direzione a ciò che l’amata stringeva con tanta cura e protezione.
Michiru scosse la testa e scostò la copertina bianca che avvolgeva Hotaru “anche io mantengo le promesse!”
“E’ Hotaru!” il viso di Haruka assunse un’espressione incredula, ancora dopo tanto tempo riusciva a sorprendersi di cose fuori dell’ordinario.
Si avvicinò alla bambina dandole un bacio sulla fronte e sussurrandole “E’ stata proprio brava la tua mamma…ti ha riportata a casa!”
*** 
 
“Il pranzo è pronto!” Setsuna sentendo la porta aprirsi fece capolino dalla cucina nel suo grembiule verde acceso, con in mano una pentola che appoggiò al tavolo apparecchiato con tanta cura.
“Eh no! Ancora qui tu! Ti sei stabilita in casa mia? Papà è tornato! Puoi andare!” disse Haruka alla donna ridendo di gusto.
“Sono felice di vederti anche io Haruka!” rispose l’altra per poi farle notare con un gesto della mano che aveva messo un piatto anche per lei.
“Oh gentile da parte tua…questo però non ti da punti bonus, hai sbirciato nel futuro! Non sei leale!”
“Si sentiva che non c’eri, mamma mia quanto baccano fai!” la riprese Setsuna agitando il mestolo in aria.
“Quando hai saputo sarebbe tornata?” domandò Michiru interrompendola.
“Mentre stavo cucinando, una ventina di minuti fa…questa bionda da strapazzo mi è apparsa in una visione, ci mancava poco che mi faceva andare a fuoco tutta la cucina! Volevo farti una sorpresa!” Setsuna sorrise sincera e a Michiru si scaldò il cuore.
Erano tutte li. Erano tutte insieme.
Avere quella che riteneva la sua famiglia accanto a lei era tutto ciò che desiderava.
“C’è un piatto in più però!” osservò Haruka alzando un sopracciglio “Hai trovato il fidanzato mentre lottavo contro quei demoni schifosi?”
Setsuna si portò le mani ai fianchi e s’impettì.
“Quando la smetterai con questa storia?”
“Ooh mia cara, rassegnati!”
“E’ per Sailor Saturn, ha preso il posto della….”
“morte, si lo so!” sorrise Haruka senza lasciare che Michiru finisse la frase.
Michiru la guardò con sguardo interrogativo, come faceva a sapere quel particolare?
“L’ho incontrato Michi…”
Un sorriso comparve sul viso di entrambe e Haruka continuò “sembra che il bastardo, abbia trovato il suo paradiso in fin dei conti…tornando indietro per le dimensioni, sono capitata nel giardino delle anime, lui era li…e si gode la sua pensione!”
“L’avevo detto che in fin dei conti era umano anche lui!”
 
“Su, lasciami la mia nipotina e dai una sistemata a quella donna che non è presentabile!” sentenziò Setsuna ricevendo come risposta uno sguardo minaccioso da Haruka che stava venendo trascinata in un’altra stanza da Michiru.
 
“Siediti” le ordinò Michiru mentre si apprestava a prendere garze e disinfettante.
“Guarda qui come ti hanno ridotta…” sibilò mentre le ripuliva una piccola ferita sulla guancia.
Haruka le prese un polso senza stringerlo ma fermandone il gesto “mi sposerai lo stesso anche tutta malandata vero Michi?”
I suoi occhi incontrarono quelli dell’altra.
Michiru sobbalzò leggermente cercando di mantenere un certo controllo mentre dentro di lei si stava agitando uno tsunami di emozioni.
“Non vorrei sposarmi con nessun altro”
Quella frase sussurrata scaldò il cuore di Haruka che sorrise beatamente, lasciando che continuasse ad occuparsi di lei.
Si sarebbe fatta colpire all’infinito dai demoni più feroci se la ricompensa fosse stata la stessa ogni volta.
“Li hai stesi tutti eh?” domandò Michiru spostandole una ciocca ribelle dorata dal viso.
“Tutti tranne i demoni delle emozioni…”
Gelosia quindi è ancora piede libero. Ma il pensiero fu interrotto dalla voce di Haruka che continuava a parlarle.
“Le emozioni e i sentimenti, sono l’unica cosa che non si può uccidere”.
 
Michiru la baciò passionalmente mentre l’altra si lasciò cadere sul letto.
Haruka aveva ragione.
Ci sono cose che non si possono uccidere, cose che ci rendono umani, nel bene e nel male.
Lo avevano imparato a loro spese.
Perdendo degli amici, combattendo fino allo stremo e ritrovandosi.
Michiru in quell’attimo amò la sua vita e Haruka con tutta se stessa, così intensamente come non aveva mai fatto prima.
Lo fece per aggrapparsi a quella felicità, lo fece per aggrapparsi alla vita che non avrebbe mai scambiato con nessuno per quanto piena di guai fosse stata e lo fece per rimanere con Haruka per sempre.
 
 
 
Note dell’autrice:
Oggi è una giornata che ha del surreale. Il concerto che ho aspettato per anni è stato posticipato a data indefinita e ho finito la serie su cui ho scritto per mesi. Non mi sembra possibile!
Voglio ringraziarvi tutti quanti, dei lettori migliori non mi potevano capitare! E’ stato importante il vostro sostegno ed è stato bellissimo trovare le vostre opinioni e vedervi con me fino alla fine! (suona un po’ drammatico, ma ormai ci siamo abituati no?!).
Nonostante questa serie sia giunta al termine mi ostino a non voler abbandonare questo fandom. Perciò per chi volesse rimanere in mia compagnia o a chi interessasse ho iniziato a pubblicare sulla coppia Haruka e Michiru una nuova fan fiction “Stockholm Syndrome” ( di cui al momento su EFP trovate il prologo perché il primo capitolo devo ancora completarlo).
Inoltre non ho inserito qui il matrimonio di Haruka e Michiru perché ho pensato magari di scriverlo in una one shot a parte.
Un bacio a tutti quanti, grazie ancora!
La vostra Kat
   
 
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